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XXII Congresso provinciale Api-Colf: sotto i riflettori l’assistenza alla persona

Il saluto della presidente provinciale, Livia Scansani, ha aperto il XXII Congresso provinciale di Api-Colf, svoltosi domenica 12 marzo al Centro pastorale di Cremona, per il rinnovo del Consiglio provinciale e in vista del Congresso nazionale di Roma del maggio prossimo.

Dopo l’introduzione della presidente, il consulente ecclesiastico diocesano dell’associazione, don Luigi Mantia, ha letto il saluto inviato dal vescovo Antonio Napolioni, impegnato nella visita pastorale. Il vescovo, ringraziando l’associazione per il lavoro che svolge a favore delle persone italiane e straniere, ha ripreso proprio i temi della formazione e della qualificazione del lavoro come percorso verso il riconoscimento di una sempre maggiore dignità e inclusione delle persone.

Rosita Viola, assessore alle Politiche sociali e delle fragilità del Comune di Cremona, ha poi portato il saluto dell’Amministrazione comunale, definendo l’attività ormai cinquantennale dell’ Api-Colf «seria, silenziosa, discreta, concreta e preziosa per realizzare quella che mons. Tonino Bello definiva la convivenza delle differenze, obiettivo non facile ma possibile».

Poi l’intervento di Floriana Malvezzi, assistente sociale e formatrice, che ha evidenziato l’indispensabilità della formazione permanente per un lavoro interessantissimo e difficilissimo come è quello del collaboratore e della collaboratrice familiare, chiamato a confrontarsi con diverse complessità riguardanti i quadri patologici degli assistiti, i rapporti interpersonali che si creano entrando nelle famiglie, l’articolazione di tutto il sistema di servizi costituito dalle diverse figure professionali che si interfacciano particolarmente con le persone anziane e fragili.

Lo psicologo Fabrizio Arrigoni ha infine ripreso il discorso della dignità delle persone, definendolo concetto difficile e spesso dimenticato a favore di quelli che sono ritenuti i bisogni primari delle persone che non bastano a garantire un autentico benessere.

Gli interventi, sintetici e nello stesso tempo densi e stimolanti, hanno offerto ai presenti, tra i quali rappresentanti del Consiglio nazionale e delle sedi di Bergamo e Padova, spunti di riflessione e piste di lavoro interessanti e concreti per la ricerca non utopistica ma sempre più necessaria di un nuovo modello di immigrazione che vede protagoniste le famiglie chiamate a confrontarsi con persone che offrono una professionalità sempre più qualificata e necessaria.

La mattinata si è conclusa con la consegna degli attestati alle partecipanti al corso di formazione recentemente concluso.