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La Quaresima di Carità 2016 per il progetto di accoglienza e sostegno alle donne in stato di fragilità e disagio a Casa di Nostra Signora

L’edizione 2016 della “Quaresima di Carità”, la tradizionale iniziativa di solidarietà promossa dalla Caritas diocesana in preparazione alla Pasqua, aiuterà la realizzazione del progetto di accoglienza e sostegno alle donne in stato di fragilità e disagio che prenderà avvio entro la fine dell’anno a Cremona nella Casa di Nostra Signora del S. Cuore di Gesù, in via Ettore Sacchi 15. L’iniziativa quaresimale è stata presentata ufficialmente nelle conferenza stampa svolta nel pomeriggio di mercoledì 10 febbraio presso la Curia vescovile di Cremona. Sono intervenuti il vescovo Antonio Napolioni, il direttore di Caritas Cremonese don Antonio Pezzetti e la prof. Paola Bignardi, referente del “Tavolo Rosa”. L’incontro con i giornalisti, moderato da Riccardo Mancabelli dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali, è stato preceduto dalla visita del Vescovo nella Casa di via Ettore Sacchi.

Photogallery della visita del Vescovo al cantiere di Casa di Nostra Signora

Nella struttura, donata dall’Istituto secolare delle Oblate di Nostra Signora del Sacro Cuore alla Diocesi, i lavori di adeguamento sono iniziati nel giugno del 2014. La conclusione è prevista per la prossima festa patronale di sant’Omobono, nel contesto della quale avrà luogo l’inaugurazione ufficiale.

Il progetto di Casa di Nostra Signora, presentato ufficialmente il 6 aprile 2014 al Museo del Violino di Cremona con il concerto dell’Orchestra dei Popoli, era già stato sostenuto con la “Quaresima di Carità del 2014” proprio per permettere l’avvio dei lavori.

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La conferenza stampa. Da sinistra: don Antonio Pezzetti, Paola Bignardi, mons. Antonio Napolioni e Riccardo Mancabelli

Contributi audio

Intervento del vescovo Antonio Napolioni

Intervento del direttore di Caritas Cremonese don Antonio Pezzetti

Intervento della prof. Paola Bignardi, referente “Tavolo Rosa”

Il progetto di Casa di Nostra Signora

Casa di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù rappresenta una delle istituzioni che in diocesi si sono prese cure delle giovani fin dalla metà del Novecento, divenendo promotrice di programmi di emancipazione, anche in anni in cui questo non era usuale. Ora la Casa, donata alla Diocesi dalle Oblate, continua la sua funzione di servizio alla donna, secondo le nuove esigenze del tempo; la prima di esse è quella dell’autonomia, traguardo difficile da raggiungere per tutte quelle donne che hanno alle spalle storie dure e difficili e d’altra parte traguardo necessario perché ciascuna possa vivere all’altezza della propria dignità. Per essere autonoma, una donna sola, spesso con figli piccoli a carico, ha bisogno di lavoro, di casa, di educazione. Sono i tre aspetti attorno ai quali si articola il progetto da realizzare nello stabile ristrutturato di via Ettore Sacchi.

Di educazione hanno bisogno anche donne e uomini che, pur avendo casa e lavoro, hanno bisogno di acquisire una mentalità accogliente, rispettosa, solidale, inclusiva. A questo mira l’attività culturale che è prevista nei futuri programmi.

Con questo progetto si conferma e si qualifica l’attenzione della Chiesa cremonese per la condizione femminile; attenzione che è testimoniata non solo dagli obiettivi del progetto, ma anche dal metodo con cui si è giunti alla sua predisposizione: esso, infatti, è frutto dell’attività del “Tavolo Rosa”, costituito dalle rappresentanti di tutte le organizzazioni femminili cremonesi che lo hanno elaborato attraverso mesi di incontri e di confronti, in uno spirito di corresponsabilità che è anch’esso una straordinaria risorsa.

Casa di Nostra Signora vuole essere un punto di riferimento emblematico dell’attenzione di tutto il territorio cremonese alla condizione femminile. Nella Casa le donne troveranno accoglienza, ascolto, orientamento, accompagnamento ai servizi del territorio, un progetto lavorativo e sostegno alla genitorialità responsabile.

La Casa sarà accessibile tutti i giorni anche da un’utenza esterna, soprattutto di quartiere, che potrà godere di: doposcuola, spazio infanzia (nell’ottica della conciliazione dei tempi lavoro e famiglia), sala polivalente per l’organizzazione di momenti di confronto e di formazione. Inoltre, sarà avviato un “Osservatorio diocesano della donna”.

La Diocesi di Cremona, infatti, insieme alle varie associazioni del territorio impegnate a favore delle donne e alle Istituzioni locali, ha raccolto la sfida e si è messa in cammino con la volontà di continuare la tradizione di accoglienza e sostegno alla femminilità fragile.

Si tratta di un progetto complesso che si svilupperà attorno a tre assi portanti: abitare, educare, lavorare.

Fin da principio è stato attivato il “Tavolo rosa”, con le associazioni e le organizzazioni che si occupano di promozione della donna e con i rappresentanti delle istituzioni locali, per “fotografare” lo stato dei fatti, per conoscere e comprendere la realtà del territorio in termini di povertà e risorse intorno alla donna. Il “Tavolo rosa” continuerà le riflessioni proprio nella Casa di Nostra Signora al fine di realizzare una sorta di “Osservatorio diocesano sulla donna”. Quindi, accanto al monitoraggio del territorio e delle sue complessità e diversità, sarà importante, con l’aiuto di tutti, formare civicamente le persone per “fare cultura” intorno alla donna e alla famiglia così da mirare alla prevenzione del disagio in un’ottica profondamente solidale.

La Casa sarà destinata all’accoglienza e al sostegno morale e materiale di donne in stato di fragilità e disagio, adulte sole o con figli, donne vittime di violenza familiare.

La Casa sarà attenta al tema dell’educazione e della promozione dei diritti della donna.

Al servizio della struttura vi saranno alcune suore di Nostra Signora di Nazareth, giunte nel settembre 2014 in in Italia dal Togo, e attualmente impegnate nella formazione e nel servizio presso le strutture Caritas.

 

Il sostegno al progetto nella Quaresima di Carità

La Casa di Nostra Signora sarà inaugurata in occasione della festività di S. Omobono 2016. Intanto proseguono i lavori per la predisposizione dei locali, al cui cui allestimento si potrà contribuire sostenendo la Quaresima di Carità 2016. L’aiuto di singoli e parrocchie potrà avvenire in tre direzione.

Abitare. Attraverso l’acquisto di materiale necessario ad arredare una camera doppia (mamma e bambino, oppure due adulte) o un mini alloggio. Nella Casa, infatti, le donne avranno la possibilità di godere di uno spazio privato singolo, oppure saranno accolte in camere doppie o triple se accompagnate dai figli. La Casa si doterà di lettini per l’infanzia, seggioloni e box da prestare alle mamme. L’arredamento di una camera tipo sarà così composto: due reti e due materassi, cuscini, due comodini, due armadietti, una scrivania e una sedia, appendiabiti, una cassettiera.

Lavorare. All’interno della Casa è prevista una cucina ad uso professionale destinata alle donne che saranno impegnate a imparare a cucinare e realizzare prodotti da forno, dolci e salati, e conserve. Vi sarà poi un laboratorio da utilizzare anche per piccoli lavori di sartoria, attrezzato con macchine da cucire. Con la quaresima di Carità sarà possibile contribuire a dare forma a questi spazi.

Educare. Per la realizzazione di un Osservatorio permanente sulle povertà e le risorse del mondo della donna, le Associazioni del “Tavolo rosa” organizzeranno incontri periodici. Risulta così necessario attrezzare di una sala studio/biblioteca (da utilizzare anche per il doposcuola) con un proiettore, un televisore, un computer e tutto quanto necessario alla realizzazione di un luogo di studio e confronto. Strumenti che potranno essere garantiti sostenendo la Quaresima di Carità.

 

Come contribuire alla Quaresima di Carità

Diverse sono le opportunità cui cui le comunità parrocchiali e i singoli potranno offrire il proprio contributo al progetto di Casa di Nostra Signora. Queste le modalità:

• presso gli uffici della Caritas diocesana
di via Stenico 2B – 26100 Cremona – telefono 0372-35063

• con carta di credito
attraverso il servizio “Dona ora” sul sito www.caritascremonese.it

• con versamento su conto corrente postale
n. 68411503 intestato a “Fondazione S. Facio onlus”

• con versamento su conto corrente bancario
iban: IT 57 H 05156 11400 CC0540005161
intestato a “Fondazione S. Facio onlus”

indicando come causale “Quaresima di Carità 2016”.

 

Approfondimenti

Focus sulla situazione femminile

Il messaggio del Vescovo per la Quaresima

 

Da scaricare per la Quaresima di Carità

Locandina         Brochure