SOLENNITA’ DI TUTTI SANTI

image_pdfimage_print

IL SIGNORE HA INDICATO AI SUOI SANTI

IL SENTIERO DELLA VITA,

LI HA COLMATI DI GIOIA ALLA SUA PRESENZA.

    L’ edificazione della Chiesa si effettua soprattutto nella carità e, di conseguenza, nella santità e giustizia.

    Invero l’ideale cristiano non si limita a una perfezione limitata, bensì si identifica in una vera ‘deificazione’, ossia nella più piena assimilazione e unione con Dio. Perciò dobbiamo cercare di identificarci in certo qual modo con la sua medesima santità infinita, aderendo pienamente al suo Spirito, in modo che lo Spirito della sua santità ci possegga pienamente, configurandoci del tutto con il Verbo del Padre fatto uomo.

  Se maggiore è il numero dei membri che, realizzando quest’ideale grandioso, tendono veramente alla santità, la vita integrale come è chiaro, si accresce, e di conseguenza cresce pure la vera santità di tutto il Corpo Mistico.

    Durante tutto questo sviluppo, sempre si realizza maggiormente la perfezione dei santi nelle opere del loro ministero e sempre appaiono e maturano in questo albero di vita nuovi e preziosissimi frutti di santificazione.

    In ogni nuovo santo, pertanto, possiamo dire che appare una nuova forma di santità, e in tutti i santi si evidenzia quindi una più completa manifestazione dei tesori di virtù e di vita che sono racchiusi in Gesù Cristo. Perciò con molta gloria si celebra la festa di tutti i santi perché manifesta la vita occulta di Gesù Cristo intimo; inoltre tutta l’eccellenza della perfezione dei santi non è che una emanazione del suo Spirito effuso in loro.

   È chiaro così come tutto l’organismo della Chiesa cresce ben compatto in Colui che è il Capo: Cristo.

   Non è sufficiente dire che «mai ci saranno santi maggiori dei precedenti e che nessuno si potrà paragonare a Gesù Cristo, alla Vergine, agli Apostoli e ai primi discepoli» per dedurre che la Chiesa non progredirà in santità, né si evolverà misticamente.

   Questo sarebbe ridurre tutto il luminoso Corpo Mistico della Chiesa, adulto e solido, con la varietà dei suoi membri e con tutte le sue diverse e preziose funzioni, ai semplici membri principali o embrionali.

   Gesù Cristo, unico fondatore della Chiesa, fu ed è sempre il Capo di tutto questo Corpo Mistico ed è Colui che lo dirige, lo ordina e lo conserva unito; Colui che distribuisce le energie e le grazie e vigila per la sua prosperità; Colui che con il suo Spirito lo vivifica e lo spinge a svilupparsi e a crescere nel suo armonioso complesso. Con noi Cristo rimane oggi come ieri e sempre rimarrà (Eb 13,8), secondo la sua promessa: lo sono con voi tutti giorni sino alla fine del mondo (Mt 28,20).

   È Lui che donò stabilità al solidissimo fondamento degli Apostoli, ma questi non sono tutta torre o la casa santa del Signore, né tutto il fondamento: con essi sono appoggiati – sopra la pietra angolare – anche tutti i nuovi apostoli e profeti nello Spirito (Ef 2,20; 3,5).

   Fino a quando questo accade, la Chiesa andrà sempre crescendo e progredendo in santità e giustizia davanti a Dio in tutti i nostri giorni (Lc 1,75) dirigendo Lui stesso i nostri passi sui sentieri della pace (Lc 1,79) ossia della santità e della perfezione.

   In questi sentieri non abbiamo altra norma, né altra luce, né altra energia che il divino Maestro, che è via, verità, vita, né altro limite prestabilito ai nostri passi se non la medesima perfezione del Padre celeste. Queste prerogative si trovano tutte incarnate in quell’esemplare che è lo splendore della sua gloria e figura della sua sostanza, del quale noi abbiamo contemplato la gloria, gloria come d’unigenito del Padre, pieno di grazia e di verità, e dalla cui pienezza, noi tutti abbiamo ricevuto (Gv 1,14.16) fino a che sia consumata la perfezione dei santi nelle opere del loro ministero, e tutto il corpo sia ben connesso ed edificato nella carità.

Dal trattato sull’“Evoluzione mistica” del S.D. fr. Giovanni Arintero, sacerdote.

Immagine: Beato Angelico, Predella della Pala di Fiesole.