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Ricordando i 100 anni delle Cucine Benefiche sabato al via la Settimana della Carità. In serata Amatriciana benefica

Entra nel vivo sabato 5 novembre la Settimana della Carità 2016. In mattinata, a partire dalle 9.30 presso il Centro pastorale diocesano di Cremona (via S. Antonio del Fuoco 9A) si volgerà il convegno diocesano promosso dalla S. Vincenzo de’ Paoli in occasione del centenario delle Cucine Benefiche di Cremona. In serata, invece, presso la Casa dell’Accoglienza di Cremona, vi sarà la cena a base di pasta all’amatriciana a favore delle popolazioni terremotate del Centro Italia.

Il programma completo della Settimana della Carità 2016

Il programma del convegno

L’incontro di sabato mattina, aperto a tutti, inizierà alle 9.30 presso il salone Bonomelli. Dopo il momento di preghiera iniziale e il saluto delle autorità presenti, tra le quali il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, ed Eugenia Rozzi Bassignani, presidente della Conferenza centrale della S. Vincenzo de’ Paoli di Cremona, prenderà la parola Mariella Enoc, presidente della Fondazione Bambin Gesù, che svilupperà il tema “Nel mondo con stile di servizio”. Seguirà la relazione di don Gianpaolo Maccagni, vicario episcopale per la Pastorale, sui “100 anni delle Cucine Benefiche”.

A seguire, intorno alle 12, tutti i presenti saranno invitati all’aperitivo presso le Cucine Benefiche di viale Trento e Trieste. Quindi il pranzo benefico nella tensostruttura allestita nel cortile della Casa dell’Accoglienza.

Programma del convegno

 

Un secolo di Cucine Benefiche

Tra i servizi più “caratteristici” della San Vincenzo a Cremona ci sono certamente le Cucine Benefiche, attive dal 1916, quando il vescovo Giovanni Cazzani affidò ai vincenziani la mensa per le vedove e gli orfani di guerra. La garanzia di un piatto di minestra calda ogni giorno: da qui un servizio che a lungo fu chiamato “La minestra del vescovo”.

san_vincenzoAll’inizio le Cucine erano aperte solo nel periodo più freddo: da Sant’Omobono fino alla primavera. E non senza difficoltà. «Nei primi decenni, soprattutto durante le guerre, – afferma la presidente Eugenia Rozzi – non era per nulla scontato che si riuscisse a stare aperti. Esaminando alcuni vecchi documenti abbiamo scoperto che, a causa di carenza di fondi, alcune volte è capitato di dover ritardare l’apertura di alcune settimane».

Con il passare del tempo il servizio della San Vincenzo si è evoluto. Così oggi ogni pasto – domeniche e festività comprese – garantisce un primo, un secondo con contorno, frutta o dolce. È così a pranzo e, dallo scorso anno, da Natale a Pasqua anche a cena.

Circa una 40ina le persone che, italiane e straniere, ogni giorno usufruiscono gratuitamente dei pasti: per lo più senza fissa dimora o gente in estrema povertà: poveri cronici o vittime della crisi economica. Ognuno di loro è ben conosciuto dai vincenziani: «Sulla porta – spiega ancora la presidente c’è sempre un volontario che segna le presenze. Alle persone nuove vengono chieste le generalità e parte un processo di accompagnamento che coinvolge i Servizi sociali del Comune e il Centro di ascolto della Caritas diocesana».

A garantire il funzionamento delle Cucine benefiche una 40ina di volontari, cui si aggiungono periodicamente anche giovani dei vari oratori, soprattutto durante le vacanze.

Si tratta di un servizio particolarmente impegnativo anche a livello economico: la spesa solo per il pasto va dai 3.500 ai 4.000 euro al mese. Poi ci sono le spese relative alle stoviglie, le pulizie, il servizio docce (nei locali attigui) e l’utilizzo degli spazi. «L’associazione – ricorda Rozzi – mette tutto di tasca propria. Per fortuna attraverso l’8xMille arriva un contributo di 20mila euro l’anno, indispensabile così come la generosità di tanti cremonesi».

 

Gli altri servizi della S. Vincenzo

Sempre in campo “alimentare” la San Vincenzo è impegnata anche per la consegna di pacchi alimentari a famiglie in situazioni di disagio. Proprio il giorno di Sant’Omobono dello scorso anno è stato inaugurato il nuovo centro di distribuzione di via San Francesco d’Assisi. Oltre 350 le famiglie seguite ogni anno, con una media di 250 pacchi alimentari donati ogni mese.

La distribuzione in precedenza avveniva proprio presso le Cucine Benefiche dove ancora oggi, nelle mattinate di mercoledì e sabato, sono disponibili le docce: circa 800 le persone che usufruiscono annualmente del servizio, insieme a una fornitura di biancheria intima una volta a settimana.

Vi è poi il Centro d’ascolto, che lavora in sinergia con quello della Caritas e con le 29 conferenze parrocchiali della San Vincenzo. Sono aiutate famiglie in gravi difficoltà economiche: la maggior parte degli interventi riguarda il pagamento di utenze, affitti, mense scolastiche, libri di testo o medicinali.

«La nostra – precisa Rozzi – non è una carità “a pioggia”. Cerchiamo, infatti, di guardare alle reali necessità delle persone sviluppando, dove è possibile, una rete di aiuti che coinvolga le istituzioni civili e le parrocchie. Il nostro obiettivo è accompagnare le persone verso un futuro di riscatto e di autonomia».

Da rimarcare anche i progetti legati al doposcuola negli oratori di Cristo Re e San Pietro al Po e diversi laboratori agricoli con l’affidamento ai detenuti di appezzamenti di terra da coltivare a orto, presso la Casa circondariale di Cremona.

Intanto, proprio in questi giorni, sta arrivando a conclusione il progetto “Accogliamo il bisogno” che la San Vincenzo ha gestito di concerto con il Comune di Cremona per la distribuzione 2.500 pacchi alimentari, anche alle famiglie direttamente seguite dai Servizi sociali comunali.

Tanti fronti di lavoro che richiedono tempo, impegno e competenze. Molti volontari, ma anche parecchi benefattori, spesso nell’anonimato, garantiscano che la San Vincenzo possa continuare la sua missione rispondendo sempre al meglio alle esigenze dei tempi.

 

Il direttivo della Conferenza centrale

Da due anni alla guida della Conferenza centrale della Società S. Vincenzo de’ Paoli di Cremona c’è Eugenia Rozzi Bassignani, affiancata dal Direttivo composto da Angela Pluderi Carli (vicepresidente), Luigi Frigoli (tesoriere), Mario Gaiardi (segretario) e i consiglieri Massimo Fertonani, Giampietro Nespoli e Anna Paloschi. Vi sono poi i tre responsabili di settore: Paolo Bignelli, Flavio Carli e Adriano Gorni.

 

Sostegno alla San Vincenzo

La Società San Vincenzo de’ Paoli di Cremona può essere sostenuta attraverso il 5xMille (C.F. 80012480192) o con donazioni direttamente presso la sede di viale Trento e Trieste o sul conto corrente aperto presso la Banca Cremonese Credito Cooperativo: iban IT 81H0845411404000000082095.