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Riassetto della comunicazione in diocesi: intervista al direttore mons. Attilio Cibolini

Dopo la notizia della scelta diocesana sul nuovo assetto degli strumenti di comunicazione, e in particolare circa il futuro del settimanale cartaceo, è importante cercare di comprenderne le ragioni. Abbiamo posto alcune domande al direttore responsabile de “La Vita Cattolica” e del centro televisivo TRC, mons. Attilio Cibolini.

 

Direttore, che cosa sta cambiando nella comunicazione?

«Il mondo della comunicazione ha conosciuto più cambiamenti negli ultimi decenni che nei secoli precedenti. In particolare l’avvento di internet ha determinato una svolta epocale, di cui conosciamo solo gli inizi. Questa rivoluzione tuttavia non ci ha colto del tutto impreparati».

La scelta di seguire l’evoluzione della tecnologia da quando è iniziata in casa nostra?

«Nel 1986 il vescovo Enrico Assi in un messaggio alla diocesi richiamava il “grave dovere pastorale” delle comunicazioni sociali anche in campo locale e accanto al rinnovato sostegno per il settimanale coinvolgeva  tutti nell’impegno di dare vita a un nuovo mezzo: una radio diocesana. “La nostra Chiesa non chiede un privilegio o una cosa strana – scriveva – chiede di esercitare un diritto, di assolvere un dovere. Il suo primo dovere. Quello di evangelizzare. Di predicare il Vangelo anche sopra i tetti” (giugno 1986). Fu così che nella ricorrenza del 70° di Vita Cattolica, nel maggio del 1987, vennero inaugurati i nuovi studi di Radio Cittanova – RCN, la nuova emittente della diocesi cremonese. Era il segno di un impegno di inculturazione della fede che proseguiva, rinnovandosi nel tempo e nei modi. Impegno e cammino che in questi trent’anni sono continuati».

Ma a quanto pare negli anni successivi non si è interrotto…

«Infatti. Dieci anni dopo, il 12 novembre 1996, il vescovo Giulio Nicolini, a conclusione di un anno pastorale incentrato sul tema della comunicazione, inaugurava la “Casa della Comunicazione”, come sede, oltre che dell’Ufficio diocesano comunicazioni sociali,  del settimanale diocesano “La Vita Cattolica” e della Radio. A questi volle che si aggiungesse – nell’Avvento che apriva l’anno santo bimillenario – il nuovo Centro Televisivo, per la produzione di un settimanale video diocesano – “Giorno del Signore” – in onda  sulle televisioni locali e su Telepace».

Poi è arrivato Internet: una vera rivoluzione…

«La rivoluzione di internet avviò un ulteriore impegno. Con il vescovo Dante Lafranconi, dal 2004 iniziò il cammino, col passare degli anni sempre più chiaro e preciso, di una nuova informazione diocesana quasi in tempo reale, attraverso il portale internet diocesano, www.diocesidicremona.it  Anche “La Vita Cattolica”, più tardi, ha necessariamente vestito una nuova forma on-line».
E oggi sembra che Internet abbia messo tutti d’accordo… Oppure no?

«Con il crescere della fruizione del mondo digitale, sempre più la comunicazione sta convergendo in un unico mezzo multimediale. Quelli che erano i diversi mezzi della informazione classica, stanno diventando solo i diversi linguaggi di un’unica comunicazione».

E la Diocesi come si è mossa in questo contesto di rapidissima trasformazione?

«In forza di questo ribaltamento epocale, già da qualche anno è in corso una ristrutturazione dei mezzi della comunicazione di cui la nostra Chiesa si è dotata. La radio infatti, negli anni, è cambiata radicalmente. Oggi la si ascolta soprattutto in mobilità. Richiede quindi frequenze potenti e in altura, non più sui nostri “campanili”. Il mondo di internet ha sostituito la radio come il mezzo più semplice ed economico per informare. Per questo, sono state cedute negli ultimi anni alcune frequenze, a vantaggio di altri progetti».

Radio Cittanova però continua il suo lavoro?

«Sono state mantenute solo aree locali di copertura, come la città di Cremona, e i santuari di Castelleone e Caravaggio, conservando così la concessione radiofonica, in vista della nuova radio digitale, privilegiando intanto un ascolto e una informazione via internet, attraverso il portale diocesano».

E il Centro di produzione televisiva TRC?

«Nello stesso tempo il Centro televisivo si è dotato di un complesso impianto video in alta definizione che permette la diretta di tutte le liturgie e gli eventi della Cattedrale, fruibili sia sulle tv locali sia in streaming sul portale diocesano. Si potrà fare lo stesso per tutti gli eventi diocesani, dovunque avvengano. Anche i nuovi social collegati al portale raccolgono già una “comunity” di migliaia di persone. Con la sinergia e la convergenza dei mezzi sul nuovo portale internet, si è iniziata dunque a percorrere la strada della multimedialità».

Qual è il futuro che intravvede per l’informazione sulla Chiesa diocesana e per il territorio?

«Oltre ai servizi legati alla Chiesa istituzionale, il portale internet presenta ormai in tempo reale il racconto dei fatti della chiesa diocesana, servizi fotografici, interventi video e audio, tutte le produzioni e le dirette video degli eventi religiosi, da vedere e da scaricare. Ora si vorrebbe convogliare sull’unico portale diocesano anche tutto il patrimonio informativo sul territorio che “La Vita Cattolica” ha egregiamente svolto con la stampa, nel secolo di storia che ha maturato. In questo mondo della comunicazione “in tempo reale” i ritmi di una pubblicazione settimanale sono decisamente obsoleti. Un portale digitale diocesano multimediale – che si faccia leggere, sentire e vedere – è dunque la prossima e nuova tappa del lungo cammino della nostra Chiesa, in dialogo con il suo territorio e la sua gente. Attraverso i mezzi della comunicazione di ogni tempo, per un Vangelo che sempre parli all’uomo».




Al via gli itinerari zonali in preparazione al matrimonio: ecco i calendari

Anche quest’anno la Diocesi propone itinerari di preparazione al matrimonio cristiano per aiutare le coppie a scoprirne il valore e la bellezza. In tutte le Zone si sono quindi organizzati percorsi pensati per accompagnare i futuri sposi a verificare il loro cammino, approfondendo sia la ricchezza del Sacramento del Matrimonio che i diversi aspetti della vita familiare.

Come ricorda Papa Francesco in Amoris Laetitia “si tratta di una sorta di ‘iniziazione’ al sacramento del matrimonio che fornisca ai fidanzati gli elementi necessari per poterlo ricevere con le migliori disposizioni e iniziare con una certa solidità la vita familiare” (207) facendo in modo che lo sposarsi non sia visto come “il termine del cammino, ma…come una vocazione che li lancia in avanti, con la ferma e realistica decisione di attraversare insieme tutte le prove e i momenti difficili” (211).

Sempre Papa Francesco invita quindi i fidanzati ad avere il coraggio di essere differenti, di non lasciarsi divorare dalla società del consumo e dell’apparenza ricordando che “Quello che importa è l’amore che vi unisce, fortificato e santificato dalla grazia” (212).

Le comunità cristiane sono così provocate a riconoscere che accompagnare il cammino di amore dei fidanzati è un bene per la nostra Chiesa perché “impegnandosi con sincerità a crescere nell’amore e nel dono vicendevole, possono contribuire a rinnovare il tessuto stesso di tutto il corpo ecclesiale: la particolare forma di amicizia che essi vivono può diventare contagiosa, e far crescere nell’amicizia e nella fraternità la comunità cristiana di cui sono parte” (207).

Tra gli appuntamenti in agenda anche sabato 30 settembre, dalle 16 alle 19, presso il Centro pastorale diocesano si terrà un incontro per le coppie e i sacerdoti che accompagnano gli itinerari di preparazione al matrimonio per condividere sia la ricchezza di quanto vissuto negli scorsi mesi con i fidanzati che alcune prospettive pastorali per il 2017/18.

Di seguito il calendario dei percorsi nelle 5 zone pastorali, che sarà aggiornato con le indicazioni relative agli ulteriori itinerari in via di definizione.

Calendario corsi Zona 1

Calendario corsi Zona 2

Calendario corsi Zona 3   –  scheda di iscrizione

Calendario corsi Zona 4

Calendario corsi Zona 5

Per ogni richiesta di chiarimento è possibile rivolgere al proprio parroco o contattando l’Ufficio diocesano per la Pastorale familiare (e-mail famiglia@diocesidicremona.it; tel. 0372-495011).




Don Pier Altero Ziglioli nuovo assistente ecclesiastico U.C.I.I.M. e A.I.M.C.

Con decreto in data 19 settembre 2017 il vescovo Antonio Napolioni ha nominato don Pier Altero Ziglioli assistente ecclesiastico U.C.I.I.M. (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi) e A.I.M.C. (Associazione Italiana Maestri Cattolici). Prende il testimone rispettivamente da don Claudio Anselmi e don Paolo Carraro.

Don Pier Altero Ziglioli, classe 1965, originario di Ca’ de’ Stefani, è stato ordinato sacerdote il 20 giugno 1998. Ha iniziato il suo ministero come vicario nella parrocchia cittadina di S. Sebastiano (1998/2002), quindi ha ricoperto l’incarico di amministratore parrocchiale di Ca’ d’Andrea (2002/2012) e parroco di Picenengo (2012/2013).

Dal 2012 responsabile della programmazione didattica delle scuole della Cooperativa “Cittanova”, dal 2013 è collaboratore parrocchiale nella parrocchia cittadina di S. Agostino, chiamata ora a intraprendere un nuovo cammino di collaborazione con le comunità di S. Ilario e S. Agata.




Domenica open-day a “La Isla de Burro” di Zanengo con pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Speranza

Domenica 24 settembre a Zanengo (frazione di Grumello Cremonese) si terrà l’open-day de “La Isla de Burro”, opera segno della Caritas Cremonese che propone interventi assistiti con asini (pet-therapy). A partire dalle ore 15, infatti, la struttura sarà aperta al pubblico e, accompagnati dagli operatori dell’Isla, grandi e piccini potranno conoscere gli asini, entrare in relazione con loro, interagire e sperimentare alcune attività. Tutti sono invitati a partecipare, in modo particolare le famiglie, anche con bimbi molto piccoli.

Alle 17, con partenza dall’Isla de Burro, accompagnati dagli asini, si compirà un mini pellegrinaggio a piedi al vicino Santuario della Madonna della Speranza, luogo di fede molto caro a tutta la comunità di Zanengo. L’occasione, infatti, è promossa nell’ambito della la Giornata per la custodia del creato, quest’anno incentrata sul tema: “Certo, il Signore è presente in questo luogo e io non lo sapevo – Viaggiatori sulla terra di Dio“.

Al Santuario della Madonna della Speranza si terrà un momento di preghiera e meditazione sul tema della Giornata alla presenza di don Bruno Bignami, fresco della nomina a vicedirettore dell’Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro della Conferenza Episcopale Italiana.

A seguire saranno premiati gli “Amici dell’Isla de Burro 2017”: persone, gruppi e associazioni che a vario titolo e in modo diverso hanno supportato il progetto.

Il pomeriggio si concluderà all’oratorio di Zanengo, dove sarà possibile condividere un buffet offerto dalla comunità parrocchiale.

Locandina dell’evento

 

La pet-therapy a “La Isla de Burro”

Attraverso l’interazione con un branco di quattordici asini e un mulo, disabili, ragazzi della neuropsichiatria infantile, comunità impegnate in ambito psichiatrico, ma anche scuole, oratori, singole persone, trovano la possibilità di lavorare su specifici ambiti problematici, recuperare o sviluppare competenze, sperimentare nuove occasioni di socializzazione e comunicazione.

Il progetto sposa e promuove un approccio zooantropologico. In questa visione l’animale non è usato, ma ritenuto portatore di specificità (che vanno conosciute e rispettate) capaci di attivare nel fruitore particolari emozioni, attivazioni senso-motorie e cognitive. Per queste ragioni, la relazione non può essere lasciata alla pura spontaneità, ma dovrà essere costantemente mediata e monitorata da operatori specificatamente formati, garanti sia del rispetto del benessere animale che dell’indirizzo beneficiale per i fruitori.

Brochure de “La Isla de Burro”




A S. Ilario celebrata dal Vescovo la Messa per la Guardia di Finanza

Messa del vescovo Antonio Napolioni per gli uomini e le donne della Guardia di Finanaza mercoledì 20 settembre nella chiesa di S. Ilario, a Cremona. L’occasione è stata l’annuale festa del Corpo in occasione del patrono, l’evangelista san Matteo (21 settembre).

La celebrazione, cui hanno preso parte le più alte rappresentanze istituzionali del territorio insieme ai militari delle Fiamme Gialle, è stata presieduta dal vescovo Napolioni, affiancato dal cappellano militare don Andrea Aldovini, dal parroco di S. Ilario (nel cui territorio si trova la caserma “Dino Campagnoli” della Guardia di Finanza) don Irvano Maglia, dal collaboratore parrocchiale don Cristino Cazzulani e dal cerimoniere episcopale don Flavio Meani.

Mons. Napolioni, nell’omelia, ha preso spunto dall’episodio di Matteo, esattore delle tasse, che seduto al banco delle imposte fu chiamato da Gesù a seguirlo a tavola con pubblicani e peccatori. Alla domanda dei farisei che chiedevano ai discepoli “Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?”, Gesù rispose: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori”.

«Gli evasori? Sono peccatori – ha ricordato il Vescovo – che vanno perseguiti per il bene degli onesti in uno sforzo di unità importantissimo. Il vostro spirito, il vostro corpo – ha ribadito rivolgendosi ai tanti militari presenti nella chiesa cittadina – vanno insieme e vanno coniugati nello spirito di corpo che vi contraddistingue. Un’identità che non deve mai essere disgiunta dalla volontà di collaborazione con gli altri settori dello Stato perché solo insieme è possibile, superando egoismi, particolarismi campanilistici e individualismo, perseguire il bene comune a servizio della Verità. Dobbiamo sfidare ogni giorno il nostro io, così spesso autore di muri che ci autoconfinano nell’inferno della nostra solitudine, affinché persegua un noi che solamente può dare la felicità. Felicità che è servizio, unità e carità: ogni lavoro porta con sé un carico, ma anche la gloria di edificare il corpo di Cristo. Continuate, quindi, fieri e umili, ad attuare nella quotidianità il vostro compito».

Al termine della liturgia il saluto del comandante provinciale della Guardia di Finanza, col. Antonino Costa, che voluto ribadire «l’importanza del ruolo che rivestiamo nella società. Le parole del Vescovo Antonio hanno ricordato a tutti noi i doveri che abbiamo: il rispetto più rigoroso delle leggi e un comportamento in linea con i valori che la militarità comporta. Dedizione, professionalità, rigore morale e umiltà sono indispensabili per essere incondizionatamente a servizio della società e, in particolare, dei più deboli. Vi chiedo quindi di anteporre sempre i vostri doveri ai vostri diritti dal momento che i sacrifici portano con sè anche la grande soddisfazione di aver svolto con correttezza il proprio compito».

 




A dicembre il congedo de “La Vita Cattolica”: in corso un riassetto complessivo per la gestione degli strumenti di comunicazione della Diocesi

Dopo più di un secolo di prezioso servizio alla vita della comunità ecclesiale, la Società NEC-Nuova Editrice Cremonese ha disposto di sospendere, da gennaio 2018, la pubblicazione del settimanale “La Vita Cattolica”. Nello stesso tempo la Diocesi di Cremona sta ridefinendo un nuovo assetto societario per la gestione degli strumenti della comunicazione che consenta di ottimizzare le risorse umane, convergendo su canali informativi che possano meglio servire le comunità cristiane del territorio.

La decisione è stata presa dopo mesi di seria verifica circa la sostenibilità economica della Società NEC e riguardo l’effettivo servizio che lo strumento cartaceo di informazione settimanale rende alla comunità diocesana, così territorialmente estesa. I dati di abbonamenti e vendite in costante contrazione da più di un decennio, la velocità con cui le persone oggi accedono all’informazione “in tempo reale”, la trasformazione multimediale che la comunicazione ha ormai attuato e attuerà sempre più nel breve periodo, indicano come gli obiettivi per cui è stata pensata “La Vita Cattolica” non siano più raggiunti da questo strumento nell’attuale contesto.

L’annuncio nella conferenza stampa organizzata nella tarda mattinata di mercoledì 20 settembre presso il Centro pastorale diocesano di Cremona e che ha visto intervenire Enrica Ferraroni (presidente TRC e già presidente NEC), mons. Attilio Cibolini (direttore responsabile “La Vita Cattolica” e TeleRadio Cremona Cittanova), don Enrico Maggi (incaricato diocesano per le Comunicazioni sociali) e don Gianpaolo Maccagni (vicario episcopale per la Pastorale).

Neanche un anno è trascorso dalla celebrazione del centenario del settimanale diocesano “La Vita Cattolica”: un tributo doveroso ad un’avvincente avventura di servizio all’informazione ecclesiale e terrioriale in diocesi. Cento anni: un’eternità, se misurata sulla parallela trasformazione sociale ed ecclesiale, ma soprattutto tecnologica. L’orizzonte entro il quale era nata quell’intuizione non esiste più: la comunicazione ha, nel frattempo, imboccato freneticamente altre strade. Non è facile, e non sempre è gradito, scegliere di cambiare.

Il congedo da “La Vita Cattolica” a dicembre 2017, dunque, non ha il sapore di un semplice “taglio sul bilancio”. Intende invece – come presto diverrà evidente – essere il primo passaggio del complessivo rilancio di tutto il comparto della comunicazione diocesana. Si stanno ponendo le premesse affinché il lavoro e la passione di quanti – da tanti anni – operano nel settore possa raggiungere il suo obiettivo: raggiungere più persone, là dove vivono, nei loro pensieri  e convincimenti, nelle pieghe quotidiane dell’esistenza. Laddove nasce il confronto serio tra la vita e la fede.

 

Mons. Viganò durante le celebrazioni centenarie diceva

Il prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, mons. Dario Edoardo Viganò, nel suo competente intervento durante le celebrazioni centenarie de “La Vita Cattolica”  aveva tracciato – profeticamente – il processo di rinnovamento che ora inizia a prendere corpo anche in diocesi. Viganò diceva:

«Riannodando i fili della nostra riflessione con la storia del settimanale diocesano “La Vita Cattolica” di Cremona, possiamo concludere che ci troviamo dinanzi certamente alla crisi e al mutamento di un settore, di un ambito dei media, quello dell’informazione stampata e in generale dell’informazione tutta. È la crisi più cogente che viviamo, ma attenzione: non si tratta di una crisi del racconto del territorio e di una comunità diocesana. È in crisi il modello produttivo e di processamento delle notizie. Si è cercato in questi anni di coordinare i media immaginando un modello molti-mediale. Si tratta oggi di accettare la sfida di una produzione che sia da subito pensata come multi-mediale. Ciò significa processare le notizie producendole poi per i differenti canali di uscita: dai testi brevi del web, ai podcast e alle video news. Altro elemento fondamentale è assumere il paradigma “User First” [prima l’utente, n.d.r.] che significa anzitutto comprendere quelli che sono i bisogni degli utenti, senza mai presumere di conoscerli. […] Certamente va lodato, nella storia del settimanale «La Vita Cattolica», un’intuizione positiva e anzitempo su questo fronte già negli anni Novanta […]. Mons. Nicolini, raccogliendo l’invito del Concilio Vaticano II e dell’Inter mirifica, promuove nella diocesi una “Casa della comunicazione”, uno spazio dove far convergere i vari media diocesani. Ma la logica dello “User First” si pone oltre il modello della centralizzazione dei media. […] Il settimanale diocesano deve raccogliere la sfida anche di porre attenzione alle esigenze che non possono essere predeterminate. Qui sta il valore aggiunto di un settimanale diocesano, o meglio di una produzione multimediale diocesana: saper incontrare le persone, ascoltarle e raccontarle. In un certo senso è il richiamo alla sfida a “rafforzare la dimensione popolare”, una delle parole chiave proprio de «La Vita Cattolica» […]. Giunti dunque sulla soglia dei 100 anni, si dipana un nuovo orizzonte, una serie di sfide complesse ma di certo stimolanti. Il valore della storia che porta i segni dei cambiamenti e ha la forza di rigenerarsi secondo i paradigmi della contemporaneità».

 

I prossimi mesi

La società Nuova Editrice Cremonese precisa che “La Vita Cattolica” prosegue regolarmente le sue uscite settimanali sino a fine dicembre 2017. Non si annullano gli abbonamenti, le vendite in edicola e nelle rivendite parrocchiali. Tutti gli abbonati saranno contattati per spiegare che il loro abbonamento è prezioso, e per una nuova proposta loro dedicata.

 

I progetti

La Diocesi precisa la decisa volontà di incentivare la presenza dei media cattolici, su due versanti:

1- il potenziamento degli strumenti web e multimediali

  • Evoluzione del portale diocesano www.diocesidicremona.it: gradualmente integrerà l’informazione delle comunità cristiane, su una sezione diversa da quella “istituzionale” diocesana. In questo servizio confluiranno e avranno visibilità anche le collaborazioni dalle Parrocchie della diocesi. Tempi di realizzazione: fine 2018.
  • L’informazione della chiesa cremonese sarà implementata anche sui social media, favorendo il dialogo con gli utenti e la possibilità di ricevere l’informazione in formato mobile.
  • Potenziamento del centro di produzione televisiva: continuerà la sua attività assicurando visibilità e copertura a momenti liturgici e culturali di rilievo, oltre che con un suo notiziario settimanale.
  • La diffusione radiofonica procederà nel medio periodo via web.

2- Il coinvolgimento della pastorale parrocchiale

  • Promozione e diffusione del quotidiano Avvenire, con la pagina domenicale sulla vita della chiesa di Cremona (allo studio l’eventualità di un raddoppio).
  • Proposta di nuovo prodotto cartaceo periodico (in fase di studio), su abbonamento, per l’informazione e approfondimento tematico, da proporre/adottare per fedeli laici e operatori pastorali. Uno strumento utile in una fase di transizione.

Sui media della Diocesi saranno approfonditi gli aspetti della trasformazione in corso.

L’Ufficio Comunicazioni Sociali è disponibile a collaborare per una riflessione Zonale o parrocchiale.

 

I contributi audio della conferenza stampa

Enrica Ferraroni

mons. Attilio Cibolini

don Gianpaolo Maccagni

don Enrico Maggi

 

Per approfondire




In Camera di commercio il Sinodo in ascolto dei giovani lavoratori

Secondo round di scambio, condivisione e ascolto reciproco con i giovani lavoratori nel pomeriggio di martedì 19 settembre, presso la Camera di Commercio di Cremona. Un altro tassello del cammino verso la celebrazione del Sinodo dei Giovani indetto dal vescovo Antonio. I protagonisti (con qualche inserimento di giovani evidentemente più stagionati) sono stati davvero loro: giovani alle prese con l’esperienza – oggi per molti precaria – dell’inserimento lavorativo. Giovani che hanno accolto con interesse, coinvolgimento sincero e curiosità lo stile disinvolto e per nulla formale di un Vescovo che cerca interlocutori. E pare fare sul serio.

L’incontro, che segue a ruota la serata della pastorale giovanile diocesana proposta nello spazio di piazza Stradivari a Cremona, è stato introdotto brevemente dal responsabile dell’Ufficio diocesano, don Paolo Arienti, che ha ringraziato per l’accoglienza in uno spazio simbolicamente pubblico e laico. Dopo qualche indicazione utile a riassumere per sommi capi il percorso sin qui compiuto a livello diocesano (ricordando l’analogo precedente incontro con i giovani lavoratori nel Casalasco), la parola è passata al presidente della Camera di Commercio, Gian Domenico Auricchio, che ha tracciato un profilo della preoccupante situazione occupazionale nella provincia cremonese.

Il vescovo Antonio ha quindi illustrato il senso del momento di dialogo, semplice e diretto, volto a raccogliere suggerimenti e aspettative, sogni e preoccupazioni di una generazione cui sembra sia stato ipotecato il futuro. E la risposta si è manifestata con schiettezza e spontaneità: il racconto di una gioventù credente ma che si interroga sul tempo in cui vive la propria testimonianza cristiana, soprattutto nell’ambiente di lavoro. Uno spaccato vivido e reale di anni spesi per la formazione scolastica e accademica che faticano a trovare sbocco nella professione desiderata. Oppure la fatica di consolidare la speranza nel domani, magari già vivendo appieno le responsabilità di famiglia e genitorialità.

“La Chiesa non ha risposte preconfezionate sui temi del lavoro. La Chiesa, e il Vescovo, intendono cercare con voi, al vostro fianco” – ha affermato mons. Napolioni, che ha ringraziato per il contributo di riflessione e creativa partecipazione dei presenti.

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Martedì 19 settembre il Sinodo incontra i giovani lavoratori

Martedì 19 settembre, con inizio alle ore 18.30, presso l’auditorium della Camera di Commercio di Cremona – con ingresso da via Baldesio – avrà luogo l’incontro “Il Sinodo incontra i giovani lavoratori” organizzato nell’ambito del Sinodo dei giovani dalla Diocesi di Cremona con la Federazione Oratori Cremonesi e con la collaborazione della Camera di Commercio di Cremona.

L’appuntamento costituirà, per i giovani lavoratori e imprenditori cremonesi, una straordinaria occasione di dialogo e confronto con il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, che, attraverso un approccio diretto e informale, intende dare voce ed ascolto alle aspettative dei giovani che lavorano.

Nel corso della serata i giovani, fondamentali protagonisti del mondo del lavoro e delle sue dinamiche attuali e future, avranno la possibilità, attraverso un dialogo franco e amichevole con il Vescovo, di esprimersi su quanto sta loro a cuore e sugli obiettivi che si prefiggono nel loro ambito lavorativo.

L’incontro è strutturato in modo semplice per consentire l’interazione con i giovani presenti: dopo i saluti del presidente della Camera di Commercio, Gian Domenico Auricchio, una breve introduzione sul tema del Sinodo e delle sue motivazioni a cura di don Paolo Arienti, incaricato diocesano per la Pastorale giovanile, farà seguito l’intervento del vescovo Antonio Napolioni.  A seguire ampio spazio al dibattito aperto a tutti i partecipanti.

Concluderà l’incontro un momento conviviale con l’aperitivo offerto a tutti i presenti.

La partecipazione è completamente libera. Si chiede, solo per motivi organizzativi, di voler confermare la propria presenza all’Ufficio Segreteria della Camera di Commercio di Cremona (tel. 0372/490256-248, e-mail segreteria@cr.camcom.it).

Locandina

 

Altri appuntamenti del Sinodo:




IRC, il calendario del corso di aggiornamento professionale

L’aggiornamento professionale è un diritto e un dovere di tutti gli insegnanti. Lo è ancora di più per l’insegnante di Religione Cattolica. Invitiamo tutti gli Insegnanti di Religione Cattolica a vivere l’aggiornamento professionale come occasione di maturazione professionale e di impegno personale nel mondo della scuola. Il pieghevole, che riporta gli appuntamenti del nostro aggiornamento, non è solo un “pro memoria”, è un vero e proprio percorso formativo! Ringrazio tutti quelli che ci danno una mano a portare avanti questi progetti.

Corsi aggiornamento docenti 2017-2018




A Folgaria continua il percorso formativo per famiglie: aperte le iscrizioni

Le famiglie chiedono di approfondire il significato, la ricchezza ed i fondamenti umani e cristiani del loro matrimonio, ma al tempo stesso desiderano vivere amicizie profonde e momenti di distensione, lontane dal tran tran quotidiano. L’esperienza di Folgaria prova a rispondere a questi bisogni!

È infatti nel bel panorama montano che, a partire da novembre, le famiglie alternano momenti di ascolto, di confronto, di preghiera a tempi di svago e passeggiate. I figli sono seguiti da animatori ed hanno l’importante opportunità di vivere una vacanza con i genitori, ma anche di condividere il tempo e le attività con nuovi amici.

Gli argomenti trattati spaziano dall’ambito biblico teologico a quello psicopedagogico e sociologico a sottolineare l’importanza di un coinvolgimento della globalità della esperienza familiare. Sono sempre presenti esperti per stimolare con competenza la riflessione e poter accompagnare le coppie nel loro cammino.

Anche quest’anno il percorso sarà aperto alla presenza del vescovo Antonio Napolioni che parlerà sul tema “Amoris Laetitia: annunciare strade di felicità per le famiglie”: è infatti la riscoperta continua della gioia insita nella esperienza matrimoniale che sostiene le famiglie e le apre all’annuncio evangelico. Le famiglie che partecipano alla esperienza di Folgaria possono diventare quindi anche una ricchezza per ogni comunità e favorire il cammino di comunione ecclesiale della nostra Diocesi.

Per maggiori informazioni e iscrizioni (entro il 15 ottobre) contattare l’Ufficio famiglia diocesano (tel. 0372-495011, e-mail famiglia@diocesidicremona.it)

Brochure con tutti i dettagli dell’iniziativa