1

A S. Sigismondo Messa del vescovo emerito Lafranconi per i 10 anni di presenza delle Domenicane

Venerdì 8 dicembre, nella solennità dell’Immacolata, la comunità monastica domenicana di S. Sigismondo ha celebrato il decimo anniversario del proprio ingresso in diocesi di Cremona. La ricorrenza è stata festeggiata durante una partecipata Eucaristia presieduta, nella chiesa di largo Bianca Maria Visconti, dal vescovo emerito di Cremona, mons. Dante Lafranconi, che volle la presenza delle religiose.

Hanno concelebrato la liturgia il priore provinciale dell’ordine dei Predicatori, padre Fausto Arici, insieme al suo predecessore, padre Riccardo Barile, priore all’epoca dell’insediamento. Presenti anche alcuni altri sacerdoti della città: don Andrea Foglia (primo cappellano del monastero di S. Sigismondo), don Achille Baronio, don Mario Aldighieri e il camilliano padre Virginio Bebber.

Durante l’omelia mons. Lafranconi ha evidenziato come il Vangelo del giorno mostri la semplice verità che Dio comunica a Maria, il suo essere piena di grazia e il concepimento del Cristo. Dio ha predisposto questa creatura a essere madre del figlio suo, dentro la condizione umana è stato conveniente al Padre di creare una persona che consentisse al Cristo di compiere la sua missione per donare la sua dignità a tutti». Mons. Lafranconi, comparando la figura di Maria a quella di Adamo ed Eva, ha sottolineato la fiducia che contraddistingue la mamma di Gesù che si fida del messaggio ricevuto nonostante il contesto totalmente fuori dalla normalità: ha in questo modo compiuto il percorso opposto a quello di Adamo ed Eva: «Oggi riconosciamo quest’opera di Dio che ha compiuto nel segreto di Maria in previsione dei suoi meriti».

Al termine della celebrazione don Andrea Foglia ha rivolto i ringraziamenti, a nome della priora della comunità claustrale, al vescovo Dante, ai provinciali domenicani e a tutti quanti in questi dieci anni si sono fatti vicini al monastero in molti e differenti modi, sia materialmente sia spiritualmente.

Photogallery della celebrazione

 

Nel pomeriggio il solenne canto dei Vespri, presieduti dal domenicano padre Riccardo Barile.

Altro significativo anniversario il 6 gennaio 2018, nella solennità dell’Epifania, con il decimo anniversario della posa della clausura papale. Alle 11 la Messa solenne, alle 17 i Secondi Vespri presieduti dal vescovo Antonio Napolioni.

Invito alle celebrazioni anniversarie

 

Intervista alla Domenicane, da 10 anni a Cremona (dal minuto 23’40”)

 

Le monache domenicane a Cremona

Le monache furono accolte ufficialmente l’8 dicembre 2007, nell’ambito del IX Centenario della Cattedrale. «È proprio bello che il IX Centenario della Cattedrale si concluda con questo dono straordinario del Signore… Il monastero di S. Sigismondo diventerà il cuore in cui si affollano richieste, sofferenze, disagi, bisogni di tante persone che attraverso la vostra preghiera vorranno giungere a cogliere la Parola di Dio come parola confortante nelle peripezie e nelle vicende della loro vita». È partendo dalle parole pronunciate dal vescovo Lafranconi nell’omelia tenuta l’8 dicembre 2007 nella Cattedrale di Cremona che le monache domenicane intendono rendere lode a Dio dei dieci anni trascorsi dall’ingresso in Diocesi di Cremona. «In questo lasso di tempo – spiegano le religiose – le parole di mons. Dante hanno assunto, giorno dopo giorno, una concretezza sempre più visibile e luminosa. Chi si accosta alla nostra comunità monastica è animato da un costante e chiaro motivo: la preghiera! Preghiera da condividere con le monache; preghiera da chiedere alle monache«.

«A S. Sigismondo – proseguono ancora le monache di clausura – ci è stato offerto un luogo ideale per la celebrazione liturgica che ci permette, come dice la nostra Regola, di favorirne la partecipazione ai fedeli. Inoltre il monastero è collocato in una posizione logistica carica di grande significato. Siamo poste sul crocevia ideale di quattro realtà che fanno costantemente appello alla nostra missione di intercessione presso Dio: la città, il grande ospedale, il carcere, l’autostrada. È il susseguirsi della vita con i suoi gravi problemi che si intrecciano ogni giorno nella nostra preghiera che tutto avvolge ancor prima del sorgere del sole fino a notte. È questo l’aspetto più bello e squisitamente femminile della nostra vocazione contemplativa domenicana: stare dinanzi a Dio con l’intimo pensiero dei nostri fratelli: che ne sarà di loro?».

In un altro passaggio della sua omelia di dieci anni fa, il vescovo Lafranconi affidava alle claustrali in modo esplicito la “Missione Giovani”: «Siamo certi che nessuna delle nostre parole potrà arrivare al cuore di qualcuno se in quel cuore prima non avrà fatto breccia la vostra preghiera: e allora ci affidiamo a voi». «Per corrispondere alla nostra vocazione domenicana – affermano ancora le religiose – tanto bella quanto esigente, come sentinelle nella notte, occorre non solo la santità personale, ma anche quella comunitaria per essere presenti su ogni fronte. È necessario che l’intera comunità sia coinvolta nel grande ideale della santità. Pertanto cogliamo la felice circostanza dei dieci anni del nostro arrivo a Cremona per chiedere un dono spirituale a tutta la Chiesa cremonese, perché la nostra vita di lode a Dio e di intercessione per i fratelli conosca tempi di misericordia e di grazia». E concludono: «La Vergine Immacolata, che ci ha accolte con tanta benevolenza nel giorno a Lei dedicato, faccia sentire la sua materna protezione a tutti coloro che in questi anni ci hanno sostenuto con l’aiuto spirituale e materiale. Per tutti la nostra riconoscenza».

 

Il sito internet del monastero di S. Sigismondo