Festa di S. Francesco di Sales

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24 gennaio 2014

 

Festa di S. Francesco di Sales al Monastero della Visitazione
con il vescovo Carmelo Scampa: «Ci ricordate che Dio è Dio»

Lo scorso 24 gennaio, ricorrenza di San Francesco di Sales, la comunità claustrale della Visitazione di Soresina ha ricordato il santo Patrono e fondatore. Un momento per sottolineare la presenza viva del Monastero della Visitazione in quel di Soresina e pregare per le vocazioni claustrali, ma anche per i giornalisti e chi opera nel settore della comunicazione e che ha S. Francesco di Sales come patrono. Ha reso ancora più solenne questo momento la presenza di mons. Carmelo Scampa, vescovo di São Luís de Montes Belos, originario di Scandolara Ripa d’Oglio, cheh ha presieduto la Messa delle 18 al Monastero con il parroco di Soresina don Angelo Piccinelli e don Vincenzo Rini, direttore del settimanale diocesano «La Vita Cattolica». Presenti anche don Massimo Ungari e don Franco Zangrandi, parroco di Annicco oltre agli altri preti in servizio pastorale a Soresina.

La celebrazione, particolarmente partecipata visto l’affetto che lega la comunità alle Suore della Visitazione, è stata aperta dal parroco don Angelo Piccinelli che ha ringraziato il vescovo Scampa per la sua presenza. A lui ha chiesto di pregare, insieme alla comunità, per il monastero, per nuove vocazioni, perché, ha specificato,«non vogliamo perdere a Soresina il carisma della salesianità»; per il mondo della comunicazione sociale e tutti coloro che operano nel mondo dei mass media perché «lavorino al servizio dell’informazione della verità»; per l’ecumenismo, «per evitare inutili divisioni nelle comunità cristiane». Chiudendo il suo intervento, don Piccinelli ha aggiunto: «Da parte nostra, pregheremo per lei perché Dio le porti tutti i doni di cui ha bisogno per il suo ministero».

Vera e coinvolgente l’omelia del vescovo Scampa che ha trasmesso la gioia dell’amore per Dio e del dono della vocazione claustrale a tutti i presenti, oltre a portare alle monache della Vistazione un messaggio positivo in questo momento di crisi delle vocazioni claustrali.

Questo, in breve, il messaggio del vescovo Scampa: «Vi invito a condividere con me tre riflessioni partendo dalle letture, non scelte a caso, di questa celebrazione. La prima, S. Francesco di Sales, pastore, impegnato nella pastorale ordinaria, ha avuto un’illuminazione ancora oggi testimoniata dalla presenza dell’Ordine della Visitazione nel mondo. Non sempre chi è coinvolto nell’ordinario riesce a cogliere la dimensione contemplativa dove Dio è l’unico necessario. Le monache non sono persone che non sanno cosa fare o scappate dal mondo, ma hanno avuto un dono, l’illuminazione che Dio è Dio – l’unico – e ce lo ricordano quotidianamente con la loro presenza. La seconda, quando Dio è Dio, la vita assume una dimensione differente. ‘Voi siete il sale della terra, la luce del mondo’. Il sale conserva, dà sapore. La luce illumina, dà sicurezza, riscalda. Sono immagini semplici che però descrivono il cristiano vero. E quando la dimensione contemplativa ci illumina, diventiamo sale e luce. La terza, S. Francesco di
Sales è stato un geniale comunicatore. Noi siamo tutti evangelizzatori chiamati a trasmettere il Vangelo, il messaggio di Dio. S. Francesco di Sales, quindi, è un po’ il patrono di tutti noi, perché tutti siamo chiamati a evangelizzare, ma con verità, trasparenza e semplicità. Concludendo, allora, che Dio ci illumini con la Sua parola e che mai faccia mancare la vita contemplativa nella nostra vita e ci faccia essere sale e luce, ovvero persone costruttive nella vita».

La celebrazione è stata allietata dal coro Psallentes della parrocchia guidato dal maestro Alessandro Manara.

                                                                                                                                                                       Annalisa Tondini

 

 

E proprio il 24 gennaio il monastero ha inaugurato il proprio minisito sul nostro portale (www.diocesidicremona.it/monasterovisitazione): diverse e ricche di notizie le sezioni pensate dalle claustrali (carisma, spiritualità del fondatore, storia della presenza in paese, orari della giornata, ricorrenze speciali, contatti). Un modo nuovo per avvicinare le tante persone, che, anche nel mondo digitale, cercano le risposte al senso della propria vita.

Intanto si inizia a pensare al bicentenario di presenza a Soresina: era il 24 aprile 1816 quando suor Laura Felice Calvi, nominata superiora, e suor Giulia Domitilla Emili, assistente e maestra delle novizie, giunsero da Alzano Lombardo per iniziare una nuova esperienza di preghiera e di nascondimento.

24 gennaio 2014 Scampa

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