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Venerdì sera in Cattedrale Messa del Vescovo per Comunione e Liberazione

Venerdì 22 febbraio, alle 21, nella Cattedrale di Cremona, il vescovo Antonio Napolioni presiede la celebrazione eucaristica in suffragio di mons. Luigi Giussani nel quattordicesimo anniversario della morte, avvenuta il 22 febbraio 2005. Sarà l’occasione per ricordare anche il 37° anniversario del riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazione (11 febbraio 1982) di cui don Giussani è stato il fondatore.

Questa l’intenzione con cui saranno celebrate le Messe, in Italia e nel mondo.

«Affinché, nella partecipazione grata e fedele alla storia particolare generata oggi dal carisma di don Giussani, cresca in ciascuno di noi l’intelligenza della fede, la certezza della speranza e l’ardore della carità a servizio instancabile della Chiesa e dei fratelli uomini».

Del contributo che la fede può dare alla situazione dell’uomo contemporaneo ha parlato di recente don Julián Carrón, con riferimento alla paura che domina il momento attuale: «L’insicurezza esistenziale con cui l’uomo di oggi si trova a fare i conti così spesso, lo fa precipitare nella paura. Quante situazioni non può controllare con le sue forze! L’intervento del Mistero nella nostra esistenza non sconfigge la paura come per magia, ma investe la vita della Sua presenza, provocando la nostra ragione e la nostra libertà a riconoscerla. Solo chi la riconosce e vi si affida potrà verificare fino a che punto questa paura è vinta dalla Sua presenza. Dio non ci risparmia la strada della verifica. La vittoria sulla insicurezza esistenziale e sulla paura avviene secondo un disegno che non è il nostro, ma avviene. “Il cristianesimo è una presenza dentro la tua esistenza, una presenza che assicura un cambiamento inimmaginabile, inimmaginabile” (don Giussani). Se accogliamo la sua Presenza, che ci raggiunge oggi attraverso un segno umano, si introduce in noi quel cambiamento».