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Gmg, la Via Lucis per le strade di Pogrzebień

Una serata di intensa spiritualità, vissuta in modo suggestivo e coinvolgente percorrendo le strade di Pogrzebień illuminate dalla candele portate in processione, cadenzata dalla preghiera alternata ai canti proposti dal coro dei ragazzi polacchi. È quella che i 125 giovani pellegrini cremonesi che hanno aderito alla “proposta lunga” di Gmg predisposta dalla pastorale giovanile diocesana hanno vissuto nella serata di venerdì 22 luglio insieme a mons. Antonio Napolioni.

È stato proprio il vescovo di Cremona, infatti, a presiedere la partecipata “Via lucis”, una celebrazioni incentrata sulla Resurrezione nata nel Movimento della Famiglia Salesiana “Testimoni del Risorto”.

La formula della Via Lucis è quella della devozione itinerante come partecipazione alla vita e alla gioia del Signore Risorto. Nata in semplicità nel e per il Movimento, che era alla ricerca di una preghiera che esprimesse il proprio carisma, si diffuse rapidamente, tanto che nell’aprile del 1990 si celebrò solennemente la prima Via Lucis guidata dal successore di don Bosco, don Viganò, in Roma, sul suolo delle Catacombe di San Callisto, in occasione del Capitolo generale dei salesiani. A Pogrzebień il carisma salesiano è particolarmente vivo, grazie anche alla presenza dei figli e figlie di don Bosco.

Il lungo pellegrinaggio è iniziato poco dopo le 20 ed è proseguito sino oltre 23. Dietro al tir che in questi giorni è il “palco” del coro formato per animare le liturgie del gemellaggio, procedeva il Vescovo con il pastorale in legno donatogli giovedì mattina dalla comunità locale. Seguiva un lunghissimo corteo di giovani: i cremonesi, i polacchi e anche il gruppo di pellegrini tedeschi che da venerdì sera è ospitato nella zona. Molte anche le persone accorse per l’occasione dai vicini paesi, per un momento di fede che davvero ha saputo unire nel nome di Cristo.

Pur nella differenza di lingue e tradizioni, mescolatesi per tutta la celebrazione, come ad esempio nell’annuncio delle diverse stazioni: la Risurrezione, il sepolcro vuoto, il Signore che si manifesta alla Maddalena, la strada di Emmaus, i discepoli che riconoscono Cristo nello spezzare il Pane, Gesù che si mostra vivo nel Cenacolo, che dà ai discepoli il potere di rimettere i peccati, l’incontro con Tommaso, il Risorto al lago di Tiberiade, il conferimento del primato di Pietro, l’invio per la missione, l’Ascensione, l’attesa insieme a Maria dello Spirito e, infine, la Pentecoste.

Quadri che proprio i giovani cremonesi hanno messo in scena nelle 14 tappe, accompagnate ciascuna da una breve riflessione del vescovo Napolioni. Le scene erano proposte sul carro del coro che ha animato l’intera serata, con il supporto logistico anche delle forze di polizia e di soccorso della zona.

La conclusione nel centro parrocchiale dedicato a S. Giovanni Bosco, dove il Vescovo ha impartito la benedizione a tutti i presenti, oltre 500.

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Ha collaborato Matteo Lodigiani

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