A Cella Dati in attesa del nuovo anno nella paglia del presepe

Nel suggestivo clima di raccoglimento la preghiera della comunità e di tanti cristiani, solidali con i bisogni del mondo

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Serata sobria di silenzio e preghiera, sulla semplice traccia di riflessione predisposta dalla parrocchia: un 31 dicembre inconsueto, forse, ma non meno partecipato, al di là dei numeri.

Dalle 9,30  fino alla mezzanotte la comunità cristiana di Cella Dati, nella chiesa di S. Maria Assunta, ha lasciato spazio alla riflessione e alla riconoscenza del cuore al termine di un anno solare. Con il parroco don Zanaboni anche alcuni sacerdoti, molte famiglie con i propri bambini, collaboratori della comunità. Anche solo un saluto, una breve sosta dinanzi all’Eucaristia esposta sull’altare, un bacio insegnato ai bambini per la famiglia di Gesù raccontata dal presepe.

Seduti sulla paglia, in attesa del nuovo anno, c’è spazio per i pensieri sui giorni trascorsi, sul bene compiuto e ricevuto, sul male commesso e sul perdono da chiedere per sè e da accordare. C’è spazio per iniziare un nuovo anno senza stordirsi nella gioia artificiale di una festa.

Senza pretese, senza fretta. Un anno inizia in modo meno appariscente, forse. Giorni in cui coltivare progetti di giustizia.

 

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