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Una meditazione del Vescovo Napolioni per l’ultima “Pausa… Digiuno” in Cattedrale

Si è conclusa con l’ultimo venerdì prima della Domenica delle Palme l’esperienza quaresimale della “Pausa… Digiuno” in Cattedrale, iniziativa proposta da alcuni anni dalla Zona Pastorale 3 che ha aperto le porte del Duomo a tutti i fedeli che, durante la pausa pranzo dei venerdì di Quaresima, hanno trovato un momento per poter pregare e riflettere davanti al Santissimo Sacramento esposto sull’altare.

Un momento di pace che risana e ristora, nel quale è stato proposto a chi ha partecipato il gesto di carità del dono del pasto: devolvere l’equivalente di quello che si sarebbe speso per pranzare al sostegno del progetto Caritas per la Quaresima in favore del carcere di Cremona.

A guidare l’ultimo appuntamento è stato il vescovo di Cremona Antonio Napolioni, che per aiutare i fedeli nella meditazione e nella preghiera, durante l’adorazione eucaristica ha proposto un brano tratto dal libro di Alda Merini, “Poema della croce”. Tema portante del passo gli ultimi istanti della vita di Cristo, riproposti attraverso lo sguardo di un Gesù veramente fatto uomo, che ripercorre alcuni momenti della sua vita con pensieri, meditazioni e paure che prendono forma all’avvicinarsi dalla sua Passione.

 




Nei venerdì di Quaresima in Cattedrale torna la “Pausa… digiuno”

Sarà proposta anche quest’anno la “Pausa… digiuno”, iniziativa promossa dalla Zona pastorale 3 nei venerdì di Quaresima in Cattedrale dove, durante la pausa pranzo, vi sarà la possibilità di vivere un momento preghiera e riflessione. Dalle 12.30 alle 14, tempo dedicato all’iniziativa, sarà esposto il Santissimo Sacramento per l’adorazione personale.

«Si tratta di un momento offerto perché la preghiera, il digiuno e la carità vengano praticate insieme – spiega don Antonio Bandirali, parroco dell’unità pastorale Sant’Omobono, di cui fa parte la Cattedrale, e coordinatore dell’iniziativa promossa a livello zonale–. Uno spazio libero per accompagnare la Quaresima, affinché sia tempo di conversione».

Ogni venerdì ad aiutare la preghiera vi sarà offerta una meditazione a partire da un brano della Passione secondo l’evangelista Marco. Il primo appuntamento, venerdì 23 febbraio, dal titolo “Perché questo spreco?”, sarà guidato da don Umberto Zanaboni, vicepostulatore della causa di beatificazione di don Primo Mazzolari e incaricato diocesano per la Pastorale missionaria. “Rabbì!” sarà invece lo slogan del 1° marzo con la riflessione affidata a don Stefano Montagna, vicario dell’unità pastorale Sant’Omobono. La Pausa digiuno dell’8 marzo sarà invece guidata da suor Chiara Rossi, dell’Istituto delle Adoratrici, educatrice presso a Marzalengo presso la comunità di recupero di Caritas Cremonese, che svilupperà il tema “Non so e non capisco cosa dici”. Sarà Emanuele Bellani, presidente diocesano di Azione Cattolica, ad accompagnare la riflessione “Salve, re dei giudei” in programma il 15 marzo. L’ultimo incontro, presentato con il titolo “Davvero quest’uomo era il figlio di Dio”, sarà quello di venerdì 22 marzo e vedrà offire la meditazione il vescovo Antonio Napolioni.

L’iniziativa sarà anche occasione di condivisione e solidarietà: ai partecipanti, infatti, sarà chiesto di devolvere il corrispettivo del pasto non consumato per sostenere il progetto della Quaresima di Carità, quest’anno indirizzato al sostegno delle persone detenute nella casa circondariale di Cremona, per promuovere percorsi di integrazione sul territorio e offrire un gesto concreto di vicinanza attraverso il dono di kit di vestiario e colombe pasquali.

Tutta la comunità cremonese, e non solo, potrà quindi ritagliare parte del proprio tempo per dedicarla a Dio e al prossimo, perché, come suggerisce il Vescovo nel suo messaggio per la Quaresima, «a tutti noi la Quaresima con la Parola e la Penitenza propone un cammino di liberazione e purificazione interiore, fino a sperimentare che davvero “la Verità ci farà liberi”».

 

Scarica la locandina dell’iniziativa

 

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Giornata della vita, al Maristella una serata di preghiera e testimonianze

 

Silvia Gerevini ha 49 anni, è moglie e mamma di cinque figli. È sua la testimonianza che, insieme a quella di don Maurizio Lucini, incaricato diocesano per la Pastorale della salute e assistente spirituale dell’Hospice di Cremona, ha arricchito la veglia di preghiera alla viglia della Giornata nazionale per la vita che nella serata di sabato 3 febbraio è stata organizzata a Cremona, nella chiesa dell’Immacolata Concezione del quartiere di Maristella, per la Zona pastorale 3 e il territorio circostante.

Dedicata al tema della vita in tutte le sue fasi, è stata una serata di preghiera e di riflessione aiutata anche da alcune testimonianze, dalla riflessione del Vescovo e da alcuni passi del messaggio dei vescovi per la 46ª Giornata nazionale della vita, focalizzata sul tema La forza della vita ci sorprende. “Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?” (Mc 8,36). Ad aiutare il clima di meditazione gli strumenti e le voci del coro parrocchiale del Maristella.

Silvia Gerevini ha voluto portare la sua testimonianza di vita: «Sono qui per gratitudine verso il buon Dio, che nella vita mi ha regalato tanto: la vita stessa, il marito, la famiglia, gli amici, il figlio fatto, i figli presi già fatti, i figli desiderati, i figli indesiderati, i figli sani, il figlio malato». Un elenco inusuale, che ha fatto sintesi di una storia di accoglienza che Silvia e il marito, Cristiano Guarneri, vivono da quando sono sposati. Non un progetto, ma un “sì” al disegno di Dio. «Questo per me è essere madre: dare la vita per l’opera di un Altro, attraverso ciò che ci fa vivere», ha detto Silvia. «Così – ha raccontato ancora – negli anni abbiamo accolto diversi figli, tramite l’affido. Di questi figli, c’è chi si è fermato solo 15 giorni, chi qualche mese, chi anni e chi è ancora con noi e sta studiando medicina». L’ultimo cenno è dedicato al figlio Alessandro, 18 anni, cerebroleso: «Non riesce a fare quasi nulla, ma ama e si lascia amare. Che è quello che dovremmo fare tutti noi».

La testimonianza di Silvia Gerevini

 

Molto forte e profonda anche la testimonianza di don Maurizio Lucini, in servizio come assistente spirituale presso l’Hospice dell’Ospedale di Cremona, che attraverso il racconto di alcuni incontri ha portato all’attenzione il tema del fine vita: «L’argomento dell’assistente spirituale è certamente complesso e ho pensato di portare a voi alcuni dialoghi con pazienti incontrati in questo reparto». Incontri in cui il confronto con il sacerdote è stato di una profondità sincera, nel quale sono emerse le fragilità di ogni essere umano e il desiderio di riconciliarsi con il Padre o con esperienze di vita vissute con dolore e sofferenza, con un accenno speciale alla problematicità relazionale con alcune figure della propria famiglia.

La testimonianza di don Maurizio Lucini

 

Non è mancata la riflessione del vescovo Antonio Napolioni, che ha presieduto la veglia: «C’è una Chiesa fatta di vita e che veglia sulla vita, magari senza rendersene conto», le sue parole. Quindi ha condiviso con i presenti tre incontri avuti durante i giorni della Visita ad limina in Vaticano, esperienze segnate dall’incontro con situazioni di vita particolari, ma pieni di umanità e di gioia. «Non c’è solo la veglia per la vita, ma c’è una vita per la veglia –ha quindi proseguito –. È pieno il mondo di vita da vegliare perché morente, perché nascente, da vegliare con cuore vigile e con sguardo contemplativo e innamorato, da vegliare per riconoscere davvero le membra del corpo di Gesù».

La riflessione del vescovo Antonio Napolioni

 

 

Gli appuntamenti del 4 febbraio

Doppio appuntamento, invece, domenica 4 febbraio, in cui ricorre la 46ª Giornata nazionale per la vita, sul tema La forza della vita ci sorprende. “Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?” (Mc 8,36).

Alle 16, presso la sala Bonomelli del Centro pastorale diocesano di Cremona (via S. Antonio del Fuoco 9A), il professor Marco Maltoni, medico coordinatore della rete di cure palliative della Romagna, affronterà il tema: “Nella sofferenza una speranza: il malato inguaribile e le cure palliative”.

Alle 18, inoltre, nella chiesa del Maristella, il coro parrocchiale dell’Immacolata Concezione intonerà le “Ninne Nanne dal mondo”, un concerto caratterizzato dall’esecuzione di diversi brani “della buonanotte” di culture e tradizioni diverse.

La serie di eventi promossi a Cremona in occasione della 46ª Giornata nazionale per la vita si chiuderà la sera di lunedì 5 febbraio, con l’adorazione eucaristica per la vita che si terrà presso Cascina Moreni alle ore 21.

 

“Una chat per la vita”, la presentazione del libro del Movimento per la vita di Varese ha aperto gli eventi della 46ª Giornata della vita

Chiesa di casa, la forza della vita ci sorprende

Giornata per la vita: “ogni vita ha immenso valore” e “stupefacente capacità di resilienza”




Giornata per la Vita, a Cremona un programma ricco di iniziative

Ricorre il 4 febbraio la 46ª Giornata nazionale per la vita, focalizzata quest’anno sul tema La forza della vita ci sorprende. “Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?” (Mc 8,36). Una giornata istituita dai vescovi italiani nel 1978 e che da allora si continua a celebrare in tutte le diocesi per la tutela della vita in ogni sua forma. In occasione della Giornata diverse iniziative sono promosse a Cremona, organizzate dalla Zona pastorale 3 in sinergia con l’Ufficio diocesano di Pastorale famigliare, il Movimento per la vita di Cremona, il Centro di aiuto alla vita e le associazioni Ora et labora in difesa della vita e Provita&famiglia. Occasioni di riflessione e preghiera rivolte non solo alle comunità della città di Cremona, ma all’intero territorio.

Il primo appuntamento è in programma nella mattinata di sabato 27 gennaio, alle 11, a SpazioComune (piazza Stradivari) dove interverranno Vittoria Criscuolo e Susanna Primavera, del Movimento per la VIta di Varese, presentando il loro libro Una chat per la vita: 50 storie di speranza. Una raccolta di storie vere, di donne e uomini che hanno scritto sulla chat del Movimento per la Vita di Varese per chiedere consigli e aiuto.

La settimana successiva, il 3 febbraio, la chiesa dell’Immacolta Concezione, nel quartiere Maristella di Cremona, ospiterà la veglia di preghiera alla vigilia della Giornata nazionale per la vita. Appuntamento alle ore 21. Ad aiutare la riflessione durante la serata saranno le testimonianze di don Maurizio Lucini, incaricato diocesano per la Pastorale della salute, e dei coniugi Silvia Gerevini e Cristiano Guarneri. Nella stessa serata un ulteriore appuntamento di preghiera e riflessione è in programma al Centro di spiritualità del Santuario di Caravaggio.

Doppio appuntamento, invece, domenica 4 febbraio. Alle 16, presso la sala Bonomelli del Centro pastorale diocesano di Cremona, il professor Marco Maltoni, medico coordinatore della rete di cure palliative della Romagna, affronterà il tema: “Nella sofferenza una speranza: il malato inguaribile e le cure palliative”.

Alle 18, inoltre, nella chiesa del Maristella, il coro parrocchiale dell’Immacolata Concezione intonerà le “Ninne Nanne dal mondo”, un concerto canoro caratterizzato dall’esecuzione di diversi brani “della buonanotte” provenienti da culture diverse.

La serie di eventi promossi in occasione della 46ª Giornata nazionale per la vita si chiuderà la sera di lunedì 5 febbraio, con l’adorazione eucaristica per la vita che si terrà presso Cascina Moreni alle ore 21. La consueto iniziativa promossa tutti i primi lunedì del mese nella cappella della cascina, nel mese di febbraio avrà come particolare intenzione proprio il tema della vita. L’adorazione sarà presieduta da don Graziano Ghisolfi, consigliere spirituale della “Fraternità Famiglia Buona Novella”, la cui associazione ha sede proprio a Cascina Moreni.

La locandina degli eventi per la vita a Cremona

 

Giornata per la vita: “ogni vita ha immenso valore” e “stupefacente capacità di resilienza”




Il 17 ottobre anche a Cremona in preghiera per la pace: “Pausa digiuno” in Cattedrale e veglia a San Pietro al Po

Martedì 17 ottobre anche a Cremona si pregherà per la pace in comunione con i cristiani di Terra Santa e le parrocchie di tutta Italia, visto che la Presidenza della Conferenza episcopale italiana ha deciso di promuovere proprio in questa giornata una Giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione (leggi qui per approfondire).

In particolare sono due le proposte della Zona pastorale 3, rivolte alle comunità parrocchiali della città insieme alle realtà associative e di volontariato del territorio.

La sera, alle 21, nella chiesa di San Pietro al Po, si svolgerà una veglia di preghiera, sul tema “Su di te sia pace!”.

Dalle 12.30 alle 14, invece, in Cattedrale torna in maniera straordinaria l’iniziativa “Pausa… digiuno”, ormai diventata abituale nei tempi forti dell’anno liturgico. Per quanti lo vorranno sarà possibile vivere un tempo di adorazione eucaristica personale, unendo alla preghiera anche un gesto concreto di solidarietà. L’invito, infatti, è a devolvere il corrispettivo della spesa del pasto in beneficenza. Le offerte saranno indirizzate in modo particolare agli interventi della Caritas in Terra Santa.

Proprio in queste ore, infatti, Caritas Cremonese ha aperto la colletta straordinaria “Emergenza Terra Santa” i cui fondi confluiranno negli aiuti di Caritas Italiana per le popolazioni vittime del conflitto. «Caritas Italiana – assicura il direttore don Marco Pagniello – continuerà a dare il suo contributo in attività di carattere umanitario, in progetti volti allo sviluppo integrale della persona, nella promozione di giustizia, pace e riconciliazione. La giornata di digiuno e preghiera del 17 ottobre ci aiuta a riflettere sulle fonti dell’odio e a promuovere una pedagogia del reciproco ascolto e dell’incontro».

Caritas Gerusalemme, che vede tra gli sfollati a Gaza anche membri del suo personale, si sta preparando a intervenire a sostegno della popolazione colpita non appena sarà possibile.

La Caritas in Terra Santa nasce in risposta a emergenze umanitarie, come quella di questi giorni, dovute a un conflitto che dura da più di settant’anni. Caritas Gerusalemme, sostenuta da Caritas italiana e da altre Caritas, nel tempo ha portato avanti programmi di assistenza umanitaria, fornendo generi di prima necessità e assistenza medica mediante delle cliniche, sia nei territori palestinesi che a Gaza. L’attività negli ultimi quindici anni, si è evoluta anche attraverso attività concentrate sullo sviluppo, sul miglioramento delle condizioni economiche di famiglie, comunità e villaggi attraverso specifici progetti di sviluppo economico, in particolare sotto il profilo agricolo, artigianale e del commercio cercando di valorizzare al meglio le risorse locali.

È possibile contribuire agli interventi di Caritas facendo un versamento intestato a Fondazione San Facio, specificando nella causale “Emergenza Terra Santa”, attraverso:

  • Conto Corrente Bancario
    IBAN: IT 57 H 05156 11400 CC0540005161
  • Conto Corrente Postale
    n. 68 411 503

oppure direttamente alla Caritas Cremonese attraverso un bonifico sul relativo Conto corrente:

  • Conto Corrente Bancario
    IBAN: IT 74 E 03069 11400 100000061305

 

Rosario per la pace sabato sera al Santuario di Caravaggio

Martedì 17 ottobre giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione. Online i sussidi liturgici




Cremona in preghiera per la pace nel segno della solidarietà

Una serata di preghiera e riflessione, in questi tempi in cui davvero ce n’è bisogno. Di entrambe. In un periodo in cui il mondo viene martoriato dai conflitti, dai crimini, dall’odio. Una chiesa, quella di San Giorgio in San Pietro al Po, a Cremona, gremita, nella serata di martedì 17 ottobre, per l’adorazione eucaristica per la pace in Terra Santa, organizzata dalla zona pastorale terza della Diocesi di Cremona e presieduta dal vescovo emerito Dante Lafranconi. “Su te sia pace!”, lo slogan della serata, promossa nell’ambito della Giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione stabilita della Presidenza della CEI in comunione con i cristiani di Terra Santa.

«Con il cuore pieno di sgomento per gli orrori dell’odio e della violenza della guerra che feriscono la Terra Santa, eleviamo la nostra supplica a Dio, re della pace, affinché israeliani e palestinesi possano trovare la strada del dialogo. E preghiamo anche per tutti i popoli che sono in guerra, perché anche per loro è necessario ritrovare la pace». Dopo le parole del vescovo emerito Lafranconi, la preghiera è continuata nell’adorazione silenziosa, ma rumorosa più che mai di fronte alle ingiustizie di questo mondo. Un silenzio interrotto solo dalle invocazioni di preghiera. Tre Salmi, recitati a cori alterni, hanno intervallato i momenti di raccoglimento. Uno sguardo a Dio, misericordioso, annunciatore di pace. Nel mentre, il Santissimo Sacramento esposto sull’altare, non solo per essere adorato, ma perché sia chiamata, per ogni persona, affinché abbondino la pace e la giustizia.

La Veglia, che ha visto la presenza di numerosi fedeli provenienti da tutta la città e non solo, si è conclusa con la recita delle litanie e con la benedizione eucaristica, impartita dal vescovo emerito.

«Grazie, fratelli e sorelle, per esservi lasciati convocare per questa preghiera per la pace – ha detto don Pietro Samarini, vicario zonale della Zona pastorale 3, al termine della celebrazione –. Grazie per questa adorazione eucaristica, una preghiera “nuda”, che è fatta di silenzio, di contemplazione, di ascolto». Il vicario zonale ha quindi presentato i bussolotti – situati in fondo alla chiesa – per le offerte destinate alle necessità della Chiesa di Gerusalemme. Una forma di sostegno che si affianca a quella di Caritas Cremonese, che ha aperto in questi giorni la colletta straordinaria “Emergenza Terra Santa” i cui fondi confluiranno negli aiuti di Caritas Italiana per le popolazioni vittime del conflitto.

Una serata di preghiera per la pace e di solidarietà. Come in giornata si era fatto anche in Cattedrale dove è stata proposta in maniera straordinaria l’iniziativa “Pausa… digiuno”, ormai diventata abituale nei tempi forti dell’anno liturgico. Anche in questo caso l’opportunità di un tempo di adorazione eucaristica personale, unendo alla preghiera anche un gesto concreto di solidarietà: l’invito, infatti, è stato quello di devolvere il corrispettivo della spesa del pasto in beneficenza. Con le offerte anche in questo caso indirizzate in modo particolare agli interventi della Caritas in Terra Santa.

Altri momenti di preghiera sono stati vissuti il 17 ottobre nelle diverse parrocchie della diocesi, dopo il Rosario aux flambeaux del14 ottobre al Santuario di Santa Maria del Fonte, a Caravaggio, presieduto dal vescovo Antonio Napolioni.

 

La colletta “Emergenza Terra Santa”

Caritas Cremonese ha aperto la colletta straordinaria “Emergenza Terra Santa”, i cui fondi confluiranno negli aiuti di Caritas Italiana per le popolazioni vittime del conflitto. «Caritas Italiana – assicura il direttore don Marco Pagniello – continuerà a dare il suo contributo in attività di carattere umanitario, in progetti volti allo sviluppo integrale della persona, nella promozione di giustizia, pace e riconciliazione». Caritas Gerusalemme, che vede tra gli sfollati a Gaza anche membri del suo personale, si sta preparando a intervenire a sostegno della popolazione colpita non appena sarà possibile.

La Caritas in Terra Santa nasce in risposta a emergenze umanitarie, come quella di questi giorni, dovute a un conflitto che dura da più di settant’anni. Caritas Gerusalemme, sostenuta da Caritas italiana e da altre Caritas, nel tempo ha portato avanti programmi di assistenza umanitaria, fornendo generi di prima necessità e assistenza medica mediante delle cliniche, sia nei territori palestinesi che a Gaza. L’attività negli ultimi quindici anni, si è evoluta anche attraverso attività concentrate sullo sviluppo, sul miglioramento delle condizioni economiche di famiglie, comunità e villaggi attraverso specifici progetti di sviluppo economico, in particolare sotto il profilo agricolo, artigianale e del commercio cercando di valorizzare al meglio le risorse locali.

È possibile contribuire agli interventi di Caritas facendo un versamento intestato a Fondazione San Facio, specificando nella causale “Emergenza Terra Santa”, attraverso:

  • Conto Corrente Bancario
    IBAN: IT 57 H 05156 11400 CC0540005161
  • Conto Corrente Postale
    n. 68 411 503

oppure direttamente alla Caritas Cremonese attraverso un bonifico sul relativo Conto corrente:

  • Conto Corrente Bancario
    IBAN: IT 74 E 03069 11400 100000061305

 

 

Rosario per la pace al Santuario di Caravaggio. Il Vescovo: «Non esistono parole per dire il bisogno di pace e di dialogo fraterno tra i popoli che vivono in Terra Santa»




Tempo del Creato, ultimi appuntamenti a Cremona. Sabato alle Acli convegno su “Uso ed abuso dell’acqua”

Si avviano a conclusione gli appuntamenti promossi sul territorio diocesano nel contesto del Tempo del Creato. Gli ultimi due eventi sono in programma a Cremona, in collaborazione con la Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi.

Sabato 23 settembre, alle 16, nell’auditorium delle Acli, in via cardinal Massaia, sarà affrontato il tema “Uso ed abuso dell’acqua”: un dialogo con Padania Acque e con il Consorzio di Bonifica Dugali Naviglio Adda Serio (Dunas).

Il tema sarà affrontato a più voci. Il prof. Erminio Trevisi, direttore del Dipartimento di Scienze animali, alimentazione e nutrizione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (sede di  Piacenza) introdurrà l’incontro sviluppando il tema “L’acqua in agricoltura: il ruolo della ricerca”. Quindi l’amministratore delegato di Padania Acque Alessandro Lanfranchi e il direttore del DUNAS Paolo Micheletti affronteranno il tema dell’uso ed abuso dell’acqua, visto con l’ottica di un ente pubblico che garantisce un servizio a tutti i cittadini e di una organizzazione legata più al mondo agricolo. Modererà l’incontro l’ing. Nicola Borsella, del gruppo Laudato si’ della zona pastorale 3.

Negli spazi dell’auditorium sarà esposta una mostra sulla Laudato si’ realizzata da ACLI e saranno esposti lavori degli studenti della scuola professionale S. Antonio Abate che forma gli operatori agricoli.

Ultimo appuntamento del percorso sul territorio diocesano sabato 7 ottobre quando gli scout del Masci propongono nel pomeriggio una camminata lungo il fiume Po (partenza ore 16) fino a raggiungere il Sales, presso Lido Ariston. L’iniziativa si concluderà con la Messa alle 17.30 nella chiesa di Brancere.




L’acqua tra uso e abuso. Dialogo su un bene prezioso con Università, Padania Acque e Dunas

Sabato 23 settembre, alle 16, presso l’auditorium delle Acli di Cremona, si è svolto uno degli incontri promossi sul territorio diocesano nel contesto del Tempo del Creato dal titolo “Uso e abuso dell’acqua”.

Il pomeriggio è stato introdotto da Eugenio Bignardi, incaricato diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, che ha inquadrato l’evento all’interno di un insieme di appuntamenti iniziati il primo settembre e che si concluderanno l’8 ottobre e dal tema: Che scorrano la giustizia e la pace.

Introdotto da un estratto del messaggio di Papa Francesco in occasione del Tempo del Creato 2023, l’incontro è stato moderato dall’ing. Nicola Borsella, del gruppo Laudato sì della zona pastorale 3 che ha presentato i relatori del momento di confronto.

Il professor Erminio Trevisi, direttore del dipartimento di Scienze animali, alimentazione e nutrizione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha sviluppato il tema “L’acqua in agricoltura: il ruolo della ricerca”.

«L’agricoltura si è evoluta in un modo tale che il solo termine agricoltura non è più in grado di descrivere tutti gli argomenti di cui ci occupiamo» ha affermato il professor Trevisi. «È chiaro – ha quindi proseguito – che per noi cristiani è importante sapere che l’acqua è un simbolo sacramentale e quindi di per sé è sacra», nel suo legame con la purezza e con la forza del creato. Un elemento da studiare nella sua quantità, nella sua qualità e nella sua provenienza. Ed è questo che avviene nella facoltà di agraria alimentare e ambientale che affronta proprio il tema della produzione alimentare in un’ottica di efficienza ma anche sostenibilità, nella complessità del contesto sociale, economico, tecnologico, culturale.

Secondo relatore è stato l’amministratore delegato di Padania Acque Alessandro Lanfranchi che ha mostrato l’operato del gestore idrico e ha affermato: «L’acqua non è di nessuno ma è di tutti, quindi dobbiamo valutare l’accessibilità ad un servizio molto importante di comunità».

Lanfranchi ha poi spiegato l’attività di Fondazione Banca dell’Acqua, nata dalla sinergia fra Padania Acque, i comuni della provincia di Cremona e le realtà territoriali del terzo settore, che agisce come una “Società di Mutuo Soccorso” per persone che si trovano in situazioni di fragilità dovuta a disagio economico, lavorativo famigliare o personale. Queste ultime possono usufruire di “apertura di credito o conti corrente dell’acqua”, non di denaro, che onorano con ore di lavoro alla comunità attraverso la disponibilità ad effettuare servizi e progetti socialmente utili. «Così come si rigenera l’acqua, attraverso questo meccanismo abbiamo l’ambizione o la presunzione di dare una mano a rigenerare un po’ anche le persone» ha dichiarato Lanfranchi.

Ultimo intervento è stato quello del direttore del DUNAS (Consorzio di Bonifica dugali Naviglio Adda Serio) Paolo Micheletti che ha raccontato di cosa si occupa il consorzio che è «Ente pubblico a carattere associativo, fa parte del sistema regionale e si occupa di bonifica del territorio rurale ma anche della difesa del suolo del nostro territorio».

Nell’occasione, negli spazi dell’auditorium sono stati esposti alcuni lavori realizzati dagli studenti del centro di formazione professionale del corso di Operatori Agricoli presso l’Istituto S. Antonio Abate. Tra i lavori esposti un erbario, dei campioni di legno e uno studio sul terreno, che mostra come questo si comporta in base al territorio e di conseguenza come l’agricoltura deve essere sviluppata in base al tipo di terreno. Esposta anche una mostra a pannelli sulla Laudato si realizzata dalle Acli.

Ultimo appuntamento del percorso sul territorio diocesano sabato 7 ottobre quando gli scout del Masci propongono nel pomeriggio una camminata lungo il fiume Po (partenza ore 16) fino a raggiungere il Sales, presso Lido Ariston. L’iniziativa si concluderà con la Messa alle 17.30 nella chiesa di Brancere.




Tempo del Creato, a Cremona la prima delle iniziative con la preghiera al parco Asia

Partiti dalla santella del parco Asia, immersa nella natura rigogliosa, si è sviluppato il percorso verso la chiesa di S. Francesco d’Assisi, nel quartiere Zaist di Cremona. La prima tappa dell’iniziativa, promossa a Cremona nella serata di sabato 2 settembre nel contesto delle iniziative promosse sul territorio per il Tempo del Creato, è stata davanti alla fonte Persico, sorgente di acqua per la vita degli uomini; poi si è proseguito lungo il percorso del parco per giungere alla chiesa, cantando e pregando: “Avviamoci perché camminando possiamo percepire il creato come dono e ringraziare Dio di tutto quanto ci elargisce ogni giorno”.

La preghiera e riflessione, guidata da don Antonio Agnelli, ha aiutato i presenti con la lettura di alcuni passaggi dei messaggi di Papa Francesco in cui è richiamata l’esigenza di prendersi cura del creato e di tutte le sue creature, soprattutto i più poveri e fragili.

Arrivati alla chiesa di S. Francesco, il gruppo è stato accolto dal canto e dalle immagini di Bepi De Marzi “l’acqua zè morta”, che racconta della situazione dell’acqua:

Le strade no gà più l’ombria,
le piazze zè posti de pena,
nei prà no se trova più fioriii, i boschi gà perso la pace!
e l’acqua?
l’acqua zè morta”

Il messaggio di Papa Francesco ha richiamato: “Come possiamo contribuire al fiume potente della giustizia e della pace in questo tempo? Dobbiamo decidere di trasformare i nostri cuori, i nostri stili di vita e le politiche pubbliche che governano le nostre società”.

Al termine, con l’aspersione con l’acqua battesimale che dà vita e rinnova, si è chiesto l’aiuto ad aprire i cuori per ricevere la giustizia e la pace di Dio da condividere con i fratelli e le sorelle sofferenti e con tutte le creature intorno a noi.

Il canto a Maria “donna dell’attesa e madre si speranza, donna della terra e madre dell’amore” ha chiuso la preghiera.

Ulteriori appntamenti a Cremona sabato 23 settembre, alle 16, presso le Acli di via cardinal Massaia, con l’incontro Uso ed abuso dell’acqua, un dialogo con Padania Acque e con il Consorzio di Bonifica dugali Naviglio Adda Serio (Dunas).

Sabato 7 ottobre ci sarà spazio, invece, per un evento a cura degli scout del Masci: appuntamento alle 16 al lido Sales per una camminata lungo il fiume Po, sino alla chiesa di Brancere, presso la quale, alle 17.30, sarà celebrata l’Eucaristia.




A Cristo Re una mattinata di sport per i Grest della Zona 3

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Atletica, baseball, hockey, pallamano e tiro alla fune. Questi gli sport che hanno caratterizzato la mattinata del 22 giugno all’oratorio di Cristo Re, a Cremona, per la giornata zonale dedicata ai Grest della zona pastorale 3. Un torneo tra oratori della città, che si sono sfidati alternandosi sui vari campi, organizzato dal Comitato sportivo italiano della sezione di Cremona.

Diversi oratori di città hanno partecipato all’evento, con i bambini e i ragazzi delle medie di ogni parrocchia divisi in più squadre. Oltre ai “padroni di casa” di Cristo Re, hanno gareggiato gli oratori di Cavatigozzi, San Michele e San Sebastiano e delle unità pastorali Sant’Omobono e Madre di Speranza.

La mattinata ha preso il via alle 9.30 con il ritrovo nella palestra dell’oratorio dove, guidati dal seminarista Valerio Lazzari, i preadolescenti hanno vissuto il momento di preghiera iniziale. Da lì il via alle sfide, che sono terminate attorno a mezzogiorno. Il tutto supervisionato dalle educatrici del Csi e dagli animatori accompagnatori insieme ad alcuni dei vicari della città.

A trionfare in questo torneo tra oratori sono state le squadre di Cavatigozzi, di “Cristo Re 2”, “San Michele 1” e “San Bernardo 5”, che hanno fatto l’en plein, vincendo tutte le sfide che hanno affrontato.

Oltre a questa giornata, Il Csi di Cremona, in collaborazione con la Federazione oratori cremonesi, è disponibile a realizzare alcune proposte sportive negli oratori, sia durante i Grest che in altre occasioni nel periodo estivo: laboratori e tornei sportivi, come quello proposto a Cristo Re, ma anche incontri di formazione per gli animatori, che potranno essere affiancati dagli operatori del Csi nella progettazione di giochi e attività sportive. Per maggiori informazioni è possibile contattare il Csi di Cremona al numero 0372 23928 o all’indirizzo mail csi@csicremona.it.

 

I Grest di Cremona “a caccia di opere buone”