Seminaristi al convegno liturgico musicale

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Alberto, Jacopo e Francesco

Tra il 25 e il 28 marzo si è svolto ad Assisi il convegno liturgico musicale organizzato e proposto dalla Associazione Italiana Santa Cecilia. All’evento ha partecipato anche un piccolo gruppo di seminaristi, interessati alle tematiche riguardanti la liturgia, ed in particolare la musica liturgica.

Il tema messo a fuoco dal convegno di studi è stato “Paolo VI: l’arte, la musica e i giovani”. Attorno a queste tre attualissime tematiche si sono sviluppate diverse riflessioni, che hanno portato ad un dibattito costruttivo. Le difficili situazioni vissute infatti da Paolo VI – e soprattutto le modalità con le quali il santo ha saputo affrontarle – fanno scuola ancora oggi. Gli anni del suo pontificato infatti non furono semplici, anzi: sono segnati dalla cosiddetta “contestazione del ‘68”, che non porta solamente squilibri nel mondo giovanile, ma soprattutto si percepiscono molte difficoltà nell’ambito socio-politico.

Attraverso le riflessioni di alcuni esperti si è potuto rivedere la realtà dell’epoca, confrontandola con quella odierna ed esaminando in particolare i macro-argomenti presentati nel titolo: l’arte, la musica e i giovani. Una prima introduzione è stata fatta dalla dott.ssa Stefania Falasca, vaticanista ed editorialista di Avvenire, che ha tenuto una relazione dal titolo “Un Papa per tempi difficili”. Una relazione liturgica è stata presentata da mons. Corrado Maggioni, Sottosegretario per la Congregazione del Culto Divino, dal tema “Paolo VI e la liturgia”. Don Valentino Donella, compositore, ha presentato una relazione musicale, dal titolo “Paolo VI e la musica liturgica”. Infine mons. Domenico Sigalini, vescovo emerito di Palestrina, ha presentato Paolo VI in rapporto ai giovani.

L’ultimo giorno è stato possibile frequentare un Laboratorio, che permetteva di assumere alcuni orientamenti per il canto liturgico dall’insegnamento di Polo VI.

E’ stata una bella esperienza di Chiesa, dentro la quale è stato possibile condividere idee sulla musica e la liturgia, che n on sempre erano da tutti condivise. Si sono accesi dibattiti e si è discusso su molte cose. Tutto però con un unico fine: riaccendere il desiderio da parte sia dei laici che dei presbiteri di pregare con il canto e la musica, perché anche i giovani possano apprezzarla.

Jacopo Mariotti