La legislazione canonica

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Lettera Apostolica in forma di “Motu Proprio” Sacramentorum Sanctitatis Tutela, Papa Giovanni Paolo II, 30 aprile 2001,
con cui Papa Giovanni Paolo II promulgò le norme circa i delitti più gravi, riservandoli alla giurisdizione della Congregazione per la dottrina della fede. Tra i delitti più gravi compare l’abuso su minori commesso da un diacono, prete o vescovo.

Norme sostanziali circa i delitti più gravi riservati alla competenza esclusiva della Congregazione per la dottrina della fede, Papa Benedetto XVI il 21 Maggio 2010.
Il documento aggiorna ed integra il precedente normativa di Giovanni Paolo II; le modifiche introdotte sono sia sostanziali che procedurali. Includono ora “l’acquisizione o la detenzione o la divulgazione” di materiale pedopornografico.

Lettera circolare per aiutare le conferenze episcopali nel preparare linee guida per il trattamento dei casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici, Congregazione per la Dottrina della fede, 3 maggio 2011.
Con tale documento la Congregazione per la Dottrina della Fede ha fornito alcune indicazioni per i casi di abusi sessuali perpetrati da chierici ai danni di minori e invitato le Conferenze Episcopali a predisporre su questa base, entro maggio 2012, delle proprie Linee guida che tenessero “in considerazione le situazioni concrete delle giurisdizioni appartenenti alla Conferenza Episcopale”.

Linee guida per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della Conferenza Episcopale Italiana e della Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori, 24 giugno 2019.
La Conferenza Episcopale Italiana, che già nel 2014 aveva provveduto ad approvare un primo testo di linee guida, il 24 giugno 2019 ha emanato le nuove “Linee guida per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della Conferenza Episcopale Italiana e della Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori”: la cura e protezione dei minori e delle persone vulnerabili costituisce un punto di riferimento imprescindibile e un criterio dirimente delle scelte operate in queste Linee guida. Cura e protezione sono parte integrante della missione della Chiesa nella costruzione del Regno di Dio. Le vigenti Linee guida si applicano a tutti coloro che operano, a qualsiasi titolo, individuale o associato, all’interno delle comunità ecclesiali in Italia. Esse si applicano anche, compatibilmente al diritto proprio e alla normativa canonica, a tutti gli Istituti di Vita Consacrata e Società di Vita apostolica, nella misura in cui questi non dispongano di proprie Linee guida.

Rescritto del Santo Padre Francesco con cui si introducono alcune modifiche alle “Normae de gravioribus delictis”, Papa Francesco, 17 dicembre 2019.
In questo Rescritto del Papa si introducono alcune modifiche alle “Normae de gravioribus delictis”, che fanno riferimento al Motu Proprio “Sacramentorum Sancitatis tutela” emanato da Giovanni Paolo II il 30 aprile 2001. Rispetto al precedente rescritto, firmato dall’allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, card. William Levada, l’età è stata innalzata dai 14 ai 18 anni: viene dichiarata punibile, infatti, “l’acquisizione o la detenzione o la divulgazione, a fine di libidine, di immagini pornografiche di minori di 18 anni da parte di un chierico, in qualunque modo e con qualunque strumento”.

Rescritto del Santo Padre Francesco con cui si promulga l’Istruzione “Sulla riservatezza delle cause”, Papa Francesco, 17 dicembre 2019.
Con questo Rescritto gli abusi sessuali commessi da membri del clero su minori non sono più coperti da “segreto pontificio”. Rimane, invece, il “segreto d’ufficio” per garantire “la sicurezza, l’integrità e la riservatezza” delle varie fasi del processo e “tutelare la buona fama, l’immagine e la sfera privata di tutte le persone coinvolte”.