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Una Fontana di acqua che purifica: la Messa domenicale dal Santuario di Casalmaggiore

Con la Messa di domenica 26 aprile dal Santuario della Fontana di Casalmaggiore si inaugurano i tre appuntamenti domenicali che, in preparazione e durante il mese di maggio, vedranno il vescovo Antonio Napolioni presiedere l’Eucaristia festiva nei tre principali santuari della diocesi: il santuario della Fontana di Casalmaggiore, quello della Misericordia di Castelleone (10 maggio) e il santuario di Santa Maria del
Fonte a Caravaggio (24 maggio). Le celebrazioni possono essere seguite in diretta, dalle ore 11, in televisione su Cremona1 (canali 80 e 580 del digitale terrestre), sul nostro portale, la pagina Facebook e il canale Youtube della Diocesi.

Stessi orari e canali anche per le restanti domeniche di maggio, con le Messe in diretta dalla Cattedrale di Cremona.

 

Il Santuario della Fontana

Il santuario della “Madonna della Fontana” di Casalmaggiore, costruito nella versione attuale nel 1463 su una antica cappella precedente l’anno 1000, divenne luogo di devozione mariana nel 1320 a seguito della guarigione miracolosa di un uomo, cieco dalla nascita, che riacquistò la vista bagnandosi con “l’acqua della Madonna”. Le proprietà sananti della fonte, infatti, furono presto associate all’intervento della Madre di Cristo per la presenza di un affresco rappresentante un’immagine della Beata Vergine in procinto di allattare Gesù bambino.

Presso il santuario, che dal 1900 è affidato alle cure dei Frati Cappuccini e che accoglie l’Ordine dei terziari francescani e il locale Gruppo di preghiera di San Pio da Pietrelcina, le celebrazioni attualmente sono soI spese alla presenza dei fedeli, ma la Messa viene regolarmente celebrata ogni giorno a porte chiuse e viene trasmessa via web tramite «Radio Madre Terra» alle ore 8.30 e alle 17. Permane la possibilità, con le dovute cautele, di pregare individualmente Maria nella cripta risalente al 1600.

«La devozione alla Regina di Casale – dichiara padre Eugenio Perolini, guardiano e rettore del Santuario – prosegue anche in questo periodo di pandemia, come succedeva dal 1400 al 1600 durante le pestilenze che imperversavano anche nel nostro territorio». Numerosi accorrevano allora, non solo dal Casalasco, ma anche da Milano, per chiedere la grazia della guarigione e la fine di carestie, inondazioni, siccità, peste, colera. Numerosi, oggi, coltivano la fede ascoltando la trasmissione radiofonica della Messa e leggendo la Parola di Dio che ogni giorno viene diffusa tramite i social.

Sara Pisani

 

La storia: antica meta per i pellegrini

Il Santuario mariano, posto sulla via di campagna che conduce dalla bassa cremonese a quella mantovana, prende il suo nome dalla presenza, già prima dell’anno 1000, di fonti d’acqua salubre a cui potevano abbeverarsi i pellegrini e i viandanti. La pietà popolare portò poi, dopo il 1000, a costruire una prima cappelletta votiva, in cui fu rappresentata un’immagine della Madonna. Da qui la tradizione pone l’inizio della devozione popolare a Maria che cura e guarisce.

 

Verso il mese di Maggio, le Messe della domenica dai santuari mariani