S. Sigismondo, festeggiati con il vescovo Dante i 9 anni di presenza in diocesi della claustrali domenicane

Mons. Lafranconi: «Il monastero è uno dei segni della grazia di Dio che si inserisce nella storia della nostra diocesi per aiutarci a riflettere, a raggiungere quella salvezza che il Signore ci ha promesso»
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In diocesi di Cremona la solennità dell’Immacolata Concezione ha un doppio motivo di festa: in questa data, infatti, le monache domenicane del monastero di S. Giuseppe, presso S. Sigismondo, festeggiano l’anniversario del loro arrivo in diocesi, avvenuto nel 2007. Per celebrare questo momento di festa, è stato invitato il vescovo emerito Dante Lafranconi, che ha presieduto la celebrazione eucaristica delle 11.

Mons. Lafranconi ha sottolineato come Maria sia «la persona in cui si concretizza il disegno di Dio, il suo progetto di grazie sull’uomo, ma anche colei che riscatta il peccato originale, colei che accetta e fa proprio il disegno del Signore». «È bello vedere in Maria – ha proseguito il vescovo Dante – uno specchio attraverso cui si riflette la totale gratuità e creatività del dono di Dio».

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L’invito significativo rivolto dal Presule ai presenti è stato proprio quello di essere persone aperte a questo progetto, capaci di accettare ciò che il Signore ha da offrire.

Alla luce di questa dinamica ha riletto la storia dell’arrivo delle monache a Cremona, sottolineando «la grandiosità di questo evento, visto come il compiersi di un disegno più grande».

«Il monastero – ha concluso mons. Lafranconi – è uno dei segni della grazia di Dio che si inserisce nella storia della nostra diocesi per aiutarci a riflettere, a raggiungere quella salvezza che il Signore ci ha promesso».

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Le monache di S. Sigismondo, infatti, sono da sempre molto legate al territorio: alla preghiera costante ed incessante –anche per il Seminario, presente alla celebrazione- uniscono grande disponibilità nell’accogliere ed incontrare gruppi per ritiri e meditazioni.

Come per Maria, anche per il monastero claustrale cremonese vale il discorso legato all’accettazione della Parola del Signore: da nove anni a questa parte ha saputo dimostrare di incarnare alla perfezione lo spirito di servizio proprio dell’Immacolata Concezione.

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Un anniversario, quello celebrato l’8 dicembre, che si colloca in un felice intrecciarsi di date. Da poco concluso l’Anno Giubilare della Misericordia, sta per volgere al termine (il 21 gennaio 2017) anche l’Anno giubilare dell’Ordine domenicano. Ma le clasutrali cremonesi si apprestano anche a celebrare il giubileo del loro monastero, che il 3 luglio 2017 ricorderà il secondo centenario della nascita.

Nel 1817, infatti, dodici monache miracolosamente sopravvissute alle soppressioni napoleoniche, diedero inizio a Fontanellato (Parma) a una nuova comunità: il “Monastero S. Giuseppe”. Il nome fu assunto dal titolo della chiesa ad esso annessa, popolarmente detta Santuario della Regina del Rosario, ma canonicamente riconosciuta come “oratorio dedicato a S. Giuseppe”.

Il sito internet delle Domenicane di Cremona

 

Photogallery dell’insediamento in Diocesi (8 dicembre 2007):