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#WMOF22, il videomessaggio del Vescovo: «La famiglia è il grande dono che può rinnovare la Chiesa e la società»

«Stiamo davvero scoprendo, insieme a Papa Francesco e a tante famiglie e tante Chiese nel mondo, che la famiglia è il grande dono che può rinnovare la Chiesa e la società. Non la famiglia perfetta, ma ogni famiglia, con le proprie storie». Con queste parole il vescovo Antonio Napolioni, in collegamento da Roma, dove da mercoledì sta partecipando alle intense giornate dell’incontro mondiale delle famiglie, in particolare attraverso i lavori del convegno teologico-pastorale, ha voluto rivolgere un saluto e un incoraggiamento alle tante famiglie che nel pomeriggio di sabato 25 giugno, nelle cinque zone pastorali della diocesi, hanno partecipato ai momenti di festa, condivisione e approfondimento proposti in diocesi in occasione di questo evento mondiale, caratterizzato nella sua decima edizione da formula che, proprio per volontà del Papa, per la prima volta è stata multicentrica e diffusa, coinvolgendo davvero tutte le Chiese locali.

«Sono proprio felice di essere con voi, nelle zone della nostra Chiesa locale di Cremona, per vivere, seppur con questa distanza, ridotta con l’aiuto dei mezzi di comunicazioni, questo momento così importante», ha detto Napolioni. Che ha poi sottolineato il punto nodale di questo evento: «Qui stiamo ascoltando le testimonianze di molte famiglie: storie fragili ma guarite, di desideri che hanno trovato l’accompagnamento necessario, di Chiese che hanno scoperto la bellezza di avere sacerdoti e sposi che camminano insieme e che si stimano nella loro diversa vocazione per costruire una comunione che corrisponda al disegno di Dio e al bene delle persone, dei ragazzi, degli anziani e dei più deboli di ogni tempo». «E allora – ha subito aggiunto – auguro a ciascuno di voi di vivere questo momento intensamente, a cuore aperto, con semplicità. Sapendo che nessuno ci costringe a fare dei passi che non sgorghino dalla libertà interiore e dal desiderio di costruire insieme un mondo a misura di famiglia. A misura dell’amore umano, che è il cuore nel quale si riversa tutto l’amore di Dio. Cuori fragili, ma non per questo incapaci di essere a loro volta strumenti dell’amore di Dio per il mondo». E ha concluso: «La preghiera che con il Papa condividiamo in questi giorni sia la garanzia più forte che anche nelle nostre Chiese tutto ciò diventa possibile».

Parole che sono arrivate dritte al cuore dei fedeli di tutta la diocesi di Cremona, radunati ieri pomeriggio in contemporanea nelle cinque zone pastorali: ad Arzago d’Adda, Castelleone, Cremona, Vescovato e Rivarolo Mantovano. Pur sotto il coordinamento dell’Ufficio diocesano di pastorale familiare, ogni zona si è organizzata in modo autonomo, focalizzando l’attenzione su specifiche tematiche rispetto a quell’«amore famigliare: meraviglioso e fragile» che lo slogan dell’incontro mondiale mette sotto la lente. Lo si è fatto raccontando quella dimensione di vita intessuta nella normale quotidianità. Lo si è fatto con un preciso stile: quello di momenti di aggregazione, intessuti di preghiera e riflessione, che hanno lasciato spazio al racconto di concrete esperienza familiari, in uno scambio favorito da uno stile informale che la cena condivisa ha aiutato ulteriormente a rafforzare. E lo si è fatto valorizzando le famiglie che già sul territorio collaborano nella pastorale, insieme ad altre che potranno diventare il motore di rilancio e che prende forza proprio da queste giornate e dal mandato che oggi Francesco conferirà alle famiglie di tutto il mondo durante l’Angelus, che le comunità parrocchiali della diocesi di Cremona sono state invitate a seguire in diretta.

 

Di seguito il resoconto dei cinque incontri zonali 

#WMOF22, Zona 1: nozze di Cana per ogni età

#WMOF22, Zona 2: a Castelleone gli ingredienti della vita insieme

#WMOF22, Zona 3: teatro, musica e testimonianze a Borgo Loreto

#WMOF22, Zona 4: famiglie come un’opera d’arte

#WMOF22, Zona 5: con Ezio Aceti lo sguardo rivolto al bene trasformato dall’amore