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Il 17 ottobre anche a Cremona in preghiera per la pace: “Pausa digiuno” in Cattedrale e veglia a San Pietro al Po

Martedì 17 ottobre anche a Cremona si pregherà per la pace in comunione con i cristiani di Terra Santa e le parrocchie di tutta Italia, visto che la Presidenza della Conferenza episcopale italiana ha deciso di promuovere proprio in questa giornata una Giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione (leggi qui per approfondire).

In particolare sono due le proposte della Zona pastorale 3, rivolte alle comunità parrocchiali della città insieme alle realtà associative e di volontariato del territorio.

La sera, alle 21, nella chiesa di San Pietro al Po, si svolgerà una veglia di preghiera, sul tema “Su di te sia pace!”.

Dalle 12.30 alle 14, invece, in Cattedrale torna in maniera straordinaria l’iniziativa “Pausa… digiuno”, ormai diventata abituale nei tempi forti dell’anno liturgico. Per quanti lo vorranno sarà possibile vivere un tempo di adorazione eucaristica personale, unendo alla preghiera anche un gesto concreto di solidarietà. L’invito, infatti, è a devolvere il corrispettivo della spesa del pasto in beneficenza. Le offerte saranno indirizzate in modo particolare agli interventi della Caritas in Terra Santa.

Proprio in queste ore, infatti, Caritas Cremonese ha aperto la colletta straordinaria “Emergenza Terra Santa” i cui fondi confluiranno negli aiuti di Caritas Italiana per le popolazioni vittime del conflitto. «Caritas Italiana – assicura il direttore don Marco Pagniello – continuerà a dare il suo contributo in attività di carattere umanitario, in progetti volti allo sviluppo integrale della persona, nella promozione di giustizia, pace e riconciliazione. La giornata di digiuno e preghiera del 17 ottobre ci aiuta a riflettere sulle fonti dell’odio e a promuovere una pedagogia del reciproco ascolto e dell’incontro».

Caritas Gerusalemme, che vede tra gli sfollati a Gaza anche membri del suo personale, si sta preparando a intervenire a sostegno della popolazione colpita non appena sarà possibile.

La Caritas in Terra Santa nasce in risposta a emergenze umanitarie, come quella di questi giorni, dovute a un conflitto che dura da più di settant’anni. Caritas Gerusalemme, sostenuta da Caritas italiana e da altre Caritas, nel tempo ha portato avanti programmi di assistenza umanitaria, fornendo generi di prima necessità e assistenza medica mediante delle cliniche, sia nei territori palestinesi che a Gaza. L’attività negli ultimi quindici anni, si è evoluta anche attraverso attività concentrate sullo sviluppo, sul miglioramento delle condizioni economiche di famiglie, comunità e villaggi attraverso specifici progetti di sviluppo economico, in particolare sotto il profilo agricolo, artigianale e del commercio cercando di valorizzare al meglio le risorse locali.

È possibile contribuire agli interventi di Caritas facendo un versamento intestato a Fondazione San Facio, specificando nella causale “Emergenza Terra Santa”, attraverso:

  • Conto Corrente Bancario
    IBAN: IT 57 H 05156 11400 CC0540005161
  • Conto Corrente Postale
    n. 68 411 503

oppure direttamente alla Caritas Cremonese attraverso un bonifico sul relativo Conto corrente:

  • Conto Corrente Bancario
    IBAN: IT 74 E 03069 11400 100000061305

 

Rosario per la pace sabato sera al Santuario di Caravaggio

Martedì 17 ottobre giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione. Online i sussidi liturgici




Cremona in preghiera per la pace nel segno della solidarietà

Una serata di preghiera e riflessione, in questi tempi in cui davvero ce n’è bisogno. Di entrambe. In un periodo in cui il mondo viene martoriato dai conflitti, dai crimini, dall’odio. Una chiesa, quella di San Giorgio in San Pietro al Po, a Cremona, gremita, nella serata di martedì 17 ottobre, per l’adorazione eucaristica per la pace in Terra Santa, organizzata dalla zona pastorale terza della Diocesi di Cremona e presieduta dal vescovo emerito Dante Lafranconi. “Su te sia pace!”, lo slogan della serata, promossa nell’ambito della Giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione stabilita della Presidenza della CEI in comunione con i cristiani di Terra Santa.

«Con il cuore pieno di sgomento per gli orrori dell’odio e della violenza della guerra che feriscono la Terra Santa, eleviamo la nostra supplica a Dio, re della pace, affinché israeliani e palestinesi possano trovare la strada del dialogo. E preghiamo anche per tutti i popoli che sono in guerra, perché anche per loro è necessario ritrovare la pace». Dopo le parole del vescovo emerito Lafranconi, la preghiera è continuata nell’adorazione silenziosa, ma rumorosa più che mai di fronte alle ingiustizie di questo mondo. Un silenzio interrotto solo dalle invocazioni di preghiera. Tre Salmi, recitati a cori alterni, hanno intervallato i momenti di raccoglimento. Uno sguardo a Dio, misericordioso, annunciatore di pace. Nel mentre, il Santissimo Sacramento esposto sull’altare, non solo per essere adorato, ma perché sia chiamata, per ogni persona, affinché abbondino la pace e la giustizia.

La Veglia, che ha visto la presenza di numerosi fedeli provenienti da tutta la città e non solo, si è conclusa con la recita delle litanie e con la benedizione eucaristica, impartita dal vescovo emerito.

«Grazie, fratelli e sorelle, per esservi lasciati convocare per questa preghiera per la pace – ha detto don Pietro Samarini, vicario zonale della Zona pastorale 3, al termine della celebrazione –. Grazie per questa adorazione eucaristica, una preghiera “nuda”, che è fatta di silenzio, di contemplazione, di ascolto». Il vicario zonale ha quindi presentato i bussolotti – situati in fondo alla chiesa – per le offerte destinate alle necessità della Chiesa di Gerusalemme. Una forma di sostegno che si affianca a quella di Caritas Cremonese, che ha aperto in questi giorni la colletta straordinaria “Emergenza Terra Santa” i cui fondi confluiranno negli aiuti di Caritas Italiana per le popolazioni vittime del conflitto.

Una serata di preghiera per la pace e di solidarietà. Come in giornata si era fatto anche in Cattedrale dove è stata proposta in maniera straordinaria l’iniziativa “Pausa… digiuno”, ormai diventata abituale nei tempi forti dell’anno liturgico. Anche in questo caso l’opportunità di un tempo di adorazione eucaristica personale, unendo alla preghiera anche un gesto concreto di solidarietà: l’invito, infatti, è stato quello di devolvere il corrispettivo della spesa del pasto in beneficenza. Con le offerte anche in questo caso indirizzate in modo particolare agli interventi della Caritas in Terra Santa.

Altri momenti di preghiera sono stati vissuti il 17 ottobre nelle diverse parrocchie della diocesi, dopo il Rosario aux flambeaux del14 ottobre al Santuario di Santa Maria del Fonte, a Caravaggio, presieduto dal vescovo Antonio Napolioni.

 

La colletta “Emergenza Terra Santa”

Caritas Cremonese ha aperto la colletta straordinaria “Emergenza Terra Santa”, i cui fondi confluiranno negli aiuti di Caritas Italiana per le popolazioni vittime del conflitto. «Caritas Italiana – assicura il direttore don Marco Pagniello – continuerà a dare il suo contributo in attività di carattere umanitario, in progetti volti allo sviluppo integrale della persona, nella promozione di giustizia, pace e riconciliazione». Caritas Gerusalemme, che vede tra gli sfollati a Gaza anche membri del suo personale, si sta preparando a intervenire a sostegno della popolazione colpita non appena sarà possibile.

La Caritas in Terra Santa nasce in risposta a emergenze umanitarie, come quella di questi giorni, dovute a un conflitto che dura da più di settant’anni. Caritas Gerusalemme, sostenuta da Caritas italiana e da altre Caritas, nel tempo ha portato avanti programmi di assistenza umanitaria, fornendo generi di prima necessità e assistenza medica mediante delle cliniche, sia nei territori palestinesi che a Gaza. L’attività negli ultimi quindici anni, si è evoluta anche attraverso attività concentrate sullo sviluppo, sul miglioramento delle condizioni economiche di famiglie, comunità e villaggi attraverso specifici progetti di sviluppo economico, in particolare sotto il profilo agricolo, artigianale e del commercio cercando di valorizzare al meglio le risorse locali.

È possibile contribuire agli interventi di Caritas facendo un versamento intestato a Fondazione San Facio, specificando nella causale “Emergenza Terra Santa”, attraverso:

  • Conto Corrente Bancario
    IBAN: IT 57 H 05156 11400 CC0540005161
  • Conto Corrente Postale
    n. 68 411 503

oppure direttamente alla Caritas Cremonese attraverso un bonifico sul relativo Conto corrente:

  • Conto Corrente Bancario
    IBAN: IT 74 E 03069 11400 100000061305

 

 

Rosario per la pace al Santuario di Caravaggio. Il Vescovo: «Non esistono parole per dire il bisogno di pace e di dialogo fraterno tra i popoli che vivono in Terra Santa»




Tempo del Creato, ultimi appuntamenti a Cremona. Sabato alle Acli convegno su “Uso ed abuso dell’acqua”

Si avviano a conclusione gli appuntamenti promossi sul territorio diocesano nel contesto del Tempo del Creato. Gli ultimi due eventi sono in programma a Cremona, in collaborazione con la Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi.

Sabato 23 settembre, alle 16, nell’auditorium delle Acli, in via cardinal Massaia, sarà affrontato il tema “Uso ed abuso dell’acqua”: un dialogo con Padania Acque e con il Consorzio di Bonifica Dugali Naviglio Adda Serio (Dunas).

Il tema sarà affrontato a più voci. Il prof. Erminio Trevisi, direttore del Dipartimento di Scienze animali, alimentazione e nutrizione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (sede di  Piacenza) introdurrà l’incontro sviluppando il tema “L’acqua in agricoltura: il ruolo della ricerca”. Quindi l’amministratore delegato di Padania Acque Alessandro Lanfranchi e il direttore del DUNAS Paolo Micheletti affronteranno il tema dell’uso ed abuso dell’acqua, visto con l’ottica di un ente pubblico che garantisce un servizio a tutti i cittadini e di una organizzazione legata più al mondo agricolo. Modererà l’incontro l’ing. Nicola Borsella, del gruppo Laudato si’ della zona pastorale 3.

Negli spazi dell’auditorium sarà esposta una mostra sulla Laudato si’ realizzata da ACLI e saranno esposti lavori degli studenti della scuola professionale S. Antonio Abate che forma gli operatori agricoli.

Ultimo appuntamento del percorso sul territorio diocesano sabato 7 ottobre quando gli scout del Masci propongono nel pomeriggio una camminata lungo il fiume Po (partenza ore 16) fino a raggiungere il Sales, presso Lido Ariston. L’iniziativa si concluderà con la Messa alle 17.30 nella chiesa di Brancere.




L’acqua tra uso e abuso. Dialogo su un bene prezioso con Università, Padania Acque e Dunas

Sabato 23 settembre, alle 16, presso l’auditorium delle Acli di Cremona, si è svolto uno degli incontri promossi sul territorio diocesano nel contesto del Tempo del Creato dal titolo “Uso e abuso dell’acqua”.

Il pomeriggio è stato introdotto da Eugenio Bignardi, incaricato diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, che ha inquadrato l’evento all’interno di un insieme di appuntamenti iniziati il primo settembre e che si concluderanno l’8 ottobre e dal tema: Che scorrano la giustizia e la pace.

Introdotto da un estratto del messaggio di Papa Francesco in occasione del Tempo del Creato 2023, l’incontro è stato moderato dall’ing. Nicola Borsella, del gruppo Laudato sì della zona pastorale 3 che ha presentato i relatori del momento di confronto.

Il professor Erminio Trevisi, direttore del dipartimento di Scienze animali, alimentazione e nutrizione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha sviluppato il tema “L’acqua in agricoltura: il ruolo della ricerca”.

«L’agricoltura si è evoluta in un modo tale che il solo termine agricoltura non è più in grado di descrivere tutti gli argomenti di cui ci occupiamo» ha affermato il professor Trevisi. «È chiaro – ha quindi proseguito – che per noi cristiani è importante sapere che l’acqua è un simbolo sacramentale e quindi di per sé è sacra», nel suo legame con la purezza e con la forza del creato. Un elemento da studiare nella sua quantità, nella sua qualità e nella sua provenienza. Ed è questo che avviene nella facoltà di agraria alimentare e ambientale che affronta proprio il tema della produzione alimentare in un’ottica di efficienza ma anche sostenibilità, nella complessità del contesto sociale, economico, tecnologico, culturale.

Secondo relatore è stato l’amministratore delegato di Padania Acque Alessandro Lanfranchi che ha mostrato l’operato del gestore idrico e ha affermato: «L’acqua non è di nessuno ma è di tutti, quindi dobbiamo valutare l’accessibilità ad un servizio molto importante di comunità».

Lanfranchi ha poi spiegato l’attività di Fondazione Banca dell’Acqua, nata dalla sinergia fra Padania Acque, i comuni della provincia di Cremona e le realtà territoriali del terzo settore, che agisce come una “Società di Mutuo Soccorso” per persone che si trovano in situazioni di fragilità dovuta a disagio economico, lavorativo famigliare o personale. Queste ultime possono usufruire di “apertura di credito o conti corrente dell’acqua”, non di denaro, che onorano con ore di lavoro alla comunità attraverso la disponibilità ad effettuare servizi e progetti socialmente utili. «Così come si rigenera l’acqua, attraverso questo meccanismo abbiamo l’ambizione o la presunzione di dare una mano a rigenerare un po’ anche le persone» ha dichiarato Lanfranchi.

Ultimo intervento è stato quello del direttore del DUNAS (Consorzio di Bonifica dugali Naviglio Adda Serio) Paolo Micheletti che ha raccontato di cosa si occupa il consorzio che è «Ente pubblico a carattere associativo, fa parte del sistema regionale e si occupa di bonifica del territorio rurale ma anche della difesa del suolo del nostro territorio».

Nell’occasione, negli spazi dell’auditorium sono stati esposti alcuni lavori realizzati dagli studenti del centro di formazione professionale del corso di Operatori Agricoli presso l’Istituto S. Antonio Abate. Tra i lavori esposti un erbario, dei campioni di legno e uno studio sul terreno, che mostra come questo si comporta in base al territorio e di conseguenza come l’agricoltura deve essere sviluppata in base al tipo di terreno. Esposta anche una mostra a pannelli sulla Laudato si realizzata dalle Acli.

Ultimo appuntamento del percorso sul territorio diocesano sabato 7 ottobre quando gli scout del Masci propongono nel pomeriggio una camminata lungo il fiume Po (partenza ore 16) fino a raggiungere il Sales, presso Lido Ariston. L’iniziativa si concluderà con la Messa alle 17.30 nella chiesa di Brancere.




Tempo del Creato, a Cremona la prima delle iniziative con la preghiera al parco Asia

Partiti dalla santella del parco Asia, immersa nella natura rigogliosa, si è sviluppato il percorso verso la chiesa di S. Francesco d’Assisi, nel quartiere Zaist di Cremona. La prima tappa dell’iniziativa, promossa a Cremona nella serata di sabato 2 settembre nel contesto delle iniziative promosse sul territorio per il Tempo del Creato, è stata davanti alla fonte Persico, sorgente di acqua per la vita degli uomini; poi si è proseguito lungo il percorso del parco per giungere alla chiesa, cantando e pregando: “Avviamoci perché camminando possiamo percepire il creato come dono e ringraziare Dio di tutto quanto ci elargisce ogni giorno”.

La preghiera e riflessione, guidata da don Antonio Agnelli, ha aiutato i presenti con la lettura di alcuni passaggi dei messaggi di Papa Francesco in cui è richiamata l’esigenza di prendersi cura del creato e di tutte le sue creature, soprattutto i più poveri e fragili.

Arrivati alla chiesa di S. Francesco, il gruppo è stato accolto dal canto e dalle immagini di Bepi De Marzi “l’acqua zè morta”, che racconta della situazione dell’acqua:

Le strade no gà più l’ombria,
le piazze zè posti de pena,
nei prà no se trova più fioriii, i boschi gà perso la pace!
e l’acqua?
l’acqua zè morta”

Il messaggio di Papa Francesco ha richiamato: “Come possiamo contribuire al fiume potente della giustizia e della pace in questo tempo? Dobbiamo decidere di trasformare i nostri cuori, i nostri stili di vita e le politiche pubbliche che governano le nostre società”.

Al termine, con l’aspersione con l’acqua battesimale che dà vita e rinnova, si è chiesto l’aiuto ad aprire i cuori per ricevere la giustizia e la pace di Dio da condividere con i fratelli e le sorelle sofferenti e con tutte le creature intorno a noi.

Il canto a Maria “donna dell’attesa e madre si speranza, donna della terra e madre dell’amore” ha chiuso la preghiera.

Ulteriori appntamenti a Cremona sabato 23 settembre, alle 16, presso le Acli di via cardinal Massaia, con l’incontro Uso ed abuso dell’acqua, un dialogo con Padania Acque e con il Consorzio di Bonifica dugali Naviglio Adda Serio (Dunas).

Sabato 7 ottobre ci sarà spazio, invece, per un evento a cura degli scout del Masci: appuntamento alle 16 al lido Sales per una camminata lungo il fiume Po, sino alla chiesa di Brancere, presso la quale, alle 17.30, sarà celebrata l’Eucaristia.




A Cristo Re una mattinata di sport per i Grest della Zona 3

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Atletica, baseball, hockey, pallamano e tiro alla fune. Questi gli sport che hanno caratterizzato la mattinata del 22 giugno all’oratorio di Cristo Re, a Cremona, per la giornata zonale dedicata ai Grest della zona pastorale 3. Un torneo tra oratori della città, che si sono sfidati alternandosi sui vari campi, organizzato dal Comitato sportivo italiano della sezione di Cremona.

Diversi oratori di città hanno partecipato all’evento, con i bambini e i ragazzi delle medie di ogni parrocchia divisi in più squadre. Oltre ai “padroni di casa” di Cristo Re, hanno gareggiato gli oratori di Cavatigozzi, San Michele e San Sebastiano e delle unità pastorali Sant’Omobono e Madre di Speranza.

La mattinata ha preso il via alle 9.30 con il ritrovo nella palestra dell’oratorio dove, guidati dal seminarista Valerio Lazzari, i preadolescenti hanno vissuto il momento di preghiera iniziale. Da lì il via alle sfide, che sono terminate attorno a mezzogiorno. Il tutto supervisionato dalle educatrici del Csi e dagli animatori accompagnatori insieme ad alcuni dei vicari della città.

A trionfare in questo torneo tra oratori sono state le squadre di Cavatigozzi, di “Cristo Re 2”, “San Michele 1” e “San Bernardo 5”, che hanno fatto l’en plein, vincendo tutte le sfide che hanno affrontato.

Oltre a questa giornata, Il Csi di Cremona, in collaborazione con la Federazione oratori cremonesi, è disponibile a realizzare alcune proposte sportive negli oratori, sia durante i Grest che in altre occasioni nel periodo estivo: laboratori e tornei sportivi, come quello proposto a Cristo Re, ma anche incontri di formazione per gli animatori, che potranno essere affiancati dagli operatori del Csi nella progettazione di giochi e attività sportive. Per maggiori informazioni è possibile contattare il Csi di Cremona al numero 0372 23928 o all’indirizzo mail csi@csicremona.it.

 

I Grest di Cremona “a caccia di opere buone”




I Grest di Cremona “a caccia di opere buone”

“A caccia di opere buone”. È stata questa la proposta che gli Oratori della Città di Cremona, in sinergia con CrArT – Cremona arte e turismo aps, hanno proposto nella mattinata di venerdì 16 giugno ai ragazzi delle Medie dei Grest cittadini, che hanno percorso le strade del centro storico per scoprire che il “prendersi cura” può essere declinato in tanti modi diversi.

Punto di partenza per tutti gli oratori è stato piazza Stradivari, dove i preadolescenti  hanno ricevuto il primo indizio per spostarsi a gruppi in quattro tappe, ciascuna delle quali prevedeva il racconto di una storia e una prova di abilità.

Nel cortile Federico II i ragazzi hanno conosciuto la figura di Giovanni Baldesio, famoso personaggio della tradizione locale che ha declinato il tema della cura come “mettere a disposizione le proprie capacità e i propri talenti per proteggere la comunità”. In questa tappa, a colpi di musica rap, le squadre dei Grest hanno proposto canzoni a memoria delle imprese del valoroso soldato di Cremona.

La Cattedrale, invece, è stato scenario per conoscere la storia di sant’Imerio, primo patrono della città di Cremona, primo santo che ufficialmente diventa protettore dei cittadini. Molte sono le opere d’arte e gli arredi sacri che mostrano il volto di Imerio e raccontano le sue imprese di carità. La sfida proposta ai ragazzi è stata quella di indicare, sulla mappa del Duomo, le otto immagini che raffigurano il santo.

Piazza Giovanni XXIII è stato il luogo scelto per raccontare il “prendersi cura” del corpo e dello spirito. Il parco ospedaliero che si affaccia sulla piazza e l’ex chiesa di San Facio (conosciuta da tutti come il Foppone) sono stati oggetto della terza tappa insieme alla figura del beato veronese: Facio si prese cura dei cittadini cremonesi donando tempo, risorse economiche e aiuti concreti alle tante realtà ospedaliere e strutture di accoglienza della città. In questa tappa i ragazzi hanno vestito i panni di giornalisti e hanno raccontato con post, reel e articoli di giornali la grande impresa benefica del beato Facio.

La quarta tappa della giornata è stata il museo degli alberi nel parco del Vecchio passeggio. Il Museo degli alberi nasce nel 2022 all’interno del progetto “Intrecci urbani” grazie alla collaborazione tra le associazioni Anffas Cremona onlus, Gli Amici di Robi, Città rurale e Didiapsi, in collaborazione con il Comune di Cremona, il Centro quartieri e beni comuni, il CSV Lombardia Sud e il Museo di storia naturale di Cremona. I ragazzi hanno appreso che Anffas si prende cura del parco non solo preservando e monitorando alberi e natura all’interno dell’area verde, ma ha realizzato schede, mappe e spiegazioni di ogni singola pianta per raccontare e promuovere uno spazio comune e un bene pubblico. In questa tappa i Grest si sono sfidati per ricostruire la mappa del museo a cielo aperto e conoscere gli elementi che qui sono custoditi.

Al termine della giornata la premiazione degli oratori partecipanti: al primo posto Cristo Re con 35 punti, al secondo posto l’unità pastorale Madre di Speranza con 34 punti, al terzo l’unità pastorale Sant’Omobono, seguita da Sant’Abbondio e San Sebastiano.




Corpus Domini, il Pane del Cielo in cammino tra le case

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«La fede ci fa riconoscere il Pane dal Cielo come una chiamata ad ascoltare la voce dello Spirito, non a mormorare». L’invito del vescovo Napolioni ai fedeli della città di Cremona, riuniti in cattedrale nella serata di giovedì 8 giugno per la solennità del Corpus domini, è risuonato come una missione. «Se la storia umana ci propone tempi difficili – ha detto il presule – il Signore, per vincere le nostre mormorazioni, ci dona il pane disceso dal cielo». Un Pane che si fa carne in Cristo e invita ciascuno a testimoniare la sua presenza per le strade del mondo. Il miracolo «che non sempre riusciamo a raccontare» si rinnova oggi come fu per il popolo di Israele che mormorava, si lamentava nel deserto; come fu anche per i giudei che davanti al Pane (Cristo) mormoravano e lo definivano «figlio di un falegname».

La riflessione del vescovo è risuonata in una cattedrale che si è lentamente riempita durante la celebrazione dell’Eucaristia e che poi ha preso la forma di una processione lungo le strade della città, dopo la Comunione e un tempo di adorazione. Dalla Messa alla missione tra le case della città «camminando insieme – ha detto il vescovo – come Chiesa sinodale».

 

L’omelia del vescovo Napolioni

 

Prima la Croce, poi i fedeli, i religiosi, i ministranti, i sacerdoti concelebranti, quindi il baldacchino con il vescovo, accompagnato dall’emerito Dante Lafranconi con tra le mani l’ostensorio per il Santissimo Sacramento. Infine il sindaco Gianluca Galimberti e il gonfalone della città.

Un corteo assorto in preghiera che ha attraversato prima la navata centrale della cattedrale illuminata a festa e risplendente di affreschi per poi scendere in piazza e quindi, con i passi scanditi dai canti e dalla preghiera silenziosa, in mezzo alle abitazioni di una città chiamata a porre lo sguardo su quel pane disceso dal cielo.

La preghiera, accompagnata dalla voce del coro della cattedrale diretto da don Graziano Ghisolfi, ha segnato il tempo della testimonianza lungo le vie del centro cittadino passando da largo Boccaccino, via Mercatello, corso Mazzini, piazza Roma per poi ripiegare su Piazza Stradivari e rientrare per via Baldesio in piazza e quindi di nuovo in duomo dove la celebrazione si è conclusa con la solenne benedizione.




Corpus Domini, giovedì sera Messa in Cattedrale e processione cittadina

Domenica 11 giugno ricorre la solennità del Corpus Domini. Il giovedì precedente (8 giugno), come consuetudine, il vescovo Antonio Napolioni presiederà l’Eucaristia in Cattedrale. La celebrazione, cui sono invitati in particolar modo i sacerdoti e i fedeli della città di Cremona, avrà inizio alle ore 21.

Al termine dell’Eucaristia partirà la processione con il Santissimo Sacramento. Dietro la Croce, si disporranno i fedeli; seguiranno i religiosi, i ministranti, i sacerdoti concelebranti e, sotto il baldacchino, il Vescovo che reggerà l’ostensorio. Infine le autorità cittadine con il Gonfalone della città.

Il corteo, attraversata piazza del Comune, percorrerà per largo Boccaccino proseguendo poi in via Mercatello, corso Mazzini, piazza Roma (lato sud), via Gramsci, piazza Stradivari e via Baldesio, facendo quindi ritorno in piazza del Comune per accedere nuovamente in Duomo. Dagli altoparlanti disseminati lungo il percorso i fedeli potranno unirsi alle preghiere e ai canti proposti dal Coro della Cattedrale diretto da don Graziano Ghisolfi.

La processione si concluderà nuovamente in Cattedrale dove il vescovo impartirà la solenne benedizione eucaristica.




Il 7 e 9 giugno in Seminario formazione per gli operatori dei centri d’ascolto Caritas e San Vincenzo

Mercoledì 7 e venerdì 9 giugno, dalle 18 alle 20, presso il Seminario vescovile di Cremona si terranno due incontri formativi per operatori dei centri d’ascolto Caritas e San Vincenzo delle parrocchie della città di Cremona. L’iniziativa – dal titolo “Abitare il territorio abitare le relazioni. Animare la comunità al senso della carità – è promossa dalla Zona pastorale 3 in sinergia con Caritas Cremonese. Iscrizioni entro domenica 4 giugno scrivendo a centroascolto@caritascremonese.it.

 

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