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Un anniversario da ricordare

Quando si tratta di anniversari, parlare di cinquantesimo fa sempre un certo effetto.

Per chi ha la fortuna di poterlo raccontare, perchè si accorge che il tempo passa velocemente, e per chi ascolta, che può cogliere una grande testimonianza di fedeltà e dedizione.

In questo caso è la comunità del seminario ad essere stata coinvolta in una festa così importante: venerdì 10 maggio abbiamo avuto la possibilità di celebrare la Messa e vivere un breve momento di condivisione insieme ai sacerdoti ordinati nel 1969.

Nel raccontarsi non hanno avuto timore di mettersi a nudo, di esprimere la propria dedizione al Signore, testioniata in tutta la loro vita, e la propria gratitudine nei confronti dei confratelli: traspariva un grande senso di affidamento e fiducia da parte di ciascuno verso i compagni di classe.

La Messa è stato il modo migliore per festeggiare e rendere ancora più speciale l’occasione, perchè è nel ministero che questi “ragazzi” hanno raggiunto una così profonda amicizia e stima reciproca. Lo ha sottolineato anche il rettore, don Marco D’Agostino, durante l’omelia, di cui, di seguito, trovate la registrazione.

La mattinata si è poi conclusa con il pranzo, momento più informale dei precedenti, ma ugualmente ricco di occasioni per ascoltare una parola di incoraggiamento, un racconto divertente o un consiglio da chi ha anni di esperienza più di noi.

Quando si tratta di anniversari, parlare di cinquantesimo fa sempre effetto. Soprattutto se, per celebrarlo pienamente, si torna nel luogo dove tutto ebbe inizio.

Guarda qui le foto della giornata




Chiesa in cammino disponibile online

Gli strumenti multimediali per far conoscere meglio il nostro seminario negli ultimi mesi hanno subito un notevole aggiornamento, sia dal punto di vista dei social, quindi con Facebook e Instagram, sia il sito internet.

Già da 30 anni però il nostro seminario pubblica periodicamente un giornalino che riporta rubriche ed eventi che riguardano la nostra comunità e fatti di attualità.

Si tratta di “Chiesa in cammino”.

Per farvi conoscere meglio anche questa opportunità che offriamo a quanti ci conoscono e “seguono” abbiamo pensato di inserire sul nostro sito internet i numeri che pubblichiamo, così da rendervi ancora più partecipi di ciò che facciamo e viviamo.

L’idea di continuare a tenere un periodico cartaceo in un momento storico in cui la digitalizzazione sta prendendo sempre più piede nel campo dell’informazione è per due semplici motivi. Il primo è quello di tenere aggiornate anche le persone che non utilizzano il sito o i social. Inoltre pensiamo che attraverso un post di Facebook o una storia di Instagram non potremmo raccontare tutto ciò che in seminario facciamo e le tematiche che affrontiamo nei nostri incontri. Non possiamo spiegarlo attraverso un’immagine ma solamente tramite un articolo in cui è veramente contenuta l’idea che ci ha portato a scriverla.

Potete trovare qui gli ultimi numeri!

Non ci resta che augurarvi buona lettura!

 




Padre Franesco Spinelli proclamato santo. E noi c’eravamo…

“Dai, dai, che tra non molto si torna a Roma per Spinelli”.

L’avevamo buttata lì, coma battuta tra seminaristi, dopo essere tornati dalla capitale dopo la canonizzazione di Vincenzo Grossi.

Invece è successo per davvero!

Anzi, è stato sorprendentemente facile.

Le suore adoratrici ci hanno invitato (grazie!) e noi abbiamo accettato l’invito.

Semplice e lineare.

Però, c’è stato un però.

Perché qualche tempo prima di partire abbiamo scoperto che avremmo ricevuto un secondo grande regalo: in occasione della canonizzazione di Paolo VI, proclamato santo insieme al nostro don Francesco Spinelli, il Papa avrebbe incontrato i seminaristi della Lombardia.

Viaggio a Roma, canonizzazione di un prete cremonese e incontro con Papa francesco.

Non male come programma!

Effettivamente il nostro è stato un viaggio intenso, ricco di spunti e suggestioni, con una sana iniezione di allegria.

Nel pomeriggio del primo giorno, venerdì 12, dopo il viaggio in treno ci siamo dedicata alla cultura: visita alla galleria Doria Pamphilj e passeggiata nel centro della capitale.

In serata, invece, abbiamo dedicato la nostra attenzione ai veri capolavori di Roma: amatriciana e carbonara, per chiudere in bellezza il “day one”.

La mattina seguente si è aperta con la Santa Messa, celebrata presso l’altare della cattedra in S. Pietro dal cardinale Parolin, insieme ai seminaristi di tutta la Lombardia.

Un momento di condivisione e fraternità che ci ha permesso di respirare ancor di più lo spirito ecclesiale.

Dopo la celebrazione ci siamo spostati nell’aula Clementina, dove il Papa ci ha incontrati, ha risposto alle nostre domande intrattenendosi con noi per quasi due ore, e ha salutato ciascuno di noi.

Per la nostra comunità questo è stato il momento centrale della giornata: sentire Papa Francesco rivolgersi direttamente a noi è stato davvero bello ed emozionante, così come lo sono stati gli inviti che ci ha rivolto (trovate la sintesi di quanto emerso dall’udienza a questo indirizzo).

Nel pomeriggio, poi, abbiamo avuto modo di iniziare a dedicare la nostra attenzione e la nostra preghiera all’evento clou del nostro viaggio: la canonizzazione di padre Francesco Spinelli.

Una veglia di preghiera e la Messa, presieduta dal Vescovo Antonio in S. Maria Maggiore, hanno aiutato tutti i presenti a rivivere i punti cardine della vita del nostro sacerdote, cogliendone il carisma e le peculiarità che lo hanno reso santo.

Il tutto è culminato con la solenne celebrazione di piazza S. Pietro.

Insieme a Francesco Spinelli, altri sei fedeli sono stati riconosciuti santi, tra i quali il già citato Paolo VI ed il vescovo Oscar Romero.

Durante l’omelia Papa Francesco ha invitato a “mettersi alla sequela del Signore, proprio come hanno fatto questi nostri fratelli”, sottolineando il valore del discepolato “che si fa testimonianza di santità attraverso le nostre azioni di vita quotidiana”.

Dopo la celebrazione eucaristica il Santo Padre, come suo solito, ha attraversato la piazza passando in mezzo alla folla.

Infine, è stato il momento di tornare a casa, ma non per tutti: i ragazzi di propedeutica, Diego, Daniel, Fabrice e Godfroy, si sono fermati a Roma, insieme a don Francesco, per visitare la città e vivere un momento di fraternità.

Per tutti gli altri, capitanati da don Marco e don Maurizio, le attività sono ormai riprese a pieno regime, ma con la consapeolezza di aver vissuto una tre-giorni che resterà nel cuore.

E vediamo se, magari a breve, ci sarà l’occasione per tornare a Roma…

Mazzolari, Cazzani, abbiamo fede in voi!

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Il Vescovo Antonio dà il via al cammino di seminario: “Buon anno con Gesù”.

Ha preso finalmente il via, in modo ufficiale, il nuovo anno di seminario.

Giovedì 27 settembre, infatti, il vescovo Antonio ha presieduto la celebrazione del Vespro comunitario, dando il benvenuto ai giovani che frequenteranno la propedeutica: Diego, di Pozzaglio, Fabrice, Daniel e Godfroy, religiosi provenienti dal Togo.

Il vescovo ha così avuto modo di incontrare sia la comunità di teologia, che aveva già ripreso le attività nella giornata di sabato, sia i nuovi membri del seminario, in una serata fatta di preghiera, condivisione e divertimento.

Durante la preghiera del Vespro il vescovo Antonio ha richiamato l’importanza di riconoscersi come discepoli, qualsiasi sia la nostra condizione: seminaristi, diaconi o preti. Per questo ha invitato tutti i membri della comunità a “stare vicino a Gesù, per essere testimoni credenti e credibili”. L’augurio che ha rivolto ai seminaristi è stato proprio questo: “impegnamoci a diventare capaci di portare Cristo nel nostro tempo, riconoscendolo nei fratelli e rendendolo visibile con la nostra vita”.

La serata è proseguita con la cena ed un momento di festa, preparato dalla comunità di teologia per i “nuovi entrati”.

Momenti come questo rendono ancor più unita e fraterna la comunità di seminario, sperando che anche questo contribuisca a percorrere con maggior grinta ed entusiasmo la strada tracciata dal vescovo Antonio, perché quello che sta iniziando sia effettivamente un “anno con Gesù”.