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A Covo la festa per don Nicola, sacerdote novello

Prima Messa nella sua Covo, nel pomeriggio di domenica 11 giugno, per don Nicola Premoli, dopo l’ordinazione sacerdotale sabato sera nella cattedrale di Cremona.

Gremita per l’occasione la chiesa parrocchiale, dove la celebrazione è iniziata intorno alle 18, poco dopo l’arrivo dei sacerdoti (numerosi i presenti) in processione, accompagnati fin sul sagrato dalle note della banda musicale di Fara Olivana.

Presenti anche i seminaristi, mentre i cantori e le trombe diretti da Paolo Premoli, cugino di don Nicola, hanno allietato musicalmente l’intera liturgia.

«Oggi suona un po’ strano, caro Nicola, – ha detto il parroco di Covo, don Lorenzo Nespoli, nel suo saluto iniziale – sentirsi chiamare don. Poi pian piano questa parola diventerà parte del tuo nome. È un po’ la stessa cosa per la tua vita sacerdotale: si diventa prete giorno per giorno accogliendo il mistero della croce di Cristo. Ricordati sempre Covo nel corso del tuo ministero e sii certo che la tua comunità ti accompagnerà sempre come una madre».

A tenere l’omelia don Gabriele Battaini, ex vicario di Covo oggi parroco a Pizzighettone, che nel percorso vocazionale del novello sacerdote ha avuto un ruolo molto importante. «Sembra l’altro ieri quando, dopo il lavoro in banca – ha raccontato don Gabriele rivolgendosi a don Nicola – entravi in oratorio vecchio per salutare tutti e per controllare la situazione. Ora sei prete e le tue mani, che prima usavi per maneggiare il denaro, adesso dovranno essere dedite ad altri affari, quelli di Gesù. Assolverai i peccati, benedirai i vecchi, i sofferenti, i bambini, i credenti e i non credenti, farai risplendere le anime nella grazia del battesimo e servirai i tuoi fratelli lavorando senza sosta».

E ancora: «Il sacerdozio, caro don Nicola, è una grande grazia, un dono nel quale stanno le tante persone che hanno pregato per te. Sii docile allo Spirito Santo e ti possa sempre accompagnare la Vergine Maria». Per concludere: «Scusami se non so dirti altro e se questa predica ha avuto il sapore di un consiglio, ma i consigli si danno alle persone cui si vuole bene».

Al termine della celebrazione il sindaco Andrea Capelletti e l’assessore Andrea Torriani hanno donato a don Nicola una casula Mariana. «Sei un prete novello – ha affermato il primo cittadino – perché non regalarti uno strumento del mestiere? È un dono che ti facciamo non solo per l’amicizia che ci lega a te, ma anche per porre l’accento sulla grande grazia che la nostra comunità riceve con questa ordinazione sacerdotale, la prima dopo tanti anni. Dovunque ti destinerà il vescovo Antonio sappi, don Nicola, che Covo ti sarà vicina e pregherà per te, come prega per tutti i preti covesi e i preti che nella nostra parrocchia hanno esercitato il loro mandato».

Don Nicola ha preso la parola per ultimo ed ha esordito citando le parole del profeta Isaia: «Dio ci ama di un amore incondizionato – ha spiegato – e io ne sperimento la grazia e la misericordia. Affido alla Vergine Maria il mio sacerdozio». E poi i ringraziamenti: al papà, che non c’è più, alla mamma, alla sorella Elisabetta, al cognato, ai cari nipotini, agli amici, ai ragazzi della parrocchia, ai preti che lo hanno accompagnato nel cammino verso il sacerdozio. Don Nicola ne ha ringraziati due in particolare: don Antonio Bandirali («Nei due anni trascorsi con te ho imparato moltissimo») e don Gabriele Battaini («Se oggi sono qui è un po’ anche merito tuo, che sei stato la personificazione della voce di Dio che mi ha fatto innamorare del sacerdozio»).

Dopo la benedizione, i sacerdoti hanno formato una processione che ha lasciato la chiesa alla volta dell’oratorio San Tarcisio.

Domenica 18 giugno, nella solennità del Corpus Domini, don Nicola presiederà la messa delle 18 cui seguirà la processione per le vie del paese.

Luca Maestri

Photogallery della Prima Messa a Covo

 

Cronaca, foto e video dell’ordinazione sacerdotale

 

L’intervista a don Premoli alla vigilia dell’ordinazione

 

 

Biografia di don Nicola

Don Nicola Premoli, nato il 19 maggio 1976 a Romano di Lombardia, è originario della parrocchia Ss. Giacomo e Filippo apostolo di Covo (Bg).

Dopo gli studi presso l’istituto tecnico commerciale «Rubini» di Romano di Lombardia ha lavorato per 14 anni alla Banca Popolare di Bergamo. Nel settembre 2010 è entrato nel Seminario vescovile di Cremona.

In questi anni ha prestato servizio nelle parrocchie della Beata Vergine di Caravaggio in Cremona, a Casalbuttano e Soncino; inoltre ha collaborato con il Centro diocesano vocazioni e con la «Casa della Speranza» di Cremona che accoglie malati di AIDS.

Ha svolto l’anno del diaconato nelle parrocchie di Casalmorano, Castelvisconti, Mirabello Ciria, Brazaniga e Azzanello, dove già aveva prestato servizio anche l’anno precedente e dove in estate continuerà a collaborare: non solo per il servizio domenicale, ma anche per il Grest e il campo estivo degli adolescenti.