Ad Agnadello festa con il vescovo emerito Lafranconi per i 30 anni dell’oratorio di via Gemona

L'occasione è stata la celebrazione eucaristica di domenica 19 novembre

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“Che l’oratorio continui a essere ancora per tanti anni il segno del messaggio d’amore di Gesù e che questo messaggio possa continuare a divulgare in stretta collaborazione con le famiglie”. Questo l’augurio speciale del vescovo emerito di Cremona, mons. Dante Lafranconi, all’oratorio San Giovanni Bosco di Agnadello espresso domenica 19 novembre per i trent’anni della sua sede di via Gemona. Un complesso moderno e funzionale, a tutt’oggi punto di riferimento della comunità.

Mons. Lafranconi ha celebrato alle 10.30 in chiesa parrocchiale la Messa solenne di questo 30°, allietata dalle voci dei cantori della corale parrocchiale, alle presenza di numerosi fedeli e dell’Amministrazione comunale con il sindaco Giovanni Calderara, dei rappresentanti delle associazioni di volontariato locali e dei bambini del catechismo.

Al parroco don Mario Martinengo il compito di salutare il Vescovo emerito: “Grazie a Sua Eccellenza di essere qui con noi – ha detto – per condividere questa giornata di grande riconoscenza verso Dio e verso chi ha concorso alla costruzione di questo ambiente per i nostri ragazzi. L’oratorio funziona e chiediamo al Signore che continui a funzionare. È un luogo bello e lo è ancor di più se al suo interno ci sono le persone”.

Nella sua omelia mons. Lafranconi ha fatto riferimento al Vangelo, incentrato sulla parabola dei talenti. “Nel vangelo abbiamo letto del padrone che chiede a tre suoi servi come abbiano valorizzato i talenti che lui stesso aveva dato loro. Due di questi hanno voluto rischiare, il terzo no, per la paura. Ebbene, aderire alla fede è correre un rischio. Credere ci mette nella disposizione di affrontare un sacrificio. Dove troviamo la motivazione per correrlo? Nella certezza di essere amati e l’oratorio vuole proprio essere il luogo che ci dà questa certezza”.

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Per l’oratorio si è pregato anche nella preghiera dei fedeli, affinché possa continuare ad essere luogo di educatori, ambiente di collaborazione e spazio di confronto.

A conclusione delle iniziative per questo 30° del Don Bosco, l’ex vicario di Agnadello (fra il ’75 e l’88) don Emilio Merisi, oggi parroco di Romanengo, mercoledì sera (22 novembre) alle 21 celebrerà una Messa in chiesa parrocchiale con tutti i sacerdoti che hanno prestato servizio ad Agnadello.

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