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Domenica pomeriggio a Cremona l’ingresso di don Giulio Brambilla, nuovo parroco a Cristo Re

Si terrà nel pomeriggio di domenica 17 settembre, alle 18.30, presso la chiesa parrocchiale di Cristo Re, a Cremona, la Messa d’insediamento del nuovo parroco don Giulio Brambilla. Per il sacerdote originario di Cassano d’Adda un nuovo incarico sempre nel capoluogo, dopo dieci anni come parroco alla Beata Vergine di Caravaggio, la parrocchia accanto all’Ospedale. Prende il testimone da mons. Enrico Trevisi, diventato vescovo di Trieste.

Insieme a don Giulio Brambilla la comunità di Cristo Re accoglie anche il nuovo collaboratore parrocchiale don Giovanni Battista Aresi. A completare il gruppo di sacerdoti il vicario don Pierluigi Fontana, in parrocchia dal 2017 e che in questi mesi ha ricoperto l’incarico di amministratore parrocchiale.

La celebrazione, che sarà presieduta dal vescovo Antonio Napolioni, sarà caratterizzata dai gesti tipici della celebrazione di ingresso del nuovo parroco che, all’inizio della liturgia, dopo la lettura del decreto di nomina, aspergerà l’assemblea e incenserà la mensa eucaristica, ricevendo poi il benvenuto della comunità parrocchiale. Al termine della celebrazione il nuovo parroco prenderà la parola per i ringraziamenti e i saluti, che continueranno poi nel momento di festa organizzato in oratorio, dove si terrà un rinfresco di benvenuto.

In preparazione all’insediamento del nuovo parroco la comunità di Cristo Re vivrà un’occasione di intensa spiritualità venerdì 15 settembre: alle 8.30 la Messa cui seguirà l’adorazione eucaristica fino alle 10, e poi ancora dalle 17 alle 18, con a seguire Vespro e Messa; l’adorazione guidata proseguirà quindi in serata dalle ore 21.

 

Biografia dei nuovi sacerdoti

Don Giulio Brambilla, classe 1957, originario di Cassano d’Adda, è stato ordinato sacerdote il 20 giugno 1981. È stato vicario a Fornovo san Giovanni (1981-1985) e Calcio (1985-1994). Successivamente è stato parroco di Agoiolo (1994-2003) e parroco in solido e moderatore dell’unità pastorale formata dalle parrocchie di Isola Dovarese, Pessina Cremonese, Stilo de’ Mariani e Villarocca (2003-2013). Dal 2006 era delegato episcopale per la Vita consacrata (incarico al quale dal 1° settembre gli è succeduto don Enrico Maggie) e dal 2013 era parroco della parrocchia “Beata Vergine di Caravaggio” in Cremona.

Don Giovanni Battista Aresi, classe 1960, originario di Fornovo San Giovanni, è stato ordinato sacerdote il 23 giugno 1984. Prete novello è stato inviato a Roma per continuare gli studi in Filosofia, di cui ha conseguito la licenza e la laurea magistrale. Rientrato in diocesi nel 1987 ha iniziato la docenza presso il Seminario Vescovile di Cremona (sino al 2005). È stato parroco di Romprezzagno e Tornata (1994-2005) e successivamente collaboratore parrocchiale a Pandino (2005-2006) e Misano Gera d’Adda (2013-2021). Dal 2009 docente dell’Istituto superiore di Scienze religiose “S. Agostino” e dal 2013 degli Studi teologici riuniti dei Seminari di Crema-Cremona-Lodi-Vigevano. Nel 2021 è stato nominato collaboratore parrocchiale della parrocchia “Beata Vergine di Caravaggio” in Cremona.

 

Il saluto del nuovo parroco sul bollettino parrocchiale

“Tra pochi giorni sarò in mezzo a voi”

Care Amiche e cari Amici, attraverso questa lettera mi presento a Voi per esprimerVi i sentimenti di gioia e di affetto che sono presenti nel mio animo. Tra pochi giorni sarò in mezzo
a Voi per iniziare – con l’aiuto del Signore – il ministero di Padre e Pastore. Il primo irresistibile sentimento che provo in questo momento è quello della riconoscenza a Dio, perché, nonostante le mie mancanze e la povertà dei miei limiti, mi ha voluto Prete nella Chiesa di Cristo.

La Chiesa non nasce dal nostro fare ma dal nostro contemplare Cristo, risposta all’uomo moderno, spesso confuso e smarrito, eppure sempre bisognoso, non solo delle nostre parole, ma della Parola di Verità e di Vita. Unicamente questa Parola, infatti, è in grado di illuminare il mistero della sua perenne inquietudine. Anche nel nostro tempo, segnato da una mobilità che nessun secolo ha mai conosciuto prima, la parrocchia costituisce ancora, con la S. Messa domenicale, con la preparazione ai Sacramenti dell’Iniziazione cristiana, con la vita dell’Oratorio, uno strumento fondamentale per vivere concretamente la realtà ecclesiale.

E oggi la Chiesa sta vivendo una stagione promettente: la stagione del Sinodo. Il Sinodo è il Tempo delle parole incoraggianti; il Tempo delle parole pronunciate per costruire; il Tempo in cui resistere alla tentazione della parola amara, dei luoghi comuni che seminano tristezza; il Tempo della Grazia, proprio perché vogliamo camminare assieme sulla strada di Gesù che incontra, ascolta, consola, discerne e chiama a seguirlo.

Grazie di cuore a don Pierluigi, a don Giovanni [il collaboratore, ndr], al diacono Flavio, ai fedeli laici impegnati nella vita della comunità parrocchiale, negli organismi di partecipazione, nella catechesi, nella pastorale familiare, nelle diverse espressioni della carità, nel volontariato agli anziani, ai malati, alle persone sole, ai poveri. Una preghiera particolare per il prezioso ministero di don Enrico nella Chiesa di Trieste ed un sincero ringraziamento per ciò che ha fatto per questa parrocchia.

Chiediamo alla Vergine Maria che suggerisca parole di cui abbiamo bisogno per la nostra vita, per sostenere la nostra speranza, per alimentare la nostra devozione e così crescere nella fede
in Gesù ed essere forti nella carità. Diventeremo, allora, una benedizione per quelli che incontriamo. Care Amiche e cari Amici, essere padre e fratello di TUTTI è il mio desiderio, la mia speranza! Ci dia, il Signore, la gioia di riuscire, con l’aiuto della Vostra preghiera.

Il Parroco don Giulio Brambilla

 

Nuovi parroci, dal 16 settembre al 15 ottobre gli ingressi




“La pace. Adesso o mai più”, il 15 settembre la presentazione a San Giovanni in Croce

Già presentato lo scorso luglio presso la Sala conferenze della biblioteca statale di Cremona, il libro La pace. “Adesso o mai più” sarà presentato anche a San Giovanni in Croce, venerdì 15 settembre, alle 21, presso il salone polifunzionale. Il volume, che raccoglie una serie di scritti sul tema della pace elaborati don Primo Mazzolari e pubblicati sul quindicinale Adesso dal 1949 al 1959, è stato curato da don Bruno Bignami, postulatore della causa di beatificazione del Prete d’Italia, e dal vicepostulatore, don Umberto Zanaboni. I due curatori offriranno il proprio contributo durante la serata di presentazione.

Il libro è introdotto dalla prefazione del cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, che già nel 2019 aveva presieduto a Bozzolo la Messa per il 60° anniversario della morte di don Primo Mazzolari. Una prefazione che nasce dalla stima che il cardinale ha sempre dimostrato nei confronti di Mazzolari e delle sue opere. Una condivisione di idee evidente nelle parole utilizzate da Zuppi proprio nelle pagine della prefazione: «In un tempo drammatico è un dono potere rileggere e meditare il pensiero del parroco di Bozzolo sulla pace. Le sue affermazioni possono apparire perentorie, quasi eccessive. In realtà nascono sempre da attenta riflessione e da analisi approfondite, che non limitano affatto la consapevolezza della radicale necessità della pace. La pace va costruita: “adesso o mai più”. I ritardi, gli aggiustamenti, un eccesso di tattica e di convenienze di parte, allontanano la pace e lasciano sempre, al di là delle intenzioni, il campo a conseguenze imprevedibili e lacerazioni profonde. L’indifferenza, lo sappiamo bene, è alleata della violenza. È vero: la pace “Adesso o mai più!”».

L’evento è organizzato dall’unità pastorale “Mons. Antonio Barosi”, formata dalle parrocchie di San Giovanni in Croce, Casteldidone, San Lorenzo Aroldo, Solarolo Rainerio e Voltido, in collaborazione con la cooperativa “A passo d’uomo” di Sabbioneta, che ha finanziato la pubblicazione del volume. La serata sarà aperta a tutti, con ingresso libero e gratuito.

Scarica la locandina dell’evento




Iniziato il percorso verso la 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia

È già iniziato il periodo di avvicinamento alla 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia, organizzata dalla Conferenza episcopale italiana sul tema della partecipazione “Al cuore della democrazia” e che si svolgerà a Trieste dal 3 al 7 luglio prossimi. Il documento preparatorio (Scarica il documento integrale) è stato presentato il 15 settembre all’Università Cattolica di Milano in un evento, proposto anche online, al quale ha preso parte anche Eugenio Bignardi, incaricato per la Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Cremona.

Inizia ora una fase preparatoria «immaginata proprio – si legge sul sito ufficiale – come un’indagine sulla partecipazione, che ciascun gruppo, comunità, équipe di lavoro, può realizzare, consultando la propria esperienza di impegno sociale e politico»; un cammino propedeutico per il quale le Diocesi lombarde si stanno già predisponendo attraverso gruppi di lavoro che si riuniranno il 28 ottobre a Milano per una giornata interlocutoria di presentazione e di laboratori, promossa dalla Consulta regionale di Pastorale sociale e del lavoro. Poi di nuovo un evento di confronto nel periodo primaverile, quando i percorsi diocesani saranno già strutturati e prossimi all’ultimazione.

Proprio in vista dell’incontro a Milano del 28 ottobre, in cui saranno definiti i temi e i percorsi che le varie Diocesi sceglieranno di seguire, la Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Cremona organizzerà a un momento preparatorio che sarà calendarizzato a breve.

Nella presentazione del 15 settembre la profesoressa Elena Granata, docente del Politecnico di Milano e vicepresidente del Comitato organizzatore, ha voluto sottolineare l’esigenza – utile al coinvolgimento e a una migliore efficacia – di una maggiore fruibilità: «La prima forma di partecipazione è farsi capire, magari da quei mondi che sono lontani dai nostri linguaggi, dai nostri frasari, dalle nostre perifrasi, che dicono tanto a noi che veniamo da questa storia ma dicono poco a quelle persone che devono essere rialfabetizzate, riappassionate alla partecipazione».

«Nel Cammino sinodale – ha spiegato l’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, intervenuto alla presentazione del Documento preparatorio – i temi di carattere sociale sono emersi costantemente nei 50mila cantieri, segno che i credenti si sentono corresponsabili della vita del Paese». E ha aggiunto: «Le Settimane non sono un evento o una serie di eventi, ma un popolo che da più di cento anni cerca di vivere la cittadinanza, la presenza, la ricchezza dei valori che lo caratterizzano nel nostro Pese e nell’Europa, con lo sguardo aperto sul mondo».

Tanti, dunque, i temi trasversali che vanno a integrarsi a quello principale. Sei parole, sottolineate dalla Granata, che sintetizzano al meglio il modo di essere nella società: “potere”, non il sostantivo, ma il verbo, che indica la responsabilità; “educare”, che tiene insieme sentimento, ragione e azione; “attivazione”; “dialogo”, per tornare alla Parola e all’ascolto; “Riabilitare i luoghi” abitati dall’uomo, affinché siano esperienza concreta di partecipazione; “immaginazione”, che è capacità solo umana di pensare che la realtà non è data una volta per sempre.

È tempo quindi di mettersi in moto, per percorrere quei cinque step che sono stati delineati durante l’evento settembrino. Le comunità si trovano ora nel mezzo del periodo di lancio, che sarà dunque seguito dal periodo di lettura nei territori, previsto da novembre a maggio. La Settimana sociale del prossimo luglio farà da spartiacque, introducendo i passaggi realizzativi: da settembre 2024 ad aprile 2025 si vivrà il periodo di generazione nelle diocesi, in cui si vedranno i primi effettivi risultati; a maggio 2025, infine, l’evento nazionale di sintesi del percorso, con l’ufficiale conclusione del processo.

Le tappe, illustrate da Sebastiano Nerozzi, segretario del Comitato scientifico e organizzatore, rappresentano la strada da percorrere, toccando temi, quali giovani e formazione, welfare, convivenza, lavoro, ambiente, pace, cultura e informazione. Un sentiero da calcare insieme, alla ricerca un modo nuovo di stare insieme, di nuove alleanze sui territori e di nuove tematiche su cui convergere l’attenzione delle opinioni pubbliche.




“Vita di Maria”, il 16 settembre ad Antegnate una serata tra Vangelo, poesia e danza

Si terrà sabato 16 settembre, alle 21, presso la chiesa di San Michele Arcangelo di Antegnate, la rassegna “Vita di Maria”, un evento in cui preghiera e arte si intrecciano, diventando una cosa sola, facendo toccare con mano le meraviglie di Dio.

Si tratta di una veglia, pensata per contemplare la vita terrena e celeste di Maria, che sarà caratterizzata dall’esibizione “in 8 quadri” del gruppo di ballo “Holy Dance”, formato dalle ballerine di Gesù. Martina Chiadroni, Chiara Menichelli, Marianna Mosca ed Eleonora Sbardelli eseguiranno infatti le coreografie ideate da suor Anna Nobili, sulle note delle musiche prodotte, tra gli altri, anche da don Federico Corrubolo, e accompagnate dai testi tratti dal Vangelo e dalle opere di Rainer M. Rilke.

Una serata, tra Vangelo, poesia e danza, che si inserisce nel contesto della Festa dell’Addolorata, alla quale è dedicata una cappella della parrocchia di Antegnate.

La ricorrenza, che si festeggia ogni anno a metà settembre, si aprirà venerdì 15 con la Messa, alle 17, presso la cappella dell’Addolorata. Alle 21, l’arrivo dell’effige dell’Addolorata, cui farà seguito la fiaccolata per le vie del paese. Sabato 16 settembre, alle 10.30 avrà luogo la Messa in chiesa parrocchiale con anziani e ammalati, seguita dalla celebrazione dell’unzione. Alle 18 la Messa vespertina, seguita alle 21 dalla rassegna “Vita di Maria”. La domenica sarà invece caratterizzata dalla celebrazione di due Messe: alle 8.30 e alle 10.30; in quest’ultima saranno celebrati i Battesimi. In serata, alle 19.30, in programma la “Cena dell’Addolorata” in oratorio, il cui ricavato andrà a finanziare i lavori di sistemazione del tetto della cappella.

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Holy  Dance

“Holy Dance” è un’associazione di promozione sociale fondata da suor Anna Nobili a Palestrina (RM) nel 2008 in seguito alla richiesta del Vescovo locale. Nel corso degli anni, grazie alla partecipazione di diversi collaboratori e soci, diventa una vera e propria associazione di promozione sociale e privata di fedeli con un suo motto e un suo carisma. “La Trinità ama, amando danza, danzando crea, creando gioisce.” La vocazione dell’Associazione Holy Dance consiste nell’annunciare, con la gioia della danza, la buona notizia che Dio è amore e ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo per donare la vita.

In diverse città italiane viene richiesta da parte di Vescovi e sacerdoti l’apertura di corsi o sedi di danza cristiana. Nascono quindi sedi distaccate laddove lo Spirito Santo chiami docenti ad abbracciare il progetto. La Holy Dance come ogni sede offre un servizio alla propria Diocesi, alla propria città e a tutta la Chiesa universale, in comunione con i vescovi e sacerdoti del posto. Ogni docente della HolyDance è tenuto a provvedere in modo permanente alla sua formazione cristiana personale, secondo l’insegnamento della Chiesa Cattolica, che alla sua formazione artistica. Per poter essere abilitato all’insegnamento, il docente partecipa a corsi di formazione specifica tenuti dai formatori predisposti dell’associazione.

 

La fondatrice

Anna Nobili nasce a Milano nel 1970 e inizia i suoi studi di Danza Modern-Jazz e Classico presso S.P.I.D. Dance Accademy di Milano nel 1988. Nel 1990 entra a far parte della compagnia di danza della coreografa Marta Levis ed inizia il suo percorso di ballerina professionista in diversi teatri italiani ed europei e con la partecipazione a diversi concerti (di E.Bennato, Jovanotti).

Nel 1993 a seguito dell’«incontro travolgente con la persona di Gesù Cristo, il Figlio di Dio» inizia un percorso che la porterà a scegliere di lasciare il mondo dello spettacolo per dedicarsi esclusivamente all’insegnamento di danza funky-jazz e alla ricerca del vero senso della danza. Nel 1993 matura la scelta di prendere i voti nella Congregazione delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth.

 




Le guerre e l’Onu: il 16 settembre a Viadana un dialogo con Sandro Calvani

“Dov’è l’Onu?”. Una domanda che sorge ai più, in un periodo, che dura ormai da decenni, caratterizzato da guerre e catastrofi. Una domanda che può trovare risposta sabato 16 settembre, alle 16, presso l’Auditorium ITC “Gardinazzi” di Viadana, per l’evento dal tema “Quale ruolo dell’Onu nel nuovo ordine mondiale?”. Un’iniziativa, organizzata dalla Tavola della Pace “Oglio Po”, caratterizzata dalla presenza di Sandro Calvani, alto funzionario dell’Onu e presidente del Consiglio scientifico dell’Istituto “G. Toniolo” di diritto internazionale della pace, che risponderà a questo delicato quesito e ad altre domande suscitate dall’interesse dei presenti.

In questa sede sarà presentato anche il libro Combattere la guerra, che raccoglie gli atti del convegno organizzato in febbraio dalla Diocesi di Milano, al quale hanno preso parte lo stesso Calvani insieme a Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, e padre Antonio Spadaro, di Civiltà Cattolica, per analizzare da vari punti di vista una Terza guerra mondiale – citando Papa Francesco – “a pezzi” e i possibili percorsi per arrivare ad una pace duratura.

All’evento aderiscono l’associazione Noi Ambiente e Salute, i Gruppi Laudato si’ Oglio Po e Cremona e Mantova e Pax Christi Cremona.




Il 19 settembre a Casalmaggiore il vescovo Pompili incontra l’associazione Laudato si’

In attesa della nuova parte dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, il Santuario della Madonna della Fontana di Casalmaggiore diventa luogo di incontro e di ritrovo per i gruppi locali dell’asociazione Laudato si’. L’evento, in programma il 19 settembre, sarà occasione per tutte i gruppi della “Terra del Po” e del Mantovano, di dialogare con mon. Domenico Pompili, vescovo di Verona e coordinatore nazionale dell’associazione.

L’evento sarà occasione di riflessione e confronto riguardo il cammino fatto fino ad ora, sul senso della loro presenza sul territorio, sui risultati ottenuti e le difficoltà incontrate. Un’opportunità, inoltre, per i gruppi locali di sintonizzarsi ancor di più con lo spirito e le linee della Laudato si’. Un momento di preghiera e riflessione con il vescovo Pompili, affinché “il grido della terra e dei poveri” trovi sempre più spazio nella coscienza di tutti, a partire dalle realtà locali fino alle istituzioni che hanno la responsabilità della cura della Terra e dell’umanità.

Tra le realtà locali che aderiranno all’iniziativa dell’associazione i gruppi di Cremona, dell’Oglio Po, di Mantova, di Novellara e di Gonzaga, per un incontro di dialogo aperto per rinnovare le motivazioni e l’impegno per l’ecologia integrale.




Il 23 settembre a Cremona la 1ª edizione del “Fashion Show”

È in programma sabato 23 settembre la prima edizione del “Fashion Show”, evento di condivisione di attività e lavori svolti dai ragazze e ragazzi che provengono da diverse realtà della città di Cremona dopo un cammino di accoglienza, orientamento, progettazione e realizzazione di lavori artigianali. L’iniziativa è promossa dall’associazione Autonomia Giovani (A.Gio).

“A.Gio” è un progetto sperimentale che vuole essere uno strumento per aiutare i giovani preadolescenti e adolescenti ad aiutarsi da soli in un cammino di autodeterminazione e responsabilizzazione, imparando a credere in loro stessi e aiutandoli a far uscire le loro attitudini e i loro doni, trovare speranze ed eliminando la loro apatia e non senso. A tale scopo, sabato 23 settembre, alle 16, presso l’oratorio cittadino di S. Agostino, in Via Breda 1-3, i ragazzi presenteranno il frutto del loro lavoro ed impegno.

Durante il pomeriggio è inoltre previsto il concerto del gruppo musicale “Purple Shadows“, una neonata band che, dopo la partecipazione a SanremoRock, presenterà a Cremona il nuovo disco. La giornata prevede anche una sfilata di moda per giovani, ideata e realizzata all’interno dell’atelier sartoriale dell’Associazione. Saranno esposti articoli di arredo per interno ed esterno studiati da ragazze e ragazzi e realizzati con materiale green e riciclato. Non mancherà, inoltre, l’angolo ristoro, presso il quale sarà possibile provare il menu settembrino proposto.

«La presenza della cittadinanza non solo è gradita – spiegano gli organizzatori –, ma risulterà fondamentale per far sentire ai giovani tutto il nostro calore umano, rispetto, la nostra capacità di ascoltarli e credere in loro e magari tutto questo contribuirà a cambiare questa umanità, aiutando i nostri ragazzi a trovare risposte vere e valori autentici, sui quali appoggiare la loro vita».




Quasi mezzo secolo di impegno: celebrato a “La Pace” il 40° di Avulss Cremona

La Fondazione “La Pace” di Cremona ha ospitato, domenica 17 settembre, la celebrazione per i 40 anni del gruppo cremonese di Avulss (Associazione per il volontariato nelle unità locali socio sanitarie), la cui sede è proprio nella casa di riposo di via Massarotti. 40 anni di costante impegno, in cui l’Associazione, grazie alla dedizione di volontari qualificati, ha offerto e continua a offrire il proprio servizio alle persone in stato di bisogno e difficoltà del territorio.

La giornata di festeggiamenti si è aperta con la Messa, celebrata alle 10.30 dal cappellano della Fondazione, don Luigi Mantia, e concelebrata dall’assistente diocesano Avulss, don Franco Morandi, alla presenza dei sacerdoti ospiti della struttura. Dopo la celebrazione dell’Eucaristia, un momento di riunione, con l’assemblea degli associati, cui era presente anche la responsabile culturale nazionale dell’Associazione, Liliana Burburan. In conclusione all’evento, il pranzo sociale, per un momento conviviale tra i presenti.

A causa di impegni pastorali, il vescovo Antonio Napolioni non ha potuto presenziare a questa giornata di festa, ma ha comunque voluto far sentire la sua vicinanza e il suo saluto attraverso una lettera, in cui scrive: «È bello che nella nostra città e sul nostro territorio ci siano persone che, come recita lo statuto della vostra Federazione, vogliono “dar vita ed alimentare una forma di volontariato che, mettendosi a totale disposizione della persona, riconosca in essa il soggetto unico e centrale di ogni sua attività…. si impegni a ridare, difendere e promuovere la sua dignità e il suo valore che provengono direttamente da Dio Creatore”: ricordando la vostra peculiare attenzione all’ ambito socio-sanitario e il vostro costante impegno formativo per un servizio sempre più adeguato, davvero voglio ringraziarvi di cuore per la vostra preziosa presenza». Si legge ancora: «Mi piace anche ricordare il vostro particolare legame con la “Pace”, mai venuto meno in questi 40 anni: nel variare delle “stagioni” avete contribuito a renderla casa accogliente per i più fragili; da qui il mio augurio: con la vostra presenza fate respirare un po’ di aria di casa e di famiglia agli anziani e agli ammalati che incontrerete, è ancora la migliore terapia per chi soffre e per chi è solo».

Da 40 anni, dunque, Avulss offre a Cremona assistenza e aiuto, con servizi resi possibili grazie alla dedizione e alla formazione dei suoi volontari. A tal proposito, avrà inizio il prossimo 5 ottobre, presso la Fondazione di via Massarotti, il corso formativo per i nuovi volontari Avulss, patrocinato dalla Pastorale della salute diocesana. Per maggiori informazioni contattare l’indirizzo cremonaavulss@gmail.com o il numero 334 7271102, oppure visitare il sito www.avulsscremona1.blogspot.com.




In Costa d’Avorio una Messa nel ricordo di don Mario Cavalleri

È ancora forte il ricordo del sacerdote cremonese mons. Mario Cavalleri, deceduto il 9 marzo 2020 durante la pandemia di Coronavirus, e del suo impegno a favore degli ultimi, sul territorio e non solo. In particolare a Sekrobgo, nel distretto di Tissadalé, in Costa d’Avorio, dove il prossimo 16 settembre sarà celebrata una messa in suo suffragio in quel villaggio sperduto che ha aiutato, in quella chiesa – “Notre Dame de l’esperance” – che mons. Cavalieri aiutò a costruire e che ora è diventata parrocchia.

La comunità parrocchiale di Sekrobgo, tanto grata e tanto legata al sacerdote cremonese, ha deciso di esprimere una memoria riconoscente per tutto il suo prodigarsi per il Paese africano. Nei suoi venti viaggi nel Continente Nero don Cavalleri ha portato a termine tanti progetti, grazie anche alla generosità di molti cremonesi: oltre alla chiesa sono stati costruiti l’ambulatorio, un reparto di maternità e il campo da calcio.

Una vita, durata la bellezza di 104 anni, dedicata alla carità e al sostegno alle fragilità. Una vita impreziosita anche dalla sua “Casetta”, un’esperienza di carità e di accoglienza durata circa trent’anni, prima presso la casa vicariale della Cattedrale e poi in via Patecchio, nel centro di Cremona. Le porte della “Casetta” sono state aperte a una moltitudine di persone: poveri della città, etilisti, tossicodipendenti e poi profughi in cerca di un futuro migliore.

 

Biografia di mons. Cavalleri

Don Mario è nato il 9 novembre nel 1915 alla cascina Bulgaro di San Marino dove il padre Alessandro era fattore. Entrò giovanissimo nel Seminario di Cremona mentre risiedeva a Castelnuovo del Zappa nella cui parrocchia si impegnò da subito come ministrante sotto la guida di Angelo Dondeo, fratello del vescovo Virginio.

Il 18 maggio 1940, al mattino presto, alla presenza di pochissime persone, l’ordinazione sacerdotale per le mani dell’arcivescovo Cazzani. Don Mario fu quindi destinato alla comunità di Sesto Cremonese guidata da don Achille Carpi, con il quale il novello sacerdote trascorse nove anni.

Nel 1949 il trasferimento a Rivolta d’Adda dove era parroco mons. Stefano Renzi. Don Mario, nato in campagna, si trovò subito a suo agio frequentando le tante cascine della borgata.

Una grave malattia costrinse il giovane prete a un ricovero presso l’ospedale Fatebenefratelli dei Pilastroni di Brescia e, quando fu dimesso, non tornò a Rivolta ma fu inviato al ricovero di Castelverde, dove c’era un piccolo reparto per sacerdoti.

In seguito fu nominato vicario della Cattedrale (il cui parroco era mons. Carlo Boccazzi) e mansionario del Capitolo, compito che attese per ben cinquant’anni fino a quando, nel 2006, il vescovo Lafranconi lo nominò canonico effettivo.

Nel 2010, in occasione dei 95 anni, monsignor Cavalleri pubblicò la propria autobiografia, dal titolo “Sulla cresta dell’onda suo malgrado”: un agile volumetto nel quale il sacerdote racconta con semplicità di cuore la sua lunga esistenza segnata fin da subito dalla sofferenza: la morte per annegamento del fratellino Ottorino e lo strazio della mamma Palmira.

Don Mario è conosciuto a Cremona soprattutto per la sua “Casetta”, un’esperienza di carità e di accoglienza durata circa trent’anni.

La sconfinata carità di don Cavalleri è giunta anche in Africa: nei suoi venti viaggi nel Continente Nero il sacerdote cremonese ha portato a termine tanti progetti, soprattutto in Costa d’Avorio.

Don Mario era anche poeta e musicista.

Nel corso della sua lunghissima esistenza mons. Cavalleri ha attraversato tante stagioni della vita sociale ed ecclesiale, lasciando in ogni occasione il segno della sua originale testimonianza a sostegno dei poveri e dei diseredati dei quali si è sempre occupato con quel suo tratto inconfondibile capace di mescolare alle opere la curiosità, il candore e l’allegria.




Consultorio Ucipem di Cremona: numerose iniziative per giovani e famiglie

Da settembre e per i mesi successivi, il Consultorio Ucipem di Cremona propone diverse iniziative a supporto di giovani, famiglie e neogenitori. Una serie di eventi, guidati da esperti del settore, che possano offrire un vero aiuto nelle gestione dei legami e nel confronto quotidiano con le “novità” della vita adulta.

 

“Prendersi cura di chi si prende cura” è il percorso di gruppo, in modalità online, gestito da uno psicoterapeuta e da una psicologa esperti in materia, rivolto a chi presta assistenza e cura a famigliari anziani che vivono a casa. In programma al mercoledì, il 20 settembre, il 4, il 18 e il 25 ottobre, l’8, il 15 e il 29 novembre, e il 6 dicembre, sempre alle 21, ha l’obiettivo di offrire uno spazio in cui potersi confrontare e valorizzare le proprie esperienze, esprimere i propri vissuti emozionali, recuperare un benessere individuale che giovi oltre a se stessi anche ai propri familiari anziani. Gli incontri, realizzati nel contesto del progetto “Spazi nuovi”, realizzato con il contributo della Fondazione comunitaria della provincia di Cremona, sono gratuiti e necessitano di iscrizione.

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“Alla ricerca del futuro: che cosa ho in mente? è il tema di un secondo percorso. Un gruppo di racconto per giovani donne dai 18 ai 26 anni sul tema del futuro. Si tratta per lo più di uno spazio di parola e confronto per condividere emozioni, aspettative, dubbi e timori legati a questa specifica fase del ciclo di vita caratterizzata da percorsi scolastici in chiusura e nuovi inizi formativi o lavorativi. Gli incontri, gratuiti, saranno tenuti dalle psicologhe Gloria Belotti e Miriam Federici, presso la sede del Consultorio Ucipem, in via Milano 5/C a Cremona. Gli appuntamenti sono programmati per martedì 19, mercoledì 20 e martedì 26 settembre, sempre alle ore 19. L’iniziativa rientra all’interno del progetto “Smart – Movimenti al femminile” realizzato con il contributo di Regione Lombardia.

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“Benessere donna” è il percorso dedicato alle donne in perimenopausa, accompagnate dall’ostetrica Marina Valenti e dalla psicologa Chiara Guarneri. Un’occasione in cui le partecipanti si potranno confrontare su come affrontare con stili di vita salutari questo periodo di cambiamento. Gli incontri, gratuiti, si terranno in presenza presso la sede del Consultorio di via Milano nei seguenti giorni e orari: il 14, il 21 e il 28 settembre e il 5 e il 12 ottobre dalle 19.30 alle 21.

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Il 21 e il 28 settembre, e il 5, il 12 e il 19 ottobre, dalle 19 alle 20.30, avranno luogo gli appuntamenti online gratuiti del percorso “Diventare mamme”, un’iniziativa di confronto sull’esperienza della maternità, guidata dalla psicologa e psicoterapeuta Maria Lorenzetti e dalla psicologa Michela Paroli.

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La sede del Consultorio di Cremona ospiterà anche l’iniziativa “Manovre salvavita pediatriche e sonno sicuro”. Un incontro gratuito con iscrizione obbligatoria, tenuto dagli istruttori della Croce rossa italiana, dedicato alle neomamme e alla cura del neonato. Appuntamento mercoledì 27 settembre alle 20.45.

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Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 0372-20751 o gli indirizzi formazione@ucipemcremona.it e segreteria@ucipemcremona.it. Per le iscrizioni, compilare i form dedicati, disponibili sul sito www.ucipemcremona.it. Gli incontri online saranno fruibili attraverso la piattaforma GoogleMeet.