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Sentinelle in piedi, l’8 settembre di nuovo in piazza

Tornano in piazza domenica 8 settembre a Cremona, alle ore 16.30 in piazza Cittanova/corso Garibaldi, le Sentinelle in piedi. La Corte Costituzionale ha sollecitato il Parlamento a intervenire con una legge in tema di aiuto al suicidio prospettando settembre come scadenza.

«Vista l’attuale situazione politica – spiegano gli organizzatori – è difficile pensare che il tema sarà discusso in Parlamento. Il rischio a questo punto è che sia la Consulta a esprimersi decidendo per l’incostituzionalità dell’articolo 580 con conseguente estensione delle maglie dell’eutanasia, già introdotta di fatto dalla legge sulle Dat».

E proseguono: «Noi ci opponiamo a un sistema in cui il principio di autodeterminazione viene presentato come unico riferimento per valutare ogni scelta che riguardi la persona umana e in cui il concetto di dignità è consequenziale solo a uno stato di buona salute, di utilità sociale e di basso costo. Rivendichiamo che ogni persona umana gode della pienezza della dignità per il fatto stesso di esistere, dal concepimento alla morte naturale».

Da qui l’idea di ritrovarsi nuovamente in piazza per una vegli alla quale tutti sono invitati a partecipare. Sarà l’occasione per ricordare anche altri temi di attualità.

Locandina




Mercoledì 4 settembre a La Pace Messa in memoria di don Roberto Ziglioli

Mercoledì 4 settembre, alle ore 16.30, presso la Fondazione la Pace onlus di via Massarotti, a Cremona, sarà celebrata una Messa in memoria di don Roberto Ziglioli, mancato il 7 luglio scorso. La celebrazione sarà presieduta da don Franco Morandi, responsabile culturale dell’Avulss Cremona, e concelebrata da don Luigi Mantia, cappellano della casa di riposo.

Saranno presenti i volontari Avulss: don Ziglioli, infatti, fu uno dei più stretti collaboratori di don Giacomo Luzietti (fondatore dell’Avulss), per anni responsabile culturale nazionale e promotore, con Teresa Leggeri, della nascita dell’Avulss Cremona.

L’Avulss e’ una associazione di cittadini, libera, autonoma e laica anche se di ispirazione cristiana, cittadini che, interpretando le diverse situazioni culturali, professionali, sociali, politiche, alla luce dei principi cristiani, si mettono soprattutto a servizio degli ultimi, sia direttamente, sia intervenendo nelle realtà socio-sanitarie.

 

L’ultimo saluto a don Roberto Ziglioli: «Ringraziamo il Signore per aver avuto un prete come lui» (AUDIO)




Drum Bun, un’estate in viaggio per incontrare se stessi e gli altri

Drum Bun (buon viaggio in rumeno). “Brum brum” per alcuni. Ma che importa? L’idea è la stessa: il viaggio. Un viaggio in furgone. Un viaggio di amici. Un viaggio in Romania. Un viaggio in Albania. Un viaggio per incontrare l’altro. Un viaggio per incontrare se stessi. Un viaggio familiare per molti membri dell’associazione. Per altri, un viaggio nuovo, curioso, straniero. Drum Bun è un’esperienza che dura vent’anni ma, al contempo, è sempre una “prima volta”.

Giovanna quest’anno ha compiuto il suo primo viaggio in Romania. 17 giorni di vita insieme. Alcuni di viaggio, altri di attività in diverse realtà rumene: Casa Speranza, Campina, Ploiesti, Poiana, Bobolia, Concordia, e persino il campo Rom si sono trasformate in una quotidianità fatta di attimi. Attimi di viaggio che diventano attimi di amicizia, attimi di risate, attimi di confronto, alcuni più brevi altri più lunghi (altro che attimi!), attimi di gioco, attimi di preghiera, attimi di vita in cucina. Perché attimi? Perché l’attimo va colto, l’attimo accade e sta a noi renderlo fruttuoso e prezioso. Sono stati giorni intensi perché tante sono le persone che ha incontrato. La sfida grande è quella di essere attent all’altro in quei ritmi che sono diventati quotidianità. Sì perché nei giochi, dalla più semplice bandiera alla mattinata di olimpiadi, si svela ai bambini la bellezza del gioco organizzato. Sì perché si vive con ragazzi adolescenti che chiedono il nostro tempo, dal dipingere delle macchinine a una chiacchierata di confronto. Sì perché mentre si partecipa alle attività con gli adolescenti, lì, in quegli sguardi di sostegno, si crea relazione.

Nicola, invece, è alla sua quarta esperienza di volontariato in Albania con l’associazione. La sua settimana albanese è iniziata con la consueta divisione del gruppo di volontari nelle diverse realtà: Qelez e Fushe-Arrez il mattino, Pukë e Luf il pomeriggio. Ognuno di questi luoghi presenta caratteristiche differenti e richiede una tipologia di lavoro e attività diverse a seconda della varietà e del numero di bambini e adolescenti presenti. L’intento è quello di incontrare e stabilire un legame con i giovani del luogo, formando dunque una squadra di animatori che possano essere autonomi e uniti nell’ideazione di attività educative e di cura per i bambini.

Tra i drumbunners e gli adolescenti albanesi e rumeni la relazione è un’importante scommessa. La posta in gioco è alta: mantenere la promessa di tornare, ottenendo così gradualmente la fiducia e scardinando le diffidenze, tanto da rendere il ritorno “degli italiani” da loro ogni anno atteso e richiesto con spirito di amicizia e cordialità. Sfida vinta, anche quest’anno. Come ci si riesce? Con l’umiltà e la voglia di imparare: portare un modello educativo non significa avere la pretesa di insegnare qualcosa, ma condividere un modo di fare, uno stile, riconoscendo, al contempo, in quegli incontri un’accoglienza che arricchisce e completa.

I volontari della Drum Bun

 

https://www.facebook.com/drumbunfamily/videos/315792139224340/




L’8 settembre a Casa famiglia Spinelli la Festa del volontariato

Torna anche quest’anno, all’inizio di settembre, la “Festa del volontariato” della Casa famiglia “Padre Francesco Spinelli”, la struttura delle Suore Adoratrici del SS. Sacramento che a Rivolta d’Adda accoglie anziani e disabili gravi e gravissimi, con menomazioni fisiche, psicofisiche e sensoriali. Una “casa” in cui quanti vi lavorano – suore e operatori – vogliono diventare «famiglia» per questi ospiti, assicurando una risposta personalizzata ai loro bisogni: «l’ospite al centro» è la mission dell’opera.

Una famiglia che si allarga ogni anno grazie ai tanti volontari che decidono di spendere il proprio tempo a favore di questa speciale realtà che offre, accanto a un servizio di tipo assistenziale, un vero e proprio progetto educativo globale, di qualità di vita, che aiuta a rinsaldare relazioni e fare di questa casa una vera e propria “famiglia”.

“Donare è dare più vita ai tuoi giorni” è lo slogan scelto per questa seconda edizione che sarà caratterizzata, dopo la Messa delle 9.30 animata dagli ospiti di Casa famiglia, dall’inaugurazione della nuova unità abitativa “Santa Maria”.

La mattinata proseguirà, alle 11.45, con la testimonianza della mamma di Francesco Messori, il giovane calciatore emiliano nato senza una gamba e fondatore della Nazionale italiana calcio amputati: una sfida vinta con il coraggio e la tenacia di un ragazzo speciale.

Tutti saranno quindi invitati alla grigliata nel parco (contributo 5 euro) cui seguirà, alle 14.45, lo spettacolo “La bella e la bestia” proposto dall’oratorio di Fornovo San Giovanni.

Per motivi organizzativi è richiesta la conferma di presenza entro sabato 31 agosto presso la portineria di Casa famiglia.

 

Locandina della giornata




Esercizi spirituali in Seminario con le Oblate di Nostra Signora

Anche quest’anno l’Istituto delle Oblate di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù propongono a laici e consacrati della diocesi una settimana di esercizi spirituali che si terranno a Cremona, presso il Seminario Vescovile nella seconda settimana di settembre.

Da lunedì 9 settembre fino a venerdì 13 si mediterà sull’Apocalisse di San Giovanni con la guida di don Francesco Cortellini, vice rettore del Seminario.La giornata sarà scandita dalle meditazioni (dalle 9 alle 17) con la messa quotidiane alle 11.30. Per le adesioni o richieste di informazioni contattare i numeri 3398950102 (Agnese), 3209052852 (Angela M.) o 0372743351 (Giovanna).

Si segnala intanto anche l’iniziativa della Conferenza Italiana Istituti Secolari che propone un’ora di adorazione comunitaria per le vocazioni alla vita consacrata, ogni primo lunedì del mese dalle ore 16 alle 0re 17 presso la chiesa di San Girolamo in via Sicardo a Cremona. Il prossimo incontro, a cui tutti sono invitati, sarà lunedì 2 settembre.




San Sigismondo, sold out la lectio sul Cenacolo vinciano del refettorio con gli Amici del Monastero e Fai Cremona

San Sigismondo apre le porte e regala, grazie all’organizzazione degli Amici del Monastero in collaborazione con la Direzione regionale FAI Lombardia, un appuntamento culturale di grande rilievo che si inserisce nel contesto del 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci.


Appena prima della seconda apertura annuale del Monastero (15 settembre), venerdì 13 settembre 2019, alle ore 16, grazie alla collaborazione con il delegato FAI di Cremona, Dr. Alessandro Bonci , ideatore dell’iniziativa, e alla generosa disponibilità della Priora Madre Lucia, la Prof.ssa Anna Maccabelli terrà una conferenza, riservata ai soci, dentro il refettorio del Monastero, sul tema “La lezione del Cenacolo leonardesco tra Cremona e Crema”. Alle 18,30 la Prof.sa Maccabelli ripeterà la conferenza in un incontro aperto al pubblico per il quale sono però esauriti i posti disponibili (per questo si sta cercando di organizzare una seconda data per fare fronte all’alto numero di prenotazioni pervenute).

La Lectio verrà tenuta, in via del tutto eccezionale, dentro il refettorio, davanti all’affresco del 1508 di Tommaso Aleni, che rappresenta una copia, forse la prima, del cenacolo vinciano. Considerato il limitato spazio a disposizione , ci saranno solo 50 posti disponibili su prenotazione.

Nella comunicazione ai soci, l’Associazione Amici del Monastero di San Sigismondo, comunica anche il recente cambio del Cappellano. «Il giorno dell’Immacolata ha cessato il suo servizio triennale di assistenza spirituale al Monastero Don Giampaolo Maccagni e, con decorrenza 24 agosto 2019, subentrerà Don Enrico Maggi. A Don Giampaolo – scrive il presidente dell’Associazione Mario Nolli- formuliamo i nostri più vivi ed affettuosi ringraziamenti per la sua presenza sia fra le nostre monache che nella nostra Associazione, in cui rimane socio onorario, ed a Don Enrico diamo il nostro sentito benvenuto, certi che anche lui ci darà un suo importante contributo nel conseguimento delle nostre attività sociali».




Scout d’Europa, a Roma in 5.000

In gergo scout la parola Euromoot indica un raduno internazionale di Scolte e Rover (rispettivamente ragazze e ragazzi dai 16 anni ai 21 anni). Questo evento permetterà a migliaia di giovani provenienti da Paesi differenti di incontrarsi e di intrecciare amicizie personali, attraverso lo svolgimento di attività volte a conoscersi e a riscoprire le comuni radici culturali e spirituali: durante la settimana di cammino, con il passare dei giorni, scopriranno che il vero patrimonio europeo è la capacità di vivere insieme in pace e fraternità, attorno a valori condivisi e ad un obiettivo comune, che è Cristo.

Tre sono le fasi di questa importante settimana

Dal 27 luglio al 1° agosto il “Campo Mobile”, l’1 e 2 agosto il ritrovo in quattro differenti punti alle porte della Capitale ed infine il 3 agosto la meta conclusiva, Roma e la Basilica di San Pietro. Per quanto riguarda la prima fase, i ragazzi hanno avuto la possibilità nei mesi scorsi di entrare a contatto e formare dei gemellaggi internazionali ovvero gruppi composti da 30 a 50 giovani di 2 o 3 nazionalità diverse che marceranno attraverso alcune Regioni italiane (Umbria, Abruzzo, Toscana e Lazio).

In cammino su itinerari storici

Queste comunità in cammino percorreranno itinerari storici come la Via Francigena, il Cammino di San Benedetto, il Cammino di San Francesco, sulle orme di grandi Santi come San Paolo, i Santi Cirillo e Metodio, San Francesco d’Assisi, San Benedetto da Norcia o Santa Caterina da Siena, Santi che oltre ad essere, alcuni tra di loro, Patroni D’Europa, rappresentano con la loro vita una ideale traccia da seguire, alla riscoperta dell’eredità culturale cristiana. Il cammino però non sarà soltanto quello fisico, al contrario; oltre che con le gambe, si camminerà con lo spirito, con la mente e con il cuore. I gemellaggi infatti passeranno per dei punti prestabiliti, dove avranno l’opportunità di confrontarsi su temi che li porteranno ad interrogarsi sulla propria identità di cittadini europei e cristiani ed a riscoprire il valore della Parola con una attività che richiama gli antichi esercizi amanuensi dei monaci Benedettini: “Il mobile scriptoria”!

Punti di ritrovo dove poter vivere la dimensione europea

La seconda fase, in cui migliaia di giovani convergeranno in 4 punti prestabiliti, rappresenterà una occasione durante la quale le Scolte ed i Rover potranno fare conoscenza reciproca delle tradizioni e delle caratteristiche di ciascuna Nazione partecipante, ascoltare conferenze di carattere storico e spirituale e, suddivisi in laboratori tematici, dedicarsi all’apprendimento di nuove competenze, dal canto al valore della custodia della terra dono di Dio, alle tecniche scout di vita all’aperto. Insomma, punti di ritrovo dove poter vivere sulla propria pelle in modo esperienziale la dimensione europea!

L’udienza in Vaticano con Papa Francesco e la Messa con il card. Bagnasco

Infine il 3 agosto a Roma, tutti i partecipanti, partendo dai 4 punti alle porte della città, si ritroveranno prima all’interno dell’Aula Nervi per vivere l’udienza con Papa Francesco, 25 anni dopo quella ottenuta dall’allora Pontefice San Giovanni Paolo II per poi, in un secondo momento, trasferirsi all’interno della Basilica di San Pietro per partecipare alla Santa Messa conclusiva presieduta dal card. Angelo Bagnasco. Grazie all’Euromoot gli Scout d’Europa-Fse danno vita alla fraternità europea e creano una rete di amicizia e solidarietà in tutta Europa e oltre.




FederVitaLombardia ricorda Paola Bonzi, fondatrice e anima del Cav della Mangiagalli

Venerdì 9 agosto, in ospedale a Brindisi, dove si trovava in vacanza con il marito, dopo una breve malattia che l’ha portata rapidamente e inaspettatamente in coma, è deceduta Paola Marozzi Bonzi, fondatrice e anima del Centro di aiuto alla vita della Mangiagalli. Aveva 76 anni, era madre di due figli e nonna di quattro nipoti. A Milano nel 1984 aveva fondato il primo Centro di aiuto alla vita che abbia mai potuto trovare sede in un ospedale, in quella clinica Mangiagalli in cui passano migliaia di donne ogni anno, tante con un carico di difficoltà e di dolore. Ne era ancora oggi la direttrice.

Solo pochi giorni fa aveva firmato la newsletter di luglio del Cav. «Fiocchi azzurri, fiocchi rosa. Sono la nostra gioia e il motivo per cui ci impegniamo». E poi lo strabiliante numero di bambini salvati dall’aborto dal 1984 ad oggi, nati grazie a un incontro con la stessa Paola o con uno degli altri operatori del Centro di aiuto alla vita: 22.633 che oggi crescono e vivono grazie a un “sì” coraggioso e alla vicinanza dei volontari.

Un impegno che la stessa Paola Marozzi Bonzi aveva testimoniato a Cremona in occasione dell’incontro pubblico a Palazzo Cittanova in occasione della Giornata della vita di quattro anni fa.

La testimonianza di Paola Marozzi Bonzi a Cremona il 1° febbraio 2015

 

«Con tristezza e costernazione FederVitaLombardia – afferma la presidente Elisabetta Pittino – ha appreso dell’improvvisa scomparsa di Paola Bonzi Marozzzi. Con sentimenti di grande dispiacere e serena melanconia il Consiglio Direttivo formula sentite condoglianze al marito Luigi, ai figli Stefano e Cristiana, ai familiari tutti. Ricordiamo con ammirazione il grande impegno profuso da Paola per la difesa della vita innocente dei bambini concepiti o da poco nati. Accogliendo con il sorriso le mamme in difficoltà, ascoltando le loro ansie e programmando insieme un progetto individuale di sostegno, ha saputo creare legami di amicizia e solidarietà che hanno permesso la nascita di 22.633 bambini».

«Paola – prosegue Pittino – è stata anche fortemente impegnata, oltre che nel Centro di Aiuto alla Vita e nell’attiguo Consultorio Familiare, anche nella divulgazione del diritto alla vita; a questo scopo ha pubblicato alcuni volumi ed ha viaggiato per tutta Italia ed all’estero fino alla Russia. Paola non è stata gelosa della propria ricca e preziosa esperienza, ma ha sempre operato perché altri, molti altri, rispettassero e sostenessero i bambini concepiti”.

«Noi e tutti i Centri di Aiuto alla Vita ed i Movimenti per la Vita della Lombardia – aggiunge la vicepresidente Maria Pia Sacchi – chiedono al Signore della Vita di accogliere Paola nella Sua luce e di sostenere tutti coloro che l’hanno amata e stimata ma siamo sicuri che d’ora in poi sarà lei a pregare e custodire tutti noi che siamo al servizio della vita nascente».

 

Paola Bonzi, era l’anima e la fondatrice del Centro di Aiuto alla Vita della Mangiagalli di Via Commenda. Il suo Metodo “Counseling umanistico esistenziale basato sull’ascolto attivo finalizzato a stabilire una relazione di aiuto” ha fatto scuola nel mondo. Il C.A.V. Mangiagalli è stato il primo Centro di Aiuto alla Vita aperto in un ospedale, la Clinica Luigi Mangiagalli di Milano, sede della Prima e Seconda Cattedra Universitaria e parte della Unità Operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale – Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico. Oggi il C.A.V. è quindi un’istituzione storica di cui Milano può andare fiera: da 34 anni i suoi volontari, collaboratori e sostenitori celebrano ogni giorno la vita con amore e competenza.




Azione Cattolica, agosto ricco di proposte

Agosto ricco di proposte per l’Azione cattolica cremonese, impegnata in varie località montane con i campi per le diverse fasce d’età. Si inizia con i Giovanissimi che dal 3 al 10 agosto vivranno il loro momento di vacanza condivisa a Foppolo, nella Bergamasca, sul tema “Amor che move…”.

Doppio la proposta per gli adulti. Coinvolgendo in modo particolare le famiglie dal 18 al 24 agosto a Carisolo vi sarà il campo adulti presso la casa alpina “Don Bosco”. Ulteriore proposta dal 27 al 30 agosto con l’itinerario dal titolo “Non solo montagne”, alla scoperta di antiche chiese e castelli dell’Alto Adige cristiano attraversando la Bassa Atesina e la Valle di Merano, Val Venosta e Val Pusteria, per concludere facendo tappa a Novacella e Bressanone.

In provincia di Bolzano anche il campo ragazzi. “Il fuoco e la bellezza” è lo slogan della proposta Acr che, tra il monte e il deserto, sarà accompagnata in particolare dalla figura del profeta Elia. La meta, dal 18 al 25 agosto, sarà San Giacomo in Valle Aurina.

Ulteriori dettagli sulle varie proposte e iscrizioni presso l’Azione cattolica cremonese o contattando i riferimenti di ogni proposta.

Brochure con le proposte estive




Dal 4 al 9 agosto 700 pellegrini a Lourdes con l’Unitalsi lombarda

Il treno bianco ha messo le gomme. Sarà una lunga carovana di pullman, infatti, a condurre ben 700 pellegrini – tra cui 92 malati e 312 volontari dell’Unitalsi Lombarda – a Lourdes per il tradizionale pellegrinaggio che si svolgerà da domenica 4 a venerdì 9 agosto. Quello che partirà con autobus da Mantova, Crema, Como, Cremona e Milano sarà, come osserva il presidente della sezione lombarda Vittore De Carli, «il secondo più importante pellegrinaggio, per numero di partecipanti, fatto con i pullman». Ben tre quelli barellati sui quali viaggeranno 90 persone che necessitano di particolari attenzioni lungo il percorso. In treno c’era la carrozza definita “attrezzata” che permetteva il viaggio sdraiati, con l’assistenza dei volontari unitalsiani; ora saranno i tre pullman barellati a garantire lo stesso standard.

Per chi viaggerà su gomma la partenza è prevista per la sera del 4 agosto con ritorno in Italia il mattino del 9. È previsto anche un aereo charter da Malpensa su cui viaggeranno anche 22 persone malate che partirà il 5 agosto con ritorno l’8.

 

I numeri lombardi

Tra i 700 pellegrini in partenza, oltre 150 saranno giovani. Quello di agosto, del resto, da anni è un pellegrinaggio organizzato per favorire la partecipazione dei più giovani. E a loro durante la permanenza a Lourdes saranno dedicati particolari momenti di formazione e riflessione sul tema dell’anno che per il 2019 è “Beati i poveri”. «Poter stare insieme a questi 200 ragazzi, che invece di andare al mare vengono una settimana a Lourdes a servire anziani e malati, è qualcosa che ci rende tutti orgogliosi – commenta Vittore De Carli –. Nei giorni di permanenza ho sempre visto questi giovani ritrovarsi la sera a condividere pensieri ed esperienze della giornata, mentre gli smartphone restano spenti».

Due i vescovi lombardi che seguiranno i pellegrini: monsignor Marco Brusca, vescovo di Mantova e monsignor Daniele Gianotti di Crema; ben 29 i sacerdoti che accompagnano il pellegrinaggio, tra loro il comasco don David Del Curto seguirà in modo particolare i giovani unitalsiani e i primini – i volontari alla loro prima esperienza – insieme ai due presidenti delle sottosezioni Unitalsi di Como e di Cremona.

 

La presenza cremonese

La sottosezione cremonese partirà con 115 persone (2 medici, 8 sacerdoti, 25 pellegrini, 19 malati e 61 tra dame e barellieri come personale di servizio). I giovani sono una quarantina: i gruppi più numerosi vengono da Vicomoscano, accompagnati dal seminarista Valerio, e da Soresina, con il vicario don Andrea Piana; gli altri sono di diverse parrocchie della diocesi. Pellegrinaggio di servizio anche per altri due seminaristi diocesani: Claudio e Fabrice.

Tra i preti cremonesi anche il sacerdote novello don Arrigo Duranti, barelliere per tanti anni e ora primo pellegrinaggio con un nuovo servizio. Insieme a lui ci saranno l’assistente della sottosezione cremonese, don Maurizio Lucini, e don Giacomo Ghidoni, don Massimo Macalli, don Fabrizio Martelli, don Mario Martinengo e don Stefano Zoppi.

Per tutti i cremonesi in partenza nel pomeriggio di sabato 27 luglio, al Centro pastorale diocesano di Cremona, è previsto il consueto l’incontro di formazione, occasione anche per comunicare gli ultimi accorgimenti prima della partenza.

 

Il programma del pellegrinaggio

Il programma dell’esperienza prevede, tra i momenti più significativi, l’apertura ufficiale del pellegrinaggio, la sera del 5 agosto, con i due vescovi di Mantova e Crema che porteranno ai pellegrini lombardi il saluto del presidente della Conferenza Episcopale lombarda, l’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini.

L’ultimo rosario alla Grotta, previsto per il pomeriggio dell’8 agosto, vedrà tra le voci guida un giovane sacerdote appena ordinato della diocesi di Como e un prete anziano: un modo per richiamare il 5° incontro con i sacerdoti anziani che l’Unitalsi Lombarda organizza a Caravaggio il prossimo 19 settembre.

Il presidente De Carli è particolarmente contento che tra i luoghi inseriti nei momenti del pellegrinaggio torni anche la Basilica del Rosario, l’ultima delle tre basiliche costruite sulla grotta di Massabielle, chiesa particolarmente suggestiva per la presenza di monumentali mosaici dedicati ai misteri del Rosario (i misteri della Luce, introdotti da San Giovanni Paolo II sono stati realizzati in stile moderno sulla facciata della stessa basilica dall’artista Marko Ivan Rupnik).