Solennità del Sacro Cuore di Gesù – Santa Messa mons. Oscar Cantoni, vescovo di Crema

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“Questo Monastero è una benedizione per tutta questa vostra bella comunità avere come punto di riferimento questo luogo santo, un luogo che va mantenuto, che va cresciuto con la vostra presenza ma anche con qualche scelta di radicalità evangelica, di persone che si sentono chiamate dal Signore a vivere unicamente per Lui, in una vita spesa nella semplicità, nel nascondimento, nella povertà quotidiana.” (Mons. Oscar Cantoni – vescovo di Crema)

Una settimana di appuntamenti speciali per il Monastero visitandino, martedì 31 maggio la ricorrenza della Visitazione di Maria ad Elisabetta, le celebrazioni eucaristiche delle 7.00 e delle 18.00 molto partecipate hanno fatto sentire la vicinanza della comunità soresinese a questa piccola, ma “presente con energia”, famiglia claustrale.
Alla sera il Santo Rosario a conclusione del mese di maggio e premiazione per presenza al Fiore, una giovane e fresca testimonianza per tutti da parte di ragazzini che hanno animato la preghiera mariana nel mese a lei dedicato…premiate anche le nostre suore, per la loro costanza nella orazione dedicata alla Vergine e non solo..

Venerdì 3 giugno Solennità del Sacro Cuore di Gesù – “le Rivelazioni del Sacro Cuore di Gesù e il messaggio affidato a Margherita Maria Alacoque, religiosa della Visitazione di Paray-le-Monial (Francia), sono il sigillo di Dio sull’Ordine della Visitazione” – una giornata quindi densa di celebrazioni, con la Santa Messa mattutina, propria della ricorrenza, a seguire l’Adorazione Perpetua, nel pomeriggio la Benedizione (nel primo venerdì del mese) e la Celebrazione Eucaristica delle ore 18,00 a conclusione, presieduta da S. Ecc.za Mons. Oscar cantoni, Vescovo di Crema con il parroco don Angelo Piccinelli, il vicario don Andrea Piana e il collaboratore parrocchiale don Davide ottoni.

Le parole di saluto di don Piccinelli all’inizio della Santa Messa:

” Eccellenza grazie a nome delle monache della Visitazione, a nome mio e di tutti coloro che amano questo Monastero, grazie perché la Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù è particolarmente casa alla spiritualità dell’Ordine della Visitazione, grazie perché prega con noi oggi, nella giornata della Santificazione sacerdotale per noi preti che abbiamo bisogno tanto della preghiera, anche della preghiera dei nostri fratelli e delle nostre sorelle laici per essere fedeli al nostro ministero, del mandato che abbiamo ricevuto. Grazie anche perché questa Eucarestia si inserisce in una serie di appuntamenti che vogliono mettere in evidenza con riconoscenza al Signore i 200 anni di presenza delle Sorelle della Visitazione qui a Soresina, 200 anni di grazia, di preghiera, di fedeltà, di spiritualità salesiana che ci rendono grati al Signore e che ci impongono di essere custodi gelosi di questo privilegio che abbiamo ricevuto e che non vogliamo perdere.”

Il vescovo Oscar ha ringraziato dell’accoglienza, lieto di essere presente, insieme alla comunità soresinese e visitandina, a benedire il Signore, soprattutto in questa festa del Sacro Cuore a Lui dedicato, unendosi come fratelli e sorelle che riconoscono l’amore del Signore, ringraziando e ricambiando l’amore ricevuto.

Queste le parole nell’omelia di mons. Cantoni :

“Incomincio a confessare pubblicamente il peccato di omissione, sono quelli che di solito nessuno confessa, sono 11 anni ormai che sono a Crema, ma non mi è mai capitata l’occasione, per quanto abbia avuto varie volte l’invito, di poter venire qui in questa casa, in questa chiesa che è così piena di preghiera, direi che tutte le mura di questo convento, di questa chiesa sono impregnate di preghiera e allora oggi ricevo una giusta assoluzione, credo..ma per la verità devo dirvi che non sono lontano dalla vita delle suore di clausura, soprattutto della Visitazione e ho una lunga storia che lo testimonia nella mia Diocesi di origine – pensate che ho commentato quasi tutti i salmi, mese per mese, alle suore di clausura della Visitazione e ancora ho accompagnato anche alcune ragazze che poi sono entrate in Monastero e questo credo che sia una delle più grandi grazie che ho ricevuto dal Signore – e allora ecco che non è nascosto a nessuno neanche la mia preferenza per il Santo Francesco di Sales, al quale sono molto devoto, sono stato più volte anche ad Anncey, in Francia, e anche al suo luogo di nascita, Thorens, dove egli ha ricevuto il battesimo e dove ha ricevuto anche la Consacrazione Episcopale, quindi credo di essere un amico anche di questo convento che risale appunto a 200 anni e credo sia una benedizione per tutta questa vostra bella comunità avere come punto di riferimento questo luogo santo, un luogo che va mantenuto, che va cresciuto con la vostra presenza ma anche con qualche scelta di radicalità evangelica, di persone che si sentono chiamate dal Signore a vivere unicamente per Lui, in una vita spesa nella semplicità, nel nascondimento, nella povertà quotidiana.

Ed è bello anche che questa mia presenza qui sia nel giorno in cui noi con tutta la chiesa facciamo memoria, del Sacro Cuore di Gesù..stamattina ho pensato subito appena ho aperto gli occhi ad un luogo altrettanto caro, che è Paray-le-Monial, dove appunto vi sono state le rivelazioni del sacro Cuore di Gesù e dove esercitata una grande devozione, uno dei paesi di Francia, uno dei pochi paesi di Francia in cui c’è ancora un luogo significativo anche per delle grandi adunate di persone che vogliono toccare con mano la Misericordia e la Bontà di Dio.

Tutto questo alla luce della Parola di Dio che abbiamo ascoltato dentro il grande Anno Santo della Misericordia, l’abbiamo saputo, l’abbiamo detto, l’abbiamo ascoltato da parecchio tempo ormai in questo anno, la Misericordia non è una qualità del Signore tra le tante, ma è l’Essenza di Dio..Dio si qualifica come Misericordia e la Misericordia del Padre si riflette nella vita, nella storia di Gesù che ha camminato con noi sulle strade della nostra storia e della nostra vita ed è bello che ciascuno di noi possa proprio alla luce anche di questa Parola del Signore, un Dio che ci cerca, un Dio che è preoccupato della nostra vicinanza con Lui..Lui che ha sete della nostra sete.

E’ bello che noi ricordiamo i grandi gesti dell’amore di Dio per noi, ciascuno di noi può elencarli, può scriverli perché non sono solo delle idee, sono dei fatti, sono delle persone, sono delle situazioni storiche, sono degli avvenimenti, sono dei momenti particolari in cui abbiamo sperimentato che Dio ci cerca, abbiamo sperimentato la sua premura, abbiamo sperimentato la sua tenerezza, abbiamo toccato con mano la sua vicinanza, abbiamo potuto gustare il suo perdono..quanti gesti attivi dell’amore di Dio per noi e celebrare il Sacro Cuore significa proprio chiedere la grazia di poter riconoscere l’amore di Dio attivo nella nostra vita, guidati dal Signore Gesù dentro una storia di una comunità cristiana, la nostra Santa Madre Chiesa e così noi riflettendo il Volto di Gesù, un volto mite, un volto pieno di tenerezza, di bontà, siamo chiamati a diventare anche noi misericordiosi, non solo un programma di vita, ma un programma che si traduce poi in gesti molto concreti, anche molto ordinari, molto quotidiani, ma attivi dentro la nostra vita appunto di tutti i giorni. Se è vero che noi vogliamo imitare Gesù, che è il volto della Misericordia di Dio, abbiamo bisogno di esercitare, come ci ha ripetuto tante volte papa Francesco, le Opere di Misericordia e ciascuno di noi ha occasioni più opportune nel corso della settimana, nel corso del mese, ma anche della giornata, di vivere delle relazioni con i nostri fratelli, con le nostre sorelle delle quali noi diventiamo testimoni della bontà di Dio, della premura di Dio, della tenerezza di Dio, dell’amore del Signore che ci rincorre e ci fa sentire amati e quando noi ci sentiamo amati…solo quando ci sentiamo amati allora siamo in grado di rispondere a questo amore e di ricambiare l’amore ricevuto, così che il nostro amore diventi donato.

Ci aiuti il Signore allora a crescere, a camminare in questa prospettiva, perché tutti noi, ma tutta la nostra comunità possa essere un punto di riferimento, dove sia visibile l’amore di Dio, dove l’amore di Dio possa essere toccato con mano attraverso appunto quei gesti semplici, umili che noi compiamo ogni giorno e che Dio moltiplica perché Dio moltiplica il bene che noi facciamo.  

Ci consoli allora il Signore e ci dia la forza di attuare tutti questi santi propositi. Amen.”

Photogallery Santa Messa

Lunedì 6 giugno il ricordo della Fondazione dell’Ordine visitandino avvenuta nel 1610, dove nella festa della SS. Trinità madre Giovanna Francesca di Chantal e le sue due prime figlie entrano nella piccola casa della Galleria, ad Annecy.
San Francesco di Sales mise nelle mani della Fondatrice un compendio delle Costituzioni scritte di suo pugno: “Seguite questa via, mia carissima Figlia – le disse – e fatela seguire da tutte quelle che il cielo ha destinato a seguire i vostri passi”. La Visitazione è fondata.