Nella memoria di S. Agostino

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“Fratelli carissimi, si ami anzitutto Dio e quindi il prossimo, perché sono questi i precetti che ci vennero dati come fondamentali.” S. Agostino

Viva  +  Gesù
Le monache della Visitazione hanno una devozione particolare per S. Agostino e ne festeggiano la memoria perché è il loro Legislatore. Esse militano infatti sotto la sua Regola. Regola che si apre con questo articolo:
               “Sorelle carissime, si ami anzitutto Dio e quindi il prossimo, perché sono questi i precetti che ci vennero dati come fondamentali”
e si conclude con questo auspicio:
              “Il Signore vi conceda di osservare con amore queste norme, quali innamorate della bellezza spirituale ed esalanti dalla vostra santa convivenza il buon profumo di Cristo, non come serve sotto la legge, ma  come  donne  libere sotto la grazia”.
S. Agostino, grande Padre e Dottore della Chiesa, ha sintetizzato la sua spiritualità in quella lapidaria espressione: 
                “Ama e fa’ ciò che vuoi”
S. Francesco di Sales, fondatore dell’Ordine della Visitazione, si pone sulla stessa linea, asserendo:
“Nella santa Chiesa tutto appartiene all’amore, vive nell’amore, si fa per amore, e viene dall’amore”
Perciò alle sue figlie raccomanda:
“Fate tutto per amore e niente per forza, ma tutto in forza del divino amore”.

Dio sia benedetto

S. Agostino Regola 2

La Regola di Sant’Agostino è la più antica regola monastica tramandata in occidente.
Agostino la scrisse intorno all’anno 397, ossia dopo essere stato consacrato vescovo di Ippona nel 395/396.

Nelle poche pagine che la compongono, Agostino intende trasmettere ai membri della sua comunità monastica i principi fondamentali della vita religiosa comunitaria. Nel testo è costantemente percepibile il fondamento biblico del suo messaggio. L’ideale della comunità cristiana di Gerusalemme delle origini viene portato come esempio per i valori spirituali fondamentali di amore e comunione. Ad Agostino non preme tanto di disciplinare le piccolezze della vita quotidiana, quanto di proporre l’atteggiamento di fondo dell’amore cristiano da cui scaturisce la vera comunità.

Sono complessivamente tre le regole, tramandate a loro volta in diverse versioni, che nel corso della storia sono state attribuite alla penna di Sant’Agostino. Si tratta della “Regola per le donne” (Regularis informatio), della “Regola per gli uomini” (Praeceptum) e della “Fondazione di un monastero” (Ordo monasterii). Negli ultimi decenni, ampie ricerche filologiche hanno dimostrato che solo il Praeceptum, in una versione per le donne e una per gli uomini, può essere attribuita con certezza ad Agostino.

 

La regola può essere scaricata qui: La Regola di S. Agostino