Vanna, Barbara, Elisa: storie di donne testimoni dell’amore per la Vita

In Seminario la Veglia per la Vita per la Zona 3 con le testimonianze di tre donne intervistate da Mattia Cabrini
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“Vivere la vita è l’avventura più stupenda dell’amore”. Cantano, con lo sguardo all’insu rivolto allo schermo, i partecipanti alla Veglia per la vita, nel salone Bonomelli del Seminario di Cremona.

Convocati dalla Zona pastorale 3 e introdotti alla preghiera dal Vicario zonale don Pier Codazzi, nella serata di sabato 2 febbraio si sono ritrovati volti noti, quelli del Centro Aiuto alla vita di Cremona e del Movimento per la Vita, e quelli meno noti di giovani coppie e piccoli gruppi provenienti da parrocchie della città e della periferia.

Ascolta l’audio della serata

Una veglia dai toni domestici, nella sua semplicità, ma dal vissuto intenso: sosta di ascolto della vita e della Parola che, per i credenti, illumina i tratti più indecifrabili ed impegnativi.

Nel segno dell’alleanza tra generazioni la Zona 3 ha scelto di affidare a Mattia Cabrini, educatore professionale, la conduzione di un dialogo tra tre donne, condividendo passaggi e consapevolezze che l’esistenza e la storia personale hanno fatto emergere.

Vanna Rossetti, mamma e nonna, conosciuta anche per il lungo impegno in campo ecumenico accanto al marito Mario Gnocchi, ha offerto i ricordi di famiglia proponendo una sua riflessione sulla dimensione del dono inscritta nella vita, in ogni istante e accadimento, compresi quelli apparentemente meno significativi o gratificanti che si comprendono solo nello scorrere del tempo.

Barbara Guarneri, logopedista neolaureata di 24 anni ha invece testimoniato, non senza commozione, la fatica di accogliere la fragilità che la vita rivela nelle stagioni della malattia e della debolezza. Quei giorni i cui la domanda di senso non accetta scorciatoie ideologiche o religiose e si confronta con la verità cruda del dolore che chiede condivisione, prossimità, forza di ricostruire la vita in altra prospettiva.

Elisa Favalli, mamma e segretaria in una scuola, ha invece portato i volti e i nomi raccolti in un album di fotografie cariche di emozioni, la ferialità della casa e della famiglia condite dagli immancabili imprevisti. Una dimensione concreta del vivere che solo la speranza è capace di sostenere.

Nell’intreccio delle storie e delle riflessioni, l’eco della Parola di Dio ha ricondotto i frammenti all’unità. “Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi, tutto era scritto nel tuo libro” (Salmo 138) dice il credente al Dio in cui confida. E la parola di Isaia proclama che il progetto di Dio fa germogliare continuamente “una cosa nuova” tra le briciole del vissuto.

Molto efficace, nella conduzione della Veglia, la scelta di circondare la personale risonanza della Parola all’armonia della musica, con la partecipazione di un gruppo di 9 giovani musicisti, parte della “Mauro Moruzzi Junion Band” legata alla Scuola “Sacra Famiglia” di Cremona. Le esecuzioni del gruppo di fiati, molto apprezzate e applaudite, si sono inserite con delicatezza nel clima raccolto della serata, conclusasi con il saluto del dott. Paolo Emiliani , Presidente del Movimento per la Vita di Cremona e la proposta di un gesto solidarietà a favore del “Progetto Gemma”, da tanti anni sostegno concreto della maternità.

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