A Isola Dovarese la festa patronale con il Vescovo

Prima della Messa mons. Napolioni ha visitato la casa di riposo incontrando gli ospiti

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Martedì 6 dicembre la comunità di Isola Dovarese ha festeggiato il patrono san Nicolò insieme al vescovo Antonio Napolioni che nel pomeriggio, prima di presiedere l’Eucaristia nella chiesa parrocchiale, ha visitato la casa di riposo del paese incontrando gli ospiti.

Prima di incontrare gli anziani, il momento di benvenuto da parte della dirigenza con il saluto ufficiale da parte del presidente della casa di riposo S. Giuseppe, Walter Montini. Accanto a lui il vice Claudio Cantoni e i consiglieri Donato Corrini, Annarosa Freretti, Manfredi Franca, insieme al direttore generale Elisabetta Pari e il direttore sanitario Marinella Zucchelli. Presente anche il sindaco Gianpaolo Gansi, con la vice Tiziana Gamba e l’assessore Enrico Baetta, oltre al parroco don Adelio Buccellè.

Introducendo la visita del Vescovo alla struttura, il presidente Montini ha ricordato il secolo di impegno della casa, vero e proprio «santuario della sofferenza e del dolore», cui è collegato anche l’oratorio di S. Giuseppe. Una panoramica che ha tenuto conto anche degli effetti della crisi economica associata a una crisi sociale, e della nuova “tipologia” di anziani che di fatto a trasformato le RSA in piccoli Hospice in cui è centrale il tema dell’umanizzazione delle cure. Da qui la necessità di unire le forze: in questo senso a breve la casa di riposo sarà trasformata in fondazione formata da Comune e Parrocchia.

Il Vescovo ha quindi visitato la struttura, a cominciare dalla fisioterapia, aperta anche agli esterni, e incontrato i 50 ospiti, cui si aggiungono 5 minialloggi e 12 persone che usufruiscono del Centro diurno. Un momento cordiale vissuto nell’informalità, nel segno dell’affetto e della vicinanza.

Prima di lasciare la casa di riposo il Vescovo, che ha ricevuto in dono da uno degli ospiti due pacchi di quaderni da portare nelle zone terremotate, ha il saluto anche da parte del primo cittadino. Nelle parole del sindaco Gansi una fotografia del territorio che, pur a fronte di molte sofferenze, mantiene una forte vitalità con un saldo legame alle tradizioni. Tra gli auspici quello di riscoprire il senso di apparteneza alla comunità, ma anche l’esigenza di una alleanza etica tra Istituzioni. Non è mancata, infine, la solidarietà espressa al Vescovo nei confronti delle popolazioni terremotate, sostenute dalla comunità locale con specifiche iniziative.

Photogallery della visita alla Casa di riposo

Il Vescovo ha quindi raggiunto la chiesa parrocchiale, distante solo pochi centinaia di metri, per la celebrazione delle Messa nel giorno del Patrono. La celebrazione, animata con il canto dal coro della parrocchia impreziosito dall’accompagnamento, oltre che dell’organo, di alcuni ottoni e chitarre, ha visto anche la presenza dei Templari Cattolici d’Italia, con alcuni membri del Priorato S. Michele, che comprende la zona cremonese.

Accanto al Vescovo, il parroco in solido dell’unità pastorale di Isola Dovarese, Pessina Cremonese, Stilo de’ Mariani e Villarocca, don Riccardo Vespertini, e il moderatore don Adelio Buccellè, che ha introdotto la celebrazione con alcune parole di saluto.

Nell’omelia il Vescovo ha tratteggiato la fisionomia del cristiano che, chiamato alla santità, è un discepolo-missionario. La vita cristiana – ha sottolineato mons. Napolioni – non deve essere portata avanti solo per tradizione o per obbligo: se con la vita si è ricevuta anche la fede, allora la fede rappresenta il dono più grande della vita.

Rileggendo quindi la pagina di Isaia che racconta la sua vocazione, il Vescovo ha voluto quindi sottolineare tre sentimenti: anzitutto lo stupore, ma anche il senso dell’inadeguatezza, che però cedono il posto alla trasformazione. Nella consapevolezza che a tenere unita una comunità è l’affidarsi nelle mani di Dio per lasciarsi plasmare da Lui, grazie alla Parole che si fa Carne.

Durante l’offertorio insieme al pane e al vino per l’Eucaristia è stato portato al Vescovo da alcune bambine con indosso gli abiti del Palio anche il frutto della generosità delle comunità parrocchiale, un’offerta da devolvere per la ricostruzione della scuola materna di S. Venanzio, a Camerino. Il sindaco, invece, ha donato l’olio per lampada che arderà davanti alla statua del Patrono e che mons. Napolioni ha subito acceso.

Dopo la Messa l’incontro della comunità di Isola con il Vescovo è proseguito all’esterno della chiesa dove, in una fitta nebbia, è stato proposto un momento musicale a cura della banda.

Photogallery della Messa

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