Accoglienza in famiglia, incontro la sera del 29 marzo all’oratorio di Casalmaggiore

L'evento, promosso dal Circolo ACLI di Casalmagggiore, guarderà al tema dell’accoglienza ai rifugiati con le testimonianze del Centro Immigrazione Asilo Cooperazione

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Il tema dell’accoglienza ai rifugiati sarà al centro dell’incontro che la sera di mercoledì 29 marzo, alle 21, si terrà presso la sala Giovanni Paolo II dell’oratorio Maffei di Casalmaggiore. L’evento – dal titolo “Rifugiati in famiglia” – è promosso dal Circolo ACLI di Casalmagggiore. La serata, che sarà introdotta da Rebecca Tamacoldi, vedrà intervenire Michele Rossi, direttore di CIAC Onlus (Centro Immigrazione Asilo Cooperazione), insieme alla coordinatrice del progetto “Rifugiati in famiglia”, Chiara Marchetti.

“Rifugiati in famiglia” è una delle tante azioni messe in campo da CIAC in collaborazione con il Comune di Parma, atte ad implementare un’integrazione vincente e che, in Unione Europea, sono considerate un modello virtuoso, il “modello Parma”.

La normativa in tema di accoglienza ai rifugiati sta cambiando in Italia. Presto si avvierà un ampliamento del sistema SPRAR su tutti i Comuni con almeno 10.000 abitanti. Ai territori sarà così richiesto un maggiore sforzo in termini di gestione di un’accoglienza che sia il più integrata e sicura possibile.

Locandina

 

I relatori

Chiara Marchetti, dal 2014 lavora nell’ambito della progettazione e della ricerca nel campo dell’asilo per l’Associazione CIAC onlus di Parma, dove coordina tra l’altro il progetto “Rifugiati in famiglia”. E’ inoltre docente di Sociologia delle relazioni interculturali presso l’Università di Milano e di Sociologia della globalizzazione presso l’Università di Parma, ed è una delle fondatrici di Escapes Laboratorio di studi critici sulle migrazioni forzate.

Michele Rossi lavora da quasi vent’anni nell’ambito dell’asilo, dell’accoglienza e dei servizi sociali. In particolare è direttore dell’Associazione CIAC onlus di Parma, dove fa parte anche dell’equipe di progettazione e ricerca. Sta svolgendo un dottorato di ricerca in psicologia sociale presso l’Università degli Studi di Parma, attraverso il quale studia i processi di acculturazione dei migranti forzati.

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