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22/02/2024 – Quaresimali di Soresina/1




17/03/2024 – Esercizi spirituali di Quaresima Zona 2 (Soresina)




Don Marco Pozza ha chiuso il ciclo di Quaresimali della parrocchia di Soresina

Tutto esaurito per l’ultimo appuntamento dei Quaresimali proposti dalla parrocchia di Soresina. A riempiere il Salone Parrocchiale Mons. Natale Mosconi è stato don Marco Pozza (Cappellano del carcere di Padova, commentatore del Vangelo festivo per Rai 1 e autore di numerose pubblicazioni) tornato ospite a Soresina proprio per gli appuntamenti in preparazione alla Pasqua.

“La pace nasce da un cuore nuovo… strategie di cambiamento da dietro le sbarre”: questo il tema affrontato da don Pozza con slancio e coinvolgimento. Testi biblici, esortazioni di Papa Francesco, riflessioni di don Primo Mazzolari, poesie di Alda Merini, pagine de I Promessi Sposi e storie vere vissute nel carcere di Padova o in seno alla propria famiglia d’origine: tutti esempi per sottolineare che il motore di tutto è sempre il cuore e che anche un cuore “nero” o “spento” può tornare ad amare e ripartire. Il male, come ha più volte sottolineato don Pozza, è affascinante ed è facile lasciarsi attrarre da questo fascino ed essere trascinati in un baratro che allontana da Dio e dal fare del bene. Ma ha anche aggiunto che «la vera tragedia del peccato è, dopo aver fatto il male, impedire a Dio di aiutarci a fare del bene». Ecco perché è importante vedere oltre il male e fare in modo di risvegliare anche il cuore più duro. E di questo percorso di recupero ha portato alcuni esempi incontrati in carcere e ha anche invitato a vivere gli appuntamenti della Settimana Santa pensando al sacrificio di Cristo che ha preferito la croce per pulire dal peccato e dal male il cuore degli uomini piuttosto di scegliere il male.

 

 

 

Ai Quaresimali di Soresina sotto la lente la figura dell’imperatore Carlo I d’Austria, uomo di pace in tempo di guerra




“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”, a Soresina il ritiro zonale di Quaresima

La chiesa del Buon Pastore dell’Oratorio Sirino di Soresina ha ospitato domenica 17 marzo il ritiro spirituale di Quaresima della Zona pastorale 2. Promosso dall’Azione Cattolica, il ritiro è stato guidato dal vescovo Antonio Napolioni che ha proposto una meditazione ispirata al salmo 22 “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”.

Dopo aver invitato i presenti a leggere a cori alternati il salmo, il Vescovo ha ricordato i motivi per cui il salmo 22 è considerato una delle preghiere più intense di tutto il Salterio, in cui profonda fiducia in Dio e totale abbandono a lui si alternano all’angoscia e alla sofferenza dell’orante.

Nel periodo antecedente la Settimana Santa, il salmo è stato lo spunto per riflettere sulla passione di Gesù e la sua glorificazione, ma anche la sua umiltà e compassione. E proprio questi due concetti sono stati “offerti” dal Vescovo ai presenti alla fine della meditazione quale spunto per una riflessione personale: Dio servo manifesta che l’umiltà è alla base della gloria e dell’amore ed è sempre gratuita e creatrice; la Passione avviene per compassione degli uomini e genera compassione perché la Passione di Cristo rende l’uomo capace di compassione verso il prossimo.

La meditazione è stata il fulcro del ritiro a cui sono seguiti un momento di silenzio per la riflessione individuale e le preghiere spontanee. La preghiera finale è stata comunitaria attraverso il Padre Nostro. La celebrazione è stata animata dai cantori soresinesi. Il Vescovo ha sciolto l’assemblea con la benedizione e l’augurio di passare una buona settimana Santa.




Ai Quaresimali di Soresina sotto la lente la figura dell’imperatore Carlo I d’Austria, uomo di pace in tempo di guerra

Si è svolto giovedì 14 marzo il quarto Quaresimale proposto dalla Parrocchia di Soresina. È intervenuto il giornalista cremonese Mauro Faverzani con un tema, se non inedito, poco conosciuto: “L’imperatore Carlo I d’Austria uomo di pace in tempo di guerra”. L’imperatore fautore di pace, che si oppose al primo conflitto mondiale e che, di fronte all’impossibilità di evitarlo, cercò di limitare le catastrofi, le stragi e l’uso di armi eccessivamente distruttive, è stato raccontato da Faverzani, co-autore del libro “Carlo I, un imperatore per l’Europa”.

Faverzani ha inquadrato l’uomo, il marito, il padre, il sodato, l’imperatore, il cristiano, il beato evidenziando il suo atteggiamento costante e coerente, al limite dell’insistente nel perseguire la pace. Carlo I fu un uomo che cercò sempre la pace, in famiglia e al potere, ma che non si sottrasse agli obblighi imperiali e che combatté una guerra decisa da altri. Amò però profondamente la pace, perché sapeva cos’era la guerra, per formazione e come soldato sul campo.

Di Carlo I d’Austria e di Ungheria si è sempre saputo e parlato poco: rare sono le sue autobiografie ufficiali e solo in lingua tedesca. La sua figura è stata approfondita solo dopo la sua beatificazione per quella sua ostinata ricerca e difesa della pace.

Faverzani ha offerto ai presenti una ricostruzione storica puntuale, ricca di approfondimenti sulla situazione politica e bellica dell’epoca, ma soprattutto ha fatto emergere il lato umano e cristiano di un imperatore, affiancato dall’inseparabile consorte Zita, che è stato prima di tutto servitore della famiglia, della vita e della pace. Valori che ha trasmesso agli otto figli (per l’ultima figlia, nata dopo la sua morte, è stato un esempio postumo) e che ha testimoniato senza vergogna a corte, al fronte, in esilio.

 

 

Il prossimo e ultimo appuntamento dei Quaresimali sarà giovedì 21 marzo. Interverrà don Marco Pozza, cappellano del carcere di Padova, commentatore del Vangelo festivo per Rai1 e autore di numerose pubblicazioni. Il suo intervento sarà una testimonianza derivante dal suo ruolo di cappellano. L’incontro è intitolato “La pace nasce da un cuore nuovo… strategie di cambiamento da dietro le sbarre” e si svolgerà presso il salone parrocchiale Mons. Natale Mosconi a partire dalle ore 20.45.

Inoltre, la Parrocchia di Soresina ospiterà, domenica 17 marzo, il ritiro spirituale zonale con la lectio divina proposta dal vescovo Antonio Napolioni presso la Chiesa del Buon Pastore dell’Oratorio Sirino a partire dalle 20.30.

 

 

Quaresimali di Soresina, sotto la lente il messaggio di pace di don Mazzolari e don Milani




Quaresimali di Soresina, sotto la lente il messaggio di pace di don Mazzolari e don Milani

Per il terzo appuntamento dei Quaresimali, giovedì 7 marzo, la Parrocchia di Soresina ha chiesto l’intervento del prof. Matteo Truffelli per una relazione sulla scomoda profezia di don Primo Mazzolari e don Lorenzo Milani sul tema della pace da perseguire con ostinazione.

Presidente della Fondazione don Primo Mazzolari di Bozzolo, docente di Storia del pensiero politico all’Università di Parma e già presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, Truffelli, dopo un’introduzione del parroco don Angelo Piccinelli, ha ampiamente documentato la storia di Mazzolari, il suo percorso e il suo cambiamento, fino al radicale “no” alla guerra, sotto qualunque forma, raffrontando il suo pensiero a quello di don Milani. Ne è uscito un quadro di pace, anzi di “profeti della pace”: in tempi di guerre drammatiche, hanno maturato pensieri di pace e invitato a non scegliere la guerra come soluzione. Un invito rivolto ai singoli, alla collettività e alla politica che comportò non pochi “problemi” ai due sacerdoti. Due preti il cui pensiero è sempre più attuale.

Numerosi i passaggi degli scritti lasciati come eredità da Mazzolari e Milani proposti dal professor Truffelli, oltre al ricordo di vicende che hanno segnato il percorso di fede dei sacerdoti e alla visita di Papa Francesco, il 20 giugno 2017, sulle tombe dei due sacerdoti: un recupero della loro memoria e del loro pensiero di pace, così necessario in questi tempi di guerre in cui i deboli diventano più deboli e gli innocenti pagano il prezzo di guerre promosse sulla scia di nostalgici imperialismi, integralismi e manie di potere.

Truffelli ha lasciato ai presenti alcuni spunti di riflessione ispirati soprattutto agli scritti di Mazzolari: la pace è una questione urgente, serve ora (Adesso o mai più come sosteneva Mazzolari) ed è un cammino di conversione personale che può essere condiviso e, diventando collettivo, può condizionare la politica, perché c’è bisogno di una politica diversa, capace di più creatività attraverso una riscoperta del senso evangelico della politica (pensiero che accomunava Mazzolari e Milani).

Alla fine della sua relazione, il professor Truffelli si è reso disponibile per un dibattito informale con la platea.

 

Il prossimo appuntamento sarà giovedì 14 marzo sul tema “L’imperatore Carlo I d’Austria uomo di pace in tempo di guerra”, che si oppose all’inutile strage del primo conflitto mondiale. Relatore sarà il giornalista Mauro Faverzani, co-autore del libro “Carlo I, un imperatore per l’Europa”. L’incontro sarà alle 20.45 nella Sala del Podestà (via Matteotti 4).

Inoltre, la Parrocchia di Soresina ospiterà, domenica 17 marzo, il ritiro spirituale zonale con la lectio divina proposta dal vescovo Antonio Napolioni. La Lectio si terrà presso la Chiesa del Buon Pastore dell’Oratorio Sirino a partire dalle 20.30.

 

Dal pellegrinaggio di Paolo VI in Terra Santa all’oggi, la relazione del giornalista Gianpiero Goffi ai Quaresimali di Soresina




Dal pellegrinaggio di Paolo VI in Terra Santa all’oggi, la relazione del giornalista Gianpiero Goffi ai Quaresimali di Soresina

Nell’elegante cornice della Sala del Podestà di Soresina, giovedì 29 febbraio per il secondo dei cinque appuntamenti dei Quaresimali proposti dalla Parrocchia di San Siro, è intervenuto il giornalista e ricercatore Gianpiero Goffi con una riflessione sulla travagliata storia di Gerusalemme e della Terra Santa a 60 anni dal viaggio di papa Paolo VI in quei luoghi.

Goffi ha puntualmente documentato il pellegrinaggio del Pontefice in Terra Santa a 60 anni di distanza da quello storico viaggio, avvenuto dal 4 al 6 gennaio 1964. Un excursus che il giornalista ha collegato alla situazione attuale attraverso la voce di chi, all’epoca, ha documentato il pellegrinaggio di Paolo VI e di chi, nel tempo, ha scritto di quel viaggio epocale (il primo in aereo per un Papa, ma soprattutto il primo in Terra Santa).

Il giornalista cremonese ha reso particolarmente arricchente la sua relazione grazie alle citazioni di scritti di vescovi e storici cremonesi che hanno vissuto quei giorni “in diretta”. Particolare attenzione è stata data alle numerose presenze religiose a Gerusalemme e alla difficile situazione di convivenza nei luoghi sacri, tanto da dover redigere regole di condivisione a dimostrazione di una situazione di divisione e conflitto mai veramente risolta. Il ricco racconto ha permesso ai presenti di immedesimarsi e vedere idealmente i luoghi sacri visitati dal Papa, quasi attraverso gli occhi della folla che accolse Paolo VI.

Una riflessione che ha evidenziato come i gesti di Papa Paolo VI – dalla decisione, a pochi mesi dalla sua elezione al pontificato, di recarsi in Terra Santa fino alla scelta dei luoghi da visitare in prima persona e all’incontro con il patriarca ecumenico Antenagora – andassero in una sola direzione: la pace. Pace tra tutti i popoli, tra tutte le religioni, tra tutte le culture.

 

 

L’intervento di Goffi si è dunque ben inserito nel programma dei Quaresimali soresinesi che vogliono spingere a meditare sul tema “L’audacia della pace: compito e profezia”, perché, come sottolineato dal parroco don Angelo Piccinelli, che ha introdotto la relazione di Goffi, «non ci misuriamo mai abbastanza con l’importanza della pace».

Una pace che, a 60 anni dal viaggio di papa Paolo VI, rimane, purtroppo, evocata, ma mai raggiunta. E dunque, dalle parole del relatore e di don Piccinelli si può trarre la conclusione che resta la speranza che questo rievocare il pellegrinaggio di Paolo VI aiuti i presenti a “lavorare” in una prospettiva di pace, per Gerusalemme, il cui nome, ironia della sorte, significa “città di pace” e per tutto il mondo, perché la pace è speranza e dove c’è speranza, c’è vita.

Il prossimo appuntamento è giovedì 7 marzo. Interverrà, presso il salone parrocchiale “Mons. Natale Mosconi” a partire dalle 20.45, con il prof. Matteo Truffelli, presidente della Fondazione “Don Primo Mazzolari” di Bozzolo, docente di Storia del pensiero politico all’università di Parma e già presidente nazionale dell’Azione Cattolica, che relazionerà in merito a “L’ostinazione per la pace … la scomoda profezia di don Primo Mazzolari e don Lorenzo Milani”.

 

 

“L’audacia della pace: compito e profezia”, l’intervento di don D’Agostino al primo Quaresimale di Soresina




“L’audacia della pace: compito e profezia”, l’intervento di don D’Agostino al primo Quaresimale di Soresina

 

I Quaresimali proposti dalla parrocchia di San Siro in Soresina sono iniziati, giovedì 22 febbraio, con un invito a essere operatori di pace. Raccolti nell’intimità che offre la chiesa del Monastero della Visitazione, i presenti sono stati guidati dal don Marco D’Agostino nella meditazione della parola di Dio e di diverse testimonianze di pace proposte come lettura prima dell’intervento del biblista di origini soresinesi, rettore del Seminario diocesano.

Il primo incontro dei Quaresimali 2024 – intitolati “L’audacia della pace: compito e profezia” – è stato una sosta di preghiera per invitare a coltivare “pensieri di pace”. Hanno aiutato il messaggio di Papa Paolo VI per la X Giornata della Pace (1 gennaio 1977), le parole di don Primo Mazzolari (Tu non uccidere), la Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani (12, 9-18), un passaggio del testamento spirituale del padre Christian de Chergé,priore dell’Abbazia di Tibhirine, ucciso in Algeria nel maggio 1996 con altri sei monaci trappisti (di cui la Chiesa ha riconosciuto il martirio e che ha beatificato l’8 dicembre 2018), il Vangelo di Matteo e l’invocazione di san Francesco d’Assisi: “Signore, fa di me uno strumento della tua pace”. Tutti testi poi commentati da don Marco D’Agostino per spingere i presenti a “sintonizzarsi” sull’essere operatori e promotori di pace.

Nel suo intervento don D’Agostino ha evidenziato come la pace sia prima di tutto una vocazione, un dono e anche una scelta. E come tutti i doni, anche quello della pace va usato: non si può aspettare che arrivi dagli altri, deve partire da ciascuno. Tutti devono essere “attori”, anzi portatori di pace. Perché la pace non va dimenticata, ma condivisa. E condividere è la missione a cui ogni cristiano, ogni uomo è chiamato. Fondamentale è anche pregare perché sia accolto il dono della pace per poi condividerlo.

Il tutto senza dimenticare che Dio è pace, che la missione di pace voluta per il Figlio la chiede a tutti i suoi figli. Ecco perché essere figli, e avere questa consapevolezza, diventa il punto di partenza per essere operatori di pace ed essere beati, perché “saremo beati se opereremo la pace”.

Don Marco D’Agostino ha concluso la sua meditazione invitando a leggere e rileggere i testi proposti per questo primo Quaresimale e a sottolineare le parole forti per coltivarle, farle proprie, ispirarsi a loro e plasmare il proprio cuore affinché sia un cuore per la pace.

La serata, che ha visto la silenziosa partecipazione delle monache della Visitazione ed è stata accompagnata musicalmente dal Coro Psallentes, è stata guidata dal parroco di Soresina, don Angelo Piccinelli.

 

La meditazione di don Marco D’Agostino

 

Il prossimo incontro – dal titolo “Domandate pace per Gerusalemme” – sarà il 29 febbraio presso la Sala del Podestà in via Matteotti 4 con il giornalista, storico e critico letterario Gianpiero Goffi. Il secondo Quaresimale inquadrerà il primo “ritorno” di un pontefice in Palestina dopo la morte dell’apostolo Pietro a Roma, collocandolo dentro il contesto dell’attuale sanguinoso conflitto tra lo Stato d’Israele e Hamas.

 

 

“L’audacia della pace: compito e profezia”, il 22 febbraio al via i Quaresimali di Soresina




“L’audacia della pace: compito e profezia”, il 22 febbraio al via i Quaresimali di Soresina

Tempo di preparazione, tempo di riflessione, tempo di Quaresimali a Soresina. Li propone la parrocchia di San Siro Vescovo a partire dal 22 febbraio per 5 giovedì sera (alle 20.45 in diverse location), così da arrivare predisposti con il giusto animo alla Pasqua. I cinque relatori invitati avranno il compito di aiutare a maturare il tema “L’audacia della pace: compito e profezia”.

Tra volti noti e nuove conoscenze, come sottolinea il parroco don Angelo Piccinelli, «i tradizionali appuntamenti di carattere formativo e culturale promossi a Soresina nel “tempo forte” della Quaresima focalizzano la loro attenzione sul tema, drammaticamente attuale, della pace, vagliato a tutto campo, nella sua dimensione tipicamente ecclesiale, nelle sue esigenze etiche, nei gesti e nella voce dei suoi profeti, in alcuni suoi significativi passaggi storici, nell’esperienza di chi, costretto alla reclusione per avere innescato violenza, rovina e perfino morte nella società, ora investe la speranza del proprio futuro a partire dal cambiamento del cuore».

Il programma degli incontri, spalmati come un percorso fino alla soglia della Settimana Santa, inizierà il 22 febbraio alle 21 con il biblista e rettore del Seminario diocesano don Marco D’Agostino e una vera e propria preghiera di invocazione per la pace, nella chiesa del Monastero della Visitazione, in comunione con le monache claustrali che custodiscono vivo nel mondo il fuoco dell’Amore divino, partendo da un “pensiero” di san Francesco d’Assisi: “Signore, fa di me uno strumento della tua pace”.

Seguirà l’intervento dello storico e giornalista Gianpiero Goffi – “Domandate pace per Gerusalemme” (29 febbraio alle 20.45 nella sala del Podestà) – che inquadrerà l’importante evento storico (il primo “ritorno” di un pontefice in Palestina dopo la morte dell’apostolo Pietro a Roma) collocandolo dentro il contesto dell’attuale sanguinoso conflitto tra lo Stato d’Israele e Hamas.

La riflessione proseguirà con il presidente della Fondazione Don Primo Mazzolari di Bozzolo Matteo Truffelli, professore ordinario di Storia del pensiero politico all’Università di Parma e già presidente nazionale di Azione Cattolica, che il 7 marzo (ore 20.45 nel salone parrocchiale Mons. Natale Mosconi) proseguirà sul tema della pace – “L’ostinazione per la pace” – attraverso la voce del parroco di Bozzolo don Primo Mazzolari (+1959) e del contemporaneo sacerdote fiorentino don Lorenzo Milani (+1967).

“L’imperatore Carlo I d’Austria uomo di pace in tempo di guerra” sarà il tema del 14 marzo (nella sala del Podestà di Soresina) affrontato dal giornalista Mauro Faverzani che, con un approccio inedito sull’argomento, attraverso la biografia, quasi sconosciuta, di un cristiano al vertice del potere imperiale, che la Chiesa oggi onora come “beato”, parlerà di pace e potere.

L’ultimo appuntamento – 21 marzo alle 20.45 presso il salone Parrocchiale Mons. Natale Mosconi – vedrà intervenire don Marco Pozza, noto volto televisivo, autore di numerose pubblicazioni e di originali interviste a Papa Francesco, che testimonierà, attraverso la sua esperienza di cappellano cappellano del penitenziario “Due palazzi” di Padova, come “La pace nasce da un cuore nuovo”.

A completamento della preparazione per la Pasqua, la Parrocchia di Soresina ospiterà, domenica 17 marzo, il ritiro spirituale zonale con la lectio divina proposta dal vescovo Antonio Napolioni. La Lectio si terrà presso la xhiesa del Buon Pastore dell’Oratorio Sirino a partire dalle 20.30.

 

Locandina dei Quaresimali di Soresina 2024




Soresina, dopo il restauro in un libro la storia del Serassi-Balbiani e dell’organaria sul territorio

Ci sono voluti 5 anni, ma il prossimo 4 giugno, nel contesto del concerto in programma alle 21 nella parrocchiale di San Siro, sarà presentato il libro dedicato al grande organo della parrocchiale di San Siro e alla storia organaria della città. L’esecuzione è affidata ai maestri Alessandro Manara e Marco Granata all’organo Serassi-Balbiani, insieme a Coro Polifonico Cremonese, Voci Virili di Cremona e Coro Psallentes diretti dal maestro Federico Mantovani. Sarà proposta la Messa a due cori e due organi di Charles-Marie Widor (musiche di Concesa, Fauré e Saint-Saëns).

In occasione dei lavori di restauro del grande organo Serassi-Balbiani (completati nel 2018 e festeggiati con un concerto inaugurale) hanno preso il via a due cantieri: uno fisico, affidato ai restauratori Luigi Rizzi e Federica Cattadori; e uno intellettuale, coordinato dal Gruppo Culturale San Siro e dalla sua coordinatrice Adele Emilia Cominetti, che si è preoccupato di documentare i lavori e le scoperte, ma anche di approfondire la storia organaria soresinese con ricerche locali e oltre confine.

Il risultato è un tomo di 340 pagine corredato da numerose e inedite fotografie, con documenti d’archivio il cui contenuto va oltre il Serassi-Balbiani, perché è abbracciata la storia di tutti gli organi presenti nelle chiese soresinesi, anche quelle cosiddette “perdute” perché demolite. E ancora il libro tratta degli organisti, dei maestri di cappella, dei cori e delle vicende locali religiose, sociali e culturali di diverse epoche sapientemente contestualizzate in eventi storici dal respiro transnazionale: il tutto a partire dal XVI secolo.

Il lavoro di studio è partito dai documenti presenti negli archivi della Parrocchia, del Comune di Soresina, del Monastero della Visitazione, della Diocesi di Cremona e di Stato di Milano. Alcune inedite notizie le ha rivelate direttamente il Serassi-Balbiani smontato per la ripulitura ed il restauro. Tanto inaspettato materiale ha richiesto approfondimenti e verifiche e ha anche fatto crescere il progetto fino al raggiungimento delle dimensioni con cui oggi si propone il libro ai lettori.

Tanti gli autori che hanno collaborato alla stesura dei vari capitoli, tutti coordinati con pazienza e precisione da Adele Emilia Cominetti, coordinatrice del Gruppo Culturale San Siro e archivista parrocchiale.

Il libro, stampato dalla tipografia G&G di F.A. Rossi, è stato realizzato con il contributo di Comune di Soresina, Pro Loco Soresina, Avis Comunale di Soresina, Rotary Club Soresina, Latteria Soresina, Credito Padano Banca di Credito Cooperativo, Azzini Unlimited Tanks, Farmacia Nicoletta Tirloni Capergnanica, Studio Notarile Fiorella Allegri Soresina.

La presentazione del libro ala sera del 4 giugno con la Messa a due cori e due organi di Charles-Marie Widor.