A Casanova d’Offredi festa per i 200 anni dalla dedicazione della chiesa di san Bartolomeo

Prima della Messa presieduta dal vescovo Napolioni cena con amatriciana a sostegno dei terremotati

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Una piacevole e partecipata serata di solidarietà e preghiera giovedì 24 agosto – nella memoria di san Bartolomeo apostolo – si è tenuta ieri a Casanova d’Offredi (comune di Ca’ d’Andrea). La ricorrenza del 200° anniversario della dedicazione della chiesa ha anche offerto l’occasione per radunare la comunità cristiana dell’Unità pastorale per cenare insieme a base di amatriciana e così raccogliere fondi  per partecipare alla solidarietà con le regioni distrutte da terremoto in centro Italia.

I solerti volontari della piccola parrocchia di Casanova hanno dato il meglio di sé. Presente anche i soci della Pro Loco di Torre de’ Picenardi e tante famiglie. 1600 euro sono stati consegnati dal parroco don Claudio Rossi al vescovo Antonio – anch’egli presente alla cena benefica – per la Diocesi di Camerino – San Severino Marche nel corso della solenne celebrazione eucaristica iniziata alle 21, proprio nella chiesa di Casanova d’Offredi.

Il saluto del parroco don Claudio Rossi

 

Nella Messa il Vescovo si è rallegrato per la presenza di fedeli di tutta l’Unità pastorale, e la sua riflessione ha ripercorso la vicenda dell’apostolo Bartolomeo – riportata dal Vangelo – sottolineando la dinamica della ricerca del Messia e dell’incontro con la preveniente volontà di salvezza del Signore, che misteriosamente invita a fare esperienza della sua amicizia.

L’omelia del vescovo Napolioni

In un clima di fraternità la celebrazione, sostenuta dal canto della corale parrocchiale guidata dal maestro Francesco Badalotti, si è conclusa con l’omaggio all’immagine dell’apostolo Bartolomeo, e con il saluto di tutta la comunità al Vescovo, che nel suo stile familiare ha invitato a “contagiare” di ottimismo e speranza tutti i fedeli che nei prossimi tempi vedranno le proprie comunità avviarsi – pur con qualche fatica – sulla via della conduzione pastorale unitaria di più parrocchie.

«La Chiesa di Cristo è una sola – ha concluso – e la nostra unità sarà l’unica strada per poter conservare vive le nostre piccole realtà cristiane, le nostre chiese e le nostre memorie».

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Note storiche e artistiche

Casanova d’Offredi ha antichissime origini, posta nelle vicinanze della via romana Postumia. Vanta una solida tradizione di fede, documentata da più fonti. La Parrocchia di San Bartolomeo è citata sin dal 1385. Gli abitanti, 287 nel 1780, divennero 318 nel 1786, 348 nel 1861 all’unità d’Italia. La Parrocchia di Casanova d’Offredi, inserita tra il XVIII e il XIX secolo nel Vicariato di Pieve Gurata, venne nominata dal Vescovo Omobono Offredi negli atti relativi alla sua visita pastorale del 1824. Con decreto del vescovo Enrico Assi fu unita alla parrocchia di Sant’Andrea in Ca’ d’Andrea.

La chiesa dedicata a San Bartolomeo Apostolo è stata costruita nel 1817, come riportato nel presbiterio, per munificenza del vescovo Omobono Offredi, a testimonianza della cura da lui riservata a questa comunità in cui risiedeva la nobile famiglia Offredi.

Per le fondamenta della nuova struttura fu utilizzato il materiale proveniente dalla demolizione della preesistente chiesa, ormai in precarie condizioni. In quesgli anni furono anche costurite la torre campanaria, la sacrestia, una tribuna sotto la cantoria ad uso della famiglia Offredi, e due locali adiacenti la chiesa.

Essa si presenta come una bella costruzione di stile impero, ad una sola navata e con due cappelle laterali per gli altari secondari. Pregevole è l’altare maggiore in marmi policromi, consacrato nel 1880 dal vescovo Geremia Bonomelli. All’interno della chiesa sono presenti alcune tele di buon livello pittorico e nella nicchia dell’abside è custodita la bellissima statua lignea raffigurante sant’Omobono nell’atto della carità, attribuita allo scultore Bertesi.

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