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Merenda con Gesù, l’iniziativa di Famiglia Buona Novella per bimbi e genitori

Si svolgerà domenica 9 dicembre il secondo appuntamento con “Merenda con Gesù”, l’esperienza proposta e condivisa da Famiglia Buona Novella presso la sede di Cascina Moreni (dalle 16.30).

“Merenda con Gesù” è una proposta rivolta ai bambini di fascia 2-6 anni, ma anche ai loro genitori, che potranno scoprire che si può trasmettere amore ai propri bimbi partendo dalle parabole di Gesù: dopo una merenda insieme ci lasceremo condurre dalle parole di Gesù e dai nostri bambini attraverso narrazioni, giochi e attività coinvolgenti per grandi e piccini.
Un’occasione di incontro in cui parlare un linguaggio molto concreto, fatto di esperienze, passione e intuizioni preziose che aiutano i genitori a vivere le “cose alte ed importanti” con la semplicità dei bambini.

Se ci sono altri fratelli più piccoli o più grandi potranno partecipare ugualmente.




A Casalmaggiore la Tenda della Misericordia

La Commissione catechesi ed evangelizzazione del Consiglio pastorale delle Parrocchie di S. Stefano e S. Leonardo in Casalmaggiore organizza la Tenda della Misericordia quale momento di incontro con Cristo Eucaristico. Esperienza nata in occasione dell’Anno giubilare della misericordia e diffusasi nel tempo in molte città d’Italia, la Tenda si propone di rispondere all’appello di papa Francesco di portare la Chiesa in mezzo alle persone, per raggiungere i lontani e testimoniare Cristo in un modo del tutto particolare.

Per rinsaldare il piccolo gregge di martiniana memoria, allora, l’invito della nuova evangelizzazione è quello di uscire dalle chiese in mattoni e farsi chiesa di strada, andando incontro al popolo di Dio là dove scorre la vita.

All’interno della struttura, che verrà posta in piazza Marini di fronte alla Chiesa di Santo Stefano il prossimo 1 novembre dalle 18 alle 20 e domenica 4 novembre dalle 20 alle 22, saranno presenti sacerdoti (tra cui il parroco don Rubagotti) disponibili ad accogliere chiunque, in libertà di spirito, voglia accedere ad una parola, ad una preghiera e persino al sacramento della Riconciliazione.

Due cesti, ai piedi dell’altare in cui sarà esposto il Santissimo, inviteranno a cogliere un pensiero tratto dalla Bibbia e a lasciare a propria volta una parola di riconciliazione, pace o un’intenzione personale, che verrà poi bruciata per elevarsi in preghiera durante la serata conclusiva.




Ordo Virginum, le consacrate cremonesi agli incontri nazionale e regionale

Nei mesi scorsi si sono tenuti due importanti appuntamenti, sia a livello nazionale che regionale, ai quali ha partecipato anche una rappresentanza dell’Ordo Virginum della nostra Diocesi

Incontro Regionale dell’Ordo Virginum

Nelle giornate del 6-7 Ottobre 2018 si è svolto a Crema l’ormai consueto incontro che ogni anno viene organizzato a livello regionale per permettere alle vergini consacrate di tutte le diocesi lombarde di trascorrere insieme un tempo di fraternità, riflessione, condivisione di esperienze e preghiera. Padre Andrea Mandonico ha presentato la biografia e la figura del Beato Charles De Foucauld mettendo in evidenza come la vita di questo grande uomo di preghiera si sia gradualmente orientata a Gesù fino a un pieno compimento della Sua volontà.

Nella mattinata di domenica padre Andrea ha continuato la riflessione sulla “santità della porta accanto” incarnata dal Beato De Foucauld e sul suo ardente desiderio di conformarsi al nascondimento vissuto da Gesù durante i suoi primi trent’anni.

Dopo il pranzo si è svolto un momento di condivisione per riflettere sul modo in cui ciascuna consacrata può vivere il proprio amore per Gesù, nell’amore e nel servizio alla Chiesa locale.

Il convegno è terminato con la celebrazione della Santa Messa nella Cattedrale di Crema presieduta dal Vescovo Mons. Daniele Gianotti.

Trentesimo Incontro nazionale dell’Ordo Virginum

Il trentesimo Incontro nazionale dell’Ordo Virginum, accolto dalle diocesi del Triveneto e svoltosi a Paderno del Grappa (TV) dal 22 al 26 agosto, ha avuto come titolo «La gioia del Vangelo abita, educa e trasfigura il cuore». Oltre duecento persone tra consacrate, donne in formazione e sacerdoti delegati hanno vissuto giornate ricche di preghiera, studio e confronto, impreziosite dalla relazione di mons. Renzo Bonetti, già delegato Cei per l’Ordo Virginum, che nel suo intervento ha evidenziato come la vergine consacrata sia un dono anche per gli sposi, “perché è relazione stabile e visibile con la persona di Gesù, risveglia nei coniugi la grazia battesimale e spinge a ritrovare nell’eucaristia la bellezza della sponsalità e la forza del per sempre”. Ha sottolineato anche come la vergine consacrata sia “sorella” dei propri sacerdoti e del proprio Vescovo, accompagnandoli nel proprio cuore con la preghiera e con l’affetto fraterno. Intense le testimonianze, ispirate all’Evangelii gaudium, di Nella Pavanetto (Venezia), Barbara Baldassarri (Fermo) e Annalisa Vigani (Bergamo).

Incontri in diocesi

Intanto in Diocesi continuano gli incontri mensili di formazione dell’Ordo Virginum secondo il calendario prefissato. Gli incontri sono aperti anche a coloro che intendono conoscere meglio l’esperienza ed interrogarsi sulla propria chiamata alla sequela del Signore Gesù; sono tenuti dal delegato diocesano alla Vita Consacrata Don Giulio Brambilla.




Astutillo Malgioglio, dai campi della Serie A all’impegno per i ragazzi più fragili

Un’importante opportunità per ricordare il grande valore educativo del CSI, che si prefigge da sempre l’obiettivo di proporre a tutti attività sportive a “misura di persona”. Per questo come ogni anno il Comitato di Cremona propone ai dirigenti delle proprie società la “Tre sere dirigenti”: tre occasioni di confronto con testimoni d’eccezione, tre appuntamenti di formazione dedicati quest’anno alla dimensione del servizio, e in particolare del servizio ai più fragili. 

Scarica qui la locandina con il programma

Il tema della prima serata vuole riprendere questa particolare attenzione che il Centro Sportivo Italiano ha nei confronti di tutti. Dai più piccoli ai più grandi, dai normodotati ai disabili. Il titolo è particolarmente evocativo: lo sport a servizio dell’umanità. Lo sport, quindi, come strumento per rendere il mondo un posto migliore, per educare al rispetto di tutti. Lo sport come forte momento di crescita personale e sociale: «nella tre sere dirigenti vogliamo focalizzare alcuni punti che richiamano l’identità della nostra associazione. Il nostro motto è sport per tutti. Chi si iscrive con noi non fa panchina. Nelle attività che proponiamo non c’è solo l’allenamento, ma tutti sono invitati a partecipare, anche a livello agonistico». Queste le parole di Claudio Ardigò, presidente del CSI Cremona dal 2016, ai microfoni di Centro Campo (la trasmissione settimanale di radio RCN in collaborazione con il CSI in onda tutti i mercoledì dalle 19 su RCN – qui il podcast).

«C’è però un bacino d’utenza – continua Ardigò – che spesso, fuori dal CSI, è escluso dallo sport: i disabili, quelli che io chiamo gli invisibili della società». Scopo principe della serata è quello dunque di riflettere su questo tema e di richiamare un senso di umanità nella società sportiva nei confronti di queste persone.

A questo proposito è stato chiamato come ospite della serata Astutillo Malgioglio, anche lui ospite a Centro Campo nella puntata di mercoledì 17 ottobre (ascoltala qui).

Ex portiere di diversi team di serie A, Malgioglio ha da sempre a cuore l’integrazione dei bambini e dei ragazzi con disabilità intellettive e motorie:

«Il contatto con bambini e ragazzi mi ha formato come persona. Sono sempre consapevole di non valere niente, di essere l’ultimo. Però ho sempre pensato che se una persona chiede aiuto bisogna darglielo, un aiuto che è reciproco perché è il loro aiuto che ti da la spinta per andare avanti concretamente».

La famiglia per Malgioglio è stata la base di partenza per costruire un modo di vivere consapevole e attento al prossimo: «I miei genitori hanno sempre fatto tantissimo. La casa era sempre aperta a tutti. Mio padre, una persona eccezionale, mi ha formato a livello morale e mia madre gli ha sempre dato una mano,. Avevamo sempre tanto persone in casa».

Claudio Ardigò e Astutillo Malgioglio hanno dato appuntamento, a chiunque fosse interessato, per lunedì 22 settembre presso la sede del CSI Cremona in via Sant’Antonio del fuoco per parlare insieme di come lo sport possa essere un’efficace strumento di integrazione dei disabili e, di conseguenza, un importante luogo di crescita e di educazione delle nuove generazioni.




Pizzighettone, visite teatralizzate alla chiesa di San Bassiano

Il gruppo teatrale “Le stanze di Igor” con i suoi bravi attori faranno rivivere la storia della chiesa di San Bassiano in Pizzighettone nei pomeriggi del 28 ottobre, 1 e 4 novembre attraverso le visite guidate teatralizzate.

Gli attori si cimenteranno in vari personaggi storici come Bernardino Campi, pittore del ‘500 autore della Crocifissione, affresco dipinto nella controfacciata della chiesa. Ed ancora altri personaggi illustri che hanno lasciato testimonianze nella chiesa di S. Bassiano, come Diego Salazar e della sua consorte donna Francesca, castellano della piazzaforte di Pizzighettone, il quale decise che alla sua morte sarebbe stato sepolto nella Cappella della Rosario e per questo volle ornarla con tre preziosi altorilievi, gioielli del Trecento lombardo, che egli fece trasportare appositamente da una chiesa di Milano nel 1613.

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Infine, alcune popolane faranno rivivere il grave episodio avvenuto durante l’assedio di Pizzighettone del 1733 e raffigurato nella monumentale pala d’altare del presbiterio, dipinta da Giovan Angelo Borroni, forse il migliore tra i pittori del Settecento cremonese.

Questa rievocazione vi potrà convincere che la storia non è una narrazione noiosa confinata nelle pagine polverose dei libri e che le opere d’arte non sono presenze mute, seppur ammantate di bellezza. L’appuntamento è nella chiesa di S. Bassiano a Pizzighettone nel pomeriggio di domenica 28 ottobre, giovedì 1 novembre e domenica 4 novembre alle ore 13.30 – 14.30 – 15.30 – 16.30.




Catechesi per adulti, un ciclo dedicato alla “Laudato sì”

Sarà l’enciclica di Papa Francesco “Laudato si” a guidare il percorso di catechesi per gli adulti proposto dall’unità pastorale di Sant’Agata, Sant’Agostino e Sant’Ilario a Cremona, intitolato “Lo sguardo sull’uomo e sul mondo”. 

Il ciclo di incontri inizierà il prossimo 3 novembre 2018 con la serata introduttiva a cura dell’Ufficio diocesano pastorale sociale. Tutti gli incontri si terranno il sabato dalle 17.30 alle 19 presso il teatro di Sant’Agata in corso Garibaldi, 121.

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Ogni incontro si aprirà con un tempo breve di preghiera composta da un salmo e un brano biblico. Seguiranno la presentazione del tema da parte del relatore e i lavori di gruppo. Al termine relazione in assemblea e conclusione del relatore.

Questo il programma completo con i relatori e i temi trattati:

17 novembre 2918 Ecologia e politiche

Prof. Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona

  • 1 dicembre 2018 Ecologia e lavoro

Dott. Gianni Pedrazzini, sindacalista

  • 15 dicembre 2018 Ecologia e umanesimo

Prof. Erminio Trevisi, docente Università Cattolica

  • 19 gennaio 2019 Ecologia e i poveri

Dott. Cristiano Beltrami, vicedirettore Caritas diocesana

  • 16 febbraio 2019 Ecologia e stili di vita

Don Bruno Bignami, direttore Ufficio nazionale pastorale sociale

  • 2 marzo 2019 Ecologia ed economia

Prof. Fabio Antoldi, docente Università Cattolica




Il Papa ai seminaristi lombardi: «Prossimi al popolo di Dio, mai mondani»

C’erano anche i seminaristi di Cremona, accompagnati dal Vescovo Napolioni e dai loro formatori, tra gli oltre cinquecento studenti di teologia che sabato 13 ottobre hanno preso parte all’udienza di con Papa Francesco nella sala Clementina in Vaticano (leggi qui l’articolo con le testimonianze dei seminaristi cremonesi), alla vigilia della canonizzazione di Paolo VI. Il Santo Padre ha risposto a otto domande parlando a braccio. Oggi la sala stampa vaticana ha pubblicato il testo integrale dell’intervento. Di seguito proponiamo la sintesi pubblicata da VaticanNews.

Un sacerdote deve essere “umano, normale, stare al suo posto e non scandalizzare mai”. Papa Francesco indica i tratti del futuro prete ai giovani seminaristi delle diocesi lombarde, ricevuti sabato scorso in Vaticano. Un dialogo aperto, senza filtri, nel suo stile di padre e pastore.

Abusi, scandalo mondiale

Alla domanda di don Davide su come stare davanti agli scandali della Chiesa, Francesco ricorda che “il popolo di Dio ha una grande saggezza ma non sa perdonare chi maltratta la gente e il prete che è attaccato ai soldi”. L’invito è quello di riferire al vescovo, alle persone vicine a chi arreca scandalo per aiutarlo. Riguardo la dolorosa vicenda degli abusi, il Papa parla di “uno scandalo mondiale che fa pensare ai sacrifici umani dei bambini che facevano i pagani”. “Lo scandalo più forte per me – afferma Francesco – è pure il prete mondano” che mai si vede davanti al tabernacolo o che non va mai in ospedale a trovare i malati.

La vicinanza al popolo di Dio

“La Chiesa deve essere in uscita come Gesù ha voluto e non una Chiesa passeggiata”. Francesco lo ripete perché “l’uscita non è un’avventura ma il mandato del Signore” e i sacerdoti sono chiamati a seguire questa strada anche se è difficile farsi capire, essere accolti, anche se si viene cacciati. Il mondo al tempo di Gesù era simile a quello di oggi, “a quel tempo si facevano i sacrifici umani e anche oggi in qualche modo si fanno ma con i guanti bianchi”. L’invito del Papa è quello di fare cose concrete: essere vicini al popolo di Dio e prima ancora essere vicini a Gesù nella preghiera, coltivare “la famigliarità con la Parola che è famigliarità del cuore”. “Dovete essere pastori non chierici di Stato”. “Il clericalismo – evidenzia il Pontefice – è una perversione della Chiesa” e un prete che si affanna dietro a mille cose si allontana dall’ideale di Gesù.

Il dubbio è una ricchezza

Il seminarista Daniele della diocesi di Mantova chiede a Francesco come si può stare davanti alla croce del dubbio e della fatica di seguire Gesù. Il Papa ricorda che “la croce del dubbio è una croce ma feconda”, che ci mette in crisi, che avvicina al Signore e diventa così una ricchezza. L’importante – rimarca – è dialogare con chi ci accompagna nel cammino spirituale in un confronto sincero e aperto. “Prendete il dubbio – dice Francesco – come un invito a cercare la verità, a cercare l’incontro con Gesù Cristo”.

Niente rigidità

Guardarsi indietro, ricordarsi da dove si viene, riconoscere che tutto è dono e grazia: così Francesco invita i sacerdoti a farsi sempre domande, a discernere cosa è bene, a non essere rigidi perché la rigidità nasconde dei problemi, esorta ad avere senso dell’umorismo. Sono tutti criteri che aiutano anche gli educatori a comprendere la vera vocazione dei seminaristi che vanno poi instradati sulla via della pazienza. “Un segnale di maturità – afferma il Papa – è anche la capacità di giocare con i bambini”

L’Eucaristia è un mistero che va spiegato

Rispondendo ad una domanda sui giovani che non riconoscono l’Eucaristia come un momento centrale della vita di ogni uomo e donna, Francesco evidenza che effettivamente bisogna lavorare meglio perché si comprenda la dimensione liturgica e comunitaria della celebrazione. Fa l’esempio di un prete capace di avvicinare i giovani con una catechesi di 5 minuti, diventata con il tempo sempre più ampia, portando poi gli stessi ragazzi a fare l’adorazione eucaristica. “L’Eucaristia – afferma – è un mistero che va spiegato passo dopo passo”. A volte la messa – sottolinea il Papa – è una veglia funebre e per questo si raccomandano omelie brevi, al massimo 8 minuti, scandite da un’idea, un’immagine e una parola. Il segreto per celebrare con bellezza.




“Testimoni”, un ciclo di sette incontri a Vicomoscano

Si intitola “Testimoni” il ciclo di sette incontri organizzato dal 27 ottobre fino all’11 maggio dalle parrocchie di Vicomoscano, Quattrocase, Casalbellotto e Fossacaprara. Il primo ospite sarà l’ex calciatore della Juventus e della Nazionale Nicola Legrottaglie.

A presentare l’iniziativa è il parroco, don Ottonrino Baronio, organizzatore delle serate di testimonianza: «”La Chiesa deve essere capace di muovere il mondo e non di muoversi con il mondo”. E’ una frase di Chesterton.  Queste parole portano la nostra attenzione sulla questione di fondo della fede e della chiesa stessa che non solo se rimanere fedeli a Cristo, ma come rimanere fedeli a Cristo! Siamo in tempi sempre più difficili per il cristiano, in cui sembra smarrirsi sempre di più la stessa identità del credente, fra relativismi e personalismi, in una fede che vuole rincorrere il mondo e piacere al mondo più che guidarlo verso la verità e la salvezza. Ecco allora la necessità di testimoni autentici, che sappiano donarci il loro incontro con il Cristo che cambia la vita, la rende identitaria e la dispone a lottare per la verità del Vangelo, costi quel che costi».

Scarica la locandina con il programma di tutti gli incontri

Il primo di questi testimoni sarà Nicola Legrottaglie, ex calciatore ai massimi livelli, che parlerà del suo incontro con Cristo e con il suo percorso di conversione durante la serata del 27 ottobre.

A seguire  altri sei appuntamenti, uno ogni mese fino a maggio, aperti a tutti, con la presenza di ospiti molto noti che porteranno testimonianze provenienti da ambiti diversi della vita: «Sono voci spesso inascoltate o impopolari – spiega ancora don Baronio – voci che per la loro chiarezza e la loro fedeltà alla Parola e al Magistero spesso sono definite conservatrici se non discriminatorie o altri termini del genere. Sono voci diverse, che vengono da esperienze e vite diverse ma proprio per questo importanti e credibili: perché tutte giungono alla stessa straordinaria scoperta e testimonianza, ovvero che senza Cristo noi non possiamo vivere».

Tra questi la dottoressa Silvana De Mari, medico e scrittrice, e Gianfranco Amato leader del Popolo della Famiglia che rifletteranno sulla libertà di espressione, Anna e Stefano Bataloni autori di ‘Con la maglietta al rovescio. La storia di Filippo’, il libro che racconta la vicenda tragica e straordinaria di loro figlio. Il 28 gennaio arriverà a Vicomoscano Costanza Miriano che dialogherà con Paola Belletti sulla bellezza della femminilità e del ruolo della donna nella vita sociale e familiare in un’ottica di fede cristiana. Gli ultimi incontri saranno con  Osvaldo Poli autore di  ‘Cuore di papà’ con una riflessione sul ruolo del padre oggi, fra’ Vito d’Amato,  padre spirituale di Chiara Corbella Petrillo, la giovane madre morta a 28 anni per un carcinoma alla lingua, scoperto quanto era al quinto mese di gravidanza, avendo rimandato le cure per dare alla luce il suo bambino, di cui è in corso la causa di beatificazione, ed Elsa Belotti con un intervento dal titolo: ‘Pillole di vita per la coppia cristiana’.




AC Lombardia, giornata di studio con Mons. Delpini

Sono aperte le adesioni alla Giornata di incontro e di studio per gli assistenti diocesani e parrocchiali, per i presbiteri interessati sul laicato organizzata da Azione Cattolica per le diocesi lombarde con l’Arcivescovo di Milano Mario Delpini. La Giornata si svolgerà il 9 novembre presso il Centro Pastorale Ambrosiano Seveso.

Il tema della giornata è “Quale laicato per una Chiesa sinodale? Vocazione battesimale e nuova configurazione delle comunità ecclesiali. Vocazione battesimale e nuova configurazione delle comunità ecclesiali”.

«Il tema della vocazione battesimale, del laicato in una Chiesa sinodale, della riforma delle comunità parrocchiali – si legge nella presentazione dell’evento – sta fortemente a cuore ad ogni presbitero. Come assistenti di Azione Cattolica della Lombardia da tempo stiamo riflettendo sul tema e ci piacerebbe condividere con i presbiteri che lo vorranno un tempo di ascolto e confronto per aiutarci nell’esercizio del ministero».

L’organizzazione chiede di iscriversi entro il 6 novembre per favorire l’organizzazione. E’ possibile anche usufruire del pranzo (€ 15,00) ma è necessario segnalarlo all’atto dell’iscrizione. Le iscrizioni si raccolgono presso la Segreteria AC Ambrosiana : Tel. 0258391328 – Mail segreteria@azionecattolicamilano.it




“Qui è ora”, il film che racconta l’oratorio in anteprima al Centro Pastorale

Sarà presentato alla diocesi con una proiezione in anteprima domenica 25 novembre alle ore 20.45 presso il Centro pastorale il docu -film “Qui è Ora”. Il lungometraggio diretto da Giorgio Horn e prodotto dalla Fondazione Ente dello Spettacolo (Feds), Oratori delle Diocesi Lombarde (OdL), Acec e Todos contentos y yo tambien di Napoli con il contributo di Regione Lombardia racconta la vita degli oratori. Il lungometraggio sarà presentato sabato 20 ottobre, come evento speciale fuori concorso, ad “Alice nella città”, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma.

“Qui è ora”, si legge in una nota, “è un racconto corale, ambientato in cinque strutture parrocchiali della Lombardia, che delinea un tessuto sociale diverso dalle narrazioni che prevalgono sui media. Ponte fra la strada e la chiesa, l’oratorio è un luogo di aggregazione e formazione che accompagna i giovani nel proprio percorso di crescita. Il documentario segue i protagonisti nelle attività quotidiane degli oratori approfondendo i legami che si instaurano e i processi emotivi e spirituali dei personaggi coinvolti”.

“Qui è Ora” racconta dei giovani, prosegue la nota, “da un punto diverso da quello che siamo abituati ad ascoltare, come ad esempio del gruppo di adolescenti dell’oratorio San Siro (Lomazzo) che hanno deciso di intraprendere un percorso di vita comunitaria in un appartamento parrocchiale. Questi giovani, tra gli impegni scolastici, gli incontri con gli amici e la discoteca il sabato sera, si interrogano sul senso della propria esistenza e immaginano il proprio futuro tra mille punti interrogativi”. Nel docu-film si raccontano anche “storie di vera integrazione come ad esempio la storia di Akon, un giovane senegalese arrivato a Brescia una decina d’anni fa che lavora come educatore all’interno dell’oratorio San Faustino, situato nel centro antico della città e affollato da tantissimi bambini quasi tutti immigrati di seconda generazione”.

Un’altra figura chiave è don Mattia Bernasconi, “giovane e carismatico trentenne che, dopo una laurea in ingegneria aerospaziale e un’importante proposta di lavoro in Cina, decise di entrare in seminario. Don Mattia segue le attività oratoriali con dinamismo e convinzione, coinvolgendo così moltissimi giovani. Analizzando con profondità gli aspetti più importanti della società contemporanea di una grande metropoli come Milano, don Mattia si impegna per aiutare i più deboli con pranzi che sono più di una semplice mensa per poveri, ma momenti per trascorrere del tempo in compagnia”. (Agensir)