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Pellegrinaggio diocesano, i cremonesi giunti a Nazareth

C’è chi è partito nel cuore della notte ed è arrivato nel primo pomeriggio, chi, invece, ha iniziato il viaggio alle 7 del mattino ed è giunto giusto in tempo per la cena. In ogni caso tutti i 220 cremonesi partecipanti al pellegrinaggio diocesano in Terra Santa nella serata di lunedì 6 marzo hanno trovato accoglienza presso il Rimonim Hotel di Nazareth. A guidare questo intenso «ritorno alla origini» che si concluderà lunedì 13, il vescovo Napolioni, coadiuvato dal punto di vista logistico da don Roberto Rota, incaricato diocesano per la pastorale del turismo e del tempo libero, e da Gianluigi Gremizzi, direttore dell’agenzia viaggi Profilotours. Presenti sedici sacerdoti, l’intera comunità del Seminario (nella foto) e una piccola rappresentanza delle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento.

Mons. Napolioni, insieme ad nutrito gruppo di cremonesi, è partito alle ore 6 per l’aeroporto internazionale di Malpensa. Dopo rigidi controlli da parte della compagnia israeliana El Al, la comitiva si è imbarcata intorno alle ore 11.30. Dopo tre abbondanti ore di volo l’arrivo nel modernissimo aeroporto «Ben Gurion» di Tel Aviv, la capitale economica del paese, dove tuttora hanno sede la maggior parte delle ambasciate. Tel Aviv in ebraico significa “collina di primavera”: considerando che i giorni di sole con cielo limpido sono in media 320 all’anno, non c’è nome più fortunato di questo. E in effetti i cremonesi sono stati accolti in terra israeliana da un cielo terso e un clima assai mite, da primavera inoltrata. La prima sorpresa.

Lasciata questa immensa metropoli, i cremonesi, in diversi pullman, hanno attraverso la Samaria costellata di piccoli villaggi arabi dai quali spiccavano i caratteristici minareti, le torri, presenti in quasi tutte le moschee, dalla quale il muezzin cinque volte al giorno chiama i musulmani alla preghiera. In questa zona, da sempre parte dello Stato di Israele, gli ebrei sono davvero molto pochi. Attraversata la famosa località di Meghiddo, antica città stato di origine cananea e conquistata dal popolo ebraico solo ai tempi di Re Davide, il gruppo, pur al crepuscolo, ha potuto ammirare la  piana di Esdrelon, ampia e fertile pianura posta nella regione della Bassa Galilea.

Attorno alle 19 il gruppo è giunto a Nazareth, la città araba più grande di Israele con quasi 75.000 abitanti, sede amministrativa della provincia della Galilea. Come nel resto della Terra Santa, gli arabi cristiani sono in minoranza, ma qui, rispetto ad altre località, hanno una certa cosistenza e rilevanza. La parte superiore si chiama “Nazareth Illit” ed è un vasto e moderno quartiere abitato da una nutrita comunità ebraica composta soprattutto da persone giunte al termine del Secondo Conflitto mondiale dalla Russia e dall’Europa. Città alquanto caotica è considerata dai pellegrini il “fiore della Galilea”, che custodisce la memoria di quel dialogo tra l’arcangelo Gabriele e Maria che ha cambiato il corso della storia.

Dopo cena alcuni pellegrini, incuranti della stanchezza, hanno voluto fare un primo giro della città, soffermandosi in modo particolare all’esterno della basilica dell’Annunciazione. Proprio in questo maestoso luogo sacro, opera dell’architetto italiano Giovanni Muzio, martedì 7 marzo, alle ore 9, si terrà la celebrazione eucaristica di inizio pellegrinaggio. Seguirà poi la visita della Basilica, della Chiesa di S. Giuseppe, del museo francescano, della Sinagoga e della Chiesa di S. Gabriele. Nel pomeriggio salita in taxi al Monte Tabor e visita del Santuario della Trasfigurazione.

I 220 pellegrinni sono divisi in cinque sottogruppi accompagnati dalle guide bibliche don Roberto Rota, don Luigi Mantia, don Paolo Carraro, don Marco D’Agostino e mons. Alberto Franzini.

Le prime foto del pellegrinaggio diocesano

 

 

IL PROGRAMMA DEI PROSSIMI GIORNI

Mercoledì 8 marzo:     NAZARETH/Escursione Monte delle Beatitudini – Lago di Tiberiade
Mezza pensione in hotel. Al mattino partenza per il Lago di Tiberiade. Sosta al Monte delle Beatitudini  per la celebrazione della S. Messa alle ore 9. Al termine proseguimento per Cafarnao  ricordata come la città di Gesù e visita degli scavi dell’antica città con la Sinagoga e la Casa di Pietro. Proseguimento con la visita ai santuari che ricordano il Primato di Pietro e la Moltiplicazione dei pani e dei pesci. Attraversata del Lago in battello e pranzo nel Kibbutz di En Gev. Nel pomeriggio sosta a Cana di Galilea per la visita alla chiesa del Miracolo.

Giovedì 9 marzo:     NAZARETH/GERICO/BETLEMME
Dopo la prima colazione partenza per la Valle del Giordano e sosta a Qasr el Yahud, memoriale del Battesimo di Gesù. Arrivo a Gerico, visita e pranzo. Continuazione per Betlemme e visita alla Basilica della Natività e al Campo dei pastori. Celebrazione della S. Messa alle ore 16 nella Basilica di Santa Caterina. In serata trasferimento in hotel per la cena ed il pernottamento.

Venerdì 10 marzo:    BETLEMME/Escursione a Gerusalemme
Mezza pensione in hotel. Partenza per Gerusalemme. Alle ore 9 celebrazione della S. Messa nella Basilica dell’Agonia; a seguire salita al Monte degli Ulivi e visita dell’edicola dell’Ascensione, della Chiesa del Pater Noster, della Chiesa del Dominus Flevit, terminando con la Tomba delle Vergine. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio alle ore 15 incontro con Mons. Pizzaballa;  a seguire  percorso della Via Dolorosa nella città vecchia partendo dal Convento della Flagellazione ed arrivando alla Basilica del Santo Sepolcro. Visita e tempo a disposizione.

Sabato 11 marzo:     BETLEMME/Escursione nel Deserto di Giuda e a Gerusalemme
Mezza pensione in hotel. In mattinata escursione nel Deserto di Giuda: visita di Qumran, dove in alcune grotte vennero rinvenuti i più antichi manoscritti della Bibbia. Rientrando a Gerusalemme sosta al Wadi Qelt. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio celebrazione della Santa Messa alle ore 15 nella Chiesa di San Pietro in Gallicantu; a seguire visita del Sion Cristiano con il Cenacolo, la Chiesa della Dormitio Mariae e la Valle del Cedron.

Domenica 12 marzo:     BETLEMME/Escursione a Gerusalemme
Mezza pensione in hotel. Partenza per Gerusalemme e  visita della Spianata del Tempio e al Muro occidentale della preghiera. Visita del nuovo museo francescano e della chiesa di S. Anna dove alle ore 12 sarà celebrata la S. Messa. Nel pomeriggio visita dello Yad Vashem, il Museo dell’Olocausto e continuazione per Ein Karem con la visita ai santuari che ricordano la Nascita di S. Giovanni e la Visitazione di Maria ad Elisabetta.

Lunedì 13 marzo:    BETLEMME/GERUSALEMME/TEL AVIV/ITALIA
Dopo la prima colazione eventuale tempo a disposizione sino al  trasferimento in aeroporto a Tel Aviv per il rientro in Italia.

Intervista a don Roberto Rota sul pellegrinaggio diocesano in Terra Santa