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«Una comunità di comunità», i tre giorni del vescovo nell’unità pastorale “Serafino Ghidini”

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Sei parrocchie, lontane da Cremona, ma vogliose di essere partecipanti attive della vita diocesana. Si parla di Dosolo, Cavallara, Correggioverde, San Matteo delle Chiaviche, Sabbioni e Villastrada, recentemente unite nell’unità pastorale “Serafino Ghidini”. È qui che, dal 3 al 5 marzo, si è svolta la visita pastorale del vescovo Antonio Napolioni, l’ultima tappa di quest’anno in zona pastorale 5.

La visita che si è aperta la mattina di venerdì 3 marzo presso la Fondazione “Sabadini”, presso la quale il vescovo ha voluto incontrare, per un momento di preghiera e condivisione, gli ospiti, il personale della struttura. Di particolare impatto la preghiera davanti al crocifisso, simbolo della Quaresima del Signore.

A seguire, il vescovo Napolioni ha incontrato gli alunni, i docenti e la dirigente delle scuole medie di Dosolo presso l’aula magna del plesso scolastico. Un’occasione, insieme alla visita del giorno seguente alla scuola di San Matteo, di incontro con il mondo degli studenti, appartenenti ad etnie, culture e religioni differenti, ma accomunati dal desiderio di incontrare e conoscere il vescovo. «Sono stati due eventi significativi – spiega il parroco, don Angelo Ruffini –, testimonianza di quell’uguaglianza e quella fratellanza che stanno alla base della vita del cristiano».

Nel pomeriggio di venerdì il vescovo è entrato in alcune case per far visita ad altrettante famiglie, facendo tappa anche nelle realtà associative del territorio, quali Acli, Auser, “Giochiamo insieme”, Protezione civile e l’associazione “Teatro” di Villastrada. Infine, la pizza in oratorio a Villastrada con gli adolescenti e il Giorno dell’Ascolto con gli adulti delle sei comunità.

La giornata di sabato si è aperta con la celebrazione di affidamento a Maria ai Sabbioni; nel pomeriggio l’incontro con i bambini, i ragazzi e i genitori del catechismo. «È stato un vero e proprio talk show – spiega don Ruffini – in cui il vescovo ha accolto e risposto alle domande a lui poste dai ragazzi».

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La visita nelle case è proseguita anche sabato, perché «non ci si dimentichi che nelle famiglie si vive il Mistero della Croce». Nel tardo pomeriggio la recita dei primi Vespri a Correggioverde. La celebrazione ha avuto luogo nella chiesa riaperta per l’occasione dopo più di dieci anni di chiusura in seguito al terremoto del 2012. In serata si è svolto quindi l’incontro con i Consigli pastorali e i Consigli degli affari economici, durante il quale il vescovo ha voluto mettere in luce la necessità di “uscire dai propri campanili” e di diventare sempre più famiglia di famiglie, comunità di comunità.

La visita pastorale si è conclusa nella mattinata di domenica 5 marzo, con la celebrazione delle 9.30 a Cavallara, paese d’origine del barnabita Serafino Ghidini, servo di Dio, cui è stata intitolata l’unità pastorale, e con la Messa unitaria delle 11 a Dosolo, entrambe presiedute dal vescovo Napolioni.

«La partenza non è mai scontata, spesso si ha l’idea che siano solo cose formali – racconta il parroco dell’unità pastorale “Serafino Ghidini” –. Poi ci siamo accorti che in realtà non era così, c’è stata una piacevole riscoperta». E conclude: «Il vescovo, molto familiare e mai distaccato, ci ha spronato e ci ha reso consapevoli del fatto che la famiglia al centro della vita pastorale debba essere modello anche per la nostra comunità».

 

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