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Una firma per la pace: anche la Diocesi di Cremona rilancia l’appello dell’arcivescovo di Milano

Anche il vescovo Antonio Napolioni e gli altri vescovi lombardi, in occasione della Conferenza episcopale lombarda svoltasi mercoledì 15 e giovedì 16 marzo al Centro di spiritualità del Santuario di Caravaggio, hanno deciso di aderire e invitare i fedeli delle proprie Diocesi a sottoscrivere l’appello per la pace proposto dall’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, in occasione della Quaresima, per dire con forza: «Noi vogliamo la pace».

Sono circa 15 mila le persone che hanno finora aderito all’appello. Questo il testo:
«NOI VOGLIAMO LA PACE,
I POPOLI VOGLIONO LA PACE!
Anch’io voglio la pace e chiedo ai potenti, ai politici, ai diplomatici, alle Chiese e alle religioni:
“Per favore, cercate la pace!”.
In questo tempo di Quaresima mi impegnerò per una preghiera costante e per pratiche di penitenza».

L’appello può essere sottoscritto fino al 2 aprile (Domenica delle Palme), con queste tre modalità:

Anche la Diocesi di Cremona invita pertanto a condividere, a sottoscrivere e a far sottoscrivere l’appello per la pace che, al termine della Quaresima, l’arcivescovo di Milano farà personalmente pervenire alle autorità italiane ed europee.

Una iniziativa, quella promossa dalla Chiesa ambrosiana per il tempo di Quaresima e rilanciata anche dalle altre Diocesi di Lombardia, che vuole essere un modo per chiedere con forza la pace al di là del gesto simbolico, tramutandosi in un’assunzione di un impegno concreto per un percorso penitenziale, di preghiera e conversione. Nella convinzione che solo un risveglio delle coscienze, della ragione, dello spirito può sostenere i popoli, i governanti e gli organismi internazionali nel costruire la pace.

«Noi vogliamo la pace – ha scritto l’arcivescovo Delpini lanciando l’iniziativa –. I popoli vogliono la pace. I poveri vogliono la pace. I cristiani vogliono la pace. I fedeli di ogni religione vogliono la pace. E la pace non c’è.
E coloro che decidono le sorti dei popoli decidono la guerra, causano la guerra. E dopo averla causata non sanno più come fare per porre fine alla guerra. Non possono dichiararsi sconfitti. Non possono vincere annientando gli altri.
In queste vie senza uscita che tormentano tanti Paesi del mondo, umiliano la giustizia e distruggono in molti modi le civiltà, le famiglie, le persone e gli ambienti, che cosa possiamo fare? Dichiariamo la nostra impotenza, ma non possiamo lasciarci convincere alla rassegnazione. Noi crediamo che Dio è Padre di tutti, come Gesù ci ha rivelato. Crediamo che Dio manda il suo Santo Spirito per seminare nei cuori e nelle menti di tutti, compresi i potenti della terra, pensieri e sentimenti di pace e il desiderio struggente della giustizia».

L’invito del vescovo Napolioni all’intera Chiesa cremonese è quello di aderire a questo appello e unirsi nella preghiera a questa invocazione per la pace:

Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
Padre nostro,
noi ti preghiamo per confidarti lo strazio della nostra impotenza:
vorremmo la pace e assistiamo a tragedie di guerre interminabili!
Vieni in aiuto alla nostra debolezza,
manda il tuo Spirito di pace
in noi, nei potenti della terra, in tutti.

Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
Padre nostro,
noi ti preghiamo per invocare l’ostinazione nella fiducia:
donaci il tuo Spirito di fortezza,
perché non vogliamo rassegnarci,
non possiamo permettere che il fratello uccida il fratello,
che le armi distruggano la terra.

Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
Padre nostro,
noi ti preghiamo per dichiararci disponibili
per ogni percorso e azione e penitenza
e parola e sacrificio per la pace.
Dona a tutti il tuo Spirito,
perché converta i cuori, susciti i santi
e convinca uomini e donne a farsi avanti
per essere costruttori di pace,
figli tuoi.