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La Cappella Sistina incanta Cremona

«Se è vero quello che ha affermato il prof. Roberto Longhi, confermato tra l’altro dal prof. Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, che, cioè la Cattedrale di Cremona è la Cappella Sistina della Val Padana, questa sera il coro personale del Papa canta un poco a casa sua». Con questa battuta che ha stemperato la comprensibile tensione ed emozione per un evento davvero storico per la città di Cremona, don Giuseppe Ferri, nella serata di sabato 1 ottobre, ha dato il benvenuto a una folla straripante intervenuta per il concerto “Cantate Domino” della Cappella Musicale Pontificia Sistina diretta dal maestro mons. Massimo Palombella.

Un evento culturale e spirituale che ha coronato il VII seminario internazionale sulla musica liturgica celebrato nella stessa mattina nell’ambito di MondoMusica a Cremona Fiere. Nel convegno, aperto dal saluto del vescovo Napolioni, si è parlato della musica come elemento di unità tra le confessioni cristiane. Concetto espresso già da Benedetto XVI nel suo viaggio nel Regno Unito e confermato da papa Francesco che ha voluto che il proprio coro partecipasse in varie parti del mondo – Westmister, Oxford, Mosca, Pechino – a incontri, masterclass e concerti.

La Cappella che da oltre 15 secoli accompagna le liturgie papali ha offerta alla città di Cremona un vero e proprio itinerario spirituale attraverso brani polifonici cinquecenteschi caratteristici dei diversi tempi dell’anno liturgico. Si è iniziato con l’introito della quarta domenica di Avvento Rorate,caeli, desuper eseguito da un gruppo ristretto di cantori adulti, per poi passare all’antifona di offertorio della prima domenica di Avvento, At te Levavi, di Giovanni Pierluigi da Palestrina. A coronamento di questo tempo di attesa e speranza è stato presentato il Magnificat VIII toni di Orlando di Lasso.

Con il brano Super flumina Babylonis di Palestrina la Cappella Sistina ha condotto il pubblico nel tempo sacro della Quaresima, tempo di penitenza, di introspezione personale, di nostalgia di autenticità. Di grande impatto emotivo il Miserere di Gregorio Allegri, eseguito durante la liturgia del Venerdì Santo e così commovente che nel 1770 Mozart fanciullo lo trascrisse interamente a memoria subito dopo averlo ascoltato. Di Felice Anerio è stato poi offerto il brano Christus factus est – eseguito durante il triduo pasquale – un brevissimo mottetto con al centro le parole della lettera ai Filippesi dove è sintetizzata la fede cristiana: Cristo si è fatto uomo per annientarsi nella morte in croce. Di una dolcezza infinita il mottetto Adoramus te, Christe di Giovanni Pierluigi da Palestrina anch’esso dedicato al mistero della croce.

A conclusione del triduo pasquale è stato quindi proposto uno dei brani più famosi di Palestrina il mottetto Sicut Cervus, eseguito solitamente per accompagnare la processione dei ministri al fonte battesimale durante la veglia pasquale.

Al termine non poteva mancare sempre del Palestrina il solenne Tu es Petrus, il mottetto che accoglie il Papa all’ingresso della Sistina e della Basilica Vaticana e che mette in musica la promessa di Gesù di fare di Pietro la pietra su cui fondare la Chiesa.

«Siamo stati in apnea – ha affermato il vescovo Antonio prima del bis -. Ci avete fatto tenere il fiato in sospeso, siamo stati in ascolto e in preghiera. Vorrei che questa non fosse solo una serata storica come è stato detto all’inizio, ma una serata programmatica. Voi ci avete offerto un programma di polifonia sacra rinascimentale: ebbene abbiamo bisogno di un grande rinascimento non solo artistico e culturale, ma anche nella vita! La testimonianza della polifonia, la bellezza della varietà delle voci che si intersecano, è il metodo che fatichiamo ad attuare, ma che è necessario. Se poi la lingua parla con le Parole di Dio a maggior ragione la diversità deve comporsi in armonia».

Il bis, ovvero l’Agnus Dei I della Missa Papae Marcelli è stato introdotto dallo stesso Palombella: «Vi offriamo un’anteprima perché l’intera Missa secondo la stampa del 1577 non è stata mai eseguita. La proporremo il 7 ottobre nella Cappella Sistina per presentare un nuovo cd edito con Deutsche Grammphon che contiene sia questa Messa e sia una serie di mottetti di Palestrina dedicati alla misericordia».

Al concerto hanno partecipato le massime autorità della città e della provincia, i vertici di MondoMusica e i relatori del seminario della mattina. Accanto al vescovo Antonio vi era, infatti, mons. Arthur Roche, segretario della congregazione per il culto divino, il maestro James O’Donnell, maestro di cappella dell’abbazia di Westmister, Matthias Grunert e maestro di Cappella della Frauenkirche di Dresda.

Photogallery (di Cristian Chiodelli)

Il Seminario di studio a MondoMusica

Masterclass di domenica 2 ottobre a S. Agostino