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A Taizé il primo momento di ascolto sinodale

La giornata di mercoledì 9 agosto è iniziata a Taizé con l’Eucaristia presieduta dal Vescovo di Cremona. Alle 7.30 la S. Messa è proposta in una delle lingue maggiormente parlate nella settimana di permanenza dei giovani: mercoledì è toccato all’italiano, ma con letture, intercessioni e canti in altri idiomi. Sempre molto toccante il momento del Padre Nostro, che ciascuno è invitato a proclamare nella propria lingua: un momento corale in cui emerge con evidenza quanto la fede in Cristo davvero abbia un respiro universale.

La giornata è stata occasione anche per salutare, nel pomeriggio, gli Scout del Viadana 1, che hanno condiviso con il gruppo diocesano solo le prime giornate di permanenza a Taizé. Per gli altri, è continuato lo spazio per la riflessione biblica e il tempo lasciato a ciascuno per approfondire la Parola, in modo personale o a piccoli gruppi composti da giovani di varie nazionalità.

Mercoledì sera, dopo la preghiera comune, primo momento di ascolto sinodale proposto con libertà su alcuni dei temi già messi a disposizione dalla Federazione Oratori Cremonesi nei mesi scorsi.

Photogallery della giornata di mercoledì

 

Visita all’accampamento Brisé: lo spazio dei giovani di Brignano Gera d’Adda a Taizè

 

Nella serata di martedì 8 agosto l’intero gruppo si è riunito sotto uno dei tendoni approntati davanti alla chiesa della Riconciliazione, per una prima verifica del percorso sin qui condiviso. Ha guidato l’incontro il vescovo Antonio, che ha invitato a riflettere sull’approccio di ciascuno a Taizé e alla sua spiritualità. Molti i rilievi  interessanti emersi dall’ascolto dei giovani cremonesi, comprese alcune difficoltà dovute allo  stile della preghiera, davvero differente da quello che si vive quotidianamente in oratorio e in parrocchia. Dalle molte lingue, all’applicazione dello schema calmo e ritmico della liturgia (i famosi “canoni di Taizé” ormai diffusi in tutto il mondo). Le novità e le differenti sensibilità si vanno misurando con una proposta giovanile e creativa di preghiera. Una scoperta per molti. Una graduale immersione nell’ascolto quotidiano, inizialmente faticoso.

Il confronto è stato occasione per accompagnare i meno esperti – e i più giovani – nell’avventura del dialogo con Dio. Il Vescovo ha spiegato con semplicità il legame della preghiera di Taizè con la tradizione della preghiera monastica, il suo solido fondamento biblico, e lo strumento della ripetizione che accompagna le parole del Vangelo al profondo del cuore. Un tratto molto antico della preghiera cristiana, appartenente anche alla preghiera popolare.

Nel dialogo con i giovani il Vescovo ha voluto sottolineare la necessità di lasciarsi trasportare dall’armonia di voci, recuperando uno spazio interiore di ascolto profondo, magari sperimentandosi nella preghiera personale nei ritagli della giornata, con libertà e senza la preoccupazione di giungere a risultati eclatanti.

Il confronto ha anche messo in luce la positiva proposta dei “workshop” pomeridiani: incontri a tema, da scegliere seguendo interessi e privilegiando percorsi personali.

Si è solo all’inizio dell’esperienza. Il Vescovo ha esortato a rimanere sempre disponibili all’azione delle Spirito Santo, mettendosi in gioco con serenità. L’incontro con la Parola del Signore, con l’Eucaristia (distribuita ogni mattino) e con il sacramento della Riconciliazione (ogni sera in chiesa dopo la preghiera sono a disposizione tanti sacerdoti di ogni nazionalità) faranno il resto.

Photogallery dell’incontro di martedì sera

 

 

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