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Stasera in Cattedrale il Rosario per la pace con il vescovo Napolioni

La Chiesa cremonese in preghiera per la pace. L’occasione sarà il Rosario che il vescovo Antonio Napolioni guiderà venerdì 25 febbraio alle 21 in Cattedrale. Una iniziativa a cui sono invitate a partecipare in particolare le parrocchie della città, ma alla quale ci si potrà unire spiritualmente grazie alla diretta sul nostro portale e i canali social della Diocesi.

Sarà un modo anche per esprimere la vicinanza alle popolazioni vittime dell’escalation di violenza che si sta vivendo in Ucraina, cui si guarda con preoccupazione e dolore, in particolare pensando alle comunità cristiane del Paese, così come hanno voluto evidenziare anche i vescovi del Mediterraneo, riuniti a Firenze per l’incontro “Mediterraneo frontiera di pace”, accogliendo anche l’invito di Papa Francesco a vivere il 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, una Giornata di digiuno e preghiera per la pace.

 

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Da Firenze i vescovi del Mediterraneo hanno fatto “appello alla coscienza di quanti hanno responsabilità politiche perché tacciano le armi”. “Ogni conflitto porta con sé morte e distruzione, provoca sofferenza alle popolazioni, minaccia la convivenza tra le nazioni. Si fermi la follia della guerra!”, scrivono in una nota i vescovi del Mediterraneo che “conoscono bene questo flagello e per questo chiedono a una sola voce la pace”.

Nel giorno in cui la crisi in Ucraina è precipitata in un conflitto, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, ha rilasciato ai media vaticani la seguente dichiarazione: “Di fronte agli sviluppi odierni della crisi in Ucraina, risaltano ancora più nette e più accorate le parole che il Santo Padre Francesco ha pronunciato ieri al termine dell’Udienza generale. Il Papa ha evocato «grande dolore», «angoscia e preoccupazione». Ed ha invitato tutte le Parti coinvolte a «astenersi da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni», «destabilizzi la convivenza pacifica» e «screditi il diritto internazionale». Questo appello acquista una drammatica urgenza dopo l’inizio delle operazioni militari russe in territorio ucraino. I tragici scenari che tutti temevano stanno diventando purtroppo realtà. Ma c’è ancora tempo per la buona volontà, c’è ancora spazio per il negoziato, c’è ancora posto per l’esercizio di una saggezza che impedisca il prevalere degli interessi di parte, tuteli le legittime aspirazioni di ognuno e risparmi il mondo dalla follia e dagli orrori della guerra. Noi credenti non perdiamo la speranza su un barlume di coscienza di coloro che hanno in mano i destini del mondo. E continuiamo a pregare e digiuniamo — lo faremo il prossimo Mercoledì delle Ceneri — per la pace in Ucraina e nel mondo intero”.

 

Appello per la pace: tutte le Chiese in Italia unite in una preghiera corale