1

Si rinnova la proposta dei weekend a Folgaria

Il percorso di Folgaria, negli anni, ha arricchito la Diocesi grazie all’intuizione di una proposta che ha unito formazione, vita comunitaria, svago e sostegno al vissuto di sposi e famiglie. I cambiamenti dei ritmi di vita e nuove esigenze pastorali hanno portato, però, a ripensarne l’organizzazione e a strutturare la proposta in un modo rinnovato: non più un percorso in tre anni con tre incontri annuali, ma singoli fine settimana tematici cui le famiglie possono accedere a seconda delle loro esigenze e disponibilità. «Questa scelta nasce dalla richiesta di facilitare la partecipazione di tutte le famiglie, tenendo conto dei ritmi attuali della vita familiare. Le famiglie potranno così scegliere di partecipare ad un solo weekend – spiegano Maria Grazia e Roberto Dainesi – o essere presenti a tutti e cogliere così maggiormente il senso del tema generale della iniziativa “Dove sono due o tre…”: la Sua presenza nella famiglia, attualizzazione in chiave familiare delle linee pastorali di quest’anno.» Il taglio sarà prevalentemente antropologico-psicologico. Ogni weekend avrà anche un target privilegiato di famiglie, pensato proprio per favorirne la partecipazione. Inoltre sarà garantita la consueta animazione per bambini e ragazzi e l’opportunità di vivere momenti di svago e relax nel bel panorama circostante insieme ad altre famiglie.

«I fine settimana – precisano ancora i coniugi Dainesi – possono essere anche un’occasione per gruppi di famiglie della stessa unità pastorale per vivere un momento più intenso di formazione e amicizia insieme.

Il primo appuntamento dall’8 al 10 novembre 2019, sul tema “Dove due o tre… Le relazioni in famiglia”. Si tratta di una proposta rivolta a tutte le famiglie, con particolare attenzione alle giovani coppie, chiamate a prendersi cura delle relazioni di coppia. In contemporanea sono invitate le équipe che seguono gli itinerari in preparazione al matrimonio: una bella occasione di confronto tra chi vive la stessa esperienza per approfondire tematiche e strumenti comunicativi. Quest’anno il focus per loro sarà la sessualità, dimensione fondamentale della coppia.

«Questo abbinamento – spiegano i Dainesi – permetterà alle coppie animatrici degli itinerari in preparazione al matrimonio di essere nuovamente vicine ai giovani in questa esperienza volta a rafforzare le basi relazionali della vita di coppia.

“Guariti dal perdono” è lo slogan del secondo incontro di Folgaria, in agenda dal 17 al 19 gennaio 2020. Il weekend è rivolto in particolare alle coppie che accompagnano i genitori nei percorsi di Iniziazione cristiana, dove si è chiamati ad annunciare la ricchezza del matrimonio sacramentale e, al tempo stesso, accogliere e accompagnare coppie ferite. Ma la proposta è estesa anche a tutte le altre famiglie per confrontarsi su come crescere nella capacità di essere perdonati e perdonare.

Ultimo fine settimana residenziale dal 27 a 29 marzo 2020: “Io sono in mezzo a loro”. Un incontro di spiritualità per famiglie, strutturato con momenti di silenzio e riflessione di coppia.

 

Folgaria

Tre i fine settimana residenziali: a novembre per tutte le famiglie, a gennaio in particolare per le coppie guida dell’Iniziazione cristiana e a marzo un incontro di spiritualità

Brochure informativa                 Locandina

 

Giornata diocesana

La giornata diocesana per le famiglie è in programma domenica 16 febbraio 2020 in Seminario dalle ore 9.00

Futuri sposi

Si terrà il 15 marzo 2020 in Seminario l’annuale incontro diocesano del Vescovo con i partecipanti ai corsi di preparazione al matrimonio

Separati, divorziati e in nuova unione

Il Servizio diocesano per persone separate, divorziate e in nuova unione da quest’anno sarà attivo in tre sedi: Cremona, Caravaggio, Viadana e proporrà sia incontri di preghiera e riflessione alla luce della Parola di Dio che la possibilità di accompagnamento nel cammino personale di fede e di discernimento della propria situazione, attraverso incontri individuali e di coppia. Il Servizio non sostituisce, ma integra il prezioso lavoro di discernimento che ogni sacerdote svolge con le persone che accompagna nel suo ministero. Per informazioni:  separatiedivorziati@diocesidicremona.it 370 3677183




Futuri sposi, domenica l’incontro diocesano in Seminario

“Come sigillo sul tuo cuore”, è questo lo slogan scelto per l’incontro tra il Vescovo e i futuri sposi che nel pomeriggio di domenica 17 marzo, a partire dalle 16, di terrà presso il Seminario di Cremona (via Milano 5). Un appuntamento ormai divenuto tradizionale e che l’Ufficio diocesano per la Pastorale familiare, diretto dai coniugi Maria Grazia e Roberto Dainesi, ripropone per il terzo anno. L’invito è rivolto a tutte quelle coppie che hanno preso parte ai corsi in preparazione al matrimonio.

Difficile delineare il profilo di queste coppie. Se non mancano giovani 20enni, è pur vero che non è così difficile trovare anche partecipanti che hanno già superato i 40 anni. «Il trend di questi ultimi anni – spiegano i Dainesi – è assestato su circa 300/400 coppie partecipanti, suddivise tra i corsi autunnali, invernali e di primavera organizzati nelle diverse zone pastorali. Numeri certamente inferiori a quelli che si registravano fino a dieci anni fa. E anche le storie personali sono radicalmente mutate rispetto al passato: possiamo dire che quasi il 90 per cento già convive e, a volte, ci sono anche già i figli. Proprio per questo abbiamo pensato di organizzare, in occasione dell’incontro con il Vescovo, anche il servizio baby sitting».

L’obiettivo di questo pomeriggio è offrire l’opportunità di un momento di incontro in cui condividere la propria esperienza con altre coppie e, nello stesso tempo, poter dialogare con il Vescovo, con la possibilità di porre interrogativi e affrontare problematiche.

Per questo la modalità di incontro è stata pensata in modo leggero con momenti di intrattenimento, tra musica, teatro e danza. Naturalmente senza tralasciare spazi di preghiera e riflessione, oltre che di confronto con il Vescovo. L’intento è quello di far cogliere la bellezza, e insieme anche la responsabilità, del sacramento del matrimonio.

L’incontro, che si concluderà alle 18 con l’aperitivo, vedrà la presenza anche delle équipe di accompagnamento che hanno seguito i futuri sposi. Équipe formate da un sacerdote insieme a un paio di coniugi, nel tentativo di mostrare il valore di sposarsi in chiesa, testimoniandolo concretamente. Rimane poi la sfida del dopo, affidato in primo luogo alle comunità parrocchiali, ma che proprio le relazioni instaurate in questi corsi cercheranno di sostenere ulteriormente.

La locandina dell’incontro




Giornata per la Vita, le celebrazioni nelle zone pastorali

«È vita, è futuro»: è questo il tema scelto dal Consiglio Episcopale Permanente per la 41ª Giornata Nazionale per la Vita che si celebrerà il 3 febbraio 2019.

Il Messaggio dei Vescovi italiani per la 41ª Giornata per la vita, che si celebrerà domenica 3 febbraio 2019, prende le mosse dall’annuncio del profeta Isaia al popolo: «Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa».
Un annuncio che “ha radici di certezza nel presente” e “testimonia speranza affidabile nel domani di ogni donna e ogni uomo”.

Il messaggio per la Giornata 2018

Anche in diocesi come ogni anno la Giornata si celebrerà con momenti di preghiera e testimonianze nelle zone pastorali.

Il Vescovo Antonio presiederà la veglia della Zona 1 a Vailate sabato 2 gennaio all 21 presso la chiesa parrocchiale, durante la quale verrà proposta la testimonianza di Greta e Duillio della comunità Papa Giovanni XXIII.

Sempre sabato sera a Cremona per la Zona 3 in Seminario alle 21 si celebrerà la veglia per la vita, mentre domenica 3 a Palazzo Cittanova Gianni Mussini presenterà il suo libro “Donne in cerca di guai” (ore 16.30) con la partecipazione della giornalista di Avvenire Lucia Bellaspiga. Lunedì 4 alle 21 il programma zonale si chiuderà con la adorazione per la vita a Cascina Moreni.

Veglie di preghiera anche nella zona 4 presso il salone parrocchiale di Cicognolo (ore 21) con le testimonianze degli operatori del Centro di Aiuto alla Vita di Casalmaggiore  e a Bozzolo per la Zona 1, dove porteranno la propria testimonianza il Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti (“Quando l’accoglienza della vita potrebbe diventare difficile”), i coniugi Scaravelli di Dosolo (“Per continuare la vita dopo la perdita di un figlio”) e don Antonio Pezzetti, direttore della Caritas diocesane (“Per aiutare la vita degli immigrati nella loro terra”).

E’ in programma invece una marcia per la vita a Pizzighettone per la Zona pastorale 2: bambini, ragazzi e genitori sono invitati al ritrovo presso la chiesa di San Giuseppe da cui la marcia partirà in direzione della chiesa di San Bassiano.

Locandina zona 1

Locandina zona 2

Locandina zona 3

Locandina zona 4

Locandina zona 5




Verso il matrimonio, nelle zone al via i corsi per i fidanzati

 

Nelle cinque zone pastorali della diocesi stanno partendo i percorsi in preparazione al matrimonio per l’anno pastorale 2021/2022.

Gli itinerari proposti sono sempre un’occasione importante per la coppia, sia nel darsi tempo per riflettere sull’importante passo che sta per compiere, ma anche per la bella opportunità di confronto con le altre coppie che stanno vivendo la stessa esperienza e con le coppie di sposi e sacerdoti.

Il cammino si svolgerà in gruppi poco numerosi di coppie e questo per favorire il confronto e la riflessione condivisa sulle motivazioni della scelta del matrimonio cristiano e su come vivere questo sacramento nel quotidiano.

Può capitare che i futuri sposi si avvicinino a questi itinerari malvolentieri, con l’impressione di dover solo rispettare un obbligo, ma, per l’esperienza maturata in tutti questi anni, i riscontri delle coppie sono nella quasi totalità positivi, perché il percorso risulta una bella occasione di riflessione, ma anche di gioiosa amicizia con altre persone.

Lo stile della proposta. infatti, vuole rispondere a quanto richiamato da Papa Francesco in Amoris Laetitia: “I fidanzati dovrebbero essere stimolati e aiutati a poter esprimere ciò che ognuno si aspetta da un eventuale matrimonio, il proprio modo di intendere quello che è l’amore e l’impegno, ciò che si desidera dall’altro, il tipo di vita in comune che si vorrebbe progettare” (A.L. 209).

I percorsi sono anche un momento in cui tornare mettere a tema il proprio cammino di fede. Frequentemente le coppie di futuri sposi, per varie motivazioni e situazioni, sono un po’ lontane dalla partecipazione alla vita delle comunità cristiane e hanno bisogno di riascoltare l’annuncio della proposta cristiana fatto in un modo adatto alla loro storia e supportato dalla testimonianza di tutta una comunità.

Tutti gli incontri si svolgeranno nel rispetto delle indicazioni per il contenimento del Covid 19 e con tutte le flessibilità cui la pandemia ci ha abituato.

Di seguito il calendario dei percorsi nelle 5 zone pastorali, che sarà aggiornato con le indicazioni relative agli ulteriori itinerari in via di definizione.

Da segnare inoltre in agenda, per tutte le coppie partecipanti agli itinerari di preparazione al matrimonio, è inoltre l’incontro con il Vescovo domenica 20 marzo 2022, dalle 16 alle 19 a Cremona, presso il Seminario di via Milano 5, nell’auspicio di poter tornare a vivere l’incontro diocesano dei fidanzati in presenza.

Con l’augurio che gli itinerari proposti possano essere una bella occasione per tutte le coppie condividiamo l’augurio di Papa Francesco: “Cari fidanzati, abbiate il coraggio di essere differenti, non lasciatevi divorare dalla società del consumo e dell’apparenza. Quello che importa è l’amore che vi unisce, fortificato e santificato dalla grazia” (A.L. 212).

Per ogni richiesta di chiarimento è possibile rivolgersi al proprio parroco o contattare l’Ufficio diocesano per la Pastorale familiare (e-mail: famiglia@diocesidicremona.it).




Il 22 aprile il Vescovo incontra i fidanzati

Dopo la felice esperienza dello scorso anno, l’Ufficio diocesano per la Pastorale familiare, diretto da Maria Grazia e Roberto Dainesi, ripropone nuovamente ai fidanzati che hanno preso parte ai corsi in preparazione al matrimonio un incontro diocesano con il vescovo Antonio. L’appuntamento è per il pomeriggio di domenica 22 aprile, dalle 16, presso il Seminario vescovile di Cremona, in via Milano 5.

Secondo un trend consolidato nel’ultimo periodo, anche quest’anno sono circa 400 le coppie che, nelle diverse zone pastorali, hanno seguito i corsi, accompagnati da una cinquantina di coniugi. Tutti loro sono stati invitati all’iniziativa del 22 aprile, dal titolo “Io scelgo te per sempre”.

l’iniziativa intende offrire loro un’occasione di incontro e di confronto a partire dall’esperienza che li sta portando al matrimonio, affrontando insieme i problemi reali della coppia e della famiglia. Per questo il Vescovo – come già lo scorso anno – non terrà una relazione, ma cercherà di confrontarsi con i presenti attraverso le domande che gli saranno poste.

Stimolato da alcuni spunti in musica, teatro e danza, il pomeriggio sarà un momento di riflessione e festa, che intende essere segno concreto di vicinanza e stima da parte della Chiesa cremonese nei confronti dei futuri sposi.

La serata si concluderà, intorno alle 19, con l’aperitivo.

Locandina




Dal convegno di pastorale familiare l’invito a rendere «domestico» il mondo

Una intera giornata con le famiglie e per le famiglie, per ribadire che «la pastorale familiare – come ha sottolineato il vescovo Napolioni – è il colore e il taglio di tutta la vita ecclesiale». È stato vissuto così, domenica 25 febbraio in Seminario, il convegno diocesano di pastorale familiare, sul tema “Famiglia testimone della gioia del Vangelo”.

L’incontro è iniziato con adulti e bambini insieme per il momento di preghiera guidato dal Vescovo.

Poi, mentre i più piccoli si sono spostati in altri ambienti per una mattinata di gioco e animazione garantito dagli animatori dell’Acr, i genitori in salone Bonomelli hanno approfondito l’argomento al centro della giornata insieme a don Enzo Botticini, dell’Ufficio nazionale per la Pastorale familiare della Cei. Il sacerdote veronese ha sostituito il direttore don Paolo Gentili, all’ultimo  impossibilitato a prendere parte al convegno per motivi di salute.

Quella di don Botticini è stata un’articolata relazione che ha aiutato a rileggere l’esortazione apostolica di Papa Francesco sull’amore nella famiglia, “Amoris Laetitia”. A partire dalla fisionomia della famiglia tracciata a partire dall’immagine della Trinità, «specchio dell’armonizzazione delle differenze che tendono all’unità». E con una consapevolezza: il grande desiderio dei giovani di fare famiglia, minato, però, da scarse possibilità lavorative insieme a una visione distorta del matrimonio come evento di lusso.

Anche in questo senso don Botticini ha espresso la forte necessità che proprio le famiglie indichino «le strade di felicità» che certo non mancano. In una sorta di vero e proprio compito di tutoraggio che le coppie di sposi sono chiamate a svolgere nei confronti dei fidanzati (anche dopo che i fidanzati convolano a nozze). Proprio sul tema dei percorsi in preparazione al matrimonio don Botticini ha sottolineato alcuni aspetti caratterizzanti: un itinerario lungo e consistente, équipe di accompagnamento, un serio cammino di fede e l’instaurarsi di una relazione nuova con la comunità ecclesiale. E guardando quindi al rapporto nella coppia ha citato i tre atteggiamenti richiamati dal Papa, con l’abitudine a chiedere permesso, grazie e scusa.

Un intervento, quello del sacerdote veronese, che, ricco di riferimenti e citazioni, ha saputo, però, entrare nella concretezza della vita quotidiana, richiamando, ad esempio, la necessità di «armonizzare i tempi della famiglia con i battiti del Vangelo». E ancora auspicando che il «metodo famiglia» riesca a scardinare la logica di rappresentanza degli organismi ecclesiali, chiamati a essere prima di tutto «casa». Ha poi espresso la necessità che – a 50 anni dal Concilio – la famiglia sia soggetto della riflessione su se stessa. Usando poi l’immagina del «grembiule domestico con il quale possiamo lavare i piedi alla Chiesa».

Non è mancato l’invito ad armonizzare sempre più la vocazione al ministero ordinato con quella matrimoniale. E in tal senso è stata richiamata l’esperienza di affiancare il cammino di studio dei seminaristi con un’esperienza a contatto diretto con le famiglie.

Tra i temi trattati anche quello dei matrimoni spaccati, con la necessità da un lato di arrivare al sacramento con maggiore consapevolezza, dall’altro l’esigenza di accogliere quanti sono rimesti feriti. Quattro le parole d’ordine: accogliere, integrare, discernere, accompagnare.

Citando ancora “Amoris Laetitia” don Botticini ha invitato le famiglie a «rendere domestico il mondo», diventando «testimoni di una Chiesa con la porta aperta».

 

Una relazione a cui non è seguito come al solito il dibattito in sala: le suggestioni dei partecipanti sono arrivate, infatti, attraverso messaggi whatsapp: stimoli a cui il relatore non ha mancato di dare risposta.

A chiudere la mattinata – moderata da Maria Grazia e Roberto Dainesi (coppia incaricata per la Pastorale familiare diocesana) alla presenza di don Enrico Trevisi (coordinatore tavolo pastorale “Comunità educante, famiglia di famiglie”) – è stato quindi l’intervento conclusivo del Vescovo che ha ricordato come il tema degli affetti fosse stato al centro dell’ultima assemblea sinodale e l’attenzione delle Chiese lombarde sul tema della famiglia (per il quale proprio mons. Napolioni è delegato). I Vescovi lombardi – ha anticipato – non stileranno alcun documento attuativo sull’Amoris Laetitia, ma invieranno una lettera a sacerdoti e famiglie per esprimere la volontà a inserirsi a pieno in questo processo.

Prima del pranzo il vescovo ha celebrato l’Eucaristia, durante la cui colletta sono stati raccolti 425 euro, che saranno utilizzati per sostenere una famiglia in difficoltà attraverso il sostegno della Caritas.

Dopo la Messa e il pranzo comunitario i lavori congressuali sono proseguiti nel pomeriggio per gruppi tematici (accoglienza e carità, educare alla fede, attenzione alle giovani coppie, vivere la quotidianità) con una modalità laboratoriale che ha permesso di sviscerare meglio ogni argomento e crescere nel cercare insieme nuove strade per la pastorale familiare.

Photogallery dell’intera giornata




Itinerari in preparazione al matrimonio, aggiornato il calendario per le 5 Zone

Nei mesi trascorsi tanti matrimoni sono stati rinviati ed alcuni percorsi in preparazione al matrimonio non si sono svolti o sono stati interrotti. Ora in tutta la Diocesi gli itinerari di preparazione riprendono, nel rispetto di tutte le indicazioni per il contenimento del Covid-19 e con tutte le flessibilità cui la pandemia ci ha abituato, ma con lo stesso entusiasmo e il medesimo desiderio di accompagnare le coppie di futuri sposi al passo decisivo e gioioso dello sposarsi.

Il cammino si svolgerà in gruppi poco numerosi di coppie che si potranno confrontare sulle motivazioni della scelta del matrimonio cristiano e su come vivere questo sacramento nel quotidiano. Le coppie oltre che tra di loro potranno confrontarsi con sacerdoti e coppie di sposi che li aiuteranno nel cogliere la ricchezza del matrimonio cristiano e della vita coniugale.

Riprendendo le parole di Papa Francesco i percorsi vogliono offrire un’occasione per “dare spazio alle coppie partecipanti affinché possano esprimere ciò che ognuno si aspetta da un eventuale matrimonio, il proprio modo di intendere quello che è l’amore e l’impegno, ciò che si desidera dall’altro, il tipo di vita in comune che si vorrebbe progettare” (AL 209).

Allo stesso tempo la proposta di questi percorsi e la presenza di queste giovani coppie richiama tutta la comunità diocesana a lasciarsi contagiare dal desiderio di ripensare il proprio cammino di fede e la propria scelta vocazionale.

Di seguito il calendario dei percorsi nelle 5 zone pastorali, aggiornato al dicembre 2020.

Da segnarsi in agenda per tutte le coppie partecipanti agli itinerari di preparazione al matrimonio è l’incontro con il vescovo Antonio Napolioni domenica 14 marzo, dalle 16 alle 19, a Cremona, presso il Seminario di via Milano 5 sperando che l’incontro si possa svolgere presenza.

Per ogni richiesta di chiarimento è possibile rivolgersi al proprio parroco o contattare l’Ufficio diocesano per la Pastorale familiare (e-mail: famiglia@diocesidicremona.it; tel. 0372-495011; cell 3703677183).




A Tonfano per parlare di Dio ai futuri sposi

“Portatemi Dio”, questo il provocatorio titolo, preso da una canzone di Vasco Rossi, del fine settimana vissuto dal 5 al 7 novembre nella accogliente casa di Tonfano della Caritas diocesana da 20 coppie che accompagnano chi si prepara al matrimonio.

Aiutati da don Massimiliano Sabbadini e dai coniugi Francesca e Alfonso Colzani, della pastorale familiare di Milano, ci si è confrontati su come parlare di Dio e del suo amore ai giovani che frequentano gli itinerari di preparazione al matrimonio. Sono giovani adulti che spesso non frequentano la vita delle comunità parrocchiali, hanno un ricordo lontano dei contenuti catechistici e della morale, non si accostano ai sacramenti, ma chiedono di sposarsi in Chiesa con sincero desiderio, magari espresso attraverso intuizioni semplici ma profonde. Come aiutare questo desiderio di ripresa di un cammino di fede? Come farlo in un modo che tenga conto della psicologia e della situazione sociologica di un giovane d’oggi? Quali linguaggi usare per presentare in tutta la sua bellezza la sconvolgente verità del Kerigma?

In diocesi ogni anno circa 700 giovani frequentano i percorsi: questo ci richiama alla responsabilità di un annuncio che in altri contesti non abbiamo la possibilità di fare a persone di quella fascia di età. Ma per essere gioiosi annunciatori, dobbiamo innanzitutto recuperare la nostra personale esperienza di Dio, lasciarci continuamente attrarre dalla novità del Suo amore.

Per aiutare in questo i relatori hanno presentato i primi due capitoli della Genesi e il brano della lavanda dei piedi invitando a una meditazione personale approfondita, per fare lavorare in secondo tempo in gruppo sul come testimoniare con la vita e con la narrazione di contenuti il Suo amore che ci chiama ad amare.

Si è lavorato intensamente con passione e serenità, godendo anche della ritrovata possibilità di stare insieme dopo un anno e mezzo in cui ci si incontrava solo online.

Ci si è salutati con gratitudine e con la speranza di riuscire a coinvolgere nuove coppie più giovani in questo bellissimo servizio.




Veglie per la Vita il 3 febbraio nelle Zone

Si celebra domenica 4 febbraio la 40esima Giornata nazionale per la vita sul tema “Il Vangelo della vita, gioia per il mondo“. In questo contesto sono diversi gli appuntamenti di riflessione e preghiera organizzati sul territorio, a partire dalle veglie di preghiera che la sera di sabato 3 febbraio (ore 21) si svolgeranno nelle cinque zone pastorali.

 

Le parrocchie della Zona 1 sono attese presso il Centro di spiritualità del Santuario di Caravaggio per una serata di musica dal titolo “Follow me! Alla scoperta della vita”. L’evento, animato dal Grande Coro Diocesano, lascerà spazio all’intervento di Gianluigi Perati, medico geriatra, presidente dell’Associazione medici cattolici italiani di Cremona.

Locandina zona 1

 

Per la Zona 2 la veglia è all’oratorio di Soresina, tra momenti di preghiera e riflessione. L’attenzione sarà focalizzata soprattutto sull’impegno del Centro di aiuto alla vita, e in particolare il progetto Gemma, con la relazione di Pietro Fiori.

Locandina zona 2

 

A Cremona (Zona 3) l’incontro si tiene presso l’auditorium della Camera di Commercio, alla presenza del vescovo Antonio Napolioni. Ad aiutare la riflessione il racconto dell’impegno, a favore delle giovani mamme, della Casa famiglia S. Omobono dell’Azione cattolica, insieme alla testimonianza di chi vive sulla propria pelle i limiti imposti dalla Sla. Il presidente del Movimento per la vita di Cremona, dott. Paolo Emiliani, aiuterà quindi a fare chiarezza rispetto alla legge sulle disposizioni anticipate di trattamento.

Nei giorni successivi a Cremona altri due appuntamenti. Nel pomeriggio di domenica 4 febbraio, alle 16, a Palazzo Cittanova il consueto evento promosso dal Movimento per la vita alla presenza del prof. Massimo Gandolfini.

Serata più di carattere spirituale, invece, lunedì 5 febbraio presso Cascina Moreni con l’adorazione eucaristica per la vita.

Locandina zona 3

 

La chiesa parrocchiale di Isola Dovarese è il luogo di ritrovo della Zona 4: qui gli spunti di riflessione arriveranno dall’esperienza del Centro di aiuto alla vita di Asola e dalla testimonianza di Massimiliano Tresoldi, rimasto in coma per dieci anni.

Locandina zona 4

 

L’appuntamento in terra casalasco–viadanese è a Casalmaggiore, nella chiesa di S. Francesco, con l’intervento del coro Joy Voices, della coreografa Stefania Fuso e di Milena Fracassi del Centro di aiuto alla vita di Cremona.

Locandina zona 5

 




Amoris Laetitia: l’amore nella vita quotidiana della famiglia

Natale… il Presepe… e al centro quella famiglia Santa, ma anche un po’ strana. Da sempre ci viene presentata come modello di amore e felicità, cosa che ce la potrebbe far sentire lontana, idealizzata; eppure, guardandola, subito percepiamo che la sua gioia è ben diversa da quella ostentata dalle famiglie presenti nelle pubblicità natalizie. È la serenità vera di una famiglia che sentiamo vicina e a cui possiamo rivolgerci perché ne ha provate di tutti i colori, come noi e più di noi, e che ci parla, però, di un amore profondo e vero verso cui anche la nostra famiglia, con tutti i limiti, peccati e problemi può camminare, come può.

La Sacra Famiglia è dunque concretezza e, al tempo stesso, speranza e gioia dell’amore: queste stesse parole attraversano Amoris Laetitia, l’esortazione apostolica scritta da papa Francesco nel 2016 sull’amore nella famiglia. Un documento che immerge in una prospettiva di gioia a livello familiare e comunitario. Tutti possono leggerla. È un documento scritto con semplicità, con molti riferimenti alla quotidiana realtà della vita familiare, che non si ferma ad una analisi dell’attualità né cede a lamenti sterili per la situazione di crisi della famiglia. Accompagna, invece, a cogliere ogni segno della gioia dell’amore presente nella vita familiare, perché possa essere fatto crescere nella consapevolezza che “nessuna famiglia è una realtà perfetta e confezionata una volta per sempre” (AL 325).

In questo sguardo di speranza ogni famiglia si sente così responsabilmente incoraggiata a vedere che ha delle risorse e a riconoscere che la sua identità e forza “risiede essenzialmente nella sua capacità di amare e di insegnare ad amare. Per quanto ferita possa essere una famiglia, essa può sempre crescere a partire dall’amore” (AL55). Da questa possibilità di camminare verso una pienezza nell’amore, che non è mai accettazione passiva di ogni comportamento, nessuna famiglia è esclusa: quelle giovani e quelle che si preparano a vivere insieme la vecchiaia; quelle che hanno problemi lavorativi o sono ferite da sofferenze e fragilità; quelle serene e quante sperimentano la crisi, il fallimento o vivono situazioni di “irregolarità”; quelle alle prese con l’educazione dei figli e quante si impegnano nel sociale.

Il Papa guarda alle famiglie con la cura del pastore che ha a cuore il cammino di ciascuna. Non rinuncia a proporre l’ideale esigente della vita matrimoniale, ma richiama ad una vicinanza verso le persone fragili e bisognose di perdono. Si coglie quindi nel documento un forte e trasversale richiamo alla misericordia che è provocazione per le comunità parrocchiali ad essere accoglienti e non giudicanti verso nessuno.

Al tempo stesso ci è rivolto un invito a pensare alle nuove generazioni che non vedono come attraente la vocazione matrimoniale. Soprattutto attraverso la vita vissuta, la famiglia e il matrimonio devono essere presentate come “strade di felicità” in cui persino i periodi di crisi possono essere considerati come “parte della sua drammatica bellezza”. Le famiglie hanno così un fondamentale ruolo di protagoniste in questo annuncio. Con umile atteggiamento di autocritica il Papa afferma poi che il nostro modo di presentare le convinzioni cristiane riguardo al matrimonio, così come una “idealizzazione eccessiva, soprattutto quando non abbiamo risvegliato la fiducia nella grazia, non ha fatto sì che il matrimonio sia più desiderabile e attraente, ma tutto il contrario” (AL36).

Molto bello il capitolo quarto dell’Esortazione in cui, partendo dal celebre inno alla carità della lettera ai Corinzi, vengono declinati nel quotidiano gli atteggiamenti che potrebbero arricchire di bellezza e calore sia le nostre famiglie che le nostre parrocchie.

In questo periodo natalizio, in cui tra tante luci effimere siamo chiamati a vedere e seguire la Luce, è bello e impegnativo al tempo stesso ricordare che, come dice il Papa “ogni famiglia, pur nella sua debolezza, può diventare una luce nel buio del mondo (AL66).

Maria Grazia e Roberto Dainesi
Incaricati diocesani Pastorale familiare