Venerdì 27 settembre presso il palazzo Visconteo di Brignano Gera d’Adda ha avuto luogo il secondo momento di riflessione proposto dal gruppo Laudato si’ della Zona pastorale 1 della diocesi di Cremona nel contesto del Mese del Creato.
La serata – dal tema “Il nostro territorio è a rischio: noi, con le istituzioni, per la sua salvaguardia” – ha visto tra i protagonisti il prof. Paolo Falbo, del Dipartimento di Economia e Management all’Università di Brescia e appartenente al Circolo di Legambiente Serio e Oglio APS, che ha illustrato le criticità del territorio e i rischi che sta correndo, fornendo numeri e casi concreti rispetto alla problematicità degli insediamenti dei poli logistici, non solo per l’ambiente, ma anche a livello economico e sociale. Falbo ha anche presentato la nuova legge regionale che disciplina degli insediamenti logistici di rilevanza sovracomunale approvata il 17 giugno 2024 che secondo il professore, pur rappresentando un’iniziativa interessante essendo l’unica sul territorio nazionale, purtroppo nasce già vecchia e necessita di una serie di correttivi, che Falbo ha quindi illustrato. Ad esempio il fatto che la legge sia applicabile solo agli insediamenti sopra i 3 ettari e non obblighi alla valutazione territoriale dell’insediamento. Il relatore ha anche evidenziato quanto sia importante sul territorio la collaborazione tra istituzioni, associazioni, cittadini, per affrontare in modo adeguato un problema così importante come quello del consumo del suolo.
Dopo l’intervento del professor Falbo la parola è passata al sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini e al primo cittadino di Treviglio Juri Imeri, che dopo aver evidenziato le problematiche più importanti da affrontare, e anche le opportunità che un’attenzione al consumo del suolo può offrire alla popolazione di un territorio come il questo, hanno anche evidenziato le difficoltà che gli amministratori incontrano nel dire “no” ad alcuni insediamenti logistici, in quanto chi vuole costruire si presenta con proposte economiche che per le casse dei piccoli comuni rappresentano una manna per la gestione dell’ordinario.
Svariati gli argomenti sollevati dai sindaci nei loro interventi. Tra questi: la trasformazione del territorio che vede un cambio dall’agricoltura tradizionale a quella intensiva, trasformando di fatto l’utilizzo del suolo, l’agenda 2030 delle Nazioni Unite di Parigi 2015, le ricadute su scuola e sanità, che con l’avvento di nuovi insediamenti rischiano il collasso perché di difficile gestione, senza dimenticare quelle abitative ed economiche.
Da entrambi le parti, pur con dei distinguo, è emerso che non si vuole mettere un freno al progresso, ma che questo va governato con una visione di ambito e provinciale, con una normativa ancora più puntuale che aiuti le amministrazioni locali a una oculata gestione in merito al consumo del suolo. Come più volte sottolineato dai relatori il tutto parte dalla cura del Creato come urlato da Papa Francesco nella Laudato si’ e nella Laudate deum: il pianeta sta gridando aiuto e gli eventi catastrofici si moltiplicano e sono sempre più vicino a noi.
La serata ha visto la partecipazione di una settantina di persone della zona pastorale 1 della diocesi di Cremona, che si estende su un territorio di 35 Comuni e tre Province.
Notevole la soddisfazione dei presenti, alcuni dei quali si sono fermati a termine evento per approfondire gli argomenti trattati, a dimostrazione della volontà di proseguire nel dialogo e coinvolgimento degli ammaestratori e dei cittadini per una tutela consapevole della casa comune.
Gruppo Laudato si’
Zona pastorale 1