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Una riflessione su “Gaudete et exsultate” per le religiose della diocesi

Nella mattinata di sabato 6 ottobre, presso il Rifugio Cuore di Gesù in via Bonomelli, si è svolto il convegno diocesano per la vita consacrata promosso dall’USMI Con la presenza del vescovo Antonio Napolioni. Nel suo breve e caloroso saluto madre Giuliana, segretaria USMI di Cremona, ha ringraziato il vescovo per la sua partecipazione a questo incontro e ha dato inizio a un momento di preghiera arricchito dalla parola di Dio.
In seguito a preso la parola monsignor Napoli leoni che, con grande sapienza, ha guidato la meditazione sulla esortazione apostolica “Gaudete et exsultate” di Papa Francesco,  tema scelto per questo nuovo anno pastorale. L’invito è a vivere il tempo che ci è dato con intensità d’amore in modo che tutti i nostri giorni possano assumere i colori della santità.

L’audio della riflessione proposta da Mons. Napolioni

Le sue prime parole hanno, per così dire, “sciolto il cuore” di ognuna delle presenti, perché da subito hanno creato clima di serenità, di famiglia, di comunione e stima: “Grazie – ha detto – grazie perché siamo famiglia”, definendo l’assemblea un “laboratorio di universalità impressionante” per i paesi di provenienza e la diversità culturale e carismatica delle religiose presenti, unite dalla medesima grazia battesimale che fiorisce in santità.
Quindi ha ripercorso i cinque capitoli di “Gaudete et exsultate” suscitando il desiderio di essere terreno buono, perché la parola accolta e meditata porti frutti di gioia, di amore e santità.
Il filo del discorso si è snodato felicemente proponendo una rilettura dell’esortazione in atteggiamento vocazionale: la vocazione infatti non è relegata agli anni della giovinezza ma si ripresenta ogni mattina invitando a realizzare nell’ordinario scorrere del tempo la chiamata di Dio alla santità. I dettagli del percorso – ha riflettuto ancora monsignor Napolioni – vengono suggeriti dalla vita con i suoi appuntamenti inaspettati e carichi della fantasia di Dio che ci vuole pronti ed entusiasti nella risposta responsabile a richiami, esigenze, eventi e persone.
Al termine un applauso grato e prolungato ha fatto corona alle parole del vescovo.
Poi, in piccoli gruppi, c’è stato un breve scambio di risonanze sulla parola ascoltata.
Il convegno si è concluso con la presentazione dell’esperienza di inserimento nella nostra diocesi di alcune comunità religiose provenienti da altre realtà. A queste hanno fatto seguito le congratulazioni alle suore adoratrici di rivolta d’Adda per la ormai imminente canonizzazioni del loro fondatore, padre Francesco spinelli, che avverrà domenica 14 ottobre, e alle figlie di San Camillo per 125 anno della loro preziosa presenza qui a Cremona.