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Viaggi vietati in Terra Santa. Confermato il pellegrinaggio diocesano in Armenia e Georgia

«Il turismo e i pellegrinaggi stanno vivendo un momento difficile, come difficile e complicata è la situazione emergenziale di queste settimane». Lo scrive in una nota l’Ufficio Diocesano di Pastorale del tempo libero e dei Pellegrinaggi che rivolge un pensiero particolare «alla Terra Santa a cui ci è impedito l’accesso e alla inedita situazione che vieta l’ingresso in Israele ai pellegrini italiani e pensiamo anche a Lourdes e Fatima, desolatamente vuoti di presenze italiane» nonostante per i due santuari non siano attualmente in vigore limitazioni.

Augurando che  questa fase critica venga presto superata in modo tale da riprendere a pieno regime ogni attività, l’Ufficio «conferma» il Pellegrinaggio diocesano in Armenia e Georgia, che sarà presieduto dal Vescovo Antonio e che si terrà dal 28 agosto al 6 settembre.

Con la nota si dà diffusione anche la lettera degli incaricati regionali di Lombardia, Emilia e Veneto che esprime solidarietà agli operatori del turismo, gravemente danneggiati dalla congiuntura in corso.

Gli incaricati ecclesiastici per il turismo, delle regioni italiane più colpite dal Coronavirus, esprimono incoraggiamento e vicinanza agli addetti del settore. Le circostanze stanno affaticando questa filiera. Un augurio particolare è riservato pure ai pellegrini.

3 marzo 2020

C’è una direttiva ufficiale – per il diffondersi del Coronavirus – che mette uno stop a molte attività. E c’è pure una frenata ufficiosa, dettata da emotività soggettiva. L’ordinanza sarà temporanea. Più tempo, invece, richiederà la ripresa dei mestieri.

Agli operatori turistici

Tale situazione, per quanto è di nostra competenza, ci porta a condividere il momento difficile con tutti gli operatori del comparto turistico. Rivolgiamo loro, e alle loro famiglie, un pensiero grato ed un forte incoraggiamento.

I loro servizi – dai trasporti alla guide, dalla ristorazione ai tour operator – favoriscono i viaggiatori più diversi. Non è pertanto una categoria, bensì una filiera. L’impatto economico, di un flusso asciugato, mostra già i primi segni.

Quanti sono impiegati in questo settore, poi, normalmente presidiano il front desk della generale accoglienza. Una posizione che li porta ad essere – insieme ad altri – soggetti a maggior rischio di contagio sanitario. Per tanti motivi, allora, siamo loro vicini.

Ai viaggiatori dello Spirito

La riduzione dei movimenti turistici non interpella, però, solo l’economia. Comprime pure le esperienze dei «viaggi dello spirito». Sia quelli in entrata, nelle nostre regioni, sia quelli in uscita.

Basti pensare, ad esempio, alle città d’arte (ovunque, per lo più, «arte sacra»), agli antichi cammini, agli isolati monasteri e a quei luoghi scelti per ritrovare spazi di comunione con la famiglia. Tutte ricchezze dei nostri territori ora poco frequentati.

Neppure i pellegrini verso le mete classiche del mondo godono riparo. Santuari e luoghi santi – con modulazioni diverse – sono difficilmente raggiungibili o accessibili. La nostra preghiera è soprattutto per i malati. I primi a risentire di questo stallo. La solidarietà, poi, va a quanti li assistono, sia quando intraprendono un viaggio sia quando restano a casa. La carità è un precetto che vige – anche e soprattutto – nei momenti difficili. A ciascuno, il «pellegrinaggio di desiderio» porti gli stessi frutti spirituali di quello reale.

L’augurio per il futuro

In questo momento, ci piacerebbe poter fantasticare con voi sul futuro. Ancor più ci piacerebbe poter ripetere quello che Pietro disse all’uomo ripiegato: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!» (Atti 3, 6). Purtroppo, personalmente, difettiamo anche di questa forza.

Condividiamo volentieri però – confermando la disponibilità alla collaborazione – la speranza, non ipotetica, che ogni quaresima (quarantena) termina con la Pasqua di Resurrezione.

Massimo Pavanello

Incaricato Turismo – Conferenza Episcopale Lombarda  

Tiziano Zoli

Incaricato Turismo – Conferenza Episcopale Emilia-Romagna 

Fabio Mattiuzzi

Incaricato Turismo – Conferenza Episcopale Triveneto