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Visita pastorale a Torre de’ Picenardi, Pozzo Baronzio, San Lorenzo de’ Picenardi e Ca’ d’Andrea

La comunità formata dalle parrocchie di Torre de’ Picenardi, Pozzo Baronzio, San Lorenzo de’ Picenardi e Ca’ d’Andrea si prepara da venerdì 29 a domenica 31 gennaio accogliere il vescovo Antonio Napolioni per la visita pastorale.

«Il momento in cui il Vescovo incontra le persone ha sempre un valore particolare – racconta don Claudio Rossi, il parroco – perché si realizza la comunione tra il pastore e la sua Chiesa. Per questo motivo i tre giorni a cui ci siamo preparati saranno all’insegna della spontaneità».

Le restrizioni e le norme che devono essere osservate hanno imposto un’attenzione particolare nella strutturazione del programma: non ci saranno incontri aperti a gruppi eccessivamente numerosi, ma momenti differenziati in cui il Vescovo potrà confrontarsi con i fedeli.

«Mi piace sottolineare – prosegue don Rossi – come la visita pastorale si inserisca in un cammino di comunità importante. Le quattro parrocchie – Torre de’ Picenardi, Pozzo Baronzio, San Lorenzo de’ Picenardi e Ca’ d’Andrea – ormai da alcuni anni respirano come un’unica comunità. È certamente un percorso difficile quello che siamo chiamati ad affrontare, ma ci sta aiutando a comprendere il senso dell’essere Chiesa».

Nel corso della propria visita, il Vescovo avrà modo di incontrare tutti i gruppi presenti nelle parrocchie: nella giornata di venerdì sarà dato spazio alle realtà caritative (San Vincenzo e Caritas) parrocchiali, e, in serata, all’ascolto e alla condivisione della Parola; il sabato, invece, sarà dedicato agli incontri con gli organi istituzionali (Consigli pastorale e per gli affari economici) e, nel pomeriggio, con i giovani ed i catechisti.

Domenica la celebrazione eucaristica in S. Ambrogio, a Torre de’ Picenardi, concluderà ufficialmente la visita pastorale. Messa che sarà trasmessa in diretta, dalle 11, sui canali web diocesani e in tv su Cremona1.

«Celebreremo la Messa di chiusura in S. Ambrogio – conclude don Rossi – perché è la chiesa che fa da guida alla nostra comunità. Non si tratta di campanilismo, o di parrocchia trainante: tutto quello che cerchiamo di fare è creare unità. C’è un unico oratorio, un unico centro pastorale, un unico cammino catechistico… Questo non toglie spazio alla specificità di ciascuno, ma aiuta a vedere nella parrocchia una vera Chiesa in cammino tra le case dei fedeli».