“Beati voi. Felicità e avere il cuore di Dio”- Scuola della parola, zona Terza

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La Zona pastorale III e l’Azione Cattolica propongono un percorso di Scuola della Parola (anno 2016/2017) dal titolo “Il segreto di una vita buona e bella” – Il discorso della montagna nel Vangelo di Matteo, incontri di Lectio Divina con Paola Bignardi.

Nel primo appuntamento, al Monastero di Soresina, dal titolo “Beati voi. Felicità e avere il cuore di Dio” al centro le Beatitudini (Matteo 5,1-12).

Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:

 «Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
 Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
 Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
 Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
 Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
 Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
 Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.

 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.  Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.

Lactio Divina, Paola Bignardi

La ricerca della felicità orienta le nostre scelte ed è insita in noi. “Gioia per sempre” è un desiderio che abita nel cuore di ciascuno di noi. Spesso ci chiediamo che senso abbia vivere, faticare, amare, portare avanti delle responsabilità se poi tutto è come un soffio. Il nostro desiderio di pienezza fugge e questo ci rende inquieti. Gesù nelle beatitudini ci indica la strada per la gioia piena secondo il Vangelo.  Le beatitudini sono un manifesto della gioia umana secondo il vangelo.

Beati i poveri in spirito… La gioia per la ricchezza materiale dura un giorno, mentre la gioia del Regno è quella vera. Quello è il vero tesoro.  Occorre distogliere lo sguardo dai falsi tesori, riconoscere e accettare i propri limiti, mentre invece spesso cerchiamo di mascherare le nostre mancanze. Solo chi si abbandona a Dio è felice, libero e possiede il Regno.
Beati gli afflitti… Come è possibile che chi è triste diventi gioioso? Cerchi la felicità e intorno c’è il dolore. Come fai a non rendertene conto, a non condividere la sofferenza che c’è? Dividi il dolore con gli altri. Ne ricavi la consolazione di avere un cuore più sensibile, capace di compassione. Noi crediamo che se una persona manifesta compassione sia debole. Papa Francesco a Lampedusa ce lo ha chiesto: “Adamo dove sei?” o ancora: “Dove è tuo fratello?”. Chi ha pianto per la morte di quei nostri fratelli? Abbiamo dimenticato il piangere, ma le lacrime ci fanno guardare le cose nel cuore.
Beati i miti… I miti sono fiduciosi in Dio anche nel dramma. Il Salmo 37 dice: “ Sta nel silenzio, davanti al Signore”. I miti sperano nel Signore, sanno che Dio è dalla loro parte. Credono nell’efficacia dell’amore a tutto accolgono.
Beati quelli che hanno fame… si danno da fare per costruire un mondo più giusto, ma senza prepotenza, da miti.
Beati i misericordiosi… Perdonano sempre come Dio. Una misericordia che sempre perdona. Dio da sempre la possibilità di ricominciare. In questo giubileo è cambiato qualcosa in noi?  Siamo più capaci di astenerci dal giudizio? Siamo arcigni? La buona notizia del Regno la comunichiamo? Siamo un po’ meno tristi? Dedichiamo tempo agli altri?
Beati i puri di cuore… Chi lo cerca col cuore potrà vedere Dio. Chi agisce con cuore pulito, semplice, trasparente, senza un cuore doppio. Chi agisce cosí ha un occhio luminoso! Vede la presenza del Signore con occhio limpido e vede Dio nella realtà del povero.
Beati gli operatori di pace… Sono felici quelli che si danno da fare per la pace. Hanno relazioni serene e vere. Dio fa toccare loro con mano che sono suoi figli. Rifiutano l’isolamento individualistico. Vedono l’umanità che cresce come famiglia.
Beati i perseguitati… Non produce applausi vivere secondo Gesù. Si trovano ostilità, ma possiamo affrontare tutto questo con Dio.
Chi vive secondo le Beatitudini sperimenta già il Regno!
Beati voi quando vi insulteranno… è anche esperienza di oggi. Quelli uccisi nel mondo. La scelta di credere ha dei prezzi! I giovani che credono vengono scherniti e isolati, temono di essere sbeffeggiati. Credere è una scelta non scontata, non è ovvia, è frutto di una scelta vera.
Rallegratevi ed esultate… Non essere triste! La felicità non è gioia spensierata! La nostra felicità è vivere come lui in lui. Significa avere una vita piena, avere in noi il cuore di Dio.

Nella situazioni quotidiane comuni ci sono tutte le Beatitudini. Esse ci spingono a vivere secondo la nostra umanità più profonda. L’annuncio bello del segreto della vita è possibile in fiducia del Padre. Le Beatitudini vanno lette secondo le situazioni che stiamo vivendo. Con occhi puri e spirito mansueto.

Quali sono le Beatitudini che mi interpellano adesso, in questi giorni?
Dove sto cercando la mia felicità in questo momento della mia vita? Dove la sto trovando? Che cosa mi fa sentire realizzato?
Tra le nove beatitudini ce n’è una proclamata e scritta per me, che devo individuare e realizzare, che ha in sé la forza di farmi più uomo, che con­tiene la mia felicità. Qual è?
Quanto mi convince questa “ricetta della felicità”, capovolta rispetto a quella ritenuta efficace nel mondo?

Lectio Paola Bignardi

Testimonianza Paola Bignardi pdf

Oltre alla Lectio, in tutte le serate c’è spazio per l’Oratio e per l’Actio. Quest’ultimo momento è di volta in volta tenuto da testimoni privilegiati dei luoghi ospitanti, in questo primo incontro l’Actio è stato proposto da una monaca visitandina.

Actio Monaca Visitandina

Testimonianza monaca visitandina pdf

Alcune foto   

La locandina pdf