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Un anno di Riflessi, prima candelina per il magazine online

Riflessi compie un anno.
Nel maggio 2019 faceva infatti il suo debutto sulla scena della comunicazione territoriale il mensile digitale prodotto da TRC, la società editrice che gestisce i contenuti informativi della Diocesi di Cremona.


Il cammino è iniziato da… “Terra”, il primo titolo a cui – fino ad oggi – ne sono seguiti altri nove: ogni mese un tema sviluppato attraverso la ricerca di punti di vista innovativi e il racconto della realtà attraverso testi e immagini con l’intento di scoprirne gli aspetti più sorprendenti.
Un cammino che si è arricchito, reportage dopo reportage, di argomenti, ma soprattutto di incontri: con le storie che abbiamo raccontato, con i tanti che hanno conosciuto il magazine e hanno condiviso parte di questo primo tratto di cammino. Da lettori o da collaboratori.
Così Riflessi taglia un primo traguardo, guardando però al futuro. Dopo i primi dieci numeri, centomila pagine lette e decine di migliaia di persone raggiunte attraverso il sito riflessimag.it e le pagine social (Facebook e Instagram), dopo centinaia di interviste, reportage, riflessioni, servizi fotografici, video ritratti, rubriche… l’avventura continua.

https://www.facebook.com/riflessimagazine/videos/322062342062983/

 

In molti hanno avvicinato il “giornale” con curiosità, magari attratti dalla novità dell’impianto grafico e dalla cura nella ricerca dell’immagine (caratteristica essenziale di questo progetto editoriale), tanti altri l’hanno conosciuto attraverso i social, grazie alle condivisioni degli amici, e ne hanno apprezzato la cura, lo stile di scrittura, la ricerca.
Ora la sfida è quella di continuare a crescere e cercare nuove parole, nuove immagini e nuove persone, sempre con uno stile sobrio ed elegante, ma nello stesso tempo giovane e innovativo. Una sfida che Riflessi accetta con un entusiasmo che dopo questo primo anno continua a crescere, con la sua piccola redazione, ma con una rete di amici e collaboratori – molti i giovani professionisti che hanno condiviso il progetto e hanno deciso con energia di farne parte – che ne rendono possibile la realizzazione e che lo rendono – per noi – così speciale.
L’augurio per questo primo anno di Riflessi Magazine, è dunque quello di continuare, magari con qualche novità che continui a farlo crescere, senza perdere – anzi, coltivando – la passione che ha acceso un’idea e ha reso possibile condividerla.




Annullato il pellegrinaggio diocesano in Armenia e Georgia ad agosto

Dato il perdurare dell’emergenza sanitaria in corso, il previsto pellegrinaggio diocesano in Armenia e Georgia previsto per la fine del mese di agosto è stato annullato. Ad oggi non risulta possibile prevedere una futura riprogrammazione né tanto meno una proposta alternativa.

La meta del pellegrinaggio diocesano 2020 erano le terre dell’Armenia e della Georgia, luoghi dove sono nate fin dall’inizio del quarto secolo comunità cristiane vivaci, passate lungo i secoli attraverso persecuzioni e prove di ogni genere, individuabili nella tipica e severa architettura dei monasteri. Si sarebbe continuato così, dopo Russia e Grecia, l’incontro con realtà lontane con le quali si condivide la fede in Cristo, pur nella differenza dei riti, verso una piena comunione di tutti i credenti. 




Covid-19, norme e procedure

Aggiornamenti dopo il Dpcm del 25 ottobre:

 

Aggiornamenti dopo il Dpcm del 13 ottobre:

 

Igienizzazioni e cartellonistica:

 

Oratorio e catechesi:

 

Messe e celebrazioni:




Il maggio silenzioso di Caravaggio: cancellati ben 170 pellegrinaggi

Primavera senza pellegrinaggi, per via del coronavirus, per il santuario di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio, abituato, in condizioni di normalità, a ricevere decine di migliaia di pellegrini fra aprile, maggio e giugno. Così, nel giorno stesso in cui avrebbero dovuto effettuare il rispettivo pellegrinaggio, il rettore monsignor Amedeo Ferrari e gli altri sacerdoti del santuario ricordano le parrocchie e i gruppi nel Rosario delle 17, che viene celebrato quotidianamente allo speco della Madonna.

«Erano previsti – spiega monsignor Ferrari – 25 pellegrinaggi in aprile, 109 in maggio e 39 in giugno, con parrocchie, gruppi spirituali e gruppi con malati, provenienti dalle zone di Milano, di Como e del Cremasco, ma anche dal Veneto e dal Piemonte. Difficile quantificare il numero di persone, ma bisogna considerare che alcuni gruppi sono formati anche da 200 persone, mentre le parrocchie vanno dai 50 ai 500/600 fedeli. Nel darci disdetta tutti quanti si sono detti dispiaciuti e lo hanno fatto nella speranza di poterci rivedere presto. Li aspettiamo, nel caso qualcuno di loro voglia recuperare più avanti il pellegrinaggio, se le condizioni lo permetteranno».

La devozione alla Madonna è radicata e il ricordo quotidiano che i sacerdoti fanno dei pellegrini nel Rosario delle 17 diventa un collegamento vero fra loro e il Santuario, nella preghiera. «È uno scambio reciproco – spiega il rettore – noi diventiamo un punto di riferimento per la loro devozione a Maria e i pellegrini, da casa, pregano per noi. In questo senso diventiamo una comunità d’intercessione e anche in questo tempo così difficile ci sentiamo valorizzati e considerati».

Fra quelle costrette a cancellare l’annuale pellegrinaggio a Santa Maria del Fonte ci sono le parrocchie dei paesi limitrofi al santuario. Caravaggio, Masano e Vidalengo il lunedì dell’Angelo hanno ovviato celebrando, con solo i rispettivi parroci, la messa in Santuario delle 10.15, presente il sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini.

La stessa cosa ha fatto Vailate, che ha il pellegrinaggio più sentito, con tanto di rievocazione storica da parte di una trentina di figuranti in costume d’epoca e paese interamente o quasi mobilitato il secondo lunedì dopo Pasqua: l’Amministrazione comunale ha proposto di recuperarlo un sabato di settembre oppure di ottobre, ma non sarà semplice.

Anche la parrocchia di Calvenzano la domenica “In albis” avrebbe dovuto effettuare il proprio pellegrinaggio: in rappresentanza della comunità il sindaco Fabio Ferla e il parroco don Franco Sudati si sono recati a piedi al santuario e lì hanno pregato affidando i loro concittadini a Maria e ricordando in particolare i defunti di quest’ultimo periodo.

Nulla da fare neanche per Misano (saltata anche la tradizione dell’innalzamento della pianta dei neo-diciottenni, alla vigilia del pellegrinaggio), per Arzago e per Mozzanica, né per Casirate che avrebbe avuto il proprio pellegrinaggio il 25 aprile, giorno della festa patronale di San Marco.

Luca Mestri

Il 1° maggio a Caravaggio l’atto di affidamento dell’Italia a Maria: video messaggio del card. Bassetti

Verso il mese di Maggio, le Messe della domenica dai santuari mariani




La festa della mamma con la Messa del Vescovo al Santuario della Madonna della Misericordia

Nuova tappa del pellegrinaggio nei luoghi della devozione mariana per il vescovo Antonio Napolioni, che domenica 10 maggio ha presieduto l’Eucaristia al Santuario della Beata Vergine della Misericordia di Castelleone, proprio alla vigilia dell’annuale festa che celebra le quattro apparizioni della Madonna a Domenica Zanenga, avvenute tra l’11 e il 14 maggio 1511.

I santuari sono «luoghi vuoti – ha introdotto il Vescovo – ma desiderati, attesi e guardati come punto di riferimento di un popolo che soffre e si rimette in cammino». Lo stesso cammino percorso da Maria che ha incontrato Gesù e al suo fianco ha esercitato la sua maternità, in silenziosa fiducia.

Nella festa che per tradizione viene dedicata a tutte le mamme, il vescovo Napolioni ha speso parole importanti sul ruolo della madre di Cristo, come facilitatrice in quel percorso, talvolta doloroso e faticoso, che è la vita umana.

«Ciò che sta a cuore a Maria è che noi crediamo in Gesù» come a colui che è più grande di ogni turbamento e che offre la sua forza per trasformare ogni turbamento in scoperta.

«Lui assume il nostro turbamento – ha aggiunto mons. Napolioni – prendendo su di sé il peccato, il travaglio, i dolori psicologici e fisici di ogni uomo e diventando l’uomo dei dolori».

Gesù, che «nell’obbedienza e nella comunione con il Padre» rivela Dio a ogni uomo e consegna all’umanità di oggi, turbata per quanto sta accadendo, il Padre e la via per raggiungerlo, si manifesta quale «punto di incontro con il Padre, vita di Dio che può riempire la vita umana».

La Messa, che si è conclusa con la preghiera di affidamento a Maria, ha visto la presenza del parroco di Castelleone e rettore del Santuario, don Giambattista Piacentini, e del custode, don Renato Onida.

Al suo arrivo il Vescovo è stato accolto sulla strada da un insolito saluto dei parrocchiani di Corte Madama, frazione di Castelleone, che lo hanno voluto ringraziare della sua presenza con uno striscione appeso al cavalcavia firmato da “i fiui e le fiule de la Curt”. Saluto al quale lo stesso Vescovo ha rivolto un pensiero gioioso a fine celebrazione.

 

Lunedì 11 maggio il vescovo Napolioni sarà nuovamente al Santuario di Castelleone: alle 11 presiederà, sempre in forma riservata, l’Eucaristia solenne nell’anniversario delle apparizioni. La celebrazione in diretta sui canali web diocesani.

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Castelleone, domenica e lunedì in diretta le Messe dal Santuario

 




Uniti dal dolore, fratelli nella preghiera: celebrazione interreligiosa al cimitero di Cremona (VIDEO e FOTO)

Il cimitero di Cremona ha accolto nella mattinata di sabato 16 maggio i rappresentanti religiosi e civili per una preghiera interreligiosa in memoria delle vittime del Covid–19.

Erano presenti i ministri di diverse confessioni cristiane: per i cattolici il vescovo di Cremona mons. Antonio Napolioni, il pastore Nicola Tedoldi della Chiesa Metodista di Cremona e Piacenza, don Anton Jicmon, assistente spirituale della comunità cattolica rumena di Cremona, e don Pietro Samarini vicario zonale e parroco in città. Presenti anche l’imam Hassan Fathi Abouelmagd, del Centro Culturale Islamico “La Speranza” di Cremona, e Gurdwara Sri Guru Kalgidhar Sahib della comunità sikh, oltre al prefetto di Cremona Danilo Gagliardi e il sindaco Gianluca Galimberti.

A introdurre il gesto è stato don Federico Celini, responsabile diocesano per pastorale ecumenica e il dialogo interreligioso.

Il primo a intervenire è stato il pastore metodista, che ha ringraziato medici e infermieri per essere stati «la carezza di Dio» per tutti i malati e i moribondi.

Ha preso poi parola l’assistente spirituale della comunità cattolica rumena, che ha recitato il bellissimo “Tatal Nostru” e alcuni passi dell’Ufficio dei defunti, ricordando che bisogna allenarsi all’unità ogni giorno per non farsi trovare impreparati quando le circostanze sono sfavorevoli.

L’imam e i rappresentanti dei Sikh hanno elevato preghiere per i defunti, ricordando che i loro fedeli si sentono cremonesi e italiani e che per Cremona e l’Italia si sono spesi anche durante la pandemia.

Infine l’intervento di monsignor Napolioni e del sindaco della città. Il vescovo ha ricordato che «il dolore si fa palestra di fratellanza» e ha evocato le parole di San Francesco D’Assisi, capace di lodare la morte perché «quando è accompagnata dalla tenerezza di Dio rivela il senso della vita e ci ricorda che siamo fragili e bisognosi gli uni degli altri». «Il dolore – ha detto –da ferita può diventare feritoia di salvezza».

Il sindaco Galimberti ha chiosato: «Questo virus ci ha tolto il respiro, ma questa preghiera incarnata ci ha ridato il soffio dell’essere umani, fragili, desiderosi dell’altro senza il quale non c’è respiro».

Tutti i presenti, infine, hanno recitato la preghiera comune scritta per l’occasione da Mario Gnocchi, già presidente nazionale del Segretariato per le attività ecumeniche

 

Fotogallery della preghiera

 

https://www.facebook.com/DiocesiCremona/videos/890710204780039/?t=345

 




Educatori verso la “fase 2”: dialogo in diretta con Pierpaolo Triani

Andrà in onda venerdì 8 maggio alle ore 21 sui canali digitali della comunicazione diocesana (diocesidicremona.it, pagina Facebook e canale Youtube ufficiali della Diocesi di Cremona) il dialogo con il professor Pierpaolo Triani, docente di Pedagogia generale presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica di Piacenza, sui temi e sulle urgenze educative proposte da questo tempo di fatica e rielaborazione.

L’esperto sarà in diretta per un confronto guidato da Mattia Cabrini, educatore professionale e operatore della Federazione Oratori Cremonesi, e risponderà anche alle domande che potranno essere inviate da casa scrivendo un sms o un messaggio whatsapp al numero 338-7031821.


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L’incontro virtuale si inserisce nel percorso proposto dalla Pastorale giovanile diocesana dal titolo “Io avrò cura di te”, progetto dedicato al sostegno educatori in questo tempo di progressiva e prudente uscita dall’emergenza sanitaria e dall’isolamento, per offrire strumenti di lettura e incontro nella relazione con i più giovani e nella delicata rielaborazione di queste settimane.

Un percorso realizzato dall’Area giovani, con la collaborazione dei Consultori di Caravaggio-Treviglio, Cremona Ucipem e Viadana Ucipem e della Commissione formazione CsiCremona rivolto in particolare a tutti coloro che, come giovani ed adulti, decidono di essere disponibili alla relazione educativa oggi e nel futuro che si sta riporgettando, come catechisti, genitori, insegnanti, educatori di Oratorio, Capi scout…

I contenuti si articolano su tre livelli

1. 7 video-focus su altrettante tematiche centrali oggi nella rielaborazione educativa; con anche 7 schede che approfondiscono i focus. Lutto, spazio, tempo, corpo, io, altro, Dio sono le questioni affrontate con la voce di esperti e il contributo della spiritualità, della psicologia e della pedagogia

2. Alcuni gruppi on line – ad iscrizione – guidati da operatori consultoriali ed educatori sui temi focalizzati.

3. Altri gruppi in presenza – ad iscrizione – appena le condizioni sanitarie lo consentiranno

 

Scarica tutti i materiali video e le relative schede

Scheda Introduzione

Scheda 1 IL LUTTO

Scheda 2

Scheda 3 L’ALTRO

scheda 4 DIO

scheda 5 IL CORPO

scheda 6 IL TEMPO

scheda 7 LO SPAZIO

Per interagire con il progetto: inluilanosraforza@gmail.com.




Castelleone, domenica e lunedì in diretta le Messe dal Santuario

L’11 maggio a Castelleone si celebra l’anniversario della prima apparizione di Maria, madre di Misericordia, alla veggente Domenica Zanenga. Una ricorrenza che presso il Santuario della Madonna della Misericordia è festeggiata in maniera solenne. Pur con le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria in atto, l’intera diocesi potrà unirsi idealmente nell’affidamento a Maria con le celebrazioni presiedute dal vescovo Antonio Napolioni e trasmesse attraverso i mezzi della comunicazione.

Le celebrazioni in diretta

Il primo appuntamento sarà domenica 10 maggio, alla vigilia delle apparizioni. La Messa festiva proposta come sempre alle 11 in tv su Cremona1 (canale 80 e hd 580) e sui canali social della diocesi, in questa occasione sarà trasmessa in diretta proprio dal Santuario di Castelleone, con la celebrazione presieduta dal Vescovo.

Monsignor Napolioni sarà in Santuario anche l’indomani. Senza bancarelle e processione dalla chiesa parrocchiale, non mancherà comunque il tradizionale atto di affidamento a Maria. A presiederlo, in forma privata, sarà proprio il vescovo Napolioni. La Messa potrà essere seguita in diretta, dalle 11, attraverso il nostro portale, il canale YouTube e la pagina Facebook della Diocesi.

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La ricorrenza nell’anno della pandemia

Mese di maggio insolito quest’anno per la comunità di Castelleone e per quelle dei paesi circostanti. Infatti, anche se non per la prima volta, non si svolgeranno le feste di maggio, anniversarie delle apparizioni di Maria, madre di Misericordia, alla veggente Domenica Zanenga.

Anche in tempi di declinante fervore religioso, le processioni verso il Santuario di Castelleone e dei altri paesi circonvicini hanno sempre visto una grande partecipazione di fedeli. Ma quest’anno non potranno svolgersi. Purtroppo la pandemia che ha travolto l’esistenza di tutti, imponendo inusuali misure di distanziamento sociale, ha coinvolto anche la partecipazione alle celebrazioni religiose.

L’11 maggio, festa che ricorda la prima apparizione della Madonna, è da tempo preceduta dalla novena mattutina, alla quale si è aggiunta recentemente quella serale. Per l’impossibilità di celebrarle il parroco di Castelleone e rettore del Santuario, don Giambattista Piacentini, insieme agli altri sacerdoti, ha deciso di servirsi della tecnologia. Ogni sera, infatti, si è tenuta la recita del Rosario nella cappella della Madonna, in chiesa parrocchiale, trasmettendola via streaming. Una modalità apprezzata dai parrocchiani, come dimostra anche l’alto numero dei partecipanti alla visione della messa domenicale sul canale digitale dell’oratorio.

Ma perché la Fiera alla Madonna della Misericordia, festa che celebra insieme la rinnovata fiducia a Maria con la pienezza della primavera, è così sentita dai castelleonesi? Restano attuali, pur in una prosa forse superata, le parole di monsignor Andrea Cugini, sacerdote originario di Castelleone: «I tempi saranno forse cambiati anche a Castelleone, ma una cosa mi pare non sia cambiata o diminuita: la tenerezza affettuosa verso la Madonna. Là non si parla di “Santuario” ma della “Madonna” e, nel termine, si comprende la mamma celeste e il suo tempio. E andare al Santuario si dice andare alla Madonna. Così senz’altro, e l’espressione ha un tono di così filiale devozione, di così confidente amore che commuove. Ho visitato nella mia vita molti santuari, anche più celebri e frequentati di quello della Misericordia, ma in nessuno ho trovato una così affettuosa e intima corrispondenza. […] Si direbbe che a Castelleone la Vergine voglia essere più che la taumaturga, la Mamma […] che di miracoli nella vita si ha bisogno ma qualche volta, della Mamma invece il bisogno è continuo».

 

Storia dell’Apparizione e del Santuario

Nei giorni 11, 12, 13 e 14 maggio del 1511, la Madonna, presentatasi come Madre della Misericordia, apparve alla veggente Domenica Zanenga, presso una vigna poco distante dall’abitato di Castelleone, chiedendo che si digiunasse per alcuni giorni, che si facesse penitenza dei peccati, che si pregasse Dio, chiedendo perdono del male compiuto, che si rispettasse il riposo festivo e che si costruisse una chiesa chiamandola Santa Maria della Misericordia. L’11 maggio di ogni anno è la festa anniversaria della prima apparizione della Madonna della Misericordia.

Nel 1513 iniziarono i lavori per la costruzione del santuario, su disegno di Agostino de Fondulis. Il tiburio sarà ultimato nel 1525 e il campanile nel 1575.

La statua della Madonna fu scolpita dallo scultore Giovanni Paolo Maltempo nel 1560, recentemente restaurata insieme al ricco e sontuoso abito ottocentesco.

Diverse sono le opere d’arte conservate all’interno dell’edificio sacro, come il prestigioso organo Serassi del 1836.

Varie sono state le vicende religiose e architettoniche del santuario, come l’incoronazione della statua della Beata Vergine della Misericordia nel 1886 (evento ricordato alla seconda domenica di settembre), la decorazione del tamburo nel primo Cinquecento, l’allungamento di una campata della chiesa nel 1910, mentre nel 1989 fu sistemato il presbiterio con una nuova mensa.
L’11 maggio 2011, alla presenza del cardinale Giovanni Battista Re e dell’allora vescovo Dante Lafranconi, sono stati celebrati solennemente i cinquecento anni dall’apparizione della Madonna, dopo tre anni di preparazione con un fiorire di iniziative di carattere spirituale, ma anche culturale, senza dimenticare i restauri alle strutture architettoniche del santuario.




Nel fine settimana torna la rubrica televisiva “Giorno del Signore”

Con questo fine settimana riprende, dopo due mesi di stop forzato, la messa in onda della rubrica televisiva diocesana “Giorno del Signore”, a cura dalla testata giornalistica “TeleRadio Cremona Cittanova”.

Con una formula rinnovata e ospiti collegati, in questa prima puntata si rifletterà in particolar modo sulla “nuova” pastorale dettata dall’attuale situazione di emergenza. Ad aiutare la riflessione i collegamenti con il vicario episcopale per la Pastorale, don Gianpaolo Maccagni, e l’incaricato per la Pastorale giovanile, don Paolo Arienti. Tra i racconti del territorio la telefonata del Papa a un giovane di Caravaggio e “il canto della domenica” proposto settimanalmente sui social dal gruppo che a Dosolo animava le celebrazioni festive.

Ad “affiancare” il conduttore, Riccardo Mancabelli, ci sarà il direttore dell’Ufficio comunicazioni, don Enrico Maggi.

Il commento al Vangelo, in questo tempo di Pasqua, è proposto da don Davide Schiavon.

“Giorno del Signore” riprende con orari di trasmissione un po’ modificati. Andrà in onda, infatti, in prima serata, alle 20.30, in contemporanea sulle emittenti Cremona1 (canale 80) e TelePace (canale 187 e sul satellite), oltre che sui canali web della Diocesi: il nostro portale, la pagina Facebook e il canale YouTube (dove è presente l’intero archivio delle puntate). Replica della trasmissione domenica alle 12.20 su TelePace e alle 12.30 su Cremona1.

 

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Igiene e sicurezza per riprendere il culto nelle chiese: ecco il kit per le parrocchie

Dal 18 maggio torneranno a essere celebrate le Messe con il popolo, per le quali sarà necessario – secondo il protocollo d’intesa sottoscritto da Cei e Governo italiano – adottare una serie di misure necessarie alla sicurezza dei fedeli. Per questo, anche in vista di una graduale riapertura degli ambienti delle parrocchie, la Diocesi ha disposto alcuni materiali informativi, un kit per l’igiene ed una colonnina dispenser a disposizione delle parrocchie che ne faranno richiesta scrivendo a segreteria@focr.it.

 

Brochure con la presentazione dei materiali, della colonnina dispenser e kit igienizzazione

 

In particolare è disponibile, da scaricare gratuitamente e stampare, il manifesto da apporre obbligatoriamente all’ingresso di ogni chiesa e con indicate le prescrizioni essenziali, secondo le indicazioni riportate nel protocollo Governo-Cei del 7 maggio 2020. Scarica la cartellonistica informativa obbligatoria per l’accesso alle chiese (cartello in pdf)

Non mancano poi ulteriori tipologie di cartellonistica. Su richiesta è possibile realizzare altri elementi personalizzati, anche di grandi dimensioni, su supporti rigidi o per esterni. Per informazioni e richieste scrivere a segreteria@focr.it.

 

Inoltre vi è la possibilità di prenotare una colonna dispenser che prevede alloggiamenti per gel igienizzante per le mani, guanti monouso e cestino per i rifiuti. Quota di partecipazione per le parrocchie: 25 euro. Sarà fornita la scheda di montaggio del totem, assemblabile da una sola persona in 5 minuti.

 

L’offerta per le parrocchie prevede anche un kit-base per l’igiene che comprende:
– n. 1 flacone di disinfettante spray da 750 ml
per disinfettare piani, leggii, porte, maniglie
– n. 1 tanica di disinfettante per pavimenti da 5 l (da diluire)
per pulire pavimenti
– n. 1 flacone di gel disinfettante per le mani
– n. 1 confezione di guanti usa e getta
– n. 30 mascherine
Sono fornite le schede tecniche da conservare e condividere con chi utilizzerà i materiali. Con il primo ordine sarà inviato un primo kit completo gratuito. È inoltre possibile ordinare altre quantità dei singoli prodotti scrivendo a segreteria@focr.it.

 

Tutte le informazioni e i documenti utili

 

 

Dal 18 maggio le Messe con il popolo: tutte le disposizioni da attuare in Diocesi

https://www.diocesidicremona.it/dal-18-maggio-tornano-le-messe-con-il-popolo-firmato-il-protocollo-07-05-2020.html