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La relazione al centro della riflessione di TDS con il prof. Triani

“Faccia a Faccia”, questo il titolo dell’incontro del mese di dicembre di Traiettorie di Sguardi, sul tema della relazione. Durante la serata gli ospiti – il professor Pierpaolo Triani, docente presso l’università di Piacenza e Brescia, e gli attori della Compagnia dei Piccoli, Mattia Cabrini, Marco Rossetti e Francesca Poli – hanno aiutato la platea dei giovani a riflettere su un tema sempre attuale in un dialogo tra teatro e filosofia.

Sono stati tre i passaggi fondamentali della serata del 18 dicembre che hanno cercato di mettere in luce alcuni aspetti della relazione: relazione come disposizione, relazione come decisione e relazione come fraternità tra sconosciuti.

La relazione è innanzitutto disposizione, si nasce dalla relazione e nella relazione, non ci sarebbe vita senza di essa, è bisogno primario dell’uomo. Ognuno è aperto al mondo e all’altro, si è nella misura in cui si incontrano gli altri.

L’essere persona si sviluppa nella relazione, ma questa relazione è fragilissima. Infatti è una disposizione ambivalente: la relazione è caratterizzata dalla fiducia ma anche del sospetto, può essere aperta o chiusa, è riconoscimento dell’altro ma può trasformarsi anche in possesso dell’altro.

All’uomo, però, non può bastare la relazione come istinto primario, occorre arrivare a uno scambio profondo che si realizza nel momento in cui si decide di giocarsi nella relazione; questa profondità si raggiunge nella relazione cuore a cuore che secondo il filosofo Mounier ha queste caratteristiche: uscire da sé per lasciare aperta la porta all’altro, prendere su di sé l’altro, sentire l’altro, donare se stessi, essere fedeli.

Scegliere la relazione significa scegliere l’altro disponendosi a cambiare. La bellezza della relazione profonda è che il limite personale è svelato nello sguardo benevolo dell’altro, è stare all’interno della fragilità e della generatività: infatti, non si può controllare quello che può sorgere all’interno della relazione profonda. Quindi ci si apre all’inatteso, all’estraneo e anche al rischio.

Non è possibile entrare in relazione profonda con tutti ma è necessario riconoscere che tutti hanno la stessa radice, che tutti sono esseri umani e quindi fratelli.

Riconoscersi fratelli è la condizione di possibilità secondo il professor Triani di scegliere relazioni profonde e tenersi aperti all’incontro con l’altro. Se le relazioni profonde si chiudono, se gli altri lontani diventano nulla, allora il rischio è che i rapporti diventino narcisistici e quindi destinati a finire.

La fraternità permette di alimentare le relazioni profonde e di avere uno sguardo di dono e non di possesso verso l’altro.

 

Relazione del prof. Triani – prima parte

Relazione del prof. Triani – seconda parte

Relazione del prof. Triani – terza parte

Risposte al dibattito

Photogallery

 

Resoconto dei precedenti incontri

 

Prossimi appuntamenti:

  • 15 gennaio 2017 – I fiori di Bach (Lubna Ammoun e Samuele Lanzi)
  • 19 febbraio 2017 – Il “senso” del lavoro (Patrizia Cappelletti)
  • 19 marzo – Costruire comunità, liberare energie (Gregorio Arena)
  • Il percorso si concluderà come consueto con la veglia diocesana delle Palme al palasport di Cremona nel pomeriggio di sabato 8 aprile.

Brochure di Tds 2016/2017