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Festa in piazza dei Grest, a Cremona vince S. Ambrogio

L’oratorio di S. Ambrogio ha alzato la “coppa” al termine della Festa in piazza che, nella mattinata di lunedì 19 giugno all’oratorio della Beata Vergine di Caravaggio, ha visto coinvolti i bambini del Grest cittadini. Tanti giochi e divertimento con le prove di abilità e sport che, come da tradizione, garantiscono di accumulare i preziosi kapla indispensabili per il gioco finale. A garantire il supporto logistico alla festa lo staff della Federazione Oratori Cremonesi guidato da don Paolo Arienti, anche il compito di “dirigere” i vari giochi era come sempre affidato agli animatori dei diversi oratori.

Gradita sorpresa quella del vescovo Antonio Napolioni, che si è unito al gruppo in tarda mattinata. È stato lui a consegnare il prezioso trofeo, dopo aver rimarcato ai ragazzi l’importanza di sentirsi un’unica grande comunità, al di là delle suddivisioni territoriali.

Poi lo sguardo è andato alla visita di Papa Francesco a Bozzolo, con il Vescovo che ha invitato tutti i ragazzi a seguire questo importante evento per la Chiesa cremonese, magari cercando di scorgere nel cielo l’elicottero del Papa. Parlando di don Mazzolari l’attenzione di mons. Napolioni si è fissata sui “don”, certamente segnati dalla propria umanità ma anche capaci di cose grandi.

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Precedenti appuntamenti:

 

Prossimi incontri:

  • 21 giugno – Campo Adda a Crotta per la zona 4
  • 22 giugno – Oratorio di Soncino per la zona 3
  • 23 giugno – Oratorio di Ponteterra per la zona 10
  • 26 giugno – Oratorio di Vescovato per la zona 7
  • 27 giugno – Oratorio di Pieve d’Olmi per la zona 8
  • 28 giugno – Santuario di Caravaggio per la zona 1
  • 29 giugno – Parco Suore Adoratrici di Rivolta d’Adda per la zona 2



Ad Agnadello festa con il Vescovo per il 30° dell’oratorio

L’oratorio di Agnadello ha spento 30 candeline. Un traguardo importante, festeggiato nel pomeriggio di domenica 18 giugno con il vescovo Antonio che, alle 18.30, dal palco allestito nel campetto da basket e volley, ha celebrato la Messa solenne.

La festa è cominciata qualche minuto prima, con la processione dalla chiesetta di San Bernardino sino all’oratorio, aperta dalla croce seguita dalla banda musicale del paese diretta da Angelo Pertusi, dagli animatori del Grest, dai ministranti, dai rappresentanti delle associazioni di volontariato agnadellesi e dagli amministratori comunali (sindaco Giovanni Calderara ed assessori), dal Vescovo e dai parrocchiani.

Prima dell’inizio della liturgia, allietata dai canti della corale parrocchiale accompagnata alla testiera da Luigi Roppo e alla chitarra da Angelo Pertusi, il parroco don Mario Martinengo, uno dei concelebranti assieme al vicario don Daniele Rossi e al segretario episcopale don Flavio Meani, ha dato il benvenuto al Vescovo. «È una gioia grande – ha detto – averla qui con noi ed è bello, per un paese, anche avere un luogo come questo. Don Ernesto Tabaglio comprò questo terreno, don Carlo Severgnini nel 1986 fece partire i lavori di costruzione e nel 1987 l’allora vescovo di Cremona, Enrico Assi, inaugurò il San Giovanni Bosco che da quel momento è diventato il centro del paese. Da qui passano tutti, anche i nostri fratelli musulmani, perché qui ci si incontra davvero. Oggi diciamo grazie al Signore e tutti coloro che in mille modi donano il loro impegno per l’oratorio con entusiasmo e semplicità».

Oratorio come laboratorio di talenti, dove i segni caratteristici, la personalità, i sogni di ognuno possono trovare espressione. È questo il concetto su cui il Vescovo ha incentrato la sua omelia. «In questo luogo – ha detto – ci si esprime per realizzare il grande progetto di Dio, che è quello di farci diventare parte della sua grande famiglia. L’oratorio è un luogo dove si impara a giocare la vita senza essere giocati, dove ciascuno di noi esce dal proprio guscio per vivere una vita. È qui che prende forma la nostra vera bellezza. Ma questo è anche il luogo delle responsabilità, dell’imparare a fare società, il luogo dove non si fa politica ma si fa la buona politica. Auguri per questa festa – ha concluso – nella quale siamo invitati a goderci l’eucaristia, nella quale Gesù si fa nutriente. Apriamo quindi il cuore a Dio e diciamogli: Signore, abbiamo proprio bisogno di te».

Al termine della Messa don Daniele, a nome della parrocchia ed in ricordo di questa giornata, ha consegnato al vescovo Antonio due regali: il primo la maglietta celebrativa del 30° dell’oratorio, il secondo il dvd della prima Messa di mons. Gian Carlo Perego ed degli spettacoli del gruppo teatrale “I Talenti di via Gemona”.

A seguire maxi rinfresco offerto a tutti i presenti dall’oratorio.

E a proposito di teatro, in serata, con inizio alle 21, “I Talenti di via Gemona” sono tornati in scena presentando un altro musical – Pinocchio -, preceduto da un breve momento di poesia dialettale con protagonista Iginio Bezza, che ha letto pubblicamente il componimento che egli stesso scrisse trent’anni fa, in occasione del taglio del nastro del nuovo oratorio.

Luca Maestri

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Il 19 giugno a Cremona due eventi in ricordo di don Mazzolari

lunedì 19 giugno, alla vigilia della visita di Papa Francesco sulla tomba di don Mazzolari, la “Tavola della pace” di Cremona promuove due iniziative dedicate alla attualità del pacifismo di don Primo Mazzolari.

Si inizia nel pomeriggio con la visita guidata al Boschetto della cascina San Colombano dove don Primo nacque il 13 gennaio 1890, come ricorda la targa posta all’ingresso. Il ritrovo è fissato per le 17.30 sul sagrato della chiesa parrocchiale del Boschetto.

In serata, invece, alle 21 presso la sala eventi di SpazioComune (piazza Stradivari) convegno sul tema “Costruttori di pace”. Interverranno: Giovanni Bianchi (presidente nazionale partigiani cristiani ANPC, autore del libro “Partigiani senza fucile), Francesca Chiavacci (presidente nazionale ARCI), Giancarlo Corada (presidente provinciale ANPI), Aurelio Magni (partigiano salvato da don Primo) e Marco Pezzoni, con un inedito di padre Umberto Vivarelli. Durante l’incontro sarà letto un messaggio di Carlo Smuraglia, presidente nazionale ANPI.

Entrambe le iniziative sono promosse dalla “Tavola della Pace” di Cremona sui aderiscono: ACLI Provinciali, Amici di Emmaus, ANPI Cremona, ARCI Cremona, Associazione Latinoamericana, Associazione dei Senegalesi di Cremona e provincia, CGIL, CISL, UIL, Comitato Casalasco per la Pace, Comitato Provinciale UISP, Coop.Soc. NONSOLONOI, Comitato Provinciale LIBERA, Donna senza Frontiere, Forum per la pace e il diritto dei popoli “Don Primo Mazzolari”, Forum Provinciale del Terzo Settore, Forum Territoriale del Terzo Settore di Cremona e del cremonese, Gruppo Articolo 32, Immigrati Cittadini, Lega di Cultura di Piadena, Movimento Federalista Europeo, Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani, Pax Christi, Raddhodiaspora-Italia.

Locandina




Gemellaggio terremoto/42. Al Soggiorno Cremonese di Cesenatico la vacanza di alcune famiglie sfollate

Cesenatico, 17 giugno 2017

Il gemellaggio post-terremoto tra l’arcidiocesi di Camerino-S. Severino Marche, ferita dal sisma, e la Chiesa cremonese in questi mesi estivi prosegue anche offrendo la possibilità di un momento di relax lontano dai luoghi del terremoto, dove le scosse non hanno mai smesso di farsi sentire (ancora oggi continuano) e dove lentamente stanno iniziando i lavori per la posa delle casette.

Così sabato 17 giugno presso il “Soggiorno cremonese” gestito dalla Caritas a Cesenatico sono arrivate quattro delle cinque famiglie che il vescovo Antonio ha voluto ospitare per una vacanza lontano dai luoghi del sisma. Questi nuclei familiari – di Camerino, S. Ginesio e S. Severino, attualmente fuori dalle proprie case lesionate dal terremoto – sono stati accompagnati da Fernando Taborro, responsabile dell’Ufficio famiglia dell’arcidiocesi di Camerino, e Luca Zamponi, volontario della parrocchia di San Severino Vescovo.

A formare il gruppo Pietro, Giovanni, Cristian e Paolo, quattro dei sette bambini arrivati con tanta voglia di andare al mare con i loro genitori dimenticando per un po’ i disagi del terremoto.

Per loro la vacanza – completamente offerta da Caritas Cremonese – durerà una settimana.

Photogallery dell’arrivo a Cesenatico

Ma non sarà questa l’unica presenza estiva nelle strutture della Diocesi di Cremona: dall’8 al 16 luglio, infatti, l’Ufficio diocesano Famiglia di Camerino sarà ospite (con una quarantina di persone) nella struttura alpina di Francolini di Folgaria per un momento formativo riservato agli operatori della pastorale familiare marchigiana.

Proprio all’insegna di questo gemellaggio il 4 giugno scorso a S. Genesio – alla presenza del capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio – ho ricevuto dal sindaco, quale rappresentante di Caritas Cremonese, un riconoscimento per l’impegno e il coraggio manifestati a favore di quella comunità. Un sostegno reso possibile grazie alla generosità e all’impegno di tante associazioni e privati.

Il 15 giugno, invece, ho partecipato alla festa del fiume a Soncino per una raccolta fondi a favore di “Anffas Sibillini” associazione che opera nel territorio dell’Unione Montana dei Monti Azzurri e che a causa del terremoto ha perso la propria sede. Altra recente occasione di raccolta fondi a Spinandesco.

La sera di lunedì 19 giugno sarò invece a Bozzolo – proprio alla vigilia della visita di Papa Francesco sulla tomba di don Mazzolari, lì custodita – per un incontro formativo rivolto ai giovani della parrocchia che sono pronti a partire per le Marche.

Da segnalare che – grazie all’impegno di tanti amici volontari – ho potuto consegnare alla materna di via Roma, a S. Ginesio, 1800 euro e materiale didattico raccolti dalle scuole S. Angelo di Cremona, e da quelle di Castelverde e Brazzuoli.

Inoltre ho consegnato alla scuola primaria “Betti” di Camerino lettere e segnalibri realizzati dalla classe 4B della primaria Trento e Trieste di Cremona nell’ambito di un progetto di solidarietà realizzato dalle insegnanti Mori, Vezzini e Coelli in collaborazione con Caritas Cremonese.

Nicoletta D’Oria Colonna
operatrice Caritas Cremonese

 

Speciale terremoto con il diario dei giorni precedenti




Prima Festa in piazza dei Grest: a Castelverde vittoria dei padroni di casa

È stato l’oratorio di Castelverde a vincere, in casa, la prima delle Feste in piazza promosse nelle diverse zone della diocesi dalla Federazione oratori cremonesi.

Lo schema della festa zonale, iniziata al mattino e proseguita sino al primo pomeriggio, è stato quello ormai consolidato, con i bambini dei diversi oratori impegnati in giochi a stand per ottenere il maggior numero di kapla, i preziosi bastoncini colorati necessari per conquistare la vittoria.

Alla fine il grande gioco, che protagonisti gli animatori, ha determinato il vincitore della festa. La plancia di gioco come quella de “Il labirinto magico”: una griglia di 121 tessere quadrate raffigurante un labirinto in cui alcune righe e colonne possono essere spostate, modificandone la conformazione. Ogni 30 kapla la consegna di una tessera extra, con la possibilità di spostare una riga o colonna e muovere la propria pedina per avvicinarsi a uno dei propri obiettivi, che dà diritto a rispondere a domanda. Sola la risposta corretta vale una nuova carta obiettivo e l’oggetto raggiunto sul tabellone di gioco.

A vincere la festa l’oratorio che ha collezionato più oggetti. Cioè i padroni di casa di Castagnino, che hanno avuto la meglio sugli altri oratori della zona 5: Casalbuttano, Costa Sant’Abramo, Corte de’ Cortesi e Paderno Ponchielli.

La coppa alzata, un bosso, da custodire perché solo ciò che cresce lentamente, mette profonde radici, come ricorda la scritta impressa sulle quasi 5mila magliette degli adolescenti che in queste settimane sono “al lavoro” nei Grest “DettoFatto” degli oratori cremonesi.

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Di seguito il calendario delle prossime feste:

  • 19 giugno – Oratorio Beata Vergine a Cremona per la zona 6
  • 21 giugno – Campo Adda a Crotta per la zona 4
  • 22 giugno – Oratorio di Soncino per la zona 3
  • 23 giugno – Oratorio di Ponteterra per la zona 10
  • 26 giugno – Oratorio di Vescovato per la zona 7
  • 27 giugno – Oratorio di Pieve d’Olmi per la zona 8
  • 28 giugno – Santuario di Caravaggio per la zona 1
  • 29 giugno – Parco Suore Adoratrici di Rivolta d’Adda per la zona 2

 

Tema e numeri del Grest 2017

Sono almeno 140 gli oratori della diocesi che anche quest’anno si sono messi in gioco, supportati da educatori, genitori e sacerdoti, attivando collaborazioni con cooperative (circa una ventina gli operatori professionali inseriti nella gestione quotidiana delle attività), per una durata media di 4 settimane.

Il tema del creato e dei suoi elementi, elaborato in sede regionale, attraverserà giochi e attività laboratoriali, preghiera e espressività ai diversi livelli: una qualità di proposta formativa unanimemente riconosciuta e in crescita, anche nella preparazione remota richiesta alla “truppa” di adolescenti che magicamente si ritrovano – terminata la scuola – ad affollare i cortili degli Oratori, magari dopo un’annata di alterna presenza: opportunità educativa e relazionale che (per quanto, a volte, faticosa) resta comunque degna di attenzione.

La Federazione Oratori, superata la fase di offerta di materiali e sussidi agli Oratori, si sta ora dedicando all’organizzazione degli eventi in programma: circa una decina gli operatori stabili, riferimento per gruppi di animatori-educatori di volta in volta coinvolti dalle parrocchie. Anche la formula dell’alternanza scuola-lavoro ha dotato la Federazione di energie preziose.

La rubrica televisiva “GiroGrest”, in onda nel settimanale “Giorno del Signore” proposto dal Centro televisivo diocesano seguirà i passi di queste intense settimane di attività.

La prima puntata del GiroGrest

La seconda puntata del GiroGrest




Il vescovo Antonio intervistato da Radio Vaticana sulle attese della visita di Francesco

«Attendiamo il Papa come una verifica del nostro cammino che è stato arricchito nella storia da figure profetiche come don Primo Mazzolari, ma talvolta anche rallentato dalle resistenze che uomini come lui, e oggi uomini come Papa Francesco, incontrano quando il Vangelo si fa troppo schietto e troppo esigente. È quindi un momento di conversione spirituale, pastorale, ecclesiale oltre che di gratitudine e di commozione».

Inizia con queste parole l’intervista del vescovo Antonio Napolioni a Radio Vaticana. Nel colloquio con il giornalista Alessandro Gisotti il Vescovo di Cremona esprime le attese per questo evento che, pur avendo una dimensione privata, ha un grande significato per tutta la Chiesa italiana.

 

Di seguito il testo completo dell’intervista:

Don Mazzolari parlava della parrocchia “come ambulanza che deve soccorrere chi cade sul cammino”. Francesco, lo sappiamo, parla di “una Chiesa ospedale da campo”. Anche soltanto pensando a queste due immagini, si coglie una particolare comunanza, una sintonia tra Mazzolari e Bergoglio, vero?

«Certamente, si integrano perfettamente sullo sfondo, prima di tutto della tradizione cristiana, non solo della carità nei confronti dei poveri e delle fragilità umane, anche di quella carità del Vangelo che deve raggiungere ogni cuore, quindi ogni ricerca ansiosa problematica incerta. Per cui non esistono “i lontani”; esistono semmai coloro che noi lasciamo lontani dal Vangelo perché il comando missionario di Gesù, Andate e predicate il Vangelo a tutte le genti fino agli estremi confini della Terra, non viene attuato sufficientemente. Quando noi ci illudiamo di vivere in una società cristiana, coltiviamo posizioni acquisite nel tempo, che invece non resistono all’urto con la storia».

Negli anni ci sono stati tentativi di politicizzazione della figura di don Primo. Questa visita sottolinea in un modo fortissimo anche l’autentica dimensione della testimonianza di Mazzolari, quella di un sacerdote in mezzo alla sua gente …

«I tentativi di politicizzazione non fanno giustizia neppure nel percorso storico di don Primo che è stato accusato di essere belligerante, vicino quindi agli interventisti, poi antifascista, poi anticomunista, tirato per la tonaca da una parte o dall’altra, a seconda di chi si sentiva più ferito e messo in discussione dalla sua predicazione evangelica che era esigente per la Chiesa stessa! Quindi tutte le semplificazioni politiche o ideologiche, dall’interno e dall’esterno della Chiesa, ci impediscono di ascoltare nel profondo il messaggio che chiama tutti a radicalità nell’impegno per il bene comune».

“Profetico” è uno degli aggettivi che più frequentemente accompagnano don Mazzolari. Da ultimo lo ha così definito il cardinale Bassetti, presidente della Cei. Qual è secondo lei il messaggio profetico – appunto – più forte che vibra ancora oggi nella vita, nelle opere di don Mazzolari?

«Profeta non è colui che predice il futuro, ma colui che ascolta talmente la voce di Dio da saper andare all’essenziale dei problemi e diventare dunque capace di discernimento dei segni dei tempi e delle strade verso il futuro. Quindi la prima profezia sempre attuale è quella di chi si lascia talmente penetrare dal rapporto con Cristo da impegnarsi con Cristo nella storia. Quindi nel messaggio di don Primo, per quanto lui attinge al Vangelo, vediamo soprattutto l’Incarnazione, questa logica di Incarnazione di Dio nell’uomo e della Chiesa nella storia che non può esser mai data per acquisita una volta per tutte perché ogni tempo, ogni società, ogni modernità, può essere luogo di Dio. Quindi c’è una fiducia straordinaria, non in qualcosa di esteriore o di superficiale, ma nella forza che Dio ha impresso all’interno della storia umana facendone storia di salvezza».




Il Papa a Bozzolo, ecco come partecipare

  1. Non c’è udienza o incontro con persone o gruppi particolari

La visita del 20 giugno non assumerà il carattere dell’evento ufficiale in quanto, per desiderio del Santo Padre, dovrà mantenere il carattere di un pellegrinaggio in forma privata e, pertanto, il Santo Padre non incontrerà autorità, persone o gruppi organizzati.

Il Comitato Provinciale ha espresso l’avviso che debba essere data ampia divulgazione del fatto che il carattere riservato del pellegrinaggio non prevede incontri ravvicinati con il Santo Padre, auspicando che il pur prevedibile afflusso dei fedeli non determini eccessivi assembramenti di persone, per non sovradimensionare l’evento stesso rispetto agli angusti spazi del territorio e dunque per garantire al massimo la sicurezza di chi sarà presente.

 

  1. Programma del pellegrinaggio del Santo Padre

ore 9.00: Arrivo del Santo Padre in elicottero al campo sportivo, dove verrà accolto dal Vescovo di Cremona e dal Sindaco di Bozzolo. Non sono previste altre autorità. Il Santo Padre percorrerà il tragitto previsto su AUTO CHIUSA.

Arrivo in piazza Mazzolari e ingresso in chiesa accolto dal parroco di Bozzolo; preghiera personale del Santo Padre alla tomba di don Primo; in presbiterio breve saluto del Vescovo di Cremona; DISCORSO DEL SANTO PADRE; visita allo studio di don Primo in casa parrocchiale; ritorno al campo sportivo in auto.

ore 10.30: Partenza in elicottero per Barbiana

 

  1. Apertura parcheggi, accessi pedonali al percorso del Papa, alla chiesa e a piazza Mazzolari (piazza chiesa)
  • ore 4.00 Apertura parcheggi auto e accessi al percorso del Santo Padre
  • ore 6.30 Apertura accessi con invito alla chiesa e a piazza Mazzolari
  • ore 8.00 Chiusura di tutti gli accessi
  • Tutti gli accessi saranno controllati dalle Forze dell’Ordine.
  • È vietata l’introduzione nei percorsi e spazi transennati dei seguenti oggetti:

– Bottiglie e contenitori in vetro
– Termos o contenitori similari di grandi dimensioni
– Passeggini
– Gli oggetti ritenuti inappropriati dalle forze dell’ordine verranno depositati in appositi contenitori NON CUSTODITI.

  • L’accesso al pubblico potrà essere interrotto in qualsiasi momento a discrezione delle Autorità competenti per motivi di sicurezza e di ordine pubblico.
  • All’interno delle vie e piazze dove transita il Santo Padre sono aperti tutti gli esercizi pubblici e sono presenti postazioni dove verrà distribuita gratuitamente acqua in bottiglia.
  • Il Santo Padre non incontrerà ammalati e diversamente abili, perché non essendo questa la finalità della visita non potrebbe salutarli come vorrebbe. Nella eventualità che comunque arrivino persone diversamente abili con carrozzina non potranno accedere al percorso transennato, ma avranno una zona loro riservata in Piazza Europa, dove sosteranno in sicurezza per assistere al passaggio del Santo Padre.

I cittadini di Bozzolo e i fedeli che desiderano assistere al passaggio dell’auto del Papa (AUTO CHIUSA) e seguire dall’esterno l’incontro potranno accedere al percorso transennato, percorrendo a piedi le vie indicate nella mappa.

 

  1. Treni e Parcheggi

Tutto il centro di Bozzolo sarà chiuso al traffico e si consiglia di utilizzare anche i treni per raggiungere Bozzolo, che si trova sulla linea di TRENORD Milano – Cremona – Mantova. Il comune ha predisposto due grandi aree di parcheggio.

 

 

  1. Ingresso in chiesa con il PASS NOMINALE GRATUITO RILASCIATO DALLA DIOCESI

Tutti coloro che con PASS nominale parteciperanno all’incontro in chiesa parrocchiale vi entreranno dalle 6.30 alle 8.00 dalla porta laterale di via dei Mille, sia chi andrà a Bozzolo con i bus diocesani sia con mezzi propri, sia i fedeli di Bozzolo, gli invitati dalla Fondazione Mazzolari e dalla Amministrazione Comunale. Tutti dovranno percorrere obbligatoriamente via dei Mille scendendo da piazza dei Mille.

Si ricorda che in detta piazza potranno parcheggiare solo i bus della Diocesi e non le auto private, che dovranno trovare posto nei parcheggi allestisti per l’occasione.

 

  1. Ingresso in Piazza Mazzolari (piazza chiesa) con il PASS NOMINALE GRATUITO RILASCIATO DAL COMUNE DI BOZZOLO

Tutti coloro che con PASS nominale hanno posto in Piazza Mazzolari vi accederanno dalla barriera presidiata di fronte alla Lacto Siero Italia (incrocio via Giuseppina / Via Matteotti) dalle 6.30 alle 8.00.

 

  1. Distribuzione PASS NOMINALE GRATUITO PER INGRESSO IN CHIESA dal 15 giugno

a) A Cremona presso la Profilotours (0372 460592), piazza S. Antonio M. Zaccaria (di fronte alla facciata meridionale del duomo) a partire dal 15 giugno nei seguenti orari:

LUNEDI / VENERDI
09.30-12.30 – 15.30/18.30
SABATO 17 GIUGNO
dalle 09.30 alle 12.30

b) quelli riservati alla Parrocchia di Bozzolo in Oratorio

VENERDI 16 GIUGNO dalle 17.30 alle 19.30
SABATO 17 GIUGNO dalle 10.00 alle 12.00

 

  1. BUS DIOCESI: parcheggio riservato a Bozzolo

I Bus organizzati dalla Diocesi avranno parcheggio riservato in Piazza dei Mille a circa 300 m. dalla chiesa parrocchiale.

Sacerdoti o altri membri di istituzioni diocesane con problemi di salute o deambulazione troveranno alla discesa dal pullman o dall’auto personale un’auto che li accompagnerà all’ingresso laterale della chiesa parrocchiale. Comunicare la necessità di questo servizio a liturgia@diocesidicremona.it.

 

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Tutte le informazioni sulla visita del Papa a Bozzolo




I provvedimenti viabilistici a Bozzolo per la visita del Papa

Fervono i preparativi per la visita di Papa Francesco a Bozzolo, dove il Comune ha emesso le ordinanze per le limitazioni al traffico. Dalle 13 di lunedì 19 giugno divieto di transito e di sosta lungo tragitto che percorrerà il Pontefice. La “zona rossa” – tutto il centro storico – sarà invece interdetta al traffico da mezzanotte.

Mappa delle limitazioni di traffico e dei parcheggi

Mappa degli accessi al percorso papale, alla chiesa e alla piazza

Ordinanza n° 25 del 14 giugno 2017

Vademecum per i cittadini di Bozzolo

 




Buona la prima per il laboratorio teatrale diocesano

“Dimmi! No niente”, questo il titolo dello spettacolo finale del laboratorio teatrale diocesano organizzato dalla Federazione Oratori Cremonesi in collaborazione con la “Compagnia dei Piccoli”. Sul palco undici ragazzi tra i 17 e i 20 anni provenienti da diversi oratori della diocesi per raccontare la storia della famiglia Blu.

In scena una casa stilizzata, vuota di oggetti e affollata di soggetti, dove al centro vengono messi a fuoco i legami originari che disegnano lo spazio umano dell’abitare insieme.

Blu come la notte, come il mare quando si va al largo. Il blu è il colore del mistero e della profondità e per questo è stato scelto per vestire un gruppo che aveva voglia di scavare. Un testo scritto dagli attori stessi che racconta il loro desiderio di comunicare e di esprimersi con libertà, rabbia, dolcezza, ironia, commozione la verità di una vita familiare che è esperienza del crescere.

Un centinaio di persone presenti, la maggior parte giovani, in una serata speciale che saluta la chiesa del Foppone, che è stata sede negli ultimi dieci anni della pastorale giovanile diocesana. Un chiostro che ha visto tanti giovani sognare, lavorare, creare, provare e costruire i contenuti degli eventi e dei raduni diocesani.

Il laboratorio teatrale è una novità di quest’anno che si inserisce in quel progetto di formazione di alcune competenze animative su cui la FOCr sta insistendo negli ultimi anni con una costellazione di iniziative come “la scuola diocesana per animatori”, i “workshop di formazione” che precedono il Grest e gli incontri di preparazione per gli animatori che portano lo staff della FOCr a girare per parecchie serate negli oratori.

Il laboratorio è nato dal desiderio di poter lavorare con un gruppo in maniera stabile e continuativa sui linguaggi espressivi.

Il gruppo che ha frequentato è stato composto da 14 adolescenti provenienti da diversi oratori della diocesi con una cadenza settimanale da ottobre a maggio. Il percorso formativo è stato progettato dalla “Compagnia dei Piccoli”, giovane realtà teatrale che ha a cuore la crescita artistica e umana della persona, condotto poi nello specifico da Mattia Cabrini che ha accompagnato i ragazzi nelle diverse fasi del lavoro.

Si è cominciato lavorando sui temi classici del teatro: lo spazio, il corpo, la voce, la relazione e il personaggio in termini di sperimentazione e allenamento. Nel periodo compreso tra  Natale a Pasqua i ragazzi hanno lavorato alla realizzazione di scene teatrali tratte dalla letteratura, incontrando autori e personaggi che sono stati loro assegnati sulle base delle caratteristiche personali di ciascuno. Autori e opere noiosamente studiate sui banchi di scuola sono diventati incontri vivi che hanno permesso loro di lavorare sui propri temi personali.

Sempre in questa fase i ragazzi hanno sperimentato un modulo di danza espressiva condotto da Marianna Bufano, coreografa e insegnante di danza de “Il Laboratorio”, e un modulo sull’animazione condotto da Stefano Priori.

L’ultima fase dell’anno ha avuto invece come obiettivo la scrittura di un testo per la messa in scena. Il gruppo ha scelto di lavorare sul tema della “famiglia” e da quel momento ogni ragazzo ha iniziato a scrivere monologhi, dialoghi e scene di gruppo che attraverso l’improvvisazione teatrale è stato possibile sperimentare subito sul palco. È stato un lavoro in cui carta e penna erano sempre a fianco del palco ed è stato possibile “provare e scrivere”, “scrivere e provare” in una circolarità che ha permesso un ricerca sempre più precisa del messaggio. Da questo lavoro è nato un copione che poi i ragazzi hanno portato in scena al pubblico.

È stato un percorso che ha sempre avuto come obiettivo l’autonomia dei ragazzi e l’apprendimento di un metodo che ciascuno di essi potesse spendere nelle propria esperienza di servizio animativo in parrocchia. A ciascuno di loro l’augurio di poter coltivare il proprio desiderio di comunicare, mettendolo a servizio della verità, della cura e della relazione.

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Corpus Domini guardando a Mazzolari e all’imminente visita di Papa Francesco

Una serata intensa e speciale quella del Corpus Domini a Cremona. La celebrazione della solenne Eucarestia presieduta dal vescovo Antonio Napolioni e concelebrata dai preti della città ha preceduto la processione per le vie del centro con il Santissimo Sacramento.

In una Cattedrale colma di fedeli, il Vescovo Napolioni durante l’omelia ha evidenziato lo stupore della gloria di Dio che lascia senza fiato, specificando come la processione sia un momento di gloria non della Chiesa ma di Dio. «Questa – ha detto il Vescovo – non è una gloria visibile ma velata, come dice San Paolo. Sta a noi riconoscere il velo che ci impedisce di entrare in contatto con Dio e riconoscere ciò che ci permette di entrare in contatto: la carne di suo figlio che ci nutre e ci salva».

La serata è stata anche l’occasione per riflettere sulla visita privata di papa Francesco in diocesi sulla tomba di don Primo Mazzolari in programma tra qualche giorno. Mons. Napolioni ha evidenziato come questa visita sia un altro passaggio del Signore nelle piazze e non solamente un evento per giornalisti e un giorno, forse, per storici. un evento che, dunque, non si può ridurre a una faccenda privata o clericale. Questo omaggio del Papa si può così considerare è un vero atto di amore verso la Chiesa di Cremona.

Accanto al vescovo Napolioni l’emerito Dante Lafranconi e il vicario zonale don Pierluigi Codazzi. Hanno prestato servizio i ministranti adulti di Casalbuttano.

Al termine della Messa è stato solennemente esposto il Santissimo Sacramento ed è quindi iniziata la processione passando accanto al palazzo del Comune, come sempre per l’occasione illuminato suggestivamente dal fuoco delle torce.

I fedeli, le religiose, i ministranti e le autorità hanno accompagnato il Vescovo con l’ostensorio contenente il Santissimo Sacramento. La presenza del gonfalone della città e del sindaco Gianluca Galimberti è stata simbolo della partecipazione dell’intera comunità cittadina a questo importante evento della comunità cristiana.

Durante il percorso dai megafoni posti agli angoli delle strade sono risuonati brani del Vangelo alternati a riflessioni a tema proprio di don Primo Mazzolari per aiutare i fedeli a riflettere sui misteri eucaristici.

Ritornata in Cattedrale, l’assemblea dei fedeli insieme al Vescovo è rimasta in adorazione dell’eucarestia accompagnata dal tradizionale canto del Tantum ergo e dalle intenzioni di preghiera prima della solenne benedizione eucaristica a conclusione di questa calda e serena serata di giugno.

Matteo Lodigiani

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