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Pastorale in sicurezza: le indicazioni diocesane per la ripresa delle attività

Il vescovo Antonio Napolioni il 9 settembre a commento della dichiarazione della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana sulla ripresa delle attività pastorali ha scritto: “Cremona non dimentica la drammaticità dell’esperienza della pandemia, che ha segnato tante famiglie e comunità, e lo dimostra la massiccia risposta positiva alla chiamata alla vaccinazione. Voglio credere che i credenti siano sempre in prima linea nell’impegno per la salute e la salvezza di tutti, non solo con le armi della preghiera e della carità, ma anche con l’intelligente e umile stima per gli apporti della scienza e per il non facile impegno delle Istituzioni”.

E rivolto ai preti direttamente impegnati in parrocchia: “Chiedo ai sacerdoti di essere di esempio nel recepire con spirito di saggezza e di matura appartenenza ecclesiale gli inviti che ci vengono dal Papa e da tutti i Vescovi, in modo da rassicurare le comunità, e in esse le persone più ferite e timorose, circa la serietà dei comportamenti adottati nei diversi campi dell’azione pastorale che finalmente possiamo riattivare con più serenità e coraggio”.

Si raccomanda anche nei nostri contesti l’attenzione alla situazione delle persone fragili che, per diversi motivi, medici e psicologici, non possono accedere al vaccino e a quanti non hanno gli strumenti per elaborare le paure e le ansie rispetto alle possibili conseguenze, nel clima di incertezza causato dall’epidemia.

Le indicazioni seguenti vengono offerte alla Diocesi per una ripresa serena e al contempo prudente della vita pastorale ordinaria.

 

Allegati da scaricare:

 

Indicazioni sintetiche

Norme generali

Restano in vigore le indicazioni abituali in merito a mascherine (sempre obbligatorie al chiuso), igienizzazione frequente delle mani, pulizia degli ambienti e delle superfici, distanziamento interpersonale, registro delle presenze (da compilare e conservare ai fini del tracciamento dei contatti per ogni riunione e incontro e anche per la libera frequentazione del cortile dell’oratorio, non serve per il bar, ma serve per la sala giochi).

 

Green Pass

Serve a tutti i maggiorenni che svolgono un servizio parrocchiale (es. catechisti, baristi, animatori, educatori, allenatori, ministri straordinari dell’Eucarestia, cantori…) ai quali è chiesto di firmare l’autodichiarazione allegata da consegnare una volta sola.
Serve per i partecipanti adulti alle riunioni e convegni aperti a tutti.
Serve per la consumazione di cibi o bevande esclusivamente se seduti al tavolo all’interno dei locali parrocchiali, sopra i 12 anni.
Serve per l’attività sportiva al chiuso.
Serve al pubblico di gare sportive e spettacoli anche all’aperto.

Non serve per le celebrazioni.
Non serve per il semplice accedere all’oratorio.
Non serve per i minorenni che partecipano alle attività (catechesi, animazione, gioco libero).
Non serve per praticare sport all’aperto.
Il Green Pass viene verificato da uno o più incaricati attraverso l’applicazione ufficiale VerificaC19.

 

Documenti necessari

Tutti i minorenni che partecipano ad una qualunque delle attività parrocchiali (ad esclusione delle celebrazioni) devono portare il documento di iscrizione firmato dai genitori (entrambi o uno che si assume la responsabilità della scelta per entrambi). Tale iscrizione generica alle “attività parrocchiali” è da portare una volta sola anche se si partecipa a più attività (ad es. se un ragazzo frequenta il catechismo e partecipa al corso di chitarra porterà il foglio firmato un volta sola).
Tutti i maggiorenni che svolgono un servizio parrocchiale devono firmare una dichiarazione in cui, tra l’altro, dichiarano di essere in possesso di Green Pass.

 

Ministri ordinati

Valgono per i ministri ordinati (vescovi, presbiteri e diaconi) le stesse norme previste per gli operatori pastorali maggiorenni: per visitare i malati e partecipare alle attività educative e catechistiche devono possedere il Green Pass ovvero essere vaccinati contro il COVID-19 con una dose da almeno 14 giorni oppure essere guariti dall’infezione da SARS-CoV-2 da non oltre 180 giorni oppure avere l’esito negativo di un tampone (esame diagnostico per rilevare l’infezione da SARS-CoV-2) nei termini di tempo indicati dall’autorità civile. Per le celebrazioni eucaristiche e le confessioni, valgono le norme e le indicazioni già date in precedenza. La visita ai fedeli in pericolo di morte in caso di urgenza, qualora non sia possibile ottemperare a quanto stabilito, è comunque consentita.

 

Adempimenti

Identificare il referente covid parrocchiale
Esporre la segnaletica (Vedi modelli disponibili su www.diocesidicremona.it/sicurezzacovid)
Stilare e dare pubblicazione:

  • del regolamento covid (Vedi allegato 5)
  • dell’Informativa e consenso ai fini privacy e riservatezza – Raccolta dati per le attività parrocchiali (Vedi allegato 3)
  • dell’Informativa ai fini privacy e riservatezza – Ingresso agli ambienti parrocchiali (Vedi allegato 4)