A Soresina i primi voti di Fiorenza Zanenga

Importante tappa nel cammino vocazionale della traduttrice soresinese, da sempre condizionata da una grave disabilità fisica

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Nella solennità della Ss. Trinità Fiorenza Zanenga, soresinese della parrocchia di S. Siro, traduttrice laureata in Lingue straniere, da sempre condizionata da una grave disabilità fisica, ha emesso i propri voti temporanei. La cerimonia si è svolta nella parrocchiale di Soresina dove la comunità si è riunita per stringersi, con affetto, attorno a Fiorenza e alla sua famiglia.

Presenti anche i gruppi dell’Unitalsi e di Comunione e Liberazione (in cui milita) e le suore della comunità di Crema, unite a Fiorenza in questo cammino.

La Messa è stata presieduta dal parroco, don Angelo Piccinelli, e concelebrata da don Davide Ottini e mons. Giuseppe Quirighetti, a Soresina per un breve periodo di riposo dagli impegni diplomatici per la Santa Sede.

Prima del rito della consacrazione delle vergini e della lettura della formula di professione temporanea, il parroco don angelo Piccinelli, nella sua omelia, si è così espresso: «Fiorenza oggi ci offre la grazia di entrare nel mistero della Trinità, perché, citando Giovanni Paolo II, la vita consacrata è un modo per conoscere questo mistero. Tutti dobbiamo amare in modo prioritario Dio e obbedire, ma la vita consacrata è un modo speciale di amare Dio. Scegliere la povertà, la castità e l’obbedienza significa rendere inequivocabile il messaggio di amore a Dio, per assomigliare sempre di più a Gesù grazie alla forza dello Spirito Santo. La vita consacrata ci ricorda in maniera esplicita che a monte c’è una chiamata del Padre, un disegno che Fiorenza ha accettato. Per Fiorenza Gesù è il suo tutto, non potrebbe fare a meno di Lui, le ha rapito il cuore in un rapporto sponsale. Con la sua scelta, Fiorenza non rinuncia all’amore, ma lo sceglie in maniera totalizzante. Dobbiamo dire grazie al Signore perché non ci lascia mancare le sue sorprese che ci spiazzano, ci commuovono, ci confortano. E dobbiamo ringraziare Fiorenza per il suo sì detto con tanta gioia e tanto amore. Oggi noi, attraverso Fiorenza, siamo testimoni del mistero della Trinità».

Quindi Fiorenza ha pronunciato i suoi voti, emozionata e piena di gioia. Accanto al lei nel momento della consacrazione delle vergini e della lettura della formula di professione temporanea don Davide Ottoni che l’ha seguita e preparata per questo giorno.

La professione temporanea durerà un anno, durante il quale Fiorenza potrà maturare la scelta di trasformare la consacrazione in perpetua.

Il parroco, a nome di tutti i sacerdoti e della comunità, ha regalato a Fiorenza un crocefisso e un bouquet di fiori. La croce di Gesù con cui Fiorenza, come ricordato nella sua lettera aperta alla comunità, ha un rapporto speciale e un bouquet perché sposa di Cristo.

A cerimonia conclusa, Fiorenza si è fermata con i tanti che hanno voluto manifestarle il loro affetto e la propria amicizia.

La cerimonia è stata animata dal Coro Psallentes guidato dal maestro Alessandro Manara.

Annalisa Tondini

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