Visita pastorale, penultimo anno con dieci tappe tra gennaio e aprile
È pronta a ripartire la visita pastorale del vescovo Antonio Napolioni nelle comunità della diocesi, con lo slogan “Gesù per le strade”. Giunta al suo sesto e penultimo anno, la visita pastorale prevede nell’anno pastorale 2024/25 dieci appuntamenti nelle diverse zone della diocesi, tranne quella della città di Cremona, dove il vescovo ha già incontrato tutte le comunità.
Si riparte da Calvenzano, dal 10 al 12 gennaio, poi tappa a Grumello, Crotta d’Adda, Farfengo e Zanengo, dal 17 al 19 gennaio, e a Mozzanica e Masano, nel weekend dal 24 al 26 gennaio. Dal 31 gennaio al 2 febbraio il vescovo sarà nelle parrocchie di San Daniele Po, Stagno Lombardo, Brancere e Pieve d’Olmi, mentre il weekend successivo ad Arzago e Casirate, nella Bergamasca. Dal 14 al 16 febbraio la visita pastorale si sposterà invece nella zona pastorale 5, per l’incontro con le parrocchie di Sabbioneta, Breda Cisoni, Ponteterra e Villa Pasquali. Dal 21 al 23 febbraio e dal 7 al 9 marzo, mons. Napolioni avrà modo di visitare le parrocchie di Agnadello, Vailate e Misano Gera d’Adda. Poi doppio appuntamento in zona 2: dal 14 al 16 marzo a Castelverde, Costa Sant’Abramo, San Martino in Beliseto, Marzalengo e Castelnuovo del Zappa, mentre dal 28 al 30 marzo la visita si sposterà nelle parrocchie di Olmeneta, Pozzaglio, Casalsigone, Castelnuovo Gherardi, Corte de’ Frati e Robecco d’Oglio. Ultimo appuntamento di nuovo nella zona 5, dal 4 al 6 aprile, a Belforte, Commessaggio e Gazzuolo.
Ormai prossima alla conclusione, la visita pastorale, il cui schema organizzativo rimane invariato rispetto ai precedenti anni, si pone come obiettivo quello di non essere una semplice visita alle parrocchie, ma un approccio alle comunità in uno sguardo più ampio.
«Nel frattempo si sarà concluso anche il Sinodo – spiega il vicario per il Clero e il Coordinamento pastorale, don Gianpaolo Maccagni –, quindi il vescovo penserà a una nuova riconfigurazione e tutte le parrocchie saranno coinvolte in un modo nuovo di proporsi». E aggiunge: «Nessuna parrocchia potrà più concepirsi da sola, ma in un panorama più ampio, fatto di unità pastorali già formate, da altre che si formeranno e da parrocchie che avvieranno una collaborazione tra di loro». Parrocchie che dunque continueranno a mantenere la propria identità, entrando però a far parte di un cammino più ampio, di programmazione unitaria, «coinvolte in una proposta pastorale più ampia e più “ricca”».
Prima degli appuntamenti di inizio 2025 con la visita pastorale, nelle comunità coinvolte nei mesi di ottobre e novembre si svolgerà la pre-visita in cui vescovo e i suoi collaboratori avranno modo di incontrare parroci, vicari, collaboratori parrocchiali e i consigli pastorali, per avere una fotografia aggiornata di ogni realtà. «Durante la pre-visita saranno presenti anche l’economo diocesano e l’incaricato per i Beni culturali – conclude Maccagni –. La loro presenza permetterà di verificare, nelle parrocchie, lo stato conservativo degli immobili e di immaginare il futuro di questo patrimonio immobiliare».
Da lì un l’ultimo tratto di strada, con la preghiera e la preparazione nelle comunità, pronte per vivere appieno il cammino con “Gesù per le strade”.