«Riprendete con fiducia la Corona del Rosario»

Le suore di San Sigismondo richiamano il magistero di Giovanni Paolo II per una riflessione e un invito a riscoprire il valore della preghiera mariana

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In vista della prossima solennità della Beata Vergine del Rosario che si celebra ogni anno il 7 ottobre, le suore Domenicane del monastero di San Sigismondo propongono una riflessione sulla preghiera mariana proponendo un estratto dalla lettera apostolica “Rosario della Vergine Maria” di Papa Giovanni Paolo II.

«Il Rosario della Vergine Maria, sviluppatosi gradualmente nel secondo Millennio al soffio dello Spirito di Dio, è preghiera amata da numerosi Santi e incoraggiata dal Magistero. Nella sua semplicità e profondità, rimane, una preghiera di grande significato, destinata a portare frutti di santità. Essa ben s’inquadra nel cammino spirituale di un cristianesimo che, dopo duemila anni, non ha perso nulla della freschezza delle origini, e si sente spinto dallo Spirito di Dio a “prendere il largo” per ridire, anzi ‘gridare’ Cristo al mondo come Signore e Salvatore, come “la via, la verità e la vita” (Gv 14, 6), come “traguardo della storia umana, il fulcro nel quale convergono gli ideali della storia e della civiltà”.

Con il Rosario il popolo cristiano si mette alla scuola di Maria, per lasciarsi introdurre alla contemplazione della bellezza del volto di Cristo e all’esperienza della profondità del suo amore. Mediante il Rosario il credente attinge abbondanza di grazia, quasi ricevendola dalle mani stesse della Madre del Redentore.

Carissimi fratelli e sorelle! Una preghiera così facile, e al tempo stesso così ricca, merita davvero di essere riscoperta dalla comunità cristiana.

Conto su di voi, consacrati e consacrate, chiamati a titolo particolare a contemplare il volto di Cristo alla scuola di Maria.

Guardo a voi tutti, fratelli e sorelle di ogni condizione, a voi, famiglie cristiane, a voi, ammalati e anziani, a voi giovani: riprendete con fiducia tra le mani la corona del Rosario, riscoprendola alla luce della Scrittura, in armonia con la Liturgia, nel contesto della vita quotidiana».

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