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Alla vigilia della 52ª Giornata mondiale della Pace momento di preghiera e riflessione a S. Bernardo

In occasione della 52ª Giornata mondiale della Pace, come di consuetudine, la Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace insieme ad Azione Cattolica Italiana, Caritas Italiana e Pax Christi Italia, promuovono la Marcia per la pace che, giunta alla sua 51esima edizione, avrà luogo il 31 dicembre nella diocesi di Matera-Irsina. Proprio in comunione con la Marcia, le sezioni provinciali Pax Christi e Acli propongono un momento di preghiera e riflessione: l’appuntamento è per la sera di lunedì 31 dicembre (ore 22.15) a Cremona, nella chiesa parrocchiale di S. Bernardo.

La serata cremonese intende essere un’occasione in cui chiedere al Signore il dono della pace per tante nazioni segnate da guerre e conflitti (nel mondo 20 guerre e 136 crisi violente) e per riflettere sulla produzione della armi anche da parte dell’Italia.

Locandina dell’iniziativa cremonese

 

Materiali ultili:

 

“La buona politica è al servizio della pace” è il titolo del Messaggio di Papa Francesco per la celebrazione della 52ª Giornata Mondiale della Pace del prossimo 1° gennaio 2019.

…Ogni rinnovo delle funzioni elettive, ogni scadenza elettorale, ogni tappa della vita pubblica costituisce un’occasione per tornare alla fonte e ai riferimenti che ispirano la giustizia e il diritto. Ne siamo certi: la buona politica è al servizio della pace; essa rispetta e promuove i diritti umani fondamentali, che sono ugualmente doveri reciproci, affinché tra le generazioni presenti e quelle future si tessa un legame di fiducia e di riconoscenza…

A questo proposito meritano di essere ricordate le “beatitudini del politico”, proposte dal Cardinale vietnamita François-Xavier Nguyễn Vãn Thuận, morto nel 2002, che è stato un fedele testimone del Vangelo:

  • Beato il politico che ha un’alta consapevolezza e una profonda coscienza del suo ruolo.
  • Beato il politico la cui persona rispecchia la credibilità.
  • Beato il politico che lavora per il bene comune e non per il proprio interesse.
  • Beato il politico che si mantiene fedelmente coerente.
  • Beato il politico che realizza l’unità.
  • Beato il politico che è impegnato nella realizzazione di un cambiamento radicale.
  • Beato il politico che sa ascoltare.
  • Beato il politico che non ha paura



San Bernardino Realino e la sua politica, “più alta forma di carità”

Il 17 dicembre a Castelleone è stato ricordato san Bernardino Realino, compatrono della  Parrocchia insieme ai santi Filippo e Giacomo. Alla 18 è stata presieduta l’Eucaristia, cui hanno partecipato le autorità con l’offerta del cero.

San Bernardino Realino è stato podestà a Castelleone dal 1562 al 1564, dove amministrò la giustizia con coscienza, generosità e integrità e con particolare attenzione verso gli umili, i poveri e gli indigenti. Il suo operato gli procurò il rispetto e la riconoscenza dei castelleonesi.

Il parroco, don Giambattista Piacentini, nella sua omelia ha sottolineato come la politica è  “la più alta forma di carità”, come sosteneva Paolo VI e di come san Bernardino possa ancora costituire una guida sicura per coloro che scelgono di spendere tempo, energia e passione nell’attività politica e amministrativa.

Don Giambattista, citando come esempio le qualità del santo “Sapiente nel giudicare, prudente nel consigliare, fu buono verso tutti, solo verso se stesso fu esigente”, ha augurato agli amministratori pubblici, alle autorità, a tutti coloro che svolgono un servizio a favore della comunità civile di costruire insieme, pur nelle legittime e diverse letture della realtà, la città della solidarietà più vera, servendosi di un cuore buono e grande, nel quale custodire la passione per il bene comune.

La Messa è terminata con la preghiera e la benedizione alla cappella di san Bernardino Realino.




Universitari del Politecnico a Pizzighettone in visita alla chiesa di S. Bassiano

La chiesa di S. Bassiano, a Pizzighettone, continua a suscitare l’interesse degli studiosi. Martedì 18 dicembre trenta laureandi in Ingegneria civile del Politecnico di Milano, accompagnati dall’insegnante dott. Alberto Taliercio e dall’architetta Giuliana Cardoni, sono venuti a visitare la chiesa di S. Bassiano. Il focus della visita verteva sulla struttura architettonica dell’edificio e sugli interventi che su di esso si sono susseguiti nel tempo.

L’architetta Cardoni ha posto all’attenzione dell’attenta platea degli studenti i numerosi provvedimenti strutturali attuati sulla parrocchiale: dalla sopraelevazione della facciata all’inserimento del rosone e delle cappelle laterali, dallo spostamento del campanile originario alla costruzione e progressiva sopraelevazione del campanile attuale …

L’architetta ha proseguito la sua analisi all’interno della chiesa: ha mostrato sulle pareti e sulle volte i segni che evidenziano i problemi di stabilità dell’edificio, ha descritto il consolidamento della navata centrale, mentre le navate laterali e il presbiterio sono costantemente tenute sotto monitoraggio in attesa di futuri necessari interventi.

I laureandi hanno poi ammirato alcuni tra i tesori d’arte conservati nella parrocchiale: la Crocifissione e i Profeti di Bernardino Campi, la Decollazione di S. Giovanni Battista di scuola campesca, gli altorilievi trecenteschi, la pala del presbiterio Madonna e Santi di Giovan Angelo Borroni.

Questa visita di studio, supportata dall’analisi precisa e puntuale dell’architetta Giuliana Cardoni, ha colto il clou del problema della chiesa di S. Bassiano che – non dobbiamo dimenticarlo – necessita di ulteriori interventi di messa in sicurezza dell’intera struttura, se vogliamo conservare questo prezioso bene artistico-architettonico.




Venerdì sera concerto di Natale in Cattedrale con il Costanzo Porta

Concerto di Natale venerdì sera in Cattedrale (ore 21) con il coro Costanzo Porta e l’orchestra Cremona Antiqua, diretti dal maestro Antonio Greco. Il concerto, aperto gratuitamente alla cittadinanza grazie al supporto della Fondazione Arvedi Buschini, prevede l’esecuzione della Cantata BWV 61 “Nun komm, der Heiden Heiland” di Johann Sebastian Bach e del Salmo HWV 232 “Dixit Dominus” di Georg Friedrich Händel. Il programma si concluderà con il mottetto “O Altitudo Divitiarum” di Giovanni Maria Nanino, con la partecipazione del Coro delle Voci Bianche della Scuola di Musica e Canto Corale Costanzo Porta.

Con Paola Molinari (primo soprano), Sonia Tedla (secondo soprano), Alessandro Simonato (alto), Alessio Tosi (tenore) e Alessandro Ravasio (basso).

In occasione del concerto di Natale in Cattedrale si potrà acquistare l’ultima uscita discografica di Ensemble Costanzo Porta e Cremona Antiqua per Tactus, con musiche inedite di Biagio Marini, dedicata alla raccolta inedita in prima registrazione mondiale dei Madrigali op. 7 di Biagio Marini. Il disco nasce da una ricerca della musicologa Ksenia Nogovitsyna – con la collaborazione di Diego Fratelli – che ha chiamato Greco e i suoi musicisti a riscoprire musiche di inaspettata bellezza e complessità – ingiustamente dimenticate – del compositore nato a Brescia nel 1594. Il disco, che andrà in distribuzione ufficiale nei negozi da febbraio 2019, sarà disponibile, su richiesta, presso la sede dell’Associazione in Palazzo Fodri, Corso Matteotti 17.

 

Locandina del concerto di Natale

 

Presentazione dei protagonisti




“Il Cristo ritrovato”, presentata la pubblicazione di Luigi Briselli e Laura Cavazzini

Si è svolta sabato 22 dicembre presso la chiesa di San Francesco in Casalmaggiore la presentazione del libro “Il Cristo ritrovato”, testo fotografico di Luigi Briselli e Laura Cavazzini, edito con il patrocinio del Comune di Casalmaggiore e la collaborazione della Pro Loco cittadina e della parrocchia di Santo Stefano e San Leonardo. Il testo contiene 34 fotografie su fondo scuro scattate da Briselli e una serie di contributi che forniscono elementi di approfondimento sulla scultura del “Cristo deposto” attribuita a Jacopino da Tradate e conservato nella stessa chiesa di San Francesco.

L’incontro è stato introdotto dal parroco don Claudio Rubagotti che ha spiegato il senso del presentare quest’opera in periodo di Avvento, ricordando come l’iconografia cinquecentesca rappresentasse la nascita di Cristo in un sarcofago, a significare il legame tra Incarnazione e Risurrezione, Natale e Pasqua del Signore. Importante, inoltre, secondo le parole del parroco, “dare l’opportunità alle persone meno addentro alla storia dell’arte di interessarsene e di approfondire questa conoscenza, ritrovando, come dice il titolo dato al testo, l’opera stessa”.

Presente anche l’assessore alla cultura del Comune di Casalmaggiore, Pamela Carena, che, dopo i saluti istituzionali, non ha mancato di auspicare che “l’opera rimanga a Casalmaggiore il più a lungo possibile”.

Tra i contributi contenuti nel testo risulta centrale l’approfondimento storico-critico della professoressa Cavazzini, docente di Storia dell’arte medievale presso l’Università di Trento, nonché colei che per prima nel lontano 1997 attribuì l’opera a Jacopino da Tradate, per poi volerla esposta presso Palazzo Reale a Milano durante l’EXPO del 2015. La docente, presente per la seconda volta a Casalmaggiore dopo l’intervento presso il Museo Diotti dello scorso ottobre, ha passato in rassegna la storia dell’opera a partire dal suo nascondimento alla sua rivelazione, associandola a un probabile Cristo di un Compianto andato perduto, unico nel suo genere in Pianura Padana nella prima metà del ‘400, per il prezioso marmo bianco da cui venne tratto.

È seguito un intervento di Valter Rosa, conservatore del Museo Diotti cittadino, che ha passato in rassegna una serie di fotografie di Briselli scattate all’opera d’arte per evidenziarne la valenza e la capacità espressiva.

L’incontro si è concluso con l’inaugurazione della mostra fotografica con le immagini del “Cristo deposto” presso la sede della Pro Loco cittadina.




I tesori della diocesi tra le bellezze di “Cremona capitale”

Sono iniziate oggi e proseguono domani le riprese per la serie “Capitali d’Italia” dedicata a Cremona. Un’intera puntata del nuovo programma condotto da Paolo Notari sarà infatti dedicata alla nostra città: un focus di 50 minuti su aspetti artistici e culturali, che hanno caratterizzato la storia della città, con particolare attenzione all’antica tradizione liutaria che rende Cremona unica al mondo.

Artefice dell’iniziativa è il Servizio Promozione, Informazione e Accoglienza Turistica del Comune che con la redazione della trasmissione ha coordinato le interviste nei luoghi simbolo della città. “Si tratta di un nuovo format – dichiara l’Assessore con delega al Turismo Barbara Manfredini – che Marcopolo TV rivolge ai centri minori ma che hanno tanta cultura da raccontare e che per alcune loro peculiarità possono essere considerate Capitali d’Italia al pari di quelli maggiori. Le riprese, che vengono girate in un paio di giorni, sono state coordinate da Paola Milo e dal suo staff che hanno proposto l’itinerario culturale e organizzato gli incontri per le interviste”.

Nel suo itinerario, infatti, il conduttore è affiancato da alcuni esperti locali che illustrano le peculiarità di Cremona e le sue eccellenze, raccontando anche aneddoti e curiosità per mostrare al pubblico una città tutta da scoprire.

Elena Piccioni dell’Infopoint e guida turistica accreditata – prosegue l’Assessore Barbara Manfredini – ha accompagnato la troupe tra le sale di Palazzo Comunale e i monumenti di piazza del Comune, a don Gianluca Gaiardi il compito di presentare il Duomo e il Battistero, mentre a don Andrea Foglia gli affreschi di San Sigismondo. Per quanto riguarda il Torrazzo, i meccanismi del suo splendido orologio e il nuovo Museo Verticale l’esperto è naturalmente Alessandro Maianti, mentre Tommaso Giorgi, guida turistica del CrArT, ha illustrato le sale del Museo Civico, e Fausto Cacciatori il Museo del Violino di cui è conservatore. Parte delle riprese, infine, sono dedicate a un momento musicale nella Sala della Consulta di Palazzo Comunale e allo storico negozio Sperlari”.

La puntata di “Capitali d’Italia” dedicata a Cremona sarà trasmessa su MarcopoloTv, canale 222 del digitale terrestre e 810 di Sky, venerdì 25 gennaio alle 21.10, replica sabato 26 alle 15.15, domenica 27 alle 8.55.

(fonte: Comune di Cremona)




A Gallignano cena di solidarietà per la missione di Puke

Si terrà sabato 19 gennaio la cena di Sant’Antonio organizzata dal gruppo “Fabio Moreni Onlus” in favore della costruzione della chiesa parrocchiale di Puke, in Albania, presso la missione di don Giovanni Fiocchi, fidei donum Cremonese. L’appuntamento è alle 19.30 presso l’oratorio di Gallignano e l’offerta per l’adesione è di 25 euro (10 euro per bambini e ragazzi fino a 14 anni).

E’ possibile aderire dando conferma fino a giovedì 13 gennaio rivolgendosi alla parrocchia o scrivendo a fabiomoreni@tiscali.it.

Scarica la locandina




Una nuova sede per la Caritas di Viadana

La Caritas viadanese avrà presto una nuova sede: l’ex Cariplo, all’incrocio tra via Gonzaga e largo De Gasperi. L’immobile era inutilizzato da otto anni. «Da banca – nota il parroco don Antonio Censori, con riferimento alla parabola evangelica – diventerà “casa dei talenti”. Per la comunità cristiana, la carità è il primo dei talenti da mettere a frutto».

E’ lo stesso sacerdote a illustrare i dettagli dell’operazione, sul bollettino parrocchiale “Famiglia insieme”: «L’iter per l’acquisto si è concluso nei giorni scorsi. Con la proprietà si è fissato un prezzo di 270mila euro per un totale di 640 metri quadrati. Il costo verrà affrontato con le disponibilità di cassa della parrocchia e con l’accensione di un mutuo decennale da 150mila euro presso Banca Prossima».

La Caritas era da anni ospite dell’ex Villaggio del Ragazzo: in un’ala del chiostro era allestito il banco alimentare per la distribuzione di borse della spesa alle famiglie in difficoltà segnalate dai servizi sociali; nell’ala antistante, era attiva invece la redistribuzione di abiti usati. I volontari negli anni hanno aiutato diverse centinaia di famiglie, non solo con un sostegno di tipo economico, ma anche e soprattutto mettendosi a disposizione per un servizio di ascolto, orientamento e incoraggiamento. I beneficiari, così come gli operatori e le donazioni, provengono da tutto il territorio viadanese.

Poiché la Fondazione Villaggio del Ragazzo ha avviato, in coerenza con le proprie finalità statutarie, un progetto di ristrutturazione dell’ex convitto che porterà alla realizzazione di aule scolastiche e uno spazio mensa, è stato necessario trovare una sede alternativa per la Caritas. Il percorso che ha portato all’individuazione dell’ex Cariplo ha visto don Censori confrontarsi col vescovo Antonio e coi Consigli parrocchiali per la pastorale e gli affari economici.

La vecchia sede Caritas è stata nel frattempo dismessa nell’agosto scorso. Affinché l’attività non venisse sospesa, il Comune ha provvisoriamente messo a disposizione alcuni locali in piazzale Libertà.

Nel ringraziare chi ha collaborato alla positiva soluzione, il parroco fa il punto sui prossimi sviluppi: «Ora la Caritas avrà la sua nuova sede in bella posizione. Sarà una casa aperta, con un centro di ascolto e l’attivazione di iniziative che coinvolgeranno non solo i parrocchiani, ma tutti coloro che vogliono proporre valori e proposte concrete. Non si tratterà solo di attivare una casa, ma di darle un’anima viva e stimolante per renderla bella. I talenti che il Signore semina nel cuore e nell’intelligenza delle sue creature sono molti e sorprendenti. Perché non stanarli e farli fruttare per il bene di tutti?».




In un volume la storia di Sant’Imerio

sarà presentato sabato 22 dicembre alle ore 17 presso la sala santa Teresa del’oratorio parrocchiale il volume «La chiesa di Sant’Imerio in Cremona».

In tre capitoli, il libro edito da Cremona Produce racconta la storia della chiesa di via Aporti, ne traccia un profilo artistico e ripercorre la storia della comunità attraverso l’archivio de “Le campanelle” lo storico giornalino parrocchiale.

Le ricerche e i testi sono a cura di Mariella Morandi, Sonia Tassini e Lucia Zanotti, con le fotografie di Antonio Barisani.

Il ricavato dell’iniziativa editoriale sarà destinato alle opere e alle attività parrocchiali.

 




Nei prossimi weekend porte aperte per ammirare le chiese della città

L’Ufficio per Beni Culturali della diocesi comunica che per i prossimi weekend, il sabato e la domenica fino al 13 gennaio 2019, le chiese cittadine di S. Agata, S. Agostino, S. Ilario e S. Marcellino saranno aperte alle visite dalle ore 7 alle 17.30 grazie ai volontari dell’Ordine dei Templari. Sarà invece il gruppo seniores della Banca Popolare di Cremona a garantire l’apertura della chiesa di Sant’Omobono (nelle domeniche 23 e 30 dicembre e 6 e 13 gennaio) dalle 14.30 alle 17.30. Le visite al Tempietto di San Luca riprenderanno in primavera.